Febbraio 2023

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    Parlamento UE approva inserimento di REPowerEU nei PNRR

    (Teleborsa) – Via libera del Parlamento europeo all’inclusione delle misure di REPowerEU nei PNRR nazionali, con l’obiettivo di accelerare la transizione verde e l’indipendenza dai combustibili russi, oltre che affrontare la povertà energetica. La plenaria del Parlamento UE ha infatti confermato con 535 voti favorevoli, 63contrari e 53 astensioni l’accordo raggiunto con il Consiglio nel dicembre 2022. In base all’accordo, i Paesi membri che chiedono di ricevere ulteriori risorse mediante una modifica del dispositivo per la ripresa e la resilienza dovranno includere misure per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, come previsto dal piano REPowerEU.Le nuove regole si applicano retroattivamente a partire dal 1° febbraio 2022, con qualche eccezione. I deputati hanno ottenuto che le misure siano volte a sostenere investimenti mirati a combattere la povertà energetica di famiglie vulnerabili, PMI e microimprese.Durante i negoziati, i deputati hanno convinto i Paesi dell’UE a destinare almeno il 30% della loro spesa nell’ambito di REPowerEU a misure multinazionali per eliminare le carenze strutturali esistenti in termini di trasmissione, distribuzione e stoccaggio dell’energia, nonché per aumentare i flussi transfrontalieri, anche se effettuati da un solo paese UE.Hanno anche ottenuto l’introduzione di nuove regole di trasparenza per i 100 destinatari finali che ricevono i finanziamenti di importo più elevato.Infine, i negoziatori del Parlamento hanno ottenuto che, degli ulteriori 20 miliardi di euro in sovvenzioni proposti dalla Commissione, 8 miliardi provengano da una precedente messa all’asta di quote di emissione nazionali nell’ambito del sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS), e 12 miliardi siano prelevati dal Fondo per l’innovazione.(Foto: Photo by Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Gestioni Patrimoniali Green 2023: Banca Generali vince la medaglia d'oro

    (Teleborsa) – Banca Generali apre il 2023 confermandosi leader per valore del servizio, innovazione e sostenibilità. L’asset management della banca private ha infatti vinto la medaglia d’oro come “Migliori Gestori Patrimoniali Green 2023”, oltre ad essere stata inclusa nella ristretta cerchia dei “Migliori Gestori in Italia del 2023”. Il riconoscimento – fa sapere Generali in una nota – arriva dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza che ogni anno analizza le proposte di portafogli di investimento per un cliente tipo, sviluppate da parte dei principali operatori finanziari italiani. Nello specifico il team di esperti ha chiesto alle banche italiane di elaborare due portafogli di investimento, “classic” e “sostenibile”, tenendo in considerazione l’attuale scenario di mercato. In questa seconda categoria, la marcata esposizione agli investimenti ESG, la personalizzazione dell’offerta e la qualità della fund selection, hanno permesso a Banca Generali di fare la differenza.Con un’esperienza ventennale nelle gestioni patrimoniali, dal 2019 caratterizzata da un imprinting sostenibile, l’asset management di Banca Generali – affidato alla guida di Mario Beccaria – conta oggi 38 professionisti. In un anno nero come il 2022 le gestioni si sono dimostrate, con oltre un miliardo di euro, tra le principali fonti di raccolta della Banca.”Questo riconoscimento – ha commentato Beccaria – premia il lavoro della direzione asset management di Banca Generali, composta oggi da 7 team di gestione con differenti approcci e stili gestionali, che si rivolgono a diverse tipologie di clientela e di esigenze. Questo innovativo approccio è stato accompagnato da un focus molto forte in tema di sostenibilità attraverso un’accurata integrazione dei criteri Esg nelle nostre scelte strategiche. La medaglia dell’Istituto si unisce al positivo riscontro dei nostri banker e dei loro clienti, motivandoci a proseguire ulteriormente in questo percorso di eccellenza. Nonostante l’anno complesso che ci siamo da poco lasciati alle spalle siamo riusciti a confermare il nostro posizionamento nei servizi private grazie a gestione attiva, dinamismo e personalizzazione della nostra offerta”. La valutazione dell’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza ha riguardato, in particolare, tre sottocategorie (questionario sostenibilità, ESG-Score e Risk/Return) ed ha assegnato alla banca del leone un punteggio di 95 su una scala da 0 a 100. L’Istituto ha infatti sottolineato come “le linee ESG abbiano co-partecipato insieme alle asset class tradizionali per raggiungere un posizionamento sopra i benchmark di mercato”. LEGGI TUTTO

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    USA, frena l'inflazione a gennaio ma meno delle attese

    (Teleborsa) – Risulta in linea con le attese l’inflazione USA a gennaio. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,5% su base mensile, come da attese e contro il +0,1% del mese precedente. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 6,4%, superiore al +6,2% del consensus, ma inferiore al +6,5% del mese precedente. Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile, dopo il +0,4% rivisto del mese precedente (+0,3% la prima lettura) in linea con le attese. Il dato tendenziale attesta un aumento del 5,6%, superiore al +5,5% del mese precedente e contro il +5,7% del mese precedente.(Foto: Maklay62 / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Parlamento UE approva norma su stop vendita auto diesel e benzina dal 2035

    (Teleborsa) – Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva i nuovi obiettivi vincolanti per la riduzione delle emissioni di CO2 di autovetture e veicoli commerciali leggeri di nuova produzione che prevedono l’obbligo per nuove autovetture e nuovi veicoli commerciali leggeri di non produrre alcuna emissione di CO2 dal 2035, di fatto vietando a partire da quella data la vendita di veicoli diesel e benzina. La norma è stata approvata con 340 voti favorevoli, 279 voti contrari e 21 astensioni. I deputati hanno così dato al via libera all’accordo raggiunto con il Consiglio. Per quel che riguarda invece gli obiettivi intermedi di riduzione delle emissioni per il 2030 sono stati fissati al 55% per le autovetture e al 50% per i furgoni. Ora la palla passa al Consiglio UE che dovrà approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale.La misura prevede inoltre che entro il 2025 la Commissione presenterà una metodologia per valutare e comunicare i dati sulle emissioni di CO2 durante tutto il ciclo di vita delle auto e dei furgoni venduti sul mercato dell’UE. La metodologia sarà accompagnata da proposte legislative se necessario. Entro dicembre 2026, invece, la Commissione monitorerà il divario tra i valori limite di emissione e i dati reali sul consumo di carburante ed energia. Prevista inoltre un’esenzione totale per chi produce meno di 1.000 nuovi veicoli l’anno, mentre per i costruttori con un volume annuo di produzione limitato (da 1.000 a 10.000 nuove autovetture o da 1.000 a 22.000 nuovi furgoni) potranno avvalersi di una deroga fino alla fine del 2035.”La normativa incentiva la produzione di veicoli a basse e a zero emissioni. Inoltre, contiene un’ambiziosa revisione degli obiettivi per il 2030 e l’obiettivo emissioni zero per il 2035, cruciale per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050 – ha dichiarato il relatore Jan Huitema (Renew, NL) -. Questi obiettivi offriranno chiarezza per l’industria automobilistica e stimoleranno l’innovazione e gli investimenti dei costruttori. Acquistare e guidare autovetture a emissioni zero diventerà meno oneroso per i consumatori e porterà a un rapido sviluppo del mercato di seconda mano. Guidare in modo sostenibile diventerà accessibile a tutti”.(Foto: © European Union 2019 – Source : EP) LEGGI TUTTO

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    Alerion, aggiornamento su azioni proprie

    (Teleborsa) – Alerion Clean Power ha informato di aver acquistato, dal 6 al 10 febbraio 2023, complessivamente 5.750 azioni proprie al prezzo medio di 32,1007 euro per azione, per un controvalore complessivo di 184.578,75 euro, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2022.Il numero complessivo delle azioni proprie detenute da Alerion al 10 febbraio compreso è pari a 326.662 rappresentative dello 0,60237 % del capitale sociale.A Piazza Affari, intanto, la Società che opera nel settore della produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, attestandosi a 31,8 euro. LEGGI TUTTO

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    Elica, utile 2022 a 20,6 milioni. Cocci: in due anni diventata un'altra azienda

    (Teleborsa) – Elica, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di cappe e piani aspiranti da cucina, ha chiuso il 2022 con ricavi consolidati pari a 548,6 milioni di euro, in crescita dell’1,3% (+1,6% a cambi e perimetro costanti). L’incremento delle vendite è stato sostenuto dall’effetto price-mix, dal crescente contributo delle vendite a marchi propri, in particolare in EMEA e America, nonostante un significativo rallentamento della domanda di mercato.L’EBITDA normalizzato è pari a 56,6 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 57,1 milioni di euro del 2021, con un margine sui ricavi del 10,3% rispetto al 10,5% dell’anno precedente. Il Risultato Netto normalizzato è positivo per 22,1 milioni di euro (21,3 milioni di euro nel 2021), mentre il Risultato Netto normalizzato di Pertinenza del Gruppo è positivo per 20,6 milioni di euro (15,9 milioni di euro un anno fa).”Negli ultimi due anni siamo passati da 450 a quasi 550 milioni di ricavi, raddoppiando margini e generazione di cassa. Il Net Profit del 2022 è più alto del Margine Operativo del 2019: questa è un’altra azienda – ha commentato l’AD Giulio Cocci – Abbiamo riorganizzato il footprint produttivo in Europa, ridotto la complessità, migliorato il margine operativo, anche attraverso una gestione maniacale dei costi e portato il Leverage a un livello che ci ha consentito un ritorno al dividendo e ci dà l’opportunità di puntare a operazioni di M&A”.La generazione di cassa operativa è stata di 40,5 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta normalizzata al 31 dicembre 2022 è pari a -29,9 milioni di euro, rispetto ai -22,7 milioni di euro al 31 dicembre 2021 e comunque con una leva invariata pari a circa 0.6La variazione è legata alla crescita del magazzino per una gestione più efficace dell’evoluzione del footprint e delle criticità legate alla disponibilità di materie prime, al pagamento per circa 13 milioni relativo all’acquisizione di EMC e CPS e del 40% del capitale sociale di Air Force, all’uscita di cassa per 12 milioni legata all’accordo con i sindacati per le uscite volontarie e al completamento del riassetto del footprint industriale in Polonia, oltre al buyback per circa 2 milioni e al dividendo per 3,8 milioni.”Siamo pronti ad affrontare un 2023 che sarà a due velocità: una prima metà ancora più difficile del secondo semestre 2022, con una domanda ancora in forte contrazione e una seconda parte in ripresa – ha spiegato Cocci – Un anno pieno di sfide, ma anche di opportunità: nuove linee prodotto per aumentare la nostra potenza di fuoco nel Cooking, il lancio di LHOV, nuovi clienti OEM già in fase di phase-in. Per la Divisione Motori, con l’acquisizione di EMC, abbiamo portato il fatturato da 60 a 120 milioni in meno di 2 anni, ma continueremo a crescere. Le opportunità arriveranno dall’aver anticipato gli stimoli della transizione energetica: ventilatori assiali e centrifughi per pompe di calore, motori brushless ad alta efficienza e ventilatori certificati per l’utilizzo dell’idrogeno al 100%”. LEGGI TUTTO

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    Ucraina: due ambulanze della Croce Rossa Italiana nel Paese grazie ad ENAV

    (Teleborsa) – Questa mattina, presso la sede della Croce Rossa Italiana, si è tenuto un incontro tra Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana (CRI), e i vertici del Gruppo ENAV, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, rappresentato dalla presidente Francesca Isgrò e dall’amministratore delegato Paolo Simioni. Valastro ha aggiornato Isgrò e Simioni sulle attività che sta svolgendo la CRI in Ucraina e, in particolare, sull’utilizzo dei due mezzi arrivati grazie al contributo di ENAV. Le ambulanze, donate da ENAV, sono state consegnate presso la sede della Croce Rossa in Ucraina, a Vinnytsia, con una delle ultime missioni umanitarie del 2022.Dall’inizio del conflitto, la CRI ha fatto partire 43 convogli umanitari dall’Italia e 41 dal suo hub logistico di Suceava, in Romania. In totale, la Croce Rossa Italiana ha consegnato, nel 2022, oltre 3mila tonnellate di aiuti umanitari.”La Croce Rossa Italiana è stata in prima fila fin dalle fasi iniziali del conflitto (24 febbraio 2022). I Volontari e le Volontarie della CRI – ha ribadito Valastro – si sono fatti trovare pronti davanti a questa emergenza, per supportare chiunque chiedesse aiuto ed affiancare la Consorella ucraina nelle operazioni sul posto. Ringrazio ENAV per la collaborazione e la sensibilità mostrate davanti ad una difficile crisi che, ancora oggi, ci vede impegnati per rispondere ai bisogni e alle necessità della popolazione ucraina”.”Ringrazio il Presidente Valastro e tutta la struttura di CRI per il lavoro che quotidianamente svolgono – ha dichiarato Isgrò –. Il contribuito di ENAV e delle sue persone alla Croce Rossa Italiana si inserisce in un programma più ampio di supporto alla comunità che il nostro Gruppo ha intrapreso già da qualche tempo. L’aiuto concreto al popolo ucraino è un dovere civile e morale da parte delle democrazie occidentali. Il trasporto aereo, per sua natura, opera in un contesto globale interconnesso. Quello che succede a diverse migliaia di km da noi non può e non deve lasciarci indifferenti”.”La Croce Rossa Italiana e tutti i volontari che operano in questa grande organizzazione, che ringrazio, rappresentano un’eccellenza e un orgoglio per il nostro Paese cui siamo fieri di dare il nostro contributo – ha detto Simioni – ci sentiamo altresì vicini ai valori di difesa della libertà che spingono i cittadini ucraini a lottare ogni giorno. ENAV ha sposato da subito l’iniziativa di CRI rivolta all’Ucraina. Peraltro, grazie ad un progetto umanitario internazionale, cinque controllori del traffico aereo ucraini sono da poco entrati nella “squadra” di ENAV. Dopo un periodo di formazione, ci stanno aiutando a gestire il traffico aereo sui cieli italiani nel centro radar di Padova”. LEGGI TUTTO

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    Coca-Cola, trimestrale centra attese. Outlook incoraggiante

    (Teleborsa) – The Coca-Cola Company, una delle più grandi aziende produttrici e distributrici di bevande analcoliche, ha registrato ricavi netti in crescita del 7% a 10,13 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre del 2022. I ricavi organici sono cresciuti del 15%. Il margine operativo adjusted è stato del 22,7% rispetto al 22,1% dell’anno precedente. L’utile per azione (EPS) è sceso del 16% a 0,47 dollari, mentre l’EPS adjusted è stato di 0,45 dollari. Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 0,45 dollari su ricavi per 10,02 miliardi di dollari.”Sebbene il 2022 abbia portato molte sfide, siamo orgogliosi dei nostri risultati complessivi in un ambiente operativo dinamico – ha affermato il CEO James Quincey – All’inizio del 2023, continuiamo a investire nelle nostre capacità e rafforzare l’allineamento con i nostri partner di imbottigliamento per mantenere la flessibilità”.Il flusso di cassa derivante dalle operazioni è stato di 11 miliardi per l’intero anno, con un calo di 1,6 miliardi rispetto all’anno precedente, poiché la forte performance aziendale è stata più che compensata dall’accumulo deliberato di scorte a fronte di un ambiente volatile delle materie prime.Coca-Cola prevede di ottenere una crescita organica dei ricavi compresa tra il 7% e l’8% nell’intero esercizio 2023 e che l’EPS rettificato aumenterà tra il 4% e il 5%, rispetto alla stima media degli analisti di una crescita del 2,96%. LEGGI TUTTO