Febbraio 2023

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    Pensioni & lavoro, Tridico: “Migliorare qualità lavoro con lotta a precarietà e paghe da fame”

    (Teleborsa) – No ai privilegi ed alle rendite pensionistiche degli anni ’70, si alla lotta contro il precariato ed i salari da fame, che condizionano oggi il futuro pensionistico di domani. E’ questa la sintesi del pensiero di Pasquale Tridico in merito a due temi importantissimi come il lavoro e la pensione, esplicitati nel saggio “Il lavoro di oggi, la pensione di domani. Perché il futuro del Paese passa dall’INPS”, scritto a quattro mani con il giornalista del Corriere della Sera Enrico Marro.Secondo il Presidente dell’INPS, la precarietà ed i bassi salari sono due piaghe da combattere, perché colpiscono soprattutto i giovani e ne determinano il loro futuro previdenziale, in base all’equazione che associa un lavoro povero ad una pensione povera. E’ qundi necessario puntare su un miglioramento della quantità e la qualità dell’occupazione, per evitare un domani di avere pensioni povere e una massa di anziani da assistere. Il Presidente dell’Istituto di previdenza si spinge anche ad ipotizzare che, con un salario minimo di 9 euro lordi, il rateo pensionistico di ognuno potrebbe essere il 10% più alto e non sarebbe comunque una pensione alta, perché per 30 anni di lavoro, l’assegno ammonterebbe a 750 euro, mentre bisognerebbe lavorare 40 anni a 9 euro l’ora per avere una pensione di 1-200-1.300 euro netti al mese.Per Tridico, oggi paghiamo ancora il prezzo delle pensioni baby distribuite negli anni ’70 e ’80. In Italia vi sono oggi circa 256mila pensionati baby con una spesa complessiva che si aggira sui 102 miliardi e sale a 130 miliardi aggiungendo gli assegni nel frattempo “eliminati”. Infatti, l’INPS eroga circa 185mila pensioni baby per una spesa annuale di 2,9 miliardi, di cui 149mila pagate alle donne, che mediamente usufruiscono di questo trattamento da 36 anni.Tridico ha affrontato anche il capitolo lavoro e politiche attive, affermando che “il nostro Paese produce troppi pochi posti di lavoro. Non è un problema di rigidità, di ragazzi che non hanno voglia di lavorare, di sussidi che fanno stare sul divano. Da 30 anni il tasso di occupazione è al 59% pari a 23 milioni di persone”. La naturale conseguenza di questo contesto è che “non bisogna pensare che basti una riforma” del mercato del lavoro, perché “servono investimenti”. Fornendo un assist al RdC, il Presidente dell’INPS afferma che “non si crea lavoro togliendo i sussidi, che fanno probabilmente concorrenza al lavoro nero”, ma occorre uno “sforzo” sulle politiche attive, anche al Sud dove vi sono tassi di occupazione da Paesi in via di sviluppo (30% contro il 70% del Nord). LEGGI TUTTO

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    Target in rally festeggia conti sopra attese

    (Teleborsa) – Rialzo marcato per Target che tratta in utile del 2,70% sui valori precedenti.A fare da assist alle azioni contribuisce la trimestrale annunciata dal retailer che ha chiuso il quarto trimestre con vendite su base comparabile in crescita dello 0,7% contro la flessione dell’1,5% attesa dal consensus. L’utile per azione adjusted si è attestato a 1,89 dollari ben oltre gli 1,40 dollari stimati dagli analisti. Il fatturato è stato pari a 31,4 miliardi superiore ai 30,7 miliardi previsti dal mercato. Per l’intero anno fiscale, Target stima un EPS compreso tra 7,75 e 8,75 dollari tuttavia inferiore ai 9,23 dollari per azione attesi dal consensus. L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista di Target più pronunciata rispetto all’andamento dell’S&P 100. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.Tecnicamente la situazione di medio periodo è negativa, mentre segnali rialzisti si intravedono nel breve periodo, grazie alla tenuta dell’area di supporto individuata a quota 168,1 USD. Lo spunto positivo di breve è indicativo di un cambiamento del trend verso uno scenario rialzista, con la curva che potrebbe spingersi verso l’importante area di resistenza stimata a quota 173,6. A livello operativo, lo scenario più appropriato potrebbe essere una ripresa rialzista del titolo, con area di resistenza individuata a 179,2. LEGGI TUTTO

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    Tamburi, aggiornamento sul piano di acquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – Tamburi Investment Partners nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea del 28 aprile 2022, ha comunicato di aver acquistato, dal 20 al 24 febbraio 2023, complessivamente 154.696 azioni ordinarie (pari allo 0,084% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 7,6401 euro, per un controvalore di 1.181.893,74 euro.Al 24 febbraio quindi, la investment e merchant bank indipendente e diversificata detiene 17.059.174 azioni proprie, pari al 9,252% del capitale sociale.A Piazza Affari, oggi, composto rialzo per Tamburi, che archivia la sessione con un guadagno dello 0,39%. LEGGI TUTTO

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    Moody's rivede al rialzo stime Eurozona. Italia vedrà PIL a +0,3% nel 2023

    (Teleborsa) – L’agenzia di rating Moody’s ha rivisto al rialzo le stime di crescita dell’Italia nel 2023, indicando una relativa stagnazione (PIL atteso in crescita dello 0,3%) anziché una recessione (PIL previsto a -1,4%) come indicato in precedenza. E’ quanto emerge dal Global Macro Outlook.La revisione, in linea con il miglioramento delle previsioni del resto dell’Eurozona, ha a che fare con il ridimensionamento dei prezzi dell’energia e con i minori rischi di carenze energetiche nel breve termine.Sempre Moody’s vede una discesa dell’inflazione, che dovrebbe attestarsi al 3,3% entro dicembre 2023 dal 12,3% registrato a dicembre 2022. Le prospettive economiche di Eurolandia, parallelamente, sono migliorate nel 2023. Moody’s ha infatti rivisto al rialzo le stime di crescita del PIL dell’Area Euro a +0,5%, poiché i timori di un “grave shock energetico” conseguente all’invasione della Russia in Ucraina non si sono materializzati. La più grande incertezza per l’Area della moneta unica resta quella che riguarda l’autosufficienza energetica nel 2023 e nel 2024 e, sebbene il settore industriale abbia dimostrato di aver retto bene l’onda d’urto, tuttavia, i vincoli di approvvigionamento dell’energia rimarranno un’ostacolo alla crescita. Per Moody’s, i rischi per l’economia globale persistono nonostante le recenti sorprese positive ed il rallentamento dell’inflazione nelle economie del G20 non sarà sostenuto dalle politiche delle banche centrali, che continueranno a mantenere i tassi di interesse in territorio restrittivo per un certo periodo di tempo. L’agenzia ammette anche di non conoscere “quanti aumenti dei tassi di interesse saranno appropriati e per quanto tempo ancora i tassi rimarranno in territorio restrittivo”. LEGGI TUTTO

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    Moncler, utile 2022 balza a 606 milioni. Ricavi oltre 2,6 miliardi

    (Teleborsa) – Moncler chiude l’esercizio 2022 con una crescita dei ricavi consolidati del 25% a cambi costanti a 2,603 miliardi conto i 2,046 miliardi nel 2021. L’ebit è pari a 774,5 milioni, per un’incidenza sui ricavi del 29,8% da 603,13 milioni l’anno precedente, per un’incidenza sui ricavi del 29,5%.L’utile netto è risultato pari a 606,7 milioni rispetto 411,43 milioni nel 2021, inclusivo anche di un beneficio fiscale straordinario di 92,3 milioni per il riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island. Il CdA ha approvato la distribuzione di un dividendo di 1,12 euro per azione. “Il 2022 è stato un anno di grandi emozioni e di successi che hanno superato le nostre stesse aspettative. Sono orgoglioso di presentare oggi degli ottimi risultati, il cui valore è ancora più significativo se consideriamo il complicato contesto in cui sono stati raggiunti”- ha detto il presidente e AD Remo Ruffini -. Per il 2023 “nonostante l’imprevedibilità dello scenario in cui operiamo, affrontiamo l’anno con fiducia ed energia, con la consapevolezza di poter contare su una organizzazione flessibile e reattiva e su una chiara visione strategica la cui priorità resta continuare a rafforzare i nostri brand, coinvolgendo e inspirando sempre nuove community, Beyond Fashion, Beyond Luxury”.(Foto: © TEA/123RF) LEGGI TUTTO

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    Borse UE chiudono deboli ma bilancio febbraio è positivo

    (Teleborsa) – Finale all’insegna della debolezza per i listini azionari europei che comunque riescono ad archiviare il mese di febbraio con un bilancio positivo. Intanto viaggia sotto la parità la borsa di Wall Street con gli investitori convinti che la stretta di politica monetaria sarà più lunga di quanto sperato alla luce degli ultimi dati macroeconomici.Sul mercato valutario, stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,061. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,55%. Deciso rialzo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (+2,15%), che raggiunge 77,31 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +178 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,37%.Tra i mercati del Vecchio Continente sostanzialmente invariato Francoforte, che riporta un moderato -0,11%, vendite su Londra, che registra un ribasso dello 0,74%; tentenna Parigi, con un modesto ribasso dello 0,38%. Chiusura sulla parità per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB che si attesta a 27.478 punti, mentre, al contrario, in forte aumento il FTSE Italia All-Share, che con il suo +1,65% termina a quota 29.706 punti.Nella Borsa di Milano, il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,14 miliardi di euro, in calo di 1.190,8 milioni di euro, rispetto ai 3,33 miliardi della vigilia; i volumi si sono attestati a 0,6 miliardi di azioni, rispetto ai 0,65 miliardi precedenti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Saipem (+2,78%), Poste Italiane (+2,04%), Generali Assicurazioni (+2,02%) e Fineco (+1,77%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Tenaris, che ha archiviato la seduta a -2,40%.Seduta negativa per Snam, che mostra una perdita del 2,23%.Sotto pressione Buzzi Unicem, che accusa un calo dell’1,67%.Scivola Italgas, con un netto svantaggio dell’1,64%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Wiit (+2,58%), Banca Popolare di Sondrio (+2,34%), Industrie De Nora (+2,29%) e SOL (+1,89%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Banca MPS, che ha terminato le contrattazioni a -8,05%.In rosso doValue, che evidenzia un deciso ribasso del 2,68%.Spicca la prestazione negativa di Cementir Holding, che scende dell’1,82%.Sesa scende dell’1,69%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Martedì 28/02/202300:50 Giappone: Vendite dettaglio, annuale (atteso 4%; preced. 3,8%)00:50 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -2,6%; preced. 0,3%)08:45 Francia: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,7%; preced. 0,4%)08:45 Francia: PIL, trimestrale (atteso 0,1%; preced. 0,2%)08:45 Francia: Prezzi consumo, annuale (atteso 6,1%; preced. 6%). LEGGI TUTTO

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    Occidental Petroleum alza dividendo e annuncia buyback, titolo in rally

    (Teleborsa) – Si muove in buon rialzo il titolo Occidental Petroleum che guadagna l’1,92%.Il gigante dei servizi energetici americani ha annunciato di aver alzato i dividendi di oltre il 38%, a 18 cents per azione e di aver varato un piano di buyback azionario del valore di 3 miliardi di dollari.Occidental ha annunciato inoltre di aver chiuso il quarto trimestre del 2022 con utili su base adjusted per 1,61 dollari per azione, inferiori agli 1,81 dollari per azione attesi dal consensus. Il fatturato è pari a 8,33 miliardi di dollari contro gli 8,66 miliardi di dollari previsti dagli analisti.Il confronto del titolo con l’S&P-500, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa di Occidental Petroleum rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Lo scenario tecnico di Occidental Petroleum mostra un ampliamento della trendline discendente al test del supporto 59,32 USD con area di resistenza individuata a quota 60,72. La figura ribassista suggerisce la probabilità di testare nuovi bottom identificabili in area 58,54. LEGGI TUTTO

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    USA, peggiora settore manifatturiero distretto Fed Richmond

    (Teleborsa) – Peggiora a febbraio l’indice Fed di Richmond sullo stato del settore manifatturiero. L’indicatore che sintetizza lo stato dell’attività del distretto si mantiene in territorio negativo e si porta a -16 punti dai -11 punti di gennaio, risultando anche peggiore delle aspettative del consensus (-6).Il dato, pubblicato dal Distretto Fed della capitale della Virginia, evidenzia un netto peggioramento della componente delle consegne che si porta a -15 punti dai -3 del mese precedente, mentre quella dei servizi si porta a -3 da -6 punti precedenti. LEGGI TUTTO