Febbraio 2023

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    Enel, Fitch conferma rating: apprezzato piano dismissioni asset

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) e il senior unsecured rating di Enel a “BBB+”. Inoltre, ha confermato il rating Long-Term IDR e senior unsecured della sua controllata spagnola Endesa rispettivamente a “BBB+” e “A-“. Gli outlook sono stabili.Le conferme riflettono principalmente le aspettative che Enel sarà in grado di ridurre il proprio debito netto attraverso un piano di dismissioni di asset da 21 miliardi di euro. Viene ipotizzata una riduzione del debito netto di 14,3 miliardi di euro nel 2023-2024 con i proventi delle cessioni.”A nostro avviso, la ridotta esposizione in Latam dopo la vendita delle attività in Perù e Argentina, l’uscita dall’Europa orientale e una minore esposizione alla catena del valore del gas migliorerebbero moderatamente il profilo di business del gruppo e ne semplificherebbero la struttura”, si legge nella ricerca.Inoltre, Fitch afferma che Enel “è all’avanguardia nella transizione energetica, che prevediamo ricompenserà il gruppo con solidi utili nel medio-lungo termine, con una maggiore attenzione alle aree geografiche in cui la propria clean generation può eguagliare i volumi di fornitura, garantendo l’integrazione verticale e un hedging naturale”. LEGGI TUTTO

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    Seduta positiva in Europa nel giorno delle banche centrali

    (Teleborsa) – Lieve aumento per il FTSE MIB, al pari delle principali Borse Europee, nel giorno in cui l’attenzione degli investitori è rivolta alle decisioni della Banca d’Inghilterra e della Banca centrale europea. La Bank of England (BoE) ha votato a maggioranza di 7–2 per aumentare il tasso di interesse chiave di 50 punti base al 4%, centrando le attese degli analisti.In rally TIM, dopo che la società ha confermato di aver ricevuto dal colosso statunitense KKR un’offerta non vincolante per l’acquisto della rete. Secondo Equita, l’offerta di KKR potrebbe anche portare a un’accelerazione sul fronte CDP/Macquarie verso un’offerta che sembrava destinata allungarsi come tempistiche.Soffre Saras, dopo che Angel Capital Management (del consigliere Angelo Moratti) ha sottoscritto un cosiddetto “funded collar derivative contract” con Bank of America avente ad oggetto il 5% del capitale sociale della società attiva nella raffinazione del petrolio.Intanto, è entrata nel vivo la stagione delle trimestrali in Europa, con l’attenzione degli investitori che si concentra sulle grandi banche. Deutsche Bank ha registrato un utile netto di 5,7 miliardi di euro nel 2022, più del doppio rispetto all’anno precedente e il risultato migliore dal 2007. ING ha segnalato un calo dell’utile annuale del 23,1% a 3,67 miliardi di euro, mentre Banco Santander ha comunicato un utile record di 9,6 miliardi di euro nel 2022.Sul fronte macroeconomico, sono arrivati dati contrastanti dall’andamento del commercio estero tedesco a dicembre 2022, mentre è salita la disoccupazione in Spagna nel mese di gennaio 2023.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,099. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 1.955 dollari l’oncia. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua la giornata a 76,08 dollari per barile.Sensibile miglioramento dello spread, che raggiunge quota +182 punti base, con un decremento di 9 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 4,01%.Tra i listini europei sostenuta Francoforte, con un discreto guadagno dell’1,18%, Londra avanza dello 0,48%, e poco mosso Parigi, che mostra un +0,12%.Giornata di guadagni per la Borsa di Milano, con il FTSE MIB, che mostra una plusvalenza dello 0,78%, consolidando la serie di tre rialzi consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share, che continua la giornata a 29.147 punti. Poco sopra la parità il FTSE Italia Mid Cap (+0,56%); sulla stessa tendenza, balza in alto il FTSE Italia Star (+1,97%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, vola Telecom Italia, con una marcata risalita dell’8,63%. Brilla Amplifon, con un forte incremento (+5,58%). Buoni spunti su STMicroelectronics, che mostra un ampio vantaggio del 3,34%. Ben impostata Interpump, che mostra un incremento del 2,95%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Tenaris, che ottiene -1,79%. Si muove sotto la parità ENI, evidenziando un decremento dell’1,11%. Contrazione moderata per Pirelli, che soffre un calo dello 0,81%. Sottotono Banca Generali che mostra una limatura dello 0,70%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Reply (+3,89%), Tamburi (+3,59%), Sesa (+3,52%) e Luve (+3,43%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Saras, che ottiene -8,76%. Preda dei venditori Industrie De Nora, con un decremento del 3,59%. Si concentrano le vendite su Tod’s, che soffre un calo del 3,39%. Deludente Antares Vision, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. LEGGI TUTTO

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    Bibanca (BPER), utile 2022 sale a 28,5 milioni nonostante accantonamenti

    (Teleborsa) – Bibanca, che fa parte del gruppo BPER, ha chiuso il 2022 con un utile netto di 28,5 milioni di euro, in aumento del 18,4% rispetto al precedente record dello scorso anno (24 milioni), nonostante accantonamenti prudenziali a presidio del rischio di credito aumentati di 19,8 milioni di euro.Nei dodici mesi, le erogazioni hanno registrato un aumento di oltre il 40%, attestandosi a 1.266 milioni di euro, mentre il totale dei crediti netti ha superato la soglia dei 3 miliardi (3,1 miliardi, +61% rispetto al 31 dicembre 2021), anche grazie all’acquisizione degli stock dei prestiti personali da BPER Banca e Banco di Sardegna perfezionata nel mese di aprile.Le BPER Card gestite da Bibanca sono oltre 4,4 milioni (+7,1% sul 2021) e il transato generato dalle stesse ha raggiunto nell’esercizio 2022 il valore di 30 miliardi di euro (+50,6% sul 2021).”Gli ottimi risultati del bilancio preliminare 2022 sono la naturale conseguenza del programma di rinnovamento organizzativo e di digitalizzazione dei processi che abbiamo avviato nel recente passato – dichiara Mario Mariani, presidente di Bibanca – e che ha portato Bibanca a raggiungere performance di efficacia ed efficienza significative su tutte le direttrici di business, dalla monetica ai prestiti personali e per finire alla cessione del quinto, supportando il gruppo BPER anche nella crescita dei volumi derivanti dalle recenti operazioni straordinarie”.Il Cost-Income ratio raggiunge il valore di 47,2%, contro un dato di 55,8% del dicembre 2021, l’NPE ratio lordo è in ulteriore riduzione all’1,9% dal 2,2% al 31 dicembre 2021. Il patrimonio netto, ante distribuzione dei dividendi, si attesta su 326 milioni di euro e l’indice di solvibilità patrimoniale CET1 risulta pari al 37,2%. LEGGI TUTTO

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    CdM, sul tavolo autonomia differenziata: opposizione critica

    (Teleborsa) – Arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri convocato per oggi alle 16 il disegno di legge sull’Autonomia differenziata, presentato dal ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli. Sul testo, cui sono state apportate alcune modifiche rispetto alla bozza diramata lunedì sera ai Ministeri, dovrebbe arrivare un’approvazione preliminare, cui seguirà un ulteriore esame in un CdM successivo.Nel centrodestra soprattutto la Lega si prepara a festeggiare l’approvazione del testo, a venti giorni dalle Regionali in Lazio e Lombardia, una delle tre regioni che hanno già avviato il percorso per ottenere funzioni finora svolte dallo Stato.L’autonomia “migliorerà” il Paese e “conviene a tutti, i comuni del centro e del sud ci guadagnerebbero di più”, assicura Matteo Salvini. “Le Regioni avranno più risorse e più poteri con l’autonomia, per gestire i servizi essenziali per i cittadini, a partire naturalmente dalla sanità – è il commento di Silvio Berlusconi -. Ogni anno 200mila cittadini raggiungono la Lombardia da altre Regioni per interventi chirurgici. Quindi, dobbiamo garantire a tutti una sanità di assoluta qualità”. Dalle opposizioni invece arrivano critiche, soprattutto per la scelta discutere il ddl prima che ci siano i Lep, di affidare la loro definizione al presidente del Consiglio, nonché di non consentire al Parlamento di partecipare alla definizione delle intese. “L’articolo 8 conferma tutti i nostri sospetti – affonda il dem Francesco Boccia -: dall’applicazione del ddl ‘non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica’. È la riprova che non investono un centesimo per ridurre le diseguaglianze”.Secondo il ddl di 10 articoli, l’attribuzione delle funzioni può avvenire solo dopo la determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni, i Lep definiti con Dpcm, entro un anno come previsto dall’ultima legge di bilancio. L’iter per l’intesa fra Regione (anche a statuto speciale) e Stato durerà almeno 5 mesi, inclusi i 60 giorni per l’esame delle Camere. Secondo la bozza di Calderoli si sarebbero dovute esprimere le commissioni, ma fra i “ritocchi” decisi nella riunione tecnica in preparazione del Consiglio dei ministri – pare anche su input di Giorgia Meloni – si dovrebbe optare per un atto di indirizzo votato in AulaLe intese durano fino a 10 anni: possono essere rinnovate o terminate prima, con un preavviso (di Stato o Regione) portato da 6 a 12 mesi, per evitare disallineamenti con l’anno scolastico, in riferimento alle materie relative all’istruzione. Sono previste poi misure perequative per evitare squilibri economici fra le Regioni che aderiscono all’autonomia differenziata e quelle che non lo fanno. È il rischio che vuole evitare la premier. “Non ci rassegniamo all’idea che ci siano territori e servizi di serie A e B”, aveva detto nei giorni scorsi Giorgia Meloni. LEGGI TUTTO

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    Merck & Co, trimestrale sopra le attese grazie a vendite molnupiravir

    (Teleborsa) – Merck & Co. (conosciuta anche come MSD al di fuori di USA e Canada), una delle più grandi società farmaceutiche del mondo, ha registrato vendite pari a 13,8 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2022, in aumento del 2% rispetto al quarto trimestre 2021 (+8% escludendo l’impatto dei cambi), e pari a 59,3 miliardi di dollari nell’intero anno, in aumento del 22% rispetto all’intero 2021.Le vendite di molnupiravir (farmaco antivirale per il Covid-19) sono state di 825 milioni di dollari nel trimestre, ben oltre le stime degli analisti di circa 358 milioni di dollari. L’utile rettificato è stato di 4,13 miliardi di dollari nel quarto trimestre (-10%) e di 19 miliardi nell’intero anno (+40%). L’utile per azione (EPS) rettificato è stato di 1,62 dollari per il quarto trimestre (-10%) e di 7,48 dollari per l’intero 2022 (+39%).Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 1,54 dollari su ricavi per 13,67 miliardi di dollari.”Il 2022 è stato un anno eccezionale per Merck, che testimonia il profondo impatto che i nostri farmaci e vaccini stanno avendo sui pazienti a livello globale – ha affermato il CEO Robert Davis – Sono estremamente orgoglioso di ciò che i colleghi hanno ottenuto in quanto a risultati scientifici, commerciali e operativi”.Merck & Co. prevede per il 2023 che le vendite saranno comprese tra 57,2 miliardi e 58,7 miliardi di dollari, e che l’EPS rettificato sia compreso tra 6,80 e 6,95 dollari. Gli analisti, in media, si aspettavano indicazioni per utili di 7,36 dollari su vendite di 58,1 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    La Bank of England porta i tassi al 4%, potrebbero servire altri rialzi

    (Teleborsa) – Il Monetary Policy Committee (MPC) della Bank of England (BoE) ha votato a maggioranza di 7–2 per aumentare il tasso di interesse chiave di 50 punti base al 4%, centrando le attese degli analisti. Due membri avrebbero preferito mantenere il Bank Rate al 3,5%.Il MPC “continuerà a monitorare da vicino le indicazioni di persistenti pressioni inflazionistiche, tra cui la rigidità delle condizioni del mercato del lavoro e il comportamento della crescita dei salari e dell’inflazione dei servizi – si legge nello statement diffuso al termine della riunion – Se dovessero esserci prove di pressioni più persistenti, sarebbe necessario un ulteriore inasprimento della politica monetaria”.La banca centrale ha osservato che l’inflazione complessiva ha iniziato a diminuire “ed è probabile che diminuisca bruscamente nel resto dell’anno a causa dei movimenti passati dei prezzi dell’energia e di altri beni”. Tuttavia, il mercato del lavoro “rimane teso e le pressioni interne sui prezzi e sui salari sono state più forti del previsto”, suggerendo rischi di una maggiore persistenza dell’inflazione di fondo.Dati i ritardi nella trasmissione della politica monetaria, la BoE prevede che gli aumenti del tasso ufficiale da dicembre 2021 avranno “un impatto crescente sull’economia nei prossimi trimestri”.Viene previsto che l’inflazione annua scenda a circa il 4% verso la fine di quest’anno, insieme a “un calo della produzione molto più contenuto” rispetto alle previsioni di novembre, dal 10,5% di dicembre 2022. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, risultati record nel 2022. Prevede ricavi di 5,7 miliardi nel 2023

    (Teleborsa) – Ferrari ha chiuso il 2022 con ricavi netti pari a 5.095 milioni di euro, in aumento del 19,3% rispetto all’anno precedente, un EBITDA pari a 1.773 milioni di euro (+15,8%), un margine EBITDA pari al 34,8% e un utile netto pari a 939 milioni di euro, con un utile diluito per azione pari a 5,09 euro.”Lo scorso anno si è concluso con risultati finanziari eccezionali che hanno raggiunto e superato la nostra guidance stabilendo nuovi record in tutte le metriche, come un utile netto di 939 milioni di euro e una generazione di free cash flow industriale di 758 milioni di euro – ha commentato l’AD Benedetto Vigna – Questi dati pongono le basi per un 2023 ancora più forte, alimentato da una persistente domanda elevata dei nostri prodotti in tutto il mondo”.”Nonostante il complesso scenario macroeconomico globale, guardiamo avanti con grande fiducia, incoraggiati dai numerosi segnali e risultati di un’azienda in evoluzione”, ha aggiunto.Nel 2022 le vetture consegnate hanno raggiunto le 13.221 unità, con un incremento di 2.066 unità o del 18,5% rispetto all’anno precedente. Nel portafoglio prodotti dell’esercizio sono compresi nove modelli con motore a combustione interna (ICE) e tre modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 78% e il 22% delle consegne totali.L’indebitamento industriale netto al 31 dicembre 2022, pari a 207 milioni rispetto a 297 milioni al 31 dicembre 2021, riflette il riacquisto di azioni proprie per 397 milioni e la distribuzione di dividendi per 252 milioni. Al 31 dicembre 2022 la liquidità complessiva disponibile era pari a 2.058 milioni (2.020 milioni al 31 dicembre 2021), incluse linee di credito committed inutilizzate per 669 milioni.La guidance 2023 prevede ricavi netti pari a circa 5,7 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,13-2,18 miliardi di euro con un margine EBITDA pari al 38%. L’utile diluito per azione è visto a 6-6,20 euro, mentre il free cash flow industriale è stimato a fino 900 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    BEI: in 2022 Italia primo paese, investiti oltre 10 miliardi

    (Teleborsa) – Nel 2022, l’Italia è stato il primo Paese per finanziamenti e risorse gestite per il gruppo BEI, pari a 10,09 miliardi. I numeri sono stati forniti da Gelsomina Vigliotti, vicepresidente del gruppo BEI e presidente FEI aprendo la conferenza stampa dedicata allapresentazione delle attività del Gruppo Bei in Italia nel 2022.”Grazie all’effetto leva dell’azione del Gruppo Bei, i 10,09 miliardi di nuova finanza dedicati all’Italia nel 2022 attiveranno investimenti per oltre 34 miliardi a sostegno sia del settore privato che di quello pubblico, contribuendo a finanziare le esigenze di liquidità di oltre 82.500 piccole e medie imprese e a sostenere il Governo nell’attuazione del PNRR. Inoltre, sono lieta di confermare che, anche l’anno scorso, un euro su sei erogati dal Gruppo BEI in Europa è arrivato in Italia”. “Per contrastare la crisi energetica in atto, nel 2022 il Gruppo Bei ha aumentato significativamente i finanziamenti a favore dellatransizione ecologica in Italia, investendo la cifra record di 5,54 miliardi in progetti che contribuiscono a produrre energia rinnovabile, garantire la sicurezza energetica, promuovere la mobilità sostenibile, e a decarbonizzare le nostre aziende, con particolare attenzione a quei settori considerati hard-to-abate”, ha aggiunto Vigliotti. Vigliotti ha anche sottolineato che la BEI ha mobilitato finora per l’Ucraina 1,7 miliardi ed è “in prima linea per le esigenze diquesto paese”. “Abbiamo mobilitato 1,7 miliardi per i bisogni del paese per infrastrutture, ospedali, scuole e con la Ue ci stiamoattivando per ulteriori risorse. Siamo impegnati in altri progetti per bisogni essenziali di questo paese”. LEGGI TUTTO