Febbraio 2023

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    Commodities, eccessiva concentrazione mercato è rischio per stabilità finanziaria

    (Teleborsa) – L’eccessiva concentrazione del mercato (a più livelli), l’uso diffuso della leva finanziaria e l’opacità in alcune aree del settore sono le maggiori vulnerabilità finanziarie del mercato delle commodities, che in caso di shock potrebbero quindi favorire il propagarsi dell’instabilità all’intero sistema finanziario. Lo sostiene il Financial Stability Board (FSB) del G20 in un nuovo report sul tema, uscito a un anno dallo scoppio del conflitto in Ucraina, che ha provocato un’impennata del prezzo delle principali materie prime e un’estrema volatilità in alcuni mercati e nei relativi derivati.Aumentano i comportamenti rischiosiIl rally dei prezzi e la grande volatilità hanno indotto un picco nelle richieste di margini, con conseguente aumento della domanda di liquidità da parte delle società di materie prime e di altri partecipanti al mercato per soddisfare tali richieste e l’emergere di tensioni di liquidità in alcuni mercati. In alcuni casi, i trader di materie prime sono stati in grado di soddisfare la loro domanda di liquidità aumentando l’uso di linee di credito bancarie o prendendo in prestito fondi aggiuntivi.”L’ecosistema delle materie prime nel suo insieme è stato ampiamente in grado di assorbire lo shock”, sostiene il report, evidenziando che non si sono verificate interruzioni di rilievo nel funzionamento del mercato – ad eccezione del mercato del nichel del London Metal Exchange (LME) – e l’impatto sul resto del sistema finanziario è stato limitato.Gli operatori del mercato delle materie prime si sono adattati allo shock di volatilità cercando di ridurre il rischio di liquidità del finanziamento, assumendosi al contempo maggiori rischi di credito e di mercato. I dati suggeriscono che in Europa si è verificata una migrazione dell’attività – in alcuni segmenti – dai mercati dei derivati negoziati in borsa (ETD) e compensati a livello centrale a mercati over-the-counter (OTC) in gran parte non compensati, al fine di ridurre i rischi di liquidità del finanziamento associati a improvvisi aumenti del richieste di margine. Tuttavia, “una tale mossa ha anche aumentato i rischi di credito di controparte nell’ecosistema delle materie prime”, viene sottolineato.Ci sono anche indicazioni che alcuni attori nei mercati europei delle materie prime potrebbero aver ridotto il loro hedging contro i prezzi delle materie prime a causa dell’aumento delle richieste di margini. “Sebbene ciò riduca nuovamente i rischi di liquidità del finanziamento, aumenta i rischi di mercato delle società di materie prime”, è il giudizio dell’FSB.Le vulnerabilità finanziarie chiaveLa più grande vulnerabilità dell’ecosistema delle materie prime è rappresentato dal fatto che è “concentrato in diversi modi”, tra cui: la quota di attività di trading e derivati in poche grandi aziende di materie prime; le banche che erogano credito ai trader di materie prime, che si affidano a finanziamenti a breve termine per finanziare le loro attività; le banche che forniscono servizi di compensazione per collegare le imprese e le controparti centrali (CCP); le CCP utilizzate per compensare i derivati su merci; la proporzione di scambi elettronici intermediati dalle principali società di trading.In secondo luogo, vi è “un uso diffuso della leva finanziaria”, sia attraverso l’assunzione di fondi a breve termine da parte di trader di materie prime, sia l’esposizione alla leva finanziaria sintetica incorporata nel trading di derivati. L’uso della leva finanziaria può portare a stress di liquidità in caso di richieste di margini su posizioni in derivati e richieste di garanzie su prestiti a breve termine.La mancanza di informazioniInfine, vi è “opacità in alcune aree del settore delle materie prime”, compresi i mercati dei derivati OTC, dove è difficile ottenere un quadro completo delle dimensioni o della rete delle esposizioni tra giurisdizioni.Il report individua anche una serie di lacune nei dati che ostacolano la valutazione delle vulnerabilità nel settore delle materie prime e rendono difficile quantificare i canali di trasmissione della stabilità finanziaria. Ad esempio, si sono verificate difficoltà nell’ottenere esposizioni transfrontaliere nei mercati OTC o dati sulla rete di esposizioni per valutare l’accumulo di posizioni concentrate. Anche le informazioni sul comportamento commerciale e sulle esigenze di finanziamento dei commercianti di materie prime sono limitate(Foto: Foto di v2osk su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Gas, Pichetto Fratin conferma riduzione rilevantissima tariffe

    (Teleborsa) – Il Ministro Pichetto Fratin conferma che ci sarà un robusto calo delle tariffe di luce e gas nei mesi venturi. L’alleggerimento delle bollette in primavera era stato preannunciato dal presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, quantificando i risparmi in circa 600 euro a famiglia (234 euro per il gas, 363 euro per la luce). “Le bollette hanno avuto, quelle dell’energia elettrica una piccola riduzione del 20% nell’ultima revisione, il gas del 34%”, ha ricordaro il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, a margine di un convegno di Illumia a Bologna, aggiungendo “se il trend è quello che stiamo vivendo credo che avremo una riduzione rilevantissima del gas e dell’energia nella prossima decisione di ARERA”.L’Authority dell’Energia elettrica rivedrà il prezzo del gas il prossimo 1° marzo, mentre per la bolletta energetica bisognerà attendere aprile, ma si attende un calo della tariffa del gas del 17% a 0,83 euro per metro cubo e del costo dell’elettricità del del 25% a 40 cent per chilowattora. “L’importante è che questa riduzione si stabilizzi e non succedano più cose che determinino l’esplosione dei prezzi. Essenzialmente il prezzo del gas”, ha sottolineato Pichetto Fratin, ricordando che “la nostra energia, il nostro riscaldamento, l’energia del Paese viene essenzialmente dal gas e il gas noi lo importiamo, produciamo 3 miliardi di metri cubi a livello nazionale ma gli altri 69 li importiamo”. LEGGI TUTTO

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    Poco mossi i mercati europei, orfani di Wall Street

    (Teleborsa) – Nulla di fatto per le principali Borse del Vecchio Continente, che continuano gli scambi sulla parità. In contro trend Piazza Affari, protagonista di una sessione in rosso. La giornata è priva di spunti significativi, anche perché i mercati finanziari nel Nord America sono chiusi per festività.Sul fronte macroeconomico, è risultato in calo il mercato delle costruzioni nella Zona Euro a dicembre 2022. Gli investitori si troveranno anche a valutare la prima stima della fiducia dei consumatori dell’Eurozona di febbraio, attesa in lieve miglioramento a -19 da -20,9 di gennaio. Negli Stati Uniti non ci saranno pubblicazioni.Per quanto riguarda lo scenario geopolitico, questa mattina il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha fatto una visita a sorpresa a Kiev, all’inizio di una settimana che segnerà l’anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Biden ha affermato che la sua visita è stata per “riaffermare il nostro impegno incrollabile e instancabile per la democrazia, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,068. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.843,7 dollari l’oncia. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,66%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +177 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,16%.Nello scenario borsistico europeo senza slancio Francoforte, che negozia con un -0,08%, Londra è stabile, riportando un moderato -0,03%, e deludente Parigi, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.A Milano, si muove sotto la parità il FTSE MIB, che scende a 27.681 punti, con uno scarto percentuale dello 0,25%; sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 29.916 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,09%); come pure, consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,16%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, sostenuta Saipem, con un discreto guadagno del 3,19%. Si muove in modesto rialzo Stellantis, evidenziando un incremento dell’1,12%. Bilancio positivo per Italgas, che vanta un progresso dell’1,01%. Sostanzialmente tonico A2A, che registra una plusvalenza dello 0,87%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Telecom Italia, che ottiene -2,49%. Vendite su Iveco, che registra un ribasso del 2,09%. Seduta negativa per Unicredit, che mostra una perdita del 2,06%. Sotto pressione Banco BPM, che accusa un calo dell’1,95%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Banca MPS (+7,88%), Italmobiliare (+4,29%), Cementir Holding (+3,01%) e Seco (+2,31%).Le peggiori performance, invece, si registrano su SOL, che ottiene -2,23%. Fiacca Luve, che mostra un piccolo decremento dell’1,43%. Discesa modesta per Anima Holding, che cede un piccolo -1,42%. Pensosa Zignago Vetro, con un calo frazionale dell’1,39%.Tra gli appuntamenti macroeconomici che avranno la maggiore influenza sull’andamento dei mercati:Lunedì 20/02/202316:00 Unione Europea: Fiducia consumatori (atteso -19 punti; preced. -20,9 punti)Martedì 21/02/202301:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 48,9 punti)10:00 Unione Europea: PMI servizi (atteso 51 punti; preced. 50,8 punti)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 49,3 punti; preced. 48,8 punti)10:00 Unione Europea: PMI composito (atteso 50,6 punti; preced. 50,3 punti). LEGGI TUTTO

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    Interpump acquista l'indiana Indoshell Automotive System

    (Teleborsa) – Interpump, gruppo che fa parte del FTSE MIB ed è attivo nella produzione di pompe ad acqua e nel settore oleodinamico, ha acquisito l’85% di Indoshell Automotive System India. La società appartiene a Indoshell Mould Limited, gruppo indiano specializzato nella fusione di metalli ferrosi e non (ghisa e alluminio). Si stima che la società, a fine 2023, possa raggiungere una produzione di circa 8.000 tonnellate con un conseguente fatturato stimato di circa 12 milioni di euro e un EBITDA di circa 2 milioni di euro. Il valore dell’operazione è stato fissato in circa 8 milioni di euro e sono stati definiti i meccanismi di put and call con un prezzo già determinato attraverso i quali, a partire da aprile 2027, Interpump potrà acquisire il rimanente 15%.”La riduzione del rischio è un principio di gestione fondamentale del gruppo – ha commentato il presidente Fulvio Montipò – Attraverso questa operazione il gruppo rafforza la propria capacità di autonomia e approvvigionamento delle fusioni, fondamentale nel settore “valvole” e importante per molti altri settori operativi del gruppo. Una operazione, questa, strategicamente molto più importante della sua cifra economica”. LEGGI TUTTO

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    WINDTRE, Wi-Fi Calling potenzia la copertura in casa

    (Teleborsa) – WINDTRE, prima Telco in Italia ad aver introdotto il servizio Wi-Fi Calling, porta la comunicazione di questa nuova tecnologia anche in TV con una campagna dedicata. Il Wi-Fi Calling – spiega la compagnia in una nota – consente di effettuare e ricevere chiamate anche in assenza di segnale mobile, tramite una connessione Wi-Fi di WINDTRE. La funzionalità risponde a una necessità precisa: quella di riuscire a telefonare e a rispondere con il proprio smartphone anche in edifici dalle mura spesse, abitazioni isolate, seminterrati, negozi e ristoranti o in altre situazioni in cui la copertura mobile potrebbe incontrare ostacoli. Il tutto con un’esperienza fluida, senza interruzioni della chiamata nel passaggio dalla rete cellulare a quella Wi-Fi e viceversa.Per raccontare l’innovativa tecnologia, nello spot con protagonista il brand ambassador Rosario Fiorello, si susseguono con tono leggero e coinvolgente scene di persone costrette a telefonare dai luoghi più disparati, in cerca di un segnale stabile: una terrazza esposta alle intemperie invernali, la cameretta dei figli, uno sgabuzzino, la vasca da bagno, ma anche la cucina di un ristorante. L’unico a non avere questo problema è proprio Fiorello che, grazie al Wi-Fi Calling di WINDTRE, chiama e riceve tranquillamente in ogni angolo della sua casa.”Nella nostra strategia – commenta Alessandro Simoni, responsabile B2C Brand & Offer di WINDTRE – i clienti sono sempre al centro: vogliamo anticipare le loro esigenze per offrire le soluzioni più avanzate in termini di tecnologia, innovazione e sicurezza, ma anche esperienze d’uso in grado di consolidare la relazione con il nostro brand. Wi-Fi Calling è una parte rilevante di questo ecosistema che ci permette di essere sempre più vicini alle persone e di semplificare loro la vita quotidiana”.La funzionalità di chiamata Wi-Fi non ha costi aggiuntivi rispetto alle condizioni della propria offerta, può essere utilizzata su tutto il territorio nazionale e non richiede l’installazione di alcuna applicazione, né una configurazione del dispositivo mobile. È disponibile per tutti i clienti privati e business di WINDTRE con uno smartphone compatibile e in presenza di un Wi-Fi WINDTRE.Lo spot sarà in onda nei formati da 30 secondi in TV e da 45 secondi sulle piattaforme digitali. La creatività è dell’agenzia Wunderman Thompson, la casa di produzione è Alto Verbano con la regia di Igor Borghi, l’editing e la post-produzione sono a cura di XLR8. LEGGI TUTTO

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    Tinexta, Intesa conferma rating in attesa di nuovo piano

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha confermato il target price a 29,6 euro e il rating Buy su Tinexta, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nei servizi Digital Trust, Cybersecurity e Innovation & Marketing, in attese di conoscere il nuovo piano industriale 2023-25, che sarà svelato il 9 marzo insieme alla pubblicazione dei risultati 2022.Viene ricordato che negli ultimi due mesi Tinexta ha annunciato due importanti accordi per l’acquisizione del 65% di Ascertia nel Regno Unito (segmento Digital Trust) e del 20% di Defence Tech, player italiano strategicamente importante in termini di sicurezza nazionale (quotato su Euronext Growth Italy). Entrambe le operazioni includono opzioni per l’acquisizione del 100% delle società target.”Riteniamo che le operazioni si inseriscano perfettamente nella strategia M&A del gruppo, che mira a rafforzare la propria posizione nei segmenti a più rapida crescita e a maggior valore aggiunto di digital trust, cybersecurity & innovation e servizi di marketing, sia in Italia che all’estero”, si legge in una nota.Gli analisti ritengono che le priorità chiave della strategia del gruppo siano: l’internazionalizzazione (il fatturato all’estero è attualmente di circa il 10%, mentre il management punta a raggiungere almeno il 30% nel medio periodo anche facendo leva sull’M&A); continuare a sfruttare le fusioni e acquisizioni (la liquidità disponibile per M&A potrebbe raggiungere circa 350 milioni di euro); aumentare l’integrazione del gruppo tra le divisioni, per favorire attività di cross-selling (che ora valgono più di 20 milioni di euro di fatturato e dovrebbero aumentare di circa il 30% nel 2023). LEGGI TUTTO

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    Unicredit sostituisce Linde nell'EURO STOXX 50

    (Teleborsa) – Unicredit sostituirà Linde, la più grande azienda di gas industriali al mondo, nell’indice EURO STOXX 50 a partire dal 27 febbraio 2023. La ragione è il delisting di Linde dalla Borsa di Francoforte, deciso a gennaio dagli azionisti della società, che rimarrà quotata solo alla Borsa di New York (NYSE). Di conseguenza, Linde uscirà anche dal DAX, dove viene promossa Commerzbank. Nordex prende il posto di Commerzbank nell’MDAX. Deutsche Beteiligungs sarà inclusa nell’SDAX.Inoltre, la svedese SINCH entra nello STOXX Europe 600. LEGGI TUTTO

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    Enel vende asset in Argentina per 102 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Enel ha siglato e perfezionato un accordo per la vendita all’azienda energetica Central Puerto del 75,7% detenuto nella società di generazione termoelettrica Enel Generación Costanera. Contestualmente, Enel ha firmato l’accordo per la cessione a Central Puerto del 41,2% detenuto nella società di generazione termoelettrica Central Dock Sud, il cui perfezionamento è previsto entro il primo trimestre del 2023. Il corrispettivo totale per la cessione delle partecipazioni di Enel nelle due società ammonta a 102 milioni di dollari.Costanera si trova nella città di Buenos Aires ed è la più grande centrale termoelettrica dell’Argentina, costruita con una capacità totale di 2.305 MW. Dock Sud possiede e gestisce una centrale a gas situata nel quartiere di Avellaneda a Buenos Aires, con capacità installata pari a 870 MW. LEGGI TUTTO