Febbraio 2023

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    Sabaf, Equita conferma Hold: 4° trim deludente, outlook incoraggiante

    (Teleborsa) – Equita ha confermato a 21 euro per azione il prezzo obiettivo su Sabaf, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di componenti per elettrodomestici, mantenendo anche il giudizio sul titolo a “Hold”. Gli analisti spiegano che Sabaf ha registrato risultati deboli nel quarto trimestre del 2022 a causa della scarsa domanda del mercato finale e del destocking da parte dei principali clienti, in un periodo di costi delle materie prime e dell’energia ancora elevati. Nonostante il deludente 4Q, il management ha fornito commenti incoraggianti sul 2023, che dovrebbe tornare a crescere grazie a diversi driver specifici dell’azienda, dal lancio dei piani cottura a induzione al contributo di nuovi stabilimenti in Messico e India al pieno consolidamento di PGA.Equita ha sostanzialmente confermato le stime per il 2023, che puntano a 260 milioni di euro di ricavi, 45 milioni di euro di EBITDA e 18 milioni di euro di utile netto, nonostante una base 2022 inferiore (2 milioni di euro al di sotto delle attese).Confermando la raccomandazione e il target price, gli analisti affermando di attendere “segnali di stabilizzazione della domanda di mercato nei prossimi mesi e la capacità di Sabaf di difendere i prezzi in un contesto deflazionistico, realizzare progetti di business strategici e sfruttare le opportunità di M&A per diventare più costruttivi sul titolo”.Oggi si contrae la performance di Sabaf con i prezzi allineati a 16,94 euro, per una discesa dello 0,35%. Le maggiori attese vedono un’estensione del ribasso verso l’area di supporto stimata a 16,82 e successiva a quota 16,7. Resistenza a 17,08. LEGGI TUTTO

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    Prestiti, tassi medi in aumento del 25%: importo medio richiesto cala del 5%

    (Teleborsa) – L’aumento del costo del denaro si riflette anche sui tassi di interesse dei prestiti personali. Il TAEG medio disponibile online è aumentato del 25% in un anno, passando dal 7,50% di gennaio 2022 al 9,40% di gennaio 2023. È quanto emerge da un’analisi di Facile.it.In Italia la prima ragione per cui si chiede un prestito personale è l’ottenimento di liquidità, richiesta spesso legata alla necessità di fare fronte ad imprevisti o a spese ingenti e che a gennaio 2023 ha rappresentato quasi un terzo della domanda totale (31,1%). Anche in questo caso i tassi medi sono cresciuti notevolmente, con un incremento in linea con quello rilevato per le altre tipologie di prestiti. Secondo le simulazioni di Facile.it, ad esempio, chi a gennaio 2023 ha ottenuto un prestito personale per liquidità da 10mila euro (durata 5 anni), al termine del piano di ammortamento, tra interessi ed altri costi accessori avrà speso in media 2.300 euro, ben più di chi ha chiesto lo stesso tipo di prestito a gennaio 2022, quando queste voci ammontavano a circa 1.760 euro.Per far fronte ai costi più elevati, le famiglie scelgono di orientarsi su importi più contenuti. Guardando alle richieste di prestiti personali per liquidità raccolte online a gennaio 2023, – rileva l’indagine – emerge che chi ha presentato domanda ha puntato ad ottenere, in media, 9.207 euro, valore in calo del 5% rispetto allo scorso anno. La riduzione si è tradotta anche in un accorciamento della durata dei piani di ammortamento, passati da 60 a 55 mesi. Stabile, invece, l’età media di chi ha presentato domanda, ferma a 42 anni.Se secondo l’ultima rilevazione della Banca d’Italia il tasso medio del totale prestiti personali (TEGM) è pari a 11,61%, come evidenziano gli esperti di Facile.it, online gli indici medi oggi viaggiano intorno al 9,40% (TAEG).”In un periodo caratterizzato da un aumento generalizzato dei tassi di interesse, risulta quantomai importante confrontare le proposte di diverse società di credito – spiega Aligi Scotti, BU Director prestiti di Facile.it –. Solo così è possibile identificare l’offerta più adatta alle proprie esigenze e risparmiare, tenendo conto che la differenza tra una finanziaria e l’altra può essere davvero notevole. L’intervento di un consulente esperto può essere fondamentale anche per individuare la società di credito adeguata al profilo di rischio del richiedente, aumentando la probabilità di approvazione del prestito”. LEGGI TUTTO

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    Meloni arrivata a Kiev: “Doveroso essere qui”. Oggi incontra Zelensky

    (Teleborsa) – Giorgia Meloni è arrivata a Kiev per la sua prima visita in Ucraina, a pochi giorni dall’anniversario dell’invasione russa. La presidente del Consiglio – che nel pomeriggio incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – sorridente, è stata accolta con un mazzo di fiori prima di uscire dalla stazione e salire in auto per trasferirsi in hotel.”Sono onorata, doveroso essere qui”, ha detto scendendo dal treno dicendosi “determinata a capire quello di cui questo popolo ha bisogno”, ha aggiunto rispondendo a chi le domandava se fosse emozionata. “Credo sia doveroso essere qua per ribadire la posizione del governo italiano e forse anche rendersi conto personalmente di quel che serve a un popolo che si batte per la libertà”. “È sempre diverso vedere con i propri occhi, credo che aiuti anche gli italiani a capire”.La premier con la delegazione italiana (con lei, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari) era arrivata ieri pomeriggio a Varsavia dove ha incontrato il primo ministro Morawiecki e il presidente Duda e poi si è diretta a Kiev. Ieri visita a sorpresa del presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Kiev. “Putin ha lanciato la sua invasione quasi un anno fa, pensava che l’Ucraina fosse debole e che l’Occidente fosse diviso. Pensava di poter avere le meglio su di noi. Ma si sbagliava di grosso”. Scrive Biden in una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca, riportata dal Guardian. “Mentre il mondo si prepara a celebrare il primo anniversario della brutale invasione dell’Ucraina da parte della Russia – ha dichiarato il presidente americano – sono a Kiev per incontrare il presidente Zelensky e riaffermare il nostro fermo e instancabile impegno per la democrazia, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.Il Presidente degli Stati Uniti ha anche annunciato mezzo miliardo di dollari di assistenza aggiuntiva all’Ucraina durante la sua visita. LEGGI TUTTO

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    Labomar, EcoVadis attribuisce rating Silver alla performance ESG

    (Teleborsa) – EcoVadis, agenzia di rating internazionale specializzata sulla sostenibilità, ha assegnato il rating Silver relativamente alla performance ESG a Labomar, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nello sviluppo e produzione di integratori alimentari e dispositivi medici. Labomar, che per la prima volta si è sottoposta all’assessment, afferma che il rating Silver riesce a essere ottenuto soltanto dal 25% delle imprese.”Questo riconoscimento premia la strategia per la sostenibilità di Labomar: un percorso a lungo termine che coinvolge ogni reparto dell’azienda, responsabilizza dipendenti e fornitori rendendoli partecipi di un impegno comune – ha spiegato l’AD Walter Bertin – La certificazione che i nostri progetti e i nostri sforzi per la sostenibilità vanno nella giusta direzione è senz’altro motivo di vanto”.”Allo stesso tempo, però, è un requisito strategico per le aziende che, come Labomar, vedono tra i propri clienti grandi player del settore farmaceutico attivi a livello internazionale, i quali sono sempre più sensibili alla sostenibilità della propria supply chain”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Zalando riduce forza lavoro: venti favorevoli della pandemia sono svaniti

    (Teleborsa) – Zalando, società tedesca di e-commerce specializzata in scarpe, vestiti e accessori, ha deciso di avviare un programma che rimuoverà diverse centinaia di ruoli in molte divisioni. Lo hanno annunciato i co-fondatori e co-CEO David Schneider e Robert Gentz in un messaggio ai dipendenti, poi pubblicato sul sito della società.”Negli ultimi anni, alcune parti della nostra azienda si sono espanse troppo e abbiamo aggiunto un grado di complessità alla nostra organizzazione che ha influito sulla nostra capacità di agire rapidamente”, hanno spiegato. Nonostante i progressi fatti negli ultimi mesi con il rallentamento delle assunzioni e gli sforzi per semplificare l’organizzazione, “entrando nel 2023 riconosciamo che non siamo dove dobbiamo essere e, di conseguenza, dobbiamo intraprendere un’azione ancora più decisiva”.Viene sottolineato che “dal 2022 i venti favorevoli della pandemia sono svaniti e il contesto macroeconomico è diventato più difficile”.I co-CEO hanno spiegato che programma di tagli coinvolgerà molte parti di Zalando, anche a livello di leadership senior. “Non abbiamo ancora piena chiarezza sull’impatto su ciascuna area, ma sappiamo che i nostri ruoli operativi in prima linea nei centri logistici, nell’assistenza clienti e negli outlet, così come i ruoli operativi nei nostri Zalando Studios, non saranno interessati”, hanno sottolineato.Zalando ha avviato consultazioni con i rappresentanti dei dipendenti e comunicherà maggiori informazioni in futuro. È stato spiegato che il programma di revisione dell’organizzazione includerà un’ampia gamma di opzioni per supportare i dipendenti interessati, tra cui potenziali spostamenti di carriera interni, supporto allo sviluppo e al ricollocamento. “Stiamo anche valutando di iniziare con un programma di uscite volontarie nelle aree interessante”, si legge nella nota.Si muove verso il basso Zalando, che si posiziona a 39,37 euro, con una discesa dell’1,20%. Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 39,03 e successiva a quota 38,68. Resistenza a 40,51.(Foto: Foto di Mika Baumeister su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Droni, in crescita il mercato italiano: nel 2022 vale 118 milioni (+20%)

    (Teleborsa) – Il 2022 è stato un anno di crescita per il mercato professionale dei droni, che ha raggiunto i 118 milioni di euro, +20% rispetto al 2021, tornando ai livelli pre-Covid (117 milioni registrati nel 2019). Un valore di tutto rispetto, simile a quello di Germania e Portogallo e superiore ad altri sei paesi europei, tra cui anche la Francia. Lo rileva la ricerca dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno “Strategie e investimenti: un boost per la drone economy”.Le imprese del settore in Italia sono 706, (in lieve calo rispetto alle 713 del 2021), mentre si contano quasi 60mila droni registrati sul portale d-flight dal 2020 ad oggi (13.921 nel 2022), di cui il 92% per droni a uso ricreativo e solo l’8% per droni a uso professionale in imprese e PA. Gli operatori registrati e attivi in piattaforma a dicembre 2022 sono 87.007 (+34% rispetto al 2021). Buone notizie anche sul fronte delle autorizzazioni per voli BVLOS, condotti a una distanza che non consente al pilota remoto di rimanere in contatto visivo diretto e costante con il drone: ENAC ha autorizzato 27 sperimentazioni nel 2022, contro le 11 del 2021, segnale sulla volontà di investire in un ambito fondamentale per lo sviluppo del trasporto di merci e persone. A livello mondiale, le applicazioni di droni censite tra il 2019 e il 2022 sono 1.137, +27% nel 2022. Nel segmento operativo – l’unico che al momento genera profitti, costituito da droni medio/piccoli in grado di svolgere attività a valore aggiunto per i settori più tradizionali – i casi applicativi sono 823, il 72% del totale. Le principali applicazioni riguardano ispezioni e sopralluoghi (43%), sicurezza e sorveglianza (18%) e ricerca-soccorso (12%). I progetti di Advanced Air Mobility (AAM), con droni più grandi in grado di effettuare trasporti di beni e persone, sono 314 (il 28% del totale): l’82% riguarda il trasporto di merci con droni e il restante 18% il trasporto di persone. Si tratta di un settore che sta attirando grandi investimenti, ma che non ha ancora iniziato a generare profitti per le imprese interessate. Anche se nel 2022 si è tenuto il primo test di volo di eVTOL, droni elettrici caratterizzati da decollo e atterraggio verticale, per trasporto persone presso l’Aeroporto di Roma Fiumicino. L’obiettivo è realizzare le prime dimostrazioni nel 2024, a Roma, in occasione del Giubileo e di rendere operativo il servizio nel 2030 con la possibilità di trasportare passeggeri in 20 minuti dall’aeroporto al centro cittadino. Il test ha rappresentato anche l’inaugurazione del primo vertiporto italiano, uno dei 6 attualmente attivi a livello mondiale, mentre altri 25 sono in fase di prototipazione e circa 40 in studio di fattibilità. In Italia, oltre a Roma, stanno lavorando a queste infrastrutture anche Milano e Venezia.”Il 2022 è stato un anno cruciale per il mercato professionale dei droni – spiega Marco Lovera, responsabile scientifico dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata –. Se da un lato il valore del mercato operativo non è ancora esploso e il mercato dell’Advanced Air Mobility non ha ancora iniziato a generare ricavi per le imprese, diversi Paesi europei e l’Unione Europea stessa hanno iniziato a delineare strategie e roadmap per l’introduzione di servizi con droni: sono cresciute le sperimentazioni, sono nati ecosistemi in grado di mettere a fattor comune le competenze dei singoli attori e le imprese hanno iniziato a comprendere in modo più chiaro i benefici che questa tecnologia può portare alle loro attività”.”L’Italia sta assumendo un ruolo di primo piano nel panorama europeo – spiega Paola Olivares, direttore dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata – trainando lo sviluppo del segmento dell’Advanced Air Mobility grazie a forti investimenti, sperimentazioni concrete e programmi per l’introduzione dei servizi, a partire da dimostrazioni in eventi a grande visibilità come il Giubileo del 2024 e le Olimpiadi invernali del 2026. Nel prossimo futuro sarà però fondamentale la conversione delle strategie e delle sperimentazioni in piani e progetti operativi in grado di portare sul mercato servizi innovativi”. “Dopo alcuni anni di stallo, nel 2022 si iniziano a raccogliere i frutti delle molte attività, di imprese e istituzioni, per sviluppare il settore – afferma Cristina Rossi Lamastra, responsabile scientifica dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata –. Da un lato, si stanno sviluppando ecosistemi di competenze che raggruppano attori della domanda, dell’offerta e istituzioni per tradurre le attuali sperimentazioni in servizi operativi. E’ questo il caso della creazione del primo spazioporto nazionale presso l’aeroporto di Taranto-Grottaglie che ha l’obiettivo di sviluppare progetti di Advanced Air Mobility e legati all’attività spaziale”. Le aspettative delle imprese – Delle 706 imprese attive nel mercato italiano nel 2022, l’81% è un operatore, l’8% un produttore di piattaforma, mentre il restante 11% si ripartisce tra distributori, produttori di software, integratori e produttori di payload. Nell’ultimo anno è notevolmente aumentata la consapevolezza verso i benefici che la tecnologia può offrire: solo il 14% delle imprese ha difficoltà nel comunicare i benefici della tecnologia nel rapporto con i clienti, nel 2019 era il 28%. Allo stesso modo, il 35% sostiene che i clienti abbiano scarsa conoscenza delle possibili applicazioni, contro la metà delle aziende di due anni. Inoltre, il 78% degli attori del settore reputa il mercato in forte crescita entro i prossimi 3 anni. E per il 60% il mercato dell’Advanced Air Mobility avrà uno sviluppo dirompente entro i prossimi 5 anni. Il Regolamento Europeo Droni, entrato in vigore il 31 dicembre 2020, era stato accolto positivamente dalle aziende del settore. Negli ultimi due anni, però, il ritardo nella sua piena applicabilità ha frenato diverse attività. Più recentemente, la proposta di alcune regolamentazioni aggiuntive sta sollevando qualche preoccupazione circa un eccessivo irrigidimento. Meno del 10% delle imprese italiane è in grado di offrire potenzialmente i servizi richiesti dal Regolamento U-Space entrato in vigore dal 26 gennaio 2023, che mira a identificare zone geografiche in cui le operazioni con UAS, Unmanned Aerial System, sono consentite solamente con l’ausilio di servizi U-Space. E quasi il 30% delle aziende non ha piena consapevolezza della necessità di dover sottoscrivere un contratto con uno U-Space Service Provider per poter operare in una porzione di spazio aereo U-Space.I piccoli droni – Nel segmento operativo si contano 823 casi applicativi a livello mondiale, di cui il 31% è in fase di sperimentazione, il 31% con un utilizzo una tantum, il 18% in fase operativa e il restante 20% dichiarazioni di intenti e interessi preliminari. Le principali applicazioni riguardano le ispezioni e i sopralluoghi (43% dei casi), la sicurezza e la sorveglianza (18%) e la ricerca e il soccorso (12%). Tra i settori, l’utilizzo è soprattutto nella Pubblica Amministrazione (38%), salvaguardia ambientale (19%), intrattenimento e i media (10%). Rispetto agli anni precedenti, iniziano ad affacciarsi sul mercato anche applicazioni che prevedono il contatto del drone con superfici o oggetti, come la manutenzione (15 casi) e la raccolta (2). Alcuni esempi in ambito agricolo riguardano la raccolta di frutti o di olive dalle piante.Il trasporto di merci e persone – Il segmento costituito da droni grandi conta 314 applicazioni, di cui l’82% riguarda il trasporto di merci con droni e il restante 18% il trasporto di persone. L’Italia è al secondo posto per numero di casi (9%), dopo gli Stati Uniti (25%), seguita dal Regno Unito (6%) e dall’Australia (5%). Anche nel mercato italiano stanno iniziando ad affacciarsi droni di dimensione molto importante (superiore ai 100kg di peso al decollo) utili per lo sviluppo di servizi in ottica di Advanced Air Mobility. Nel corso del 2022 sono stati registrati su d-flight 5 UAS con queste caratteristiche, di cui 2 europei e 3 cinesi.Il contesto europeo – L’ecosistema italiano risulta essere ben posizionato rispetto ad alcuni importanti mercati europei. Secondo gli 11 Paesi rispondenti alla survey erogata con JEDA, il valore del mercato professionale italiano è paragonabile a quello di Germania e Portogallo e superiore rispetto a quello di altri 6 Paesi tra cui la Francia. Anche in termini di numero di attori, il nostro ecosistema risulta essere più ampio rispetto a quello di 8 Paesi, anche se più piccolo rispetto ai mercati francese e finlandese. I problemi normativi risultano essere i principali ostacoli allo sviluppo del mercato, in particolar modo per i tempi di autorizzazione non idonei all’erogazione dei servizi e la difficoltà nell’ottenere autorizzazioni per effettuare le sperimentazioni. Un altro problema fortemente sentito è la mancanza di fondi o incentivi governativi a livello nazionale per attivare progetti innovativi. Una possibile fonte di finanziamento alternativa è rappresentata dal programma UE Horizon Europe. Dal 2001 a oggi l’Unione Europea ha pubblicato 362 bandi per lo sviluppo di progetti con droni per un budget complessivo di oltre 1 miliardo di euro. Di questi 22 sono stati attivati nel corso del 2022 per un valore complessivo di oltre 86 milioni di euro e altri 12 (40 milioni di euro) sono in attivazione nel 2023. Anche sul fronte normativo e strategico, il nostro paese è ben posizionato. L’ENAC è stata una delle prime autorità aeronautiche ad aver emanato, a fine 2013, una regolamentazione sul settore ed è la prima in Europa ad aver steso un Piano Strategico Nazionale per lo Sviluppo della Mobilità Aerea Avanzata. Degli 11 Paesi europei rispondenti alla survey erogata in collaborazione con JEDA, solamente la Germania, oltre all’Italia, ha già sviluppato un piano. Francia e Irlanda lo stanno realizzando, il Portogallo ha un forte interesse sul tema, mentre i restanti sei Paesi pensano che questo mercato sia ancora troppo immaturo per pianificare degli investimenti. LEGGI TUTTO

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    Giappone, PMI manifattura febbraio cala a 47,4 punti

    (Teleborsa) – In calo l’attività della manifattura in Giappone. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di febbraio 2023, pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 47,4 punti, rispetto ai 48,9 di gennaio e i 49,3 attesi dal mercato. L’indicatore è dunque ancora sotto la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita. La stima flash del PMI dei servizi indica un miglioramento del settore terziario, con il relativo indice che aumenta a 53,6 punti dai 52,3 di gennaio. Il consensus era per 51,5 punti.Il PMI Composite si è attestato a 50,7 punti, dai 50,7 punti del mese precedente.”La crescita modesta e stabile segnalata dal Jibun Bank Flash Japan Composite PMI a febbraio ha mascherato tendenze molto diverse tra il settore manifatturiero e quello dei servizi a metà del primo trimestre dell’anno – ha commentato Andrew Harker, Economics Director di S&P Global Market Intelligence – I fornitori di servizi hanno registrato aumenti più marcati dell’attività e dei nuovi affari quando l’ultima ondata della pandemia di COVID-19 è svanita, fornendo una spinta alla domanda. Il quadro è stato invece molto meno positivo nel settore manifatturiero, dove i nuovi ordini e la produzione sono diminuiti al massimo in poco più di due anni e mezzo”.”Nel frattempo, le pressioni inflazionistiche sono rimaste ostinatamente elevate su tutta la linea – ha aggiunto – I costi di acquisto sono aumentati al ritmo più veloce dallo scorso ottobre, con le imprese che a loro volta hanno anche aumentato i prezzi alla produzione a un ritmo più rapido rispetto a gennaio. Le aziende sperano di vedere le pressioni sui prezzi allentarsi in modo significativo nei prossimi mesi per fornire un certo supporto alla domanda dei clienti”. LEGGI TUTTO

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    OPA Aedes SIIQ, adesioni oltre il 28%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Domus S.r.l. sulle azioni ordinarie di Aedes SIIQ, società immobiliare quotata su Euronext Milan, risulta che oggi, 20 febbraio 2023, sono state presentate 746.626 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 35.975.927, pari al 28,4% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 6 febbraio 2023 e terminerà il 3 marzo 2023.Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Aedes SIIQ acquistate sul mercato nei giorni 2 e 3 marzo 2023 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO