Febbraio 2023

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    TXT e-solutions, riepilogo sul buy-back

    (Teleborsa) – TXT e-solutions ha comunicato che, dal 6 al 10 febbraio 2023, ha acquistato 10100 azioni proprie per un corrispettivo pari a 154.414,50 euro, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie approvato dall’Assemblea degli Azionisti in data 20 aprile 2022.Al 10 febbraio, la società attiva nella fornitura di prodotti software e soluzioni strategiche detiene 952.800 azioni proprie pari al 7,3258% del capitale sociale.A Milano, oggi, TXT e-solutions amplia il margine di guadagno rispetto ai valori della vigilia, e si attesta a 18,02 euro. LEGGI TUTTO

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    BCE, Lagarde: nessun Paese dell'Area Euro in recessione nel 2023

    (Teleborsa) – La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha assicurato che secondo le previsioni della BCE nel 2023 nessun Paese dell’Eurozona sarà in recessione. “Tutti dicevano che l’Area dell’Euro sarebbe sprofondata in recessione alla fine dello scorso anno e all’inizio di quest’anno. Questo non è successo”, ha sottolineato in un’intervista alla testata finlandese YLE.Lagarde ha inoltre affermato di non vedere attualmente alcuna spirale salari-prezzi nell’area dell’euro. “Il nostro compito è mostrare determinazione nel rallentare l’inflazione al 2%. L’inflazione tornerà al due percento”, ha assicurato. La Banca Centrale Europea sta comunque tenendo d’occhio l’andamento dei salari, ha poi sottolineato Lagarde, “perché questa è una componente chiave per noi ed è una componente chiave per la gente”.Per quel che riguarda invece l’aumento dei tassi di interesse e agli effetti sui paesi fortemente indebitati, Lagarde ha spiegato che “i costi del servizio del debito di tutti i paesi dell’area dell’euro sono in aumento. In quei paesi della zona euro, come la Finlandia, che hanno esteso i periodi di prestito, l’aumento dei costi del servizio del debito si vedrà più tardi al momento in cui ci saranno i rimborsi”. “Tuttavia –ha aggiunto –, i costi del servizio del debito non aumentano inaspettatamente, ma gradualmente”. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, Banca d'Italia: oneri per bilancio pubblico ingenti, riordino spese fiscali non rinviabile

    (Teleborsa) – “Si può stimare, utilizzando tecniche econometriche basate sull’analisi controfattuale, che circa la metà degli investimenti che hanno beneficiato del Superbonus abbiano carattere aggiuntivo, non si sarebbero cioè verificati in assenza dell’incentivo”. Lo ha dichiarato il Capo del Servizio Assistenza e consulenza fiscale della Banca d’Italia Giacomo Ricotti in un’audizione alla Commissione Finanze del Senato sugli incentivi fiscali nel sottolineare l’impatto “significativo” del Superbonus sul settore delle costruzioni. “Anche tenendo conto delle imposte e dei contributi sociali versati a fronte dell’aumento dell’attività del settore, gli oneri della misura per il bilancio pubblico restano comunque ingenti”, ha aggiunto Ricotti. “Sulla base dei dati dell’ENEA, gli investimenti residenziali realizzati con questo incentivo alla fine dello scorso gennaio ammontano complessivamente a circa 46 miliardi” ha ricordato Ricotti. “Gli investimenti in abitazioni nei primi tre trimestri del 2022 sono cresciuti di quasi il 40% rispetto allo stesso periodo del 2019 e il comparto delle costruzioni ha registrato notevoli aumenti del valore aggiunto e dell’occupazione (dell’ordine del 27 e del 18%, rispettivamente); si tratta di dinamiche molto sostenute, anche se si tiene conto dell’andamento dei prezzi e dei costi dell’edilizia”.Il Capo del Servizio Assistenza e consulenza fiscale della Banca d’Italia ha poi affermato che “il sistema delle spese fiscali appare caratterizzato da una considerevole onerosità, frammentarietà ed instabilità, in conseguenza della stratificazione nel tempo di diverse misure di incentivo. Un intervento di riordino che restituisca coerenza e razionalità al sistema appare non più rimandabile”. “La revisione potrebbe trovare opportuna collocazione nell’ambito di una riforma fiscale più ampia ed organica”, ha aggiunto.Qualunque intervento sugli incentivi fiscali “ha effetti sul bilancio dello Stato e, nei limiti in cui non è coperto da maggiori entrate o minori spese, sul debito pubblico; va quindi valutato innanzitutto in termini di sostenibilità della finanza pubblica”, ha poi sottolineato Ricotti. In ogni caso, ha aggiunto, “nel disegno degli incentivi fiscali l’attenzione agli equilibri della finanza pubblica dovrà essere affiancata dalla capacità di aumentare il potenziale di crescita dell’economia. Tanto maggiore sarà il successo sul secondo fronte, tanto minore sarà lo sforzo richiesto sul primo”. LEGGI TUTTO

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    USA, frena vendita di case esistenti a gennaio. Attese deluse

    (Teleborsa) – Continuano a giungere segnali di debolezza dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a gennaio un calo dello 0,7%, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -2,2% riportato a dicembre. Le aspettative del mercato erano per una salita del 2%. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI: manifattura in aumento a febbraio

    (Teleborsa) – In miglioramento l’attività manifatturiera degli Stati Uniti ed anche l’attività dei servizi. La stima flash sull’indice PMI manifatturiero di febbraio elaborato da Markit indica infatti un livello di 47,8 punti che si confronta con i 46,9 punti del mese precedente e i 47,1 punti del consensus.Il dato si conferma tuttavia sotto la soglia critica dei 50 punti sotto la quale l’economia è in contrazione.Nello stesso periodo il PMI dei servizi si è attestato a 50,5 punti, in salita dai 46,8 punti del mese precedente ed al di sopra del consensus di 47,2 punti. LEGGI TUTTO

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    Solid World, il rally continua: in corso negoziazioni per acquisto biostampanti

    (Teleborsa) – Continua il rally a Piazza Affari di Solid World Group, leader nel settore delle tecnologie digitali, della stampa 3D e dell’additive manufacturing. A fare scattare gli acquisti sul titolo è stato, il 16 febbraio, l’annuncio di aver avviato la produzione di Electrospider, la biostampante 3D in grado di realizzare riproduzioni fedeli di cellule, tessuti e organi umani.Spiegando che c’è stata “un’approfondita fase sperimentale, conclusasi positivamente”, l’azienda ha affermato che è stata avviata la produzione in serie presso lo stabilimento aziendale di Barberino Tavarnelle, alle porte di Firenze, aperto per realizzare Electrospider. La capacità produttiva iniziale è di 12 stampanti del valore di 500 mila euro ciascuna, per un totale di 6 milioni di euro.Il valore delle azioni è raddoppiato nel corso di quattro sedute, passando dai 2,05 euro per azione di mercoledì 15 gennaio agli oltre 4 euro della giornata odierna, con il titolo che è continuamente sospeso al rialzo per eccesso di volatilità. Solid World Group, a capo di un gruppo di 11 aziende fondato all’inizio degli anni 2000 dall’ingegnere Roberto Rizzo, si era quotata il 6 luglio del 2022 con un prezzo di collocamento di 2 euro per azione.A schizzare alle stesse sono stati anche i volumi: nelle sedute del 16 e 17 febbraio il controvalore ha superato il milione di euro, mentre nella settimana precedente non aveva mai superato i 165 mila euro.Interpella da Teleborsa, alla luce di grandi rialzi di questi giorni, la società ha puntualizzato che “al momento vi è una capacità produttiva di 12 stampanti” e che “sono in corso negoziazioni con possibili acquirenti interessati all’acquisto della stampante”. I possibili acquirenti della stampante “sono istituti medici di ricerca, di ambito chirurgico, oncologico e di medicina generale”. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, benefici superano costo per lo Stato: ecco i calcoli di Nomisma

    (Teleborsa) – Conviene o no proseguire con il Superbonus 110% ed a quali condizioni? Anche Nomisma, grazie al suo “110% Monitor”, pubblicato periodicamente, ha tentato di rispondere a questa domanda e dare un contributo costruttivo al dibattito se il governo abbia fatto bene a dire stop alla cessione dei crediti. Per un anno in più di mantenimento della misura vi sarebbero 10,3 milioni di famiglie ancora interessate a un intervento finalizzato all’efficientamento energetico di un immobile di proprietà. Per Nomisma servirebbe oggi una strategia per riqualificare il 98% degli edifici residenziali esclusi dalla misura, poiché si può dimostrare che, grazie agli interventi di efficientamento energetico, c’è stata una riduzione del 50% delle emissioni di CO2 ed un risparmio in bolletta tra il 30,9% (per un salto di 2 classi) ed il 46,4% (per un salto di 3 classi) degli immobili sottoposti a riqualificazione energetica. Ciò significa che, se volessimo centrare il target imposto dalla UE sulle case green (classe energetica minima D entro il 2033) e soddisfare gli impegni per la neutralità carbonica (emissioni zero al 2050) occorrerà mantenere il meccanismo della cessione dei crediti per un tempo più lungo.Costo per lo Stato di 71,8 miliardiSe da un lato il provvedimento risulta comprensibile alla luce del costo complessivamente sostenuto dallo Stato pari a 71,8 miliardi euro, per una valutazione organica degli impatti che deriverebbero dalla sua soppressione è certamente utile una analisi complessiva dei ritorni prodotti e da una fotografia quanto più possibile puntuale su come è stato applicato.Interventi su condomini troppo limitatiNella rilevazione resa disponibile a gennaio dall’Enea, il totale complessivo dei lavori avviati per l’efficientamento energetico nel nostro Paese risultava pari a 65,3 miliardi di euro Il 47% del totale, pari a circa 30,5 miliardi di euro, ha riguardato interventi pianificati nei condomini, contro 24,5 miliardi degli edifici unifamiliari e 10,3 miliardi relativi a edifici funzionalmente indipendenti. Su un totale di 372.297 asseverazioni, solamente 51.247 hanno riguardato condomini, ovvero la tipologia di abitazioni che maggiormente avrebbero dovuto beneficiare dal provvedimento, contro le 215.105 degli edifici unifamiliari e le 105.945 delle unità funzionalmente indipendenti..Impatto su PIL e occupazione Secondo un recente studio di Nomisma, l’impatto economico complessivo del Superbonus 110% sull’economia è stato pari a 195,2 miliardi di euro, con un effetto diretto di 87,7 miliardi ed uno indiretti di 39,6 miliardi cui si aggiungono 67,8 miliardi di indotto. Per valutare gli effetti finanziari del provvedimento va segnalato che, già nel 2021, un’analisi prodotta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) evidenziava che il disavanzo per le casse dello stato sarebbe stato compensato dalla generazione di PIL e che la misura sarebbe stata sostenibile per la finanza pubblica nell’arco di 4 o 5 anni, periodo in cui, dati i precedenti, la domanda di ristrutturazioni e di efficientamento energetico degli edifici avrebbe potuto mantenersi su livelli elevati, attivando nel sistema economico ulteriori effetti di crescita.Da non trascurare, infine, l’impatto sociale che, sempre secondo lo studio di Nomisma, ha visto un incremento di 641.000 occupati nel settore delle costruzioni e di 351.000 occupati nei settori collegati. In particolare, una produzione aggiuntiva di 1 miliardo di euro in costruzioni produce un incremento di 16.402 unità di lavoro nette di cui 10.602 direttamente nel settore delle costruzioni (pari ad una percentuale del 64%) e 5.800 nei comparti collegati. Ampi risparmi in bolletta per le famiglieL’investimento per la transizione ecologica attraverso il Superbonus si riflette anche sul bilancio delle famiglie, con risparmi pari a circa 29 miliardi di euro (dati stimati da Nomisma sui cantieri già conclusi). Nello specifico, per chi ha beneficiato della misura il risparmio medio in bolletta, considerando anche il periodo straordinario di aumento dei costi dell’energia, è infatti risultato pari a 964 euro all’anno. Lo studio evidenzia quindi una riduzione del 15,5% per un solo salto di classe energetica, 30,9% per un salto di 2 classi energetiche e del 46,4% per un salto di 3 classi.Necessario puntare su condomini mantenendo cessione creditoPreservare l’equilibrio del bilancio dello Stato è certamente una priorità assoluta ma, alla luce delle evidenze prodotte anche da questi studi di approfondimento, certamente vale la pena trovare una modalità abilitante che consenta di salvare la parte buona di un meccanismo sano seppur non sempre usato in modo corretto. Questo risulta oltremodo importante in un contesto che in Italia vede il 68% degli immobili residenziali con classificazione di efficienza energetica pari a D o persino inferiore, quindi molto bassa. Per sostenere la domanda di famiglie eterogenee sotto il profilo reddituale e fiscale, il meccanismo della cessione dei crediti con lo sconto in fattura – che ha rappresentato un importante sblocco del mercato anche in presenza di bonus – sarà insostituibile specialmente per interventi sui condomini, che rappresentano una quota significativa degli immobili meritevoli di ristrutturazione e opere di efficientamento energetico. LEGGI TUTTO

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    Merck, pillola anti-COVID non previene infezione tra familiari

    (Teleborsa) – Merck & Co. (conosciuta anche come MSD al di fuori di USA e Canada), una delle più grandi società farmaceutiche del mondo, ha comunicato che LAGEVRIO (anche noto come molnupiravir) non ha dimostrato una riduzione statisticamente significativa del rischio di COVID-19 a seguito dell’esposizione domestica a un altro individuo con COVID-19. Lo studio di fase 3 ha valutato l’efficacia su persone che non avevano il COVID-19, ma che vivevano con qualcuno a cui era stato recentemente diagnosticato il COVID-19. Il gruppo trattato con LAGEVRIO è risultato avere il 23,6% in meno di probabilità rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo di sviluppare il COVID-19 fino al giorno 14, e quindi l’endpoint primario non è stato raggiunto.”Questo non era uno studio sul trattamento e questi risultati non influiscono sui dati di efficacia e sicurezza osservati nel nostro studio di fase 3 per il trattamento del COVID-19 da lieve a moderato”, ha commentato Dean Y. Li, presidente di Merck Research Laboratories. LEGGI TUTTO