Febbraio 2023

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    Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026: siglato accordo tra Eni e Fondazione Milano Cortina 2026

    (Teleborsa) – La Fondazione Milano Cortina 2026 ed Eni annunciano di aver firmato un accordo destinato a supportare i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. Eni si è posta l’obiettivo di raggiungere entro il 2050 le zero emissioni nette GHG da processi industriali e prodotti grazie a una concreta e articolata strategia di decarbonizzazione, e già oggi offre una varietà di prodotti, servizi e soluzioni decarbonizzati che metterà a disposizione della Fondazione. Quelli di Milano Cortina 2026 – evidenzia Eni in una nota – saranno Giochi Olimpici e Paralimpici che abbracceranno territori e culture diverse su un arco di 22mila chilometri quadrati, in ottica di sostenibilità utilizzeranno il 93% degli impianti già esistenti e sarà un’edizione vicina all’equilibrio di genere, con il record di eventi femminili. Attraverso la partnership con il più grande evento che l’Italia ospiterà nei prossimi vent’anni Eni – si legge nella nota – “vuole confermare il proprio impegno per il futuro del Paese e per un’energia sempre più sostenibile, attraverso una transizione equa che crei valore nel lungo termine e consenta a tutti di accedere a un’energia affidabile e più pulita, contribuendo così a una maggiore salvaguardia dell’ambiente”. “Le Olimpiadi Invernali 2026, a tre anni dall’avvio, hanno già parecchi primati – ha commentato Giuseppe Ricci, direttore generale Energy Evolution di Eni – e sono tutti in linea con i valori a cui ci ispiriamo. Dall’economia circolare, che ispira la scelta di riutilizzare in maggior parte sedi già esistenti, all’impiego dei nostri biocarburanti fino al nostro approccio alla diversità di genere e inclusione. Il nostro supporto sarà orientato a rendere i Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026 più sostenibili”. “Siamo felici – ha dichiarato Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 e del CONI – che un player come Eni abbia deciso di accompagnare la Fondazione Milano Cortina 2026 abbracciando l’ambiziosa sfida di organizzare un’edizione impeccabile dei Giochi. A tre anni dal 6 febbraio 2026, giorno di apertura delle Olimpiadi, ecco un altro ingresso di valore nella nostra squadra e un’iniezione di energia nel percorso verso un evento che ci metterà al centro dell’attenzione del mondo”.”Avere accanto un partner come Eni – ha detto Andrea Varnier, CEO della Fondazione Milano Cortina 2026 – rappresenta, per noi e per tutto il Paese, un attestato del grande interesse e della grande attesa di tutti gli Italiani per i prossimi Giochi. Siamo orgogliosi di poter fare squadra con una grande azienda, che sposa in pieno i nostri valori e investe lungo due direttrici: quella della decarbonizzazione e quella della promozione dell’interesse nazionale. Una comunione d’intenti perfetta verso lo stesso obiettivo”. LEGGI TUTTO

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    BPER, Montani: in anticipo sul piano industriale, positivi su 2023

    (Teleborsa) – “Abbiamo anticipato molto i lavori del piano industriale e siamo quindi anticipo. L’anno è stato molto denso, ma abbiamo concluso tutte le operazione previste del piano. L’unica slittata è stata la cessione degli UTP, che prevedevano entro fine anno. Ora prevediamo che la cessione degli UTP arriverà tra il primo e il secondo trimestre, e con la cessione arriveremo a un NPL ratio lordo al 2,5%”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di BPER, Piero Luigi Montani, durante la call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2022.”Abbiamo avuto l’opportunità di anticipare una serie di lavori nel 2022 e questo ci avvantaggerà per realizzazioni e costi quest’anno”, ha spiegato.In definitiva, “siamo in anticipato sul piano sia per progetti e obiettivi, per alcuni progetti anche di un anno – ha aggiunto – Siamo quindi pronti per affrontare le sfide che ci aspettano con una posizione di assoluta forza. Siamo molto confidenti anche sui risultati che otterremo quest’anno”. LEGGI TUTTO

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    OPA Prima Industrie, adesioni oltre l'8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria promossa da Femto Technologies sulle azioni ordinarie di Prima Industrie, risulta che oggi, 8 febbraio 2023, sono state presentate 51.434 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 333.557, pari all’8,099% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 30 gennaio 2023 e terminerà il 22 febbraio 2023. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Prima Industrie acquistate sul mercato nei giorni 21 e 22 febbraio 2023 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    BPER, Montani: risultati estremamente positivi per un anno molto intenso

    (Teleborsa) – “Il 2022 è stato un anno molto intenso dal punto di visto lavorativo e, come del resto nei trimestri precedenti, si è concluso con risultati estremamente positivi, che vedono una redditività ordinaria in forte aumento e una solida posizione patrimoniale”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di BPER, Piero Luigi Montani, aprendo la call con la comunità finanziaria che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2022.”Le masse sono state in forte aumento, sia per effetto dell’ingresso di Banca Carige che dell’efficientamento commerciale – ha spiegato – Mentre sul fronte dei finanziamenti è continuato il sostegno a famiglie e imprese. La qualità del credito è in netto miglioramento e il derisking è proseguito”.”Si conferma una solida posizione di capitale con il CET1 Ratio al 12,8%, che arriverà al 13,2% con operazione in previsione nell’anno”, ha sottolineato.Parlando dell’acquisizione di Banca Carige e Banca del Monte di Lucca, Montani ha detto che “l’anno che si è appena concluso si è caratterizzato da ampie iniziative straordinarie. L’integrazione di Carige si è felicemente conclusa a fine novembre, con la migrazione dei sistemi informativi”. Grazie all’operazione “si incrementano i volumi, la posizione geografica e il posizionamento competitivo su scala nazionale”.Nel frattempo, “continua la razionalizzazione della rete degli sportelli, con un processo accelerato per la digitalizzazione e la nostra strategia omnicanale”. LEGGI TUTTO

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    S&P: l'emissione di bond sostenibili tornerà a crescere nel 2023

    (Teleborsa) – Le emissioni globali di GSSSB (green, social, sustainable, and sustainability-linked bond) nel 2023 torneranno a crescere, raggiungendo tra i 900 miliardi di dollari e i mille miliardi di dollari, avvicinandosi al record di 1,06 mila miliardi di dollari del 2021. È quanto prevede S&P Global Ratings in un report che analizza le prospettive per il 2023 relative all’emissione di bond sostenibili.Un trend che – spiega S&P – fa seguito a un 2022 in cui la politica monetaria restrittiva e l’incertezza macroeconomica hanno fatto calare le emissioni obbligazionarie globali. Nel dettaglio tre sono i fattori che possono spingere la crescita o rallentarla. Si tratta di iniziative politiche, investimenti per l’adattamento al clima e la resilienza, e la capacità degli emittenti di rispondere alle preoccupazioni sulla credibilità di alcuni tipi di obbligazioni GSSSB.I green bond continueranno probabilmente a prevalere. Tuttavia S&P si aspetta che le obbligazioni di sostenibilità diventino più diffuse. Al contempo, i sustainability-linked bond (SLB) si trovano a un punto di svolta. “Lo scetticismo e gli interrogativi sulla credibilità della capacità di questa asset class di raggiungere obiettivi di sostenibilità significativi – si legge nel report – sono in aumento e pesano sul giudizio di investitori ed emittenti.Secondo S&P l’emissione complessiva di bond a livello globale crescerà solo moderatamente nel 2023. Tuttavia, l’agenzia di rating ritiene che una crescita più rapida delle emissioni di GSSSB porterà a un aumento della quota di mercato di questa asset class in tutte le aree e in tutti i settori. S&P ritiene che l’emissione di GSSSB da parte di società non finanziarie, servizi finanziari, e dai settori della finanza pubblica statunitense e internazionale, probabilmente rappresenteranno il 14-16% di tutte le emissioni di bond nel 2023. Secondo S&P, in questi settori i dati di emissione sono i più confrontabili. LEGGI TUTTO

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    OPA DeA Capital, adesioni oltre il 34%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Nova (veicolo di De Agostini) sulle azioni ordinarie di DeA Capital, risulta che oggi, 8 febbraio 2023, sono state presentate 2.341.629 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 29.486.137, pari al 34,394% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 23 gennaio 2023 e terminerà il 17 febbraio 2023. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie DeA Capital acquistate sul mercato nei giorni 16 e 17 febbraio 2023 non potranno essere apportate in adesione all’offerta.(Foto: Free-Photos / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Mercati cauti. Milano si allinea con focus sulle banche

    (Teleborsa) – Si chiude con cautela la seduta finanziaria odierna delle borse europee, così come a Piazza Affari. Sul FTSE MIB spiccano i rialzi di Saipem, con gli investitori che si stanno posizionando sul titolo in vista dei risultati a fine mese e dopo le complesse vicende societarie dello scorso anno, e Telecom Italia, che beneficia delle indiscrezioni di stampa sul fatto che CDP Equity lavori a una offerta non vincolante per la rete assieme all’australiana Macquarie, dopo il passo avanti del fondo statunitense KKR.Per quanto riguarda le banche, soffrono Banco BPM e MPS, nonostante i risultati sopra le attese. Gli investitori preferiscono prendere profitto dopo il rally del comparto delle ultime settimane, con i risultati positivi dei colossi Intesa Sanpaolo e UniCredit avevano fatto presagire ottimi numeri per l’intero settore. Sale invece Banca Mediolanum, che ha migliorato la guidance sul margine di interesse per il 2023 e prevede di continuare ad aumentare i dividendi.Poco mossa Hera dopo la presentazione del nuovo piano industriale al 2026 (con un dividendo che raggiungerà i 15 centesimi per azione al 2026, in incremento del 25% rispetto all’ultimo pagato), mentre sale Cementir, dopo che il CdA ha approvato l’aggiornamento del piano industriale per il triennio 2023-2025.Sul fronte delle nuove quotazioni, EuroGroup Laminations ha concluso il collocamento funzionale alle sbarco a Piazza Affari con proventi lordi pari a circa 432 milioni di euro.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,073. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.873,3 dollari l’oncia. Seduta sulla parità per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si attesta a 77,55 dollari per barile.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +179 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,11%.Tra le principali Borse europee performance modesta per Francoforte, che mostra un moderato rialzo dello 0,60%, resistente Londra, che segna un piccolo aumento dello 0,26%, e senza slancio Parigi, che negozia con un -0,18%.Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che archivia la sessione sui livelli della vigilia con il FTSE MIB che si ferma a 27.161 punti; sulla stessa linea, incolore il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 29.404 punti, sui livelli della vigilia. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,1%); sulla stessa linea, consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,02%).Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 2,26 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,4 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,93 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,88 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Saipem (+5,98%), Inwit (+2,06%), Telecom Italia (+1,91%) e Tenaris (+1,87%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Banco BPM, che ha terminato le contrattazioni a -2,00%. Contrazione moderata per Prysmian, che soffre un calo dell’1,41%. Sottotono BPER che mostra una limatura dell’1,39%. Deludente Moncler, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Ascopiave (+4,48%), Cementir Holding (+3,86%), Industrie De Nora (+3,60%) e Juventus (+3,15%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Banca MPS, che ha archiviato la seduta a -3,12%. Si concentrano le vendite su Bff Bank, che soffre un calo del 2,75%. Vendite su Carel Industries, che registra un ribasso del 2,57%. Seduta negativa per Tinexta, che mostra una perdita del 2,14%. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, Faib Confesercenti: bene tavolo su problemi gestori

    (Teleborsa) – “Chiediamo rispetto delle regole e trasparenza lungo tutta la filiera, troppo facile prendersela solo con i gestori”. Lo ha detto il presidente Faib Confesercenti Giuseppe Sperduto, a margine del tavolo di confronto tra il Ministro Urso e le Associazioni di categoria della distribuzione carburanti.”Abbiamo chiesto a gran voce – dice il presidente Faib – di fermare le forzature nei controlli già in atto, quando ancora la legge in questione non è stata approvata e disciplinata. Questi fatti, denunciati da alcuni gestori, non contribuiscono a rasserenare il clima di confronto. Va detto inoltre che lo Stato è in possesso di tutte informazioni di cui ha bisogno per garantire trasparenza e legalità: basta che vengano connesse le banche dati che ha a disposizione”.”Al tavolo abbiamo portato – evidenzia Sperduto – i principali problemi che affliggono la rete di distribuzione carburanti. In primis il rispetto dei contratti di lavoro ed una seria riforma della contrattualistica di settore, con sanzioni per chi evade le regole. Essenziale anche la messa in atto di una seria ristrutturazione e qualificazione degli impianti, che, per numero, non hanno eguali in Europa. Alla frammentazione, infatti, corrisponde una dispersione del valore dei loghi”. “Altro nodo essenziale per noi – conclude il presidente Faib – l’esclusione dal regime delle commissioni bancarie sulle transazioni elettroniche: non chiediamo di essere esonerati dall’obbligo di accettare i pagamenti elettronici, bensì la gratuità delle commissioni bancarie, in quanto operiamo in regime di alta fiscalità. Ora l’auspicio è che si ritorni ad un confronto entro la fine del mese, per iniziare a sciogliere i nodi che da anni affliggono una categoria che tra margini ridottissimi, aumento dei costi dell’energia e costi bancari elevati trova sempre più difficile continuare ad operare”. LEGGI TUTTO