Febbraio 2023

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    Mercati UE, ESMA: restano rischi elevati e fragile liquidità

    (Teleborsa) – Il rallentamento dell’attività economica, l’elevata inflazione, l’inasprimento globale delle condizioni finanziarie, il contesto geopolitico e la materializzazione dei rischi periferici legati alla leva finanziaria e alla liquidità sono i fattori determinanti del rischio nei mercati finanziari dell’Unione europea (UE) nella congiuntura attuale. Lo afferma l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) nel primo “Trends, Risks and Vulnerabilities Report” del 2023, dove viene evidenziato che questi fattori sono “aggravati dalle crescenti preoccupazioni per pratiche commerciali nel settore crypto”.”I mercati finanziari sono rimasti notevolmente stabili nel secondo semestre del 2022, nonostante il contesto generale di volatilità – ha commentato la direttrice dell’ESMA, Verena Ross – Sebbene il sentiment economico sia diventato più positivo all’inizio del 2023, non c’è spazio per l’autocompiacimento”.”La confluenza di rischi elevati e la fragile liquidità del mercato possono mettere alla prova la resilienza del sistema finanziario contro possibili shock futuri”, ha aggiunto.Con riguardo al mercato azionario, il report evidenzia che i rapporti Price-to arnings (PE) sono ulteriormente diminuiti durante la seconda metà del 2022 e sono scesi al di sotto della media decennale per la prima volta dalla seconda metà del 2020 sia nell’UE che negli Stati Uniti, riflettendo il contesto di mercato pessimistico e lo scenario di continui aumenti dei tassi.Analizzando il comparto dei bond, l’ESMA afferma che il rischio di mercato e di liquidità nei mercati del reddito fisso rimane molto elevato. Inoltre, il rischio di credito dovrebbe rimanere elevato, con prospettive in peggioramento e potrebbe gravare sulla capacità di servizio del debito di soggetti fortemente indebitati. “La resilienza dei mercati a reddito fisso dipenderà in modo critico dalla loro capacità di scontare le pressioni inflazionistiche e resistere alla transizione verso un periodo di tassi di interesse più elevati, in un contesto di domanda di liquidità strutturalmente più elevata in periodi di stress del mercato”, si legge. LEGGI TUTTO

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    USA, stoccaggi gas ultima settimana -217 BCF

    (Teleborsa) – Diminuiscono oltre le attese gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 3 febbraio 2023 sono risultati in diminuzione di 217 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela al di sopra del consensus (-195 BCF). La settimana prima si era registrato un calo di 151 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 2.366 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 10,9% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 2.133) e in crescita del 5,2% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (2.249 BCF). LEGGI TUTTO

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    M&A, BCG: Italia in controtendenza, sfiorati 100 miliardi nel 2022

    (Teleborsa) – Nel 2022 il valore di fusioni e acquisizioni (M&A) in Italia è più che raddoppiato, toccando i 99 miliardi di dollari e superando la media degli ultimi cinque anni. Il risultato è in controtendenza rispetto all’andamento globale delle operazioni M&A, scese del 39% a 2.622 miliardi di dollari dopo un 2021 da record. È quanto emerge dal un report di Boston Consulting Group sul tema.”Nel 2022 l’M&A in Italia ha visto raddoppiare il valore delle transazioni anno su anno – spiega Edoardo Palmisani, Managing Director e Partner di BCG – Il dato tuttavia è influenzato da alcune transazioni di dimensioni significative che da sole hanno rappresentato più del 50% del valore complessivo delle operazioni”.”Guardando al 2023 – continua Palmisani – il clima di incertezza sull’evoluzione del contesto macroeconomico determinerà un approccio ancora prudente alle acquisizioni, mettendo ulteriormente alla prova la resilienza del mercato dell’M&A. D’altra parte è bene evidenziare alcuni trend strutturali che riteniamo continueranno a favorire l’attività di M&A, come ad esempio la revisione del portafoglio di business per ottimizzare il Total Shareholder Return o l’accesso a nuove forme di capitale per finanziare progetti di crescita”.Allargando lo sguardo, il report evidenzia che nel 2022 il mercato M&A globale si è riallineato alla media storica dopo aver raggiunto nel 2021 il picco di 4.300 miliardi di dollari. Nel mondo sono state concluse 36.046 operazioni per un ammontare investito di 2.622 miliardi. L’attività è stata soprattutto intensa negli Stati Uniti, responsabili per il 30% degli affari e per il 50% del loro valore, e in Regno Unito. Lontana ancora dai numeri pre-Covid resta invece la Cina, dove i lockdown hanno ostacolato la conclusione di transazioni.”In modo controintuitivo, la guerra ha stimolato l’attività M&A, spingendo i gruppi occidentali a recidere i loro legami con la Russia e viceversa”, si legge nello studio. Ad esempio, l’oligarca Roman Abramovich ha venduto il Chelsea a un consorzio guidato dall’americano Todd Boehly per 3,1 miliardi, il prezzo più alto mai pagato per un club sportivo. In generale, le grandi e mega-operazioni sono state del resto protagoniste del M&A nel 2022. Alcuni esempi sono i 75,6 miliardi offerti da Microsoft per Activision Blizzard, i 41,3 miliardi pagati da Elon Musk per Twitter oppure in Italia all’OPA da 52 miliardi di Edizione e Blackstone su Atlantia.(Foto: © macgyverhh/123RF) LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, Mossa: “Confermiamo politica dividendi e target Piano 2022-2024”

    (Teleborsa) – Banca Generali ha chiuso il 2022 con un utile netto ricorrente in aumento del 25,2% a 221,1 milioni di euro, su un nuovo massimo storico, rispetto ai 176,6 milioni del 2021. Risultati che l’Ad Gian Maria Mossa considera “forti” e superiori alle aspettative, nonostante i 2022 sia stato “un anno tra i più difficili per i mercati finanziari”. L’Ad ha confermato anche che la banca è “pienamente in linea per raggiungere i nostri target finanziari del piano 2022-2024, nonostante un contesto di mercato radicalmente cambiato” e che “tutte le iniziative dei pilastri strategici – servizi, innovazione, sostenibilità – sono in esecuzione”. “Per il 2023 – ha detto durante la conference call – ci aspettiamo una raccolta netta tra 5,7 e 6,7 mld euro. Dunque consideriamo i 5,7 miliardi del 2022 come un ‘floor’ per l”anno in corso”. A fronte di una stima di crescita del 15-20% degli utili ricorrenti – ha proseguito – viene confermato un payout in linea con la politica dei dividendi. “Bilancio solido e ben posizionato per beneficiare di tassi di interesse più elevati – si legge nelle side di presentazione- capitale solido e rapporti di liquidità ben al di sopra dei requisiti normativi, a sostegno di una proposta di dividendo di 1,65 euro per azione”.”I numeri molto buoni del 2022 ci permettono di confermare i target al 2024″, ha sottolineato Mossa, confermando un target di raccolta netta tra 18 e 22 miliardi nel triennio 2022-2024 ed una crescita media ponderata degli utili ricorrenti pari al 10-15%. Lato costi, l’Ad ha confermato una previsione di crescita annua media composta dei costi operativi del 5-6%, nel periodo 2022-2024, “nonostante il contesto inflazionistico”.Il numero uno di Banca Generali ha poi confermato l’obiettivo di distribuire 7,5-8,5 euro per azione in dividendi nell’arco del piano, dopo aver ricordato che la politica dei dividendi si basa su due criteri: il 70-80% sulla quota di utili ricorrenti ed il 50-100% sulla quota di utili variabili, con un pagamento suddiviso in due tranche. LEGGI TUTTO

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    Saras, Fabio Peretti sarà il nuovo CFO

    (Teleborsa) – Saras, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, ha comunicato che Fabio Peretti sostituirà Franco Balsamo nel ruolo di Chief Financial Officer (CFO). La nomina avrà decorrenza a partire dall’approvazione del bilancio di esercizio 2022.Peretti è in Saras dal 2016 e attualmente ricopre la funzione di Head of Budgeting & Controlling, riportando direttamente al CFO. Fino ad oggi è stato responsabile delle attività di pianificazione e controllo curando la predisposizione di budget e piani industriali e svolgendo attività di consuntivazione e analisi degli scostamenti, oltre che collaborando nella definizione della strategia e nella presentazione ai mercati finanziari.In precedenza, ha lavorato otto anni nella practice Energy di Boston Consulting Group (BCG) supportando la maggior parte degli operatori energetici nazionali e maturando una significativa esperienza anche in M&A e business development. Ha iniziato la sua carriera nel mondo dell’energia nel 2001 in Saipem. LEGGI TUTTO

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    Buzzi Unicem, EBITDA ricorrente 2022 migliore delle previsioni

    (Teleborsa) – Buzzi Unicem, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di cemento, calcestruzzo e aggregati naturali, ha comunicato che le vendite di cemento si sono attestate a 28,3 milioni di tonnellate nel 2022, in contrazione (-9,2%) rispetto all’esercizio 2021. Le produzioni di calcestruzzo preconfezionato, pari a 11,5 milioni di metri cubi, sono risultate anch’esse in riduzione rispetto ai volumi dell’anno scorso (-5,2%). L’effetto prezzo positivo ha più che compensato quello negativo dovuto alla contrazione dei volumi, portando il fatturato consolidato dell’esercizio da 3.445,6 a 3.995,5 milioni (+16%, +9,6% a cambi e perimetro costanti).Viene previsto un EBITDA ricorrente 2022 pari a circa 880 milioni, migliore delle previsioni, di cui 72 milioni dovuti all’effetto cambio favorevole.Rispetto alla previsione di inizio novembre, “le variazioni favorevoli hanno riguardato l’Italia, favorita sia dal credito di imposta dedicato alle imprese energivore sia dall’effetto prezzi-costi sulla valutazione del magazzino, e gli Stati Uniti, dove l’ulteriore arrotondamento al rialzo dei prezzi di vendita nell’ultimo trimestre ha più che compensato la discesa dei volumi”, sottolinea la società.La posizione finanziaria netta a fine 2022, comprese le attività finanziarie a lungo termine, risulta positiva e ammonta a 288,2 milioni, in aumento rispetto ai 235,5 milioni di fine 2021, ma in diminuzione rispetto al dato relativo ai primi nove mesi del 2022 (328 milioni).(Foto: © sergwsq / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Mercato americano positivo. Focus su dichiarazioni Fed e trimestrali

    (Teleborsa) – Rimbalzo di Wall Street, dopo le perdite della seduta precedente, con gli investitori che rimangono focalizzati su una serie di dichiarazioni da parte dei funzionari della Federal Reserve, i quali nella maggioranza dei casi hanno ribadito che i tassi di interesse dovranno continuare a salire per frenare l’inflazione.Ieri John Williams (NY Fed) ha detto che sarà necessario mantenere una stance di politica monetaria sufficientemente restrittiva “per qualche anno” per riportare l’inflazione al 2%, con le proiezioni dei tassi formulate a dicembre che rappresentano “una visione molto ragionevole di quello che dovremo fare quest’anno”. Christopher Waller (Board Fed) ha detto di non vedere segnali di una discesa rapida dell’inflazione e di essere pronto a una “guerra più lunga” per riportarla all’obiettivo. Inoltre, Waller vuole vedere una “continua moderazione dell’inflazione” prima di cambiare la sua opinione.”Il mercato sembra maggiormente focalizzato sullo scenario di politica monetaria, anche se un sostegno sembra arrivare dal quadro emerso dalla stagione di risultati societari, che evidenzia, in media, un andamento migliore delle attese e con una percentuale di sorprese positive ancora elevata e pari a circa il 70% negli Stati Uniti e al 62% in Europa”, scrivono gli analisti di Intesa Sanpaolo.Sul fronte macroeconomico, sono aumentate più delle attese le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti nell’ultima settimana.”Questo è un chiaro segno che la debolezza nel mercato del lavoro sta arrivando nonostante l’enorme numero di posti di lavoro della scorsa settimana”, ha affermato Peter Cardillo, capo economista di mercato presso Spartan Capital Securities. “Ci sono così tante aziende che stanno licenziando persone e questo alla fine indebolirà il mercato del lavoro – ha aggiunto – Questo per la Fed è troppo presto, ma se questa tendenza continua e l’inflazione continua a scendere, allora il tono della Fed cambierà e un la pausa non è poi così lontana.”Tra i titoli sotto osservazione ci sono Disney – che ha registrato una perdita di abbonati inferiori alle attese insieme a guadagni e entrate che hanno superato le stime – e PepsiCo – che ha comunicato utili del quarto trimestre che hanno superato le aspettative di Wall Street.Il listino USA mostra un guadagno, con il Dow Jones che sta mettendo a segno un +0,65%; sulla stessa linea, l’S&P-500 guadagna lo 0,72% rispetto alla seduta precedente, scambiando a 4.148 punti. Positivo il Nasdaq 100 (+1,06%); con analoga direzione, in denaro l’S&P 100 (+0,76%).Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:Giovedì 09/02/202314:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 190K unità; preced. 183K unità)Venerdì 10/02/202316:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 64 punti; preced. 64,9 punti)Mercoledì 15/02/202316:00 USA: Vendite industria, mensile (preced. -0,8%)16:00 USA: Scorte industria, mensile (preced. 0,4%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale. LEGGI TUTTO

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    Mandelli (BPER): mercato borsistico si sta polarizzando, tra big e micro-quotazioni

    (Teleborsa) – Guardando ai risultati diffusi in questi giorni dai principali istituti italiani, “il sistema bancario è in salute e sano”. Lo ha detto Marco Mandelli, Responsabile Corporate & Investment Banking di BPER Banca, introducendo l’evento di presentazione dello studio realizzato insieme a Value Track sull’evoluzione dei multipli di mercato e valutazioni delle IPO con particolare riferimento a quelle effettuate nel corso del 2022.”Sono convinto che il 2023 sarà migliore di quello che ci si aspettava qualche mese fa – ha spiegato – anche perché i dati macro sono migliorati e ci si aspetta una moderata crescita, e non più una recessione. Inoltre, gli imprenditori con cui parlo, che sono soprattutto quelli grandi, mi parlano di un primo trimestre chiuso con numeri positivi”.Parlando di Piazza Affari, Mandelli ha detto che “il mercato borsistico si sta un po’ polarizzando. Da un lato si parla delle grandi quotazione come Lottomatica e Plenitide, in mezzo c’è qualche quotazione media come EuroGroup, e poi c’è un mondo spostato sulla micro-quotazione, tipiche del mercato EGM”.”Gli imprenditori mi raccontano che parlano solo con i fondi di private equity e le operazioni le fanno con loro – ha detto – Non credo sia solo un tema di multipli, ma un imprenditore oggi parla oggettivamente più facilmente con il private equity che con la Borsa. La percezione è davvero forte”. LEGGI TUTTO