Febbraio 2023

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    Pensioni, INPS: a marzo pagamento rivalutazione con arretrati

    (Teleborsa) – Buone notizie per chi ha un reddito da pensione superiore a 2.101,52 euro (quattro volte il minimo) che, a marzo, riceverà la rivalutazione della pensione rispetto all’inflazione sulla base delle percentuali inserite in legge di bilancio. Lo precisa l’Inps con una circolare nella quale ricorda le percentuale e fa sapere che a marzo saranno corrisposti anche gli arretrati.Chi, invece, ha un reddito da pensione fino a quattro volte il minimo ha già ricevuto l’assegno maggiorato del 7,3% da gennaio.Quanti hanno un reddito tra le quattro e le cinque volte il minimo lo vedranno rivalutato dell’85% del 7,3% ovvero del 6,205% mentre chi conta su un reddito da pensione tra le cinque e le sei volte il minimo (da 2.626,91 a 3.152,28 euro) riceverà solo il 53% dell’inflazione pari a una rivalutazione del 3,869%. Le percentuali di rivalutazione scendono all’aumentare dell’importo della pensione (insieme dei redditi pensionistici) fino ad arrivare ad appena il 32% di rivalutazione per chi ha assegni superiori a 10 volte il minimo (5.253,81 euro al mese) con il recupero rispetto all’aumento dei prezzi del 2,336%.Per la determinazione dell’importo complessivo da prendere a base della perequazione, spiega ancora l’Inps, vengono considerate le prestazioni memorizzate nel Casellario centrale delle pensioni, erogate da enti diversi dall’Inps e per le quali è indicata l’assoggettabilità al regime della perequazione cumulata, e le prestazioni erogate dall’Inps, a esclusione delle prestazioni a carico delle assicurazioni facoltative (VOBIS, IOBIS, VMP, IMP), pensioni a carico del Fondo clero ed ex ENPAO (CL, VOST), indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale (INDCOM), che vengono perequate singolarmente. LEGGI TUTTO

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    Gefran, Mediobanca conferma target price e Outperform

    (Teleborsa) – Mediobanca ha confermato a 14 euro per azione il target price su Gefran, società quotata su Euronext Star Milan e attiva nella produzione di sensori, componenti elettronici, azionamenti e sistemi di controllo per l’automazione delle macchine industriali, lasciando invariata anche la raccomandazione a Outperform. La società ha comunicato negli scorsi giorni di aver chiuso il 2022 con ricavi pari a 134,4 milioni di euro (+13,3%), risultati che gli analisti considerano “superiori alle stime”, anche se mostrano “un lieve rallentamento della crescita organica nel 4° trimestre”.Il broker ha aumentato le previsioni sull’utile per azione (EPS) FY23-24 dell’1% in media. Dopo la forte performance registrata nel FY22, confermate le ipotesi di crescita organica mid-single digit nel FY23-24, anticipando una tendenza piatta del margine EBITDA nel FY23, mentre la leva operativa e un mix più favorevole dovrebbero sostenere un espansione del margine di circa 30 punti base per raggiungere il 18,7% nel FY24. Ciò dovrebbe tradursi in un CAGR del 3% dell’utile netto nel FY23-24.Sulla base delle nuove stime, il titolo è scambiato a 4.6x 23 EV/EBITDA e 11.1x 23 P/E, con uno sconto superiore al 20% rispetto alle Mid & Small cap italiane, “un livello che a nostro avviso non è giustificato”, si legge nella ricerca.”Il tempestivo dispiegamento della potenza di fuoco dell’M&A per accelerare la strategia di crescita del gruppo rimane il principale catalizzatore che vediamo per supportare il re-rating dei multipli”, viene aggiunto.Intanto, si muove verso il basso Gefran, che si posiziona a 9,87 euro, con una discesa dello 0,80%. Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 9,78 e successiva a quota 9,69. Resistenza a 10,3. LEGGI TUTTO

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    Titoli industriali positivi cavalcano l'onda rialzista di Iveco

    (Teleborsa) – Si muovono al rialzo i titoli industriali quotati a Piazza Affari grazie alla performance positiva di Iveco che continua il rally iniziato nella seduta precedente. A fare da assist alle azioni contribuiscono ancora i solidi risultati di bilancio annunciati venerdì e le promozioni giunte oggi da vari analisti.Tra i player del comparto, CNH Industrial sale dell’1,26%, Leonardo guadagna il 2,4%, Interpump il 2,28% e Pirelli il 2,35%. Tonica anche Prysmian +1,3%, insieme a Carel Industries +6,8% e Fincantieri +6,02%. LEGGI TUTTO

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    Saipem crolla dopo rally con forti volumi: possibile uscita banche

    (Teleborsa) – Mani forti sul titolo Saipem nella seduta odierna. Il titolo è nettamente il peggiore del FTSE MIB, lasciando sul terreno oltre il 5%, dopo essere stato uno dei migliori da inizio 2023. Prima della caduta odierna, le azioni avevano guadagnato oltre il 35% YTD, con gli investitori che si stavano riposizionando sul titolo in vista dei risultati di fine mese (il CdA approverà il preconsuntivo di bilancio il 27 febbraio) e dopo le complesse vicende societarie dello scorso anno.Proprio all’aumento di capitale del 2022 potrebbero essere collegate le vendite odierne. Considerando che, alle 15.00, il controvalore è superiore ai 275 milioni di euro e le azioni passate di mano sono oltre 188 milioni (oltre il 9% del capitale), si può avanzare l’ipotesi che dietro al movimento odierno ci siano i disinvestimenti da parte delle banche che lo scorso luglio avevano partecipato all’aumento di capitale della società di servizi e soluzioni per il settore energia e infrastrutture. Analizzando gli ultimi 30 giorni, si osserva infatti che il controvalore medio per intera seduta è di circa 74 milioni di euro, mentre la quantità scambiata pari a 54 milioni di pezzi.Il prezzo di sottoscrizione delle banche era stato pari a 1,013 euro per azione, che scende sotto quota 1 se si considerano anche le commissioni. Gli 1,5005 euro per azione della chiusura di venerdì potrebbero essere stati considerati un buon livello per cedere i titoli in profitto.All’operazione avevano partecipato BNP Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, HSBC, Intesa Sanpaolo e UniCredit (in qualità di joint global coordinators) e ABN AMRO, Banca Akros, Banco Santander, Barclays, BPER, Goldman Sachs, Société Générale e Stifel (in qualità di joint bookrunners).Seduta negativa per Saipem, che si posiziona a 1,417 euro, con una discesa del 5,56%. Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 1,357 e successiva a 1,296. Resistenza a 1,635. LEGGI TUTTO

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    Future USA anticipano prudenza a Wall Street

    (Teleborsa) – Si muovono con cautela i future sugli indici statunitensi anticipando una partenza prudente per la borsa di Wall Street, tra meno di mezz’ora, in attesa del dato sull’inflazione americana di gennaio, in calendario domani, martedì 14 febbraio.Gli analisti scommettono che il dato confermi il rallentamento dell’inflazione già registrato nei mesi scorsi e che questo possa suggerire alla Federal Reserve di non proseguire a lungo nell’attuale stretta monetaria. Il contratto sul Dow Jones lima lo 0,03% mentre quello sullo S&P 500 sale appena dello 0,10%. Positivo il derivato sul Nasdaq +0,38%. LEGGI TUTTO

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    Gruppo CDP, Simest: al via Piano Strategico 2023-2025 “Impatto d'impresa. Sì, un patto per la crescita”

    (Teleborsa) – Rafforzare il ruolo di SIMEST a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende italiane attraverso 4 Pilastri: crescita sostenibile e di qualità; digitalizzazione ed efficienza operativa; valorizzazione delle persone e cultura aziendale; impatto sul territorio e ESG. Ambiti d’intervento che si integrano pienamente con le aree prioritarie presenti nel Piano Strategico di CDP. Con questo obiettivo SIMEST dà il via al Piano Strategico 2023-2025 “Impatto d’impresa. Sì, un patto per la crescita”, presentato oggi a Roma dal presidente Pasquale Salzano e dall’amministratore delegato e direttore generale, Regina Corradini D’Arienzo.Nel triennio 2023-2025 SIMEST intende rafforzare la propria mission con un incremento delle risorse impegnate dagli attuali 1,7 miliardi a 6,8 miliardi nel 2025, per un impegno complessivo nel triennio di 18,5 miliardi, +20% rispetto al triennio precedente. L’evoluzione sarà guidata da innovazione, efficienza e cooperazione sistemica:Investimenti Partecipativi e sostegno alle startup/PMI innovative – Il Piano prevede una crescita qualitativa dei prestiti partecipativi, con focus su investimenti con impatto sul territorio oltre che semplificazioni nel rapporto con le imprese partner al fine di ridurre i tempi di finalizzazione delle operazioni. Inoltre, attraverso il recente accordo sottoscritto con CDP Venture Capital SGR, il Fondo di Venture Capital, gestito da SIMEST in convenzione con il MAECI, supporterà con 200 milioni anche i processi di internazionalizzazione delle Start up e PMI Innovative.Fondi pubblici gestiti in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Focus sull’ampliamento degli ambiti di attività dei Finanziamenti agevolati a supporto di investimenti dedicati ai temi chiave della sostenibilità, della digitalizzazione e del supporto alle filiere produttive. A ciò si aggiunge lo sviluppo di misure ad hoc a favore delle imprese con interessi diretti verso mercati strategici per il Made in Italy, con l’avvio di una prima misura specifica verso i Balcani Occidentali. Per quanto riguarda le misure di supporto all’export credit, rinnovata vicinanza a sostegno delle imprese italiane attive in settori strategici a livello internazionale, estendendo maggiormente gli strumenti anche a favore delle piccole e medie imprese.Presidio del territorio – SIMEST rafforzerà l’attività commerciale attraverso la cooperazione con il Gruppo CDP e il potenziamento della Rete sul territorio con la conferma della vicinanza alle imprese del Sud. Inoltre, si prevede il rafforzamento della collaborazione con il sistema bancario al fine di ampliare maggiormente l’informazione e la formazione delle misure SIMEST alle aziende con vocazione all’internazionalizzazione, dedicando un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese per la diffusione dei fondi pubblici.Consulenza Strategica – SIMEST amplierà la propria offerta attivando servizi dedicati di consulenza strategica in coordinamento con il sistema istituzionale, per agevolare l’ingresso e il consolidamento delle imprese italiane sui mercati strategici esteri, facilitando l’accesso al network locale. Inoltre, favorirà l’incontro delle aziende nazionali con quelle estere anche attraverso la piattaforma di “Business Matching” di CDP.”Con il Piano Strategico 2023-2025, SIMEST – ha dichiarato Salzano – continua a rafforzare la propria operatività a sostegno della competitività internazionale delle imprese italiane. Già a partire dall’insorgere della pandemia SIMEST ha introdotto nuovi strumenti che hanno permesso di aiutare efficacemente e tempestivamente oltre 16mila aziende nazionali, soprattutto PMI, con oltre 15 miliardi di euro per investimenti in più di 150 Paesi. L’attuale momento storico, segnato da grandi emergenze che alimentano un nuovo stato di instabilità persistente, rende necessario rafforzare l’azione: è per questa ragione che il Piano ha messo a punto strumenti ancora più efficaci e mira – anche attraverso un nuovo servizio di consulenza strategica – a consolidare il ruolo chiave di SIMEST quale partner del Made in Italy nel mondo. Crescita sostenibile, innovazione, impatto sul territorio saranno i driver dello sviluppo che intendiamo perseguire per permettere alle nostre imprese di affermarsi nel mondo. Obiettivi condivisi con Cassa Depositi e Prestiti e che attueremo in collaborazione con tutti gli attori del Sistema Paese, a partire dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”.”Con il Piano Strategico 2023-25 – ha affermato Corradini D’Arienzo – vogliamo siglare un vero e proprio patto con le imprese italiane per rafforzare il ruolo di SIMEST a supporto dei loro processi di internazionalizzazione. Un patto che acceleri una crescita virtuosa e sostenibile a livello economico, sociale e ambientale. Lo abbiamo quindi chiamato ‘Impatto d’impresa’ una vera partnership che – attraverso l’evoluzione degli strumenti e le azioni messe in campo – consenta al Made in Italy di essere maggiormente competitivo, generando effetti e ritorni tangibili sullo sviluppo della nostra comunità. Un patto per accompagnare le piccole e medie imprese, con specifica attenzione dedicata alle filiere produttive, per supportare nella crescita anche la più piccola azienda della catena. Un Patto rafforzato dall’avvio di un nuovo servizio di consulenza sui mercati strategici nel mondo. Tra i principali fattori abilitanti, sicuramente una maggiore cooperazione sistemica e una trasformazione digitale che ci aiuterà a servire più velocemente le imprese grazie alla semplificazione dei processi.Tutto ciò sarà reso possibile da un rafforzamento delle competenze professionali in SIMEST all’interno di una maggiore cultura del benessere, valorizzando ‘l’unicità delle persone’ e promuovendo un ambiente naturalmente inclusivo”.Nel triennio SIMEST attuerà un profondo processo di trasformazione digitale mirato a rafforzare e massimizzare la velocità di servizio al cliente, puntando a una migliore esperienza delle imprese grazie alla semplificazione dei processi. Tutto ciò supportato da importanti investimenti digitali in arco di Piano, triplicati rispetto al triennio precedente. Al fine di migliorare il livello di servizio ai clienti, SIMEST ha, inoltre, avviato un percorso di rafforzamento dell’organico con l’inserimento graduale di nuove professionalità e competenze in ambito ESG, innovazione tecnologica e servizio di consulenza, con una crescita complessiva dell’organico prevista in arco Piano del 15%.Sul fronte della valorizzazione delle persone e della cultura aziendale SIMEST ha avviato un Programma di rigenerazione culturale per sviluppare una Cultura co-costruita, trasversale e distintiva, integrata nei principi di Gruppo, valorizzando inclusione e diversità (es. percorso per parità di genere e di salario con un obiettivo di almeno il 40% di donne in posizioni manageriali) nonché l’equilibrio vita-lavoro (es. Diritto alla disconnessione) con rafforzamento del welfare aziendale (10% del Budget allocato a iniziative di welfare e people caring). Forte attenzione ai percorsi di crescita grazie ad un potenziamento delle competenze professionali anche in ambito ESG. Iniziative interne ed esterne per veicolare la nuova proposizione di valori con un programma innovativo di diffusione del brand con i giovani dipendenti protagonisti come Ambassador.Il Piano Strategico mira a siglare un Patto con le imprese italiane anche per promuovere i loro investimenti in sostenibilità sociale economica e ambientale. È previsto quindi un forte impegno con lo sviluppo di strumenti ESG- oriented, misurando l’impatto sul territorio ex-post su 4 dei 10 campi d’intervento definiti da CDP: Transizione energetica, Digitalizzazione, Innovazione tecnologica, Sostegno alle filiere strategiche. Anche sul piano aziendale, SIMEST adotterà iniziative di sostenibilità interna, tra cui specifiche azioni per una sempre maggiore attenzione all’ambiente (es. incentivi alla mobilità green) e un maggiore sostegno ai dipendenti e le loro famiglie su temi prioritari (es. mutuo casa e prestiti concessi dall’azienda). LEGGI TUTTO

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    Fed, Bowman: lontani dall'obiettivo, servono altri aumenti dei tassi

    (Teleborsa) – “Mi aspetto che aumenti continui (dei tassi di interesse, ndr) saranno appropriati per portare il tasso sui federal funds a un livello sufficientemente restrittivo, e che dovrà rimanere lì per un po’ di tempo per ripristinare la stabilità dei prezzi”. Lo ha affermato Michelle Bowman, che fa parte del Board of Governors della Federal Reserve, in un evento a Orlando.Bowman ha ricordato che all’ultimo meeting l’aumento dei tassi è stato di 25 punti base e ha usato l’aggettivo “ongoing” pe descrivere il ritmo dei prossimi passi.Passando a parlare dell’andamento dei prezzi al consumo, l’economista ha detto: “Sebbene negli ultimi mesi abbiamo assistito a letture dell’inflazione leggermente inferiori, l’inflazione complessiva rimane elevata. Le misure dell’inflazione dei servizi di base sono state costantemente elevate e la domanda di lavoro supera l’offerta di lavoratori disponibili, il che sta portando i datori di lavoro ad aumentare i salari nel tentativo di trattenere e attrarre lavoratori”.”La perdurante tensione nel mercato del lavoro esercita pressioni al rialzo sull’inflazione, anche se alcune componenti dell’inflazione si modereranno grazie al miglioramento dei fattori dal lato dell’offerta – ha aggiunto – Più a lungo persiste un’inflazione elevata, più è probabile che le famiglie e le imprese possano aspettarsi un’inflazione più elevata a lungo termine. In tal caso, il compito del FOMC di abbassare l’inflazione sarebbe ancora più impegnativo”.In definitiva, Bowman sostiene che “siamo ancora lontani dal raggiungimento della stabilità dei prezzi” e prevede “che sarà necessario inasprire ulteriormente la politica monetaria per ridurre l’inflazione verso l’obiettivo”. LEGGI TUTTO

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    Pensioni, sindacati: incontro interlocutorio con il Governo, su Opzione Donna qualcosa si muove

    (Teleborsa) – Su Opzione Donna il Governo “ha messo qualcosa sul tavolo, una prima intenzione di modificare la norma che hanno utilizzato in manovra. Stanno lavorando per modificare l’attuale impostazione, ma non è specificato se si tratta di un’ulteriore modifica o del suo ripristino”. Lo ha fatto sapere il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell’incontro al Ministero del Lavoro. “Il Governo si è impegnato a modificare l’attuale norma e a darci una risposta nelle prossime ore o nei prossimi giorni – ha aggiunto –. Si stanno confrontando ministero del Lavoro e Mef e, quindi, aspettiamo di avere qualche notizia. Ma non sappiamo di che tipo sia l’apertura. Bisogna passare dalle dichiarazioni ai fatti”.Dalla riunione è emerso che, oltre a Opzione donna, per la riforma complessiva delle pensioni il governo sta valutando l’ipotesi di estendere i quattro mesi di anticipo per ogni figlio (già previsti dalla riforma Dini solo per chi è nel contributivo pieno) a tutte le forme pensionistiche per le donne. Quattro mesi di anticipo equivarrebbero a 700 milioni di spesa in più, hanno spiegato i sindacati, aggiungendo che sono in corso valutazioni tra tecnici del Lavoro e Mef. Per Christian Ferrari, segretario confederale della Cgil, è stato un “incontro assolutamente interlocutorio”, in cui “non abbiamo avuto risposte, a partire dalla prima che avevamo sollevato alla prima riunione, che era il segnale di ripristino di Opzione donna”. “Non perché riteniamo che quella sia una soluzione – ha spiegato – ma perché è il punto di partenza per rendere credibile un percorso, che mette le donne oggi al centro di questo tavolo al centro”. Intanto, ha aggiunto l’esponente della Cgil, “sono stati messi in fila una serie di punti e di titoli su cui ragionare rispetto alla condizione giovanile e delle donne. Ma siamo ancora in una fase di interlocuzione. Abbiamo sollevato un’altra questione rispetto alla condizione giovanile: oltre alle misure previdenziali che auspicabilmente si discuteranno, è fondamentale tenere insieme il mercato del lavoro a partire da un contrasto alla precarietà che è la vera causa della prospettiva previdenziale critica per i giovani”. “Abbiamo detto che con i voucher introdotti nella finanziaria e con l’ipotesi che si discuta di ritornare alla piena liberalizzazione del rapporto a termine si va esattamente nella direzione opposta”, ha precisato Ferrari. “Proprio per l’impatto che ha anche sul piano previdenziale è necessario invertire la tendenza e contrastare la precarietà – ha concluso –. C’è bisogno di allargare la base contributiva: la prima leva è il salario, un lavoro stabile”. LEGGI TUTTO