Febbraio 2023

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    USA, scorte ingrosso dicembre +0,1% m/m, vendite +0% m/m

    (Teleborsa) – È appena positiva la crescita delle scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di dicembre 2022, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un aumento dello 0,1% a 932,9 miliardi di dollari, rispetto al +0,9% del mese precedente e al +0,1% atteso dagli analisti. Su base annua si registra una salita del 17,6%. Nello stesso periodo le vendite sono risultate stabili su base mensile a 687,8 miliardi di dollari, rispetto al -1,4% precedente (dato rivisto da un preliminare di -0,6%). Su anno si è registrato un incremento del 7,3%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,36 contro l’1,24 di un anno prima.(Foto: Photo by Hannes Egler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Superbonus 110%, ENEA: 372.303 asseverazioni per quasi 71,8 miliardi detrazioni

    (Teleborsa) – Il numero delle asseverazioni relative al Superbonus 110%, per interventi di efficientamento energetico, presentate attraverso l’invio della domanda all’Enea al 31 gennaio 2023 erano complessivamente 372.303, 12.863 in più rispetto alle 359.440 registrate complessivamente al 31 dicembre 2022. È quanto emerge dall’ultimo bollettino diffuso dall’Enea sulle asseverazioni in Italia e per singole regioni.Gli investimenti ammessi a detrazione a livello nazionale erano pari a circa 65,2 miliardi, con un incremento di circa 2,7 miliardi rispetto all’analogo dato registrato al 31 dicembre.Rispetto al totale di 71,8 miliardi di detrazioni richieste, circa 49,7 miliardi riguardano lavori già conclusi. Complessivamente, al 31 gennaio, si sono registrate 51.247 asseverazioni relative a condomini, per un investimento di 30,5 miliardi, pari al 46,7% del valore complessivo, 215.105 asseverazioni relative a edifici unifamiliari per un totale di 24,5 miliardi di investimento, pari al 37,5% dell’investimento complessivo, e 105.945 asseverazioni per lavori in unità immobiliari indipendenti (investimento pari a 10,2 miliardi pari al 15,7% del totale). LEGGI TUTTO

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    Hera, Tommasi di Vignano: incrementiamo tutti gli impegni precedenti

    (Teleborsa) – “La crescita dei dati preconsuntivi dell’anno appena chiuso conferma la resilienza delle nostre attività. Prosegue pertanto la nostra strategia di sviluppo, che punta sul nostro know how distintivo in tema di circolarità, efficienza e transizione energetica per soddisfare la rapida crescita della domanda dei clienti sempre più sensibili al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale”. Lo ha affermato Tomaso Tommasi di Vignano, presidente esecutivo del gruppo Hera, dopo che il CdA della multiservizi ha approvato il nuovo piano industriale. Il Piano conferma l’impegno e il contributo alla transizione energetica, ad esempio con iniziative volte allo sviluppo di fonti rinnovabili elettriche e gassose. Contribuiranno anche le iniziative di efficienza energetica: da quelle riservate ai clienti industriali, ai condomini, alla pubblica amministrazione, fino alle diverse soluzioni che permetteranno al gruppo di ridurre i consumi di energia del 10% rispetto al 2013.Sul fronte dell’economia circolare, da un lato impianti innovativi per il riciclo delle plastiche rigide o delle fibre di carbonio porteranno al raddoppio dei volumi di plastiche riciclate rispetto al 2017, dall’altro le soluzioni offerte da Herambiente Servizi Industriali ai propri clienti e le dotazioni intelligenti riservate alla clientela domestica porteranno a un tasso di riciclo degli imballaggi del 73% al 2026 e un valore di raccolta differenziata pari al 77%.”Nel nuovo Piano, focalizzato sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder, prevediamo significativi investimenti e incrementiamo tutti gli impegni precedenti, ivi compresi quelli relativi alla politica di distribuzione dei dividendi”, ha aggiunto.In arco Piano è previsto un aumento progressivo del dividendo, che raggiungerà i 15 centesimi per azione al 2026, in incremento del 25% rispetto all’ultimo pagato. LEGGI TUTTO

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    Stabile la Borsa di New York tra indicazioni Fed e trimestrali

    (Teleborsa) – Wall Street è debole, dopo l’ottima seduta di ieri e mentre gli investitori continuano a valutare quanto la Federal Reserve possa continuare ad aumentare i tassi di interesse quest’anno. Ieri il presidente della Fed, Jerome Powell, nel suo primo discorso dopo i nonfarm payrolls di gennaio, ha dato un messaggio complessivamente hawkish, affermando che la variazione degli occupati di gennaio, più forte di quanto chiunque si aspettasse, “mostra perché pensiamo che questo sarà un processo che richiederà un periodo di tempo significativo” e probabilmente non sarà “senza intoppi”. Il discorso non ha però spaventato gli operatori e anzi ha dato ulteriore slancio al mercato statunitense, con i principali indici che hanno chiuso la giornata con ampi guadagni al termine di una sessione volatile.L’agenda macroeconomica odierna è priva di dati significativi e le uniche indicazioni in arrivo sono quelle delle vendite all’ingrosso e delle scorte di greggio. In calendario ci sono invece altri discorsi dalla Fed, di Williams (NY Fed) e di Waller (Board), ultimamente allineati con Powell nel sottolineare i rischi di non fare abbastanza per riportare l’inflazione al 2%.Continua intanto la stagione delle trimestrali. L’attenzione maggiore sarà oggi sui risultati di Walt Disney (che verranno diffusi dopo la chiusura del mercato), che rappresentano i primi dati trimestrali dal ritorno di Bob Iger come CEO.Intanto, CVS Health (colosso statunitense del mondo sanitario) ha registrato una trimestrale oltre le attese e siglato un accordo per acquisire Oak Street; Uber (colosso statunitense attivo nei servizi di trasporto in auto e nelle consegne a domicilio) ha comunicato un outlook positivo dopo un 2022 che ha superato le previsioni; Under Armour (azienda americana attiva nel settore dell’abbigliamento sportivo) ha migliorato la guidance sull’utile per azione 2023.Un titolo sotto osservazione è Microsoft, con il colosso della tecnologia che ieri ha dichiarato che sta rinnovando il suo motore di ricerca Bing e il browser Web Edge con l’intelligenza artificiale.A Wall Street, il Dow Jones è sostanzialmente stabile e si posiziona su 34.135 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 4.154 punti. Sotto la parità il Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,28%; con analoga direzione, leggermente negativo l’S&P 100 (-0,22%).Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:Mercoledì 08/02/202316:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 0,1%; preced. 1%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso 2,46 Mln barili; preced. 4,14 Mln barili)Giovedì 09/02/202314:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 194K unità; preced. 183K unità)Venerdì 10/02/202316:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 64 punti; preced. 64,9 punti)Mercoledì 15/02/202316:00 USA: Vendite industria, mensile (preced. -0,8%). LEGGI TUTTO

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    Hera, Iacono: conservativa leva finanziaria consentirà di cogliere opportunità

    (Teleborsa) – “La nostra strategia di sviluppo prevista a Piano poggia su solide basi ed è volta a conquistare maggiori livelli di efficienza, potenziare tutti i servizi gestiti e aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle nostre infrastrutture, affiancando i territori serviti nella transizione ecologica, anche con l’ausilio dei fondi del PNRR”. Lo ha affermato Orazio Iacono, amministratore delegato del gruppo Hera, dopo che il CdA della multiservizi ha approvato il nuovo piano industriale. Previsto un margine operativo lordo al 2026 di circa 1,5 miliardi (+246 milioni rispetto al 2021) e investimenti complessivi per oltre 4,1 miliardi (+53% rispetto agli ultimi 5 anni).”Avendo già da molti anni ottimizzato le emissioni dei nostri processi produttivi, la nostra attenzione sarà sempre più focalizzata a supportare le famiglie e le imprese e tutti i nostri stakeholder in questa transizione – ha aggiunto Iacono – A riconferma della nostra solidità, inoltre, la crescita prevista in arco Piano sarà associata a una conservativa leva finanziaria che consentirà di cogliere ulteriori opportunità”.Hera ha spiegato che la positiva generazione di cassa in arco Piano sarà in grado di coprire il piano di investimenti, riportando progressivamente la leva finanziaria al di sotto della soglia del 3x, con l’obiettivo di arrivare a 2,8x al 2026.La società ha detto che alle recenti operazioni di M&A (la marchigiana Macero Maceratese e la modenese ACR) “si aggiungeranno ulteriori acquisizioni di realtà operanti nei business dell’ambiente e dell’energia che permetteranno l’ampliamento dell’offerta di servizi del gruppo o l’estrazione di sinergie”. LEGGI TUTTO

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    Hera, nuovo piano industriale: dividendo sale a 15 centesimi al 2026

    (Teleborsa) – Il CdA di Hera, multiservizi quotata su Euronext Milan, ha approvato il nuovo Piano industriale, che prevede al 2026 un margine operativo lordo (MOL) complessivo di 1.470 milioni di euro, in aumento di 246 milioni rispetto al consuntivo 2021, per una crescita media annua di circa 50 milioni, fondata in modo equilibrato sia sulla componente organica che sullo sviluppo per linee esterne.La crescita organica contribuirà all’incremento complessivo del MOL per 146 milioni, alimentata principalmente dalle marginalità associate alle nuove progettualità, dagli sviluppi industriali e commerciali previsti a Piano e dalle efficienze e sinergie sul perimetro attuale. Un ulteriore contributo di 100 milioni verrà dalle attività di M&A, di cui circa 24 milioni derivanti dalle operazioni recentemente concluse (la marchigiana Macero Maceratese e la modenese ACR).Il gruppo prevede di distribuire dividendi in continua crescita: in occasione dell’approvazione del bilancio 2022, la multiutility proporrà infatti al CdA un dividendo di 12,5 centesimi per azione, in crescita rispetto ai 12 centesimi del 2021. In arco Piano è previsto un aumento progressivo del dividendo, che raggiungerà i 15 centesimi per azione al 2026, in incremento del 25% rispetto all’ultimo pagato. L’utile netto per azione è previsto in crescita di oltre il 3% medio annuo.Il Piano al 2026 prevede investimenti complessivi per oltre 4,1 miliardi di euro, in media circa 825 milioni all’anno, in aumento rispetto alla precedente pianificazione. Gli investimenti saranno per il 60% a beneficio dei business regolati e per il restante 40% a favore dei business a libero mercato.Il 70% degli investimenti previsti risponderà agli obiettivi fissati dall’Agenda Globale ONU al 2030, mentre per quanto riguarda la Tassonomia europea tutti, o quasi, i capitali allocati nelle attività ammissibili (circa il 98%) sono allineati ai criteri tecnici definiti dal Regolamento Europeo. Inoltre, il 40% degli investimenti sarà riservato a interventi a favore della sicurezza e resilienza degli asset gestiti e oltre il 30% alla promozione della digitalizzazione e innovazione.Hera prevede di chiudere l’esercizio 2022 con risultati in crescita, superiori alle attese: il MOL preconsuntivo si attesta a circa 1.285 milioni di euro, circa 60 milioni in più rispetto al MOL 2021, mentre il rapporto debito netto/MOL è previsto a circa 3,3x, in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti, maggiormente apprezzabile alla luce della situazione straordinaria del mercato, dell’incremento dei costi delle commodities energetiche e della crescita degli investimenti sostenuti nel 2022, per circa 780 milioni. LEGGI TUTTO

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    Giovani commercialisti, De Lise: otto proposte per rendere attrattiva la professione tra i giovani

    (Teleborsa) – “La professione di dottore commercialista è alle prese con un grave problema, quello del ricambio generazionale. Continua infatti a diminuire il numero di giovani che vogliono approcciarvi, e, di conseguenza, cala anche il numero di tirocinanti: i dati elaborati dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti nel rapporto 2021 evidenziano un calo dal 2019 al 2020 del 10%. La professione continua a perdere attrattività anche perché è poco (o male) conosciuta. I giovani ne hanno una visione distorta, il commercialista è considerato deputato al calcolo delle tasse da versare allo Stato e non una figura dinamica e strategica per le imprese e i cittadini. Per questo, abbiamo presentato alle istituzioni otto proposte che mirano a innestare una nuova cultura del dottore commercialista nelle Università, luoghi dove oggi non si parla abbastanza della centralità del professionista nello scenario economico italiano”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, a margine dell’incontro di una delegazione dell’associazione di categoria con Augusta Montaruli, sottosegretario al ministero dell’Università e della Ricerca. La delegazione UNGDCEC era composta, con De Lise, dai consiglieri Carlo De Luca e Francesco Cataldi e da Raffaele Loprete. Queste le otto proposte dell’UNGDCEC: istituire nelle Università un percorso di laurea specifico e propedeutico allo svolgimento della professione, sgravando il laureato di una delle prove previste per l’esame di Stato; coinvolgere giovani professionisti in qualità di docenti sia nel percorso di laurea che in materie tecniche e specifiche; organizzare seminari di applicazione alla professione di dottore commercialista ed esperto contabile con taglio pratico; riconoscere la possibilità allo studente che frequenta il percorso di laurea, di intraprendere una esperienza di sei mesi all’interno di uno studio professionale; invitare i presidenti delle Unioni Locali a presenziare alle giornate di orientamento al lavoro; predisporre laboratori simili a veri e proprio studi professionali, al fine di rendere edotti gli studenti sulle opportunità che il mercato offre; esonerare il laureato dell’esame di idoneità professionale per revisore legale; uniformare il tirocinio e l’esame da Revisore legale. “Sono vicina alle battaglie dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e apprezzo le proposte che ci sono pervenute, tutte di grande interesse – ha commentato Montaruli –. Le professioni giocano un ruolo decisivo per lo sviluppo delle imprese, e quindi per la crescita del Sistema Paese. In particolare, la figura del commercialista rappresenta un collante tra Stato, imprese, Pubblica Amministrazione e contribuenti. Sono pronta ad impegnarmi affinché le otto proposte dell’associazione vengano approfondite e discusse in Parlamento, ritenendo anche utile avvicinare i giovani a una professione che possa subito inserirli nel mondo del lavoro”. LEGGI TUTTO

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    EuroGroup, prezzo IPO a metà forchetta. Debutto il 10 febbraio

    (Teleborsa) – EuroGroup Laminations, leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di statori e rotori per motori e generatori elettrici, ha comunicato che il prezzo di offerta della sua IPO a Piazza Affari è stato fissato a 5,5 euro per azione (esattamente a metà della forchetta comunicata in precedenza). In base al prezzo di offerta, i proventi lordi dell’offerta (inclusa l’Opzione di Over Allotment) ammontano a circa 432 milioni di euro, compreso un aumento di capitale di circa 250 milioni di euro, e la capitalizzazione di mercato della all’inizio delle negoziazioni sarà pari a circa 922 milioni di euro.Il primo giorno di negoziazione su Euronext Milan è previsto per il 10 febbraio 2023.L’offerta ha riscontrato un forte interesse da parte di investitori istituzionali, con un’ampia diversificazione geografica, risultante in una domanda più volte superiore al controvalore complessivo, spiega una nota. Il numero totale di azioni detenute dal mercato sarà pari al 42,6% del capitale sociale. In caso di integrale esercizio dell’Opzione di Over Allotment, il flottante sarà del 46,8%.Gli azionisti venditori (la holding controllata da cinque famiglie e fondi di Tikehau Capital) hanno concesso a JPMorgan, in qualità di stabilisation manager, per conto dei Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, un’opzione per l’acquisto di 7.136.951 azioni aggiuntive al prezzo di offerta, pari a circa il 10% delle azioni offerte (Opzione di Over Allotment).JPMorgan, BNP PARIBAS, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB) e UniCredit agiscono in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner, Rothschild & Co quale advisor finanziario. UniCredit agirà inoltre in qualità di listing agent e Kepler Cheuvreux quale specialista ai fini della quotazione. Latham & Watkins agisce in qualità di advisor legale della società, mentre Linklaters in qualità di advisor legale dei Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners. Close to Media agisce in qualità di advisor per la comunicazione. LEGGI TUTTO