Aprile 2023

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    Spazio, la Cina conta di inviare astronauti sulla Luna entro il 2030

    (Teleborsa) – Wu Weiren, scienziato a capo del programma di esplorazione lunare di Pechino, ha affermato che gli astronauti cinesi lasceranno “le loro impronte sulla Luna entro il 2030”. La dichiarazione è stata riportata dal network statale Cctv in occasione dell’odierna Giornata cinese dello spazio, in onore della data del primo lancio del satellite nazionale (Dongfanghong1) del 1970. Wu ha anticipato che la Cina esplorerà l’uso della tecnologia di stampa 3D per costruire una base sulla superficie del satellite terrestre. Nel 2020, la missione lunare Chang’e 5 ha riportato sulla Terra i primi campioni di suolo lunare di Pechino grazie alla sofisticata sonda senza equipaggio, dopo il primo allunaggio completato nel 2013. Con la previsione di mandare gli astronauti sulla Luna, la Cina lancerà le missioni Chang’e 6, 7 e 8, con quest’ultima incaricata di cercare risorse (acqua in testa) utilizzabili per la permanenza umana di lungo termine. Chang’e 8, ha spiegato il China Daily, condurrà indagini su ambiente e composizione minerale, oltre a determinare se tecnologie come la stampa 3D possano essere usate sulla superficie lunare. “Se desideriamo rimanere a lungo sulla Luna, dobbiamo costruire basi utilizzando i suoi materiali”, ha sottolineato lo scienziato cinese. La Cina vuole iniziare a costruire una base in cinque anni. Un robot incaricato di realizzare “mattoni del suolo lunare” sarà lanciato durante la missione Chang’e 8 intorno al 2028, secondo un esperto dell’Accademia cinese di ingegneria. LEGGI TUTTO

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    25 aprile, Mattarella loda “impegno a tener viva la memoria”

    (Teleborsa) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lodato “l’impegno e la determinazione che le vostre associazioni impiegano ogni giorno per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell’Italia dall’oppressione nazi-fascista” nel corso dell’incontro al Quirinale con una rappresentanza delle Associazioni combattentistiche e d’arma, nella ricorrenza del 78esimo anniversario della Liberazione. LEGGI TUTTO

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    ESI, azionista di riferimento sottoscrive parzialmente aumento di capitale

    (Teleborsa) – ESI, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato delle energie rinnovabili, ha comunicato che l’azionista di riferimento Integra si è impegnato a sottoscrivere l’aumento di capitale lanciato dalla società (per un importo complessivo massimo pari a 2.773.324,40 euro).In particolare, Integra ha fatto pervenire il proprio impegno ad aderire all’operazione di aumento di capitale sottoscrivendo parzialmente le Nuove Azioni ad esso spettanti, in proporzione alla propria quota di partecipazione in ESI, “per un quantitativo pari a 100.000 azioni e per un controvalore complessivo di 220.000 euro”, si legge in una nota.(Foto: Photo by Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Decreto lavoro, il 1° maggio in Cdm: ecco le misure in arrivo

    (Teleborsa) – Prende forma il decreto Lavoro che il Consiglio dei ministri si prepara a varare il 1° maggio. Oltre al nuovo taglio del cuneo il governo ha previsto anche provvedimenti per rilancio delle politiche attive e della formazione e novità sui contratti a termine.In primo luogo si provvederà a fissare la data del 1° gennaio 2024 per l’introduzione della Garanzia per l’inclusione (Gil), la misura che nelle intenzioni di Palazzo Chigi sarà chiamata a sostituire il Reddito di Cittadinanza. Verrà riconosciuta ai nuclei familiari con almeno un disabile, un minore, un soggetto con almeno 60 anni di età o un percettore di assegno di invalidità civile. Il beneficio tocca i 6mila euro l’anno (500 euro al mese, aggiornato alla nuova scala di equivalenza). Il sussidio è integrato fino a 3.360 euro (280 euro al mese) come contributo affitto. Il sostegno è erogato per 18 mesi. Dopo un mese di stop riparte per altri 12. Per i beneficiari del Rdc che alla scadenza dei 7 mesi di sussidio previsti ora hanno sottoscritto un patto per il lavoro e sono inseriti in misure di politica attiva, arriva invece la Prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal). Si può chiedere dal 1° settembre, e vale 350 euro al mese. Stesso valore per la Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal) riconosciuta a soggetti tra i 18 e i 59 anni in condizione di povertà assoluta, con un valore Isee non superiore a 6mila euro.Il decreto Lavoro conterrà misure per smontare anche il decreto Dignità. Fino a 12 mesi i datori potranno continuare a stipulare contratti a tempo determinato “liberi”, cioè senza indicare le ragioni giustificatrice del ricorso al rapporto temporaneo. Per salire da 12 a 24 mesi si dovranno invece indicare le causali. In base alle indicazioni contenute nella bozza del decreto Lavoro le causali diventeranno tre: specifiche esigenze previste dai contratti collettivi (articolo 51 del Dlgs 81 del 2015); specifiche esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva individuate dalle parti in assenza di previsioni contrattuali, previa certificazione delle stesse presso una commissione di certificazione; oppure esigenze di sostituzione di altri lavoratori.Nella bozza del decreto Lavoro spunta anche la proroga al 2025 del contratto di espansione, inizialmente previsto fino al 2023, che è quindi esteso di due ulteriori anni (2024 e 2025). Sino al 2025 pertanto alle aziende sarà possibile avviare una procedura di consultazione finalizzata alla stipula del contratto di espansione. Sono interessati dallo strumento i processi di reindustrializzazione e riorganizzazione delle imprese con un organico superiore a 50 unità lavorative (limite ridotto da mille a 50 unità per gli anni 2022, 2023, 2024 e 2025). Sono previsti inoltre incentivi per chi assume i beneficiari di Gil. Se scatta un contratto a tempo indeterminato (apprendistato e trasformazioni di rapporti a tempo inclusi) è riconosciuto uno sgravio contributivo al 100% per 24 mesi (fino a 8mila euro l’anno). Se il contratto è termine o stagionale l’incentivo è del 50% (fino a 4mila euro l’anno) per 12 mesi. Ai datori privati che assumono under30 Neet e registrati al programma operativo nazionale “Iniziativa occupazione giovani” è riconosciuto un incentivo per un periodo di 12 mesi pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali. Si riconosce la maggiorazione dell’assegno unico prevista solo per i nuclei in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, anche per i minori appartenenti a nuclei ove, al momento della presentazione della domanda, è presente un solo genitore lavoratore poiché l’altro risulta deceduto. Infine, nel decreto dovrebbe essere inserito un fondo per indennizzare l’infortunio mortale durante attività formative. Per quest’anno la dote è di 10 milioni, così da poter rispondere alle richieste per eventi occorsi dal 1° gennaio 2018, data di entrata in vigore della disciplina che regola la scuola-lavoro. Dal 2024 a disposizione ci sono due milioni. Assicurati anche gli studenti privati. LEGGI TUTTO

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    Assoporti-SRM, porti italiani crescono nel 2022: +1,9% merci movimentate (+1,9%)

    (Teleborsa) – I porti italiani crescono nel 2022 con oltre 490 milioni di tonnellate movimentate in aumento dell’1,9% sul 2021 e 61,4 milioni di passeggeri transitati, di cui 9 milioni di crocieristi. È quanto emerge dall’ultimo numero di “Port Infographics 2023”, la newsletter con le statistiche e i dati aggiornati sui trasporti marittimi e la portualità a cura di Assoporti e SRM, centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il sistema portuale italiano si conferma a vocazione multi-purpose, avendo gestito lo scorso anno rinfuse liquide per 169 milioni di tonnellate, Ro-Ro per 120,9 milioni, container per 119,5 milioni, rinfuse solide per 61,1 milioni e “altre merci” per 19,7 milioni. Inoltre, hanno visto la movimentazione di oltre 61,4 milioni di passeggeri di cui 9 di croceristi.”Come ho già avuto modo di dire, la collaborazione con SRM, che dura oramai da tempo, – ha commentato il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri – ci aiuta ad interpretare i dati delle AdSP, che confermano un ruolo importante nel Mediterraneo, e tradurli in strategie. L’attività che portiamo avanti ci aiuta a fornire quello che reputiamo possa essere un utile strumento per tutti i player del settore. In questa fase di profonda trasformazione del mondo i porti possono avere un ruolo sempre più strategico e centrale per lo sviluppo della nostra Nazione. Attraverso questa analisi, abbiamo anche dei focus importanti su elementi di innovazione, anche nel campo energetico, che riteniamo siamo utili anche per chi deve affrontare le politiche del nostro settore”.”Prosegue la ormai consolidata collaborazione con Assoporti rivolta a mostrare analisi, statistiche e soprattutto le nuove sfide che sta affrontando il nostro sistema portuale. I porti – ha dichiarato il direttore generale di SRM, Massimo Deandreis – hanno movimentatocirca mezzo miliardo di tonnellate di merci e oltre 61 milioni di passeggeri e stanno riprendendo a marciare nonostante guerra e pandemia. Transizione energetica, investimenti e competizione nel Mediterraneo sono solo alcuni dei fenomeni che abbiamo tenuto in considerazione. Un prodotto sempre più al servizio degli operatori e che mette in chiara luce l’importanza dei nostri scali a livello economico e geostrategico”.I porti italiani hanno mostrato una resilienza maggiore rispetto alle altre aree competitor. Nel settore container (tenendo conto degli scali con una movimentazione oltre il milione di TEU) crescono dell’1,3% nel 2022 contro le flessioni registrate dalle aree competitor dal Northern range, al Mediterraneo e all’Atlantico. Migliora la connettività marittima dei porti italiani con 4 scali presenti nella Top 15 dei porti Mediterranei. Maggiore presenza nel network internazionale dei collegamenti di linea dei container accresce la competitività del sistema Paese. Per l’Italia forte la “dipendenza” dal mare del commercio internazionale: il 39% dell’import – export avviene via nave per un valore di 377 miliardi di euro; l’interscambio marittimo ha mostrato una ripresa molto solida nel 2022, con un + 38%, 10 punti percentuali in più rispetto alla performance dell’interscambio nel suo complesso.Le prime 5 categorie di merci in entrata nel Paese via mare concentrano il 72% dell’import marittimo (oil & gas; metalli; macchinari; prodotti chimici e tessile e abbigliamento). Le prime 5 categorie di merci in uscita dal Paese via mare concentrano il 76% dell’export marittimo (macchinari; prodotti raffinati; prodotti chimici mezzi di trasporto; alimentari e bevande). La Cina si conferma il primo fornitore per l’Italia: rappresenta un quinto delle merci in entrata via mare nel nostro Paese. Gli Stati Uniti si confermano un grande mercato di sbocco per l’export italiano via mare: un quarto delle nostre merci in uscita su nave sono dirette nel Paese nordamericano.Le previsioni del trasporto marittimo mondiale segnalano una crescita in termini di tonnellaggio pari a +1,6% per il 2023 e +2,8% per il 2024. Oil & Gas sono le commodities che incontreranno le prospettive più favorevoli, spinte dalla necessità di trasporto conseguenti alla guerra in corso. A livello internazionale avanza l’area del Mediterraneo: +3,5% le previsioni di crescita della movimentazione media annua dei container nei prossimi 5 anni contro il 2,8% del mondo. LEGGI TUTTO

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    Coca-Cola, primo trimestre oltre le attese nonostante aumento prezzi

    (Teleborsa) – The Coca-Cola Company, una delle più grandi aziende produttrici e distributrici di bevande analcoliche, ha registrato ricavi netti in crescita del 5% a 11 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2023, mentre i ricavi organici sono cresciuti del 12%. I prezzi medi di vendita sono aumentati dell’11%, mentre i volumi unitari sono aumentati del 3%.Il margine operativo è stato del 30,7% rispetto al 32,5% dell’anno precedente, mentre il margine operativo rettificato è stato del 31,8% rispetto al 31,4% dell’anno precedente. L’EPS è cresciuto del 12% a 0,72 dollari e l’EPS rettificato è cresciuto del 5% a 0,68 dollari.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 0,64 dollari su ricavi per 10,8 miliardi di dollari.”Siamo incoraggiati dai risultati del primo trimestre 2023″, ha affermato il CEO James Quincey, aggiungendo che la società ha “il portafoglio giusto, la strategia giusta e la giusta esecuzione da offrire sul mercato”. “Siamo fiduciosi nella nostra capacità di raggiungere i nostri obiettivi per il 2023”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Generali, fino a 3 miliardi per M&A per diversificare utili e consolidare leadership

    (Teleborsa) – “Le acquisizioni e/o cessioni rappresentano un modo per creare valore per tutti gli stakeholder, in maniera disciplinata e in linea con i criteri finanziari, strategici e culturali definiti nel piano strategico”. Lo afferma Generali nelle risposte scritte pubblicate sul sito in vista dell’assemblea.”Nell’orizzonte dell’attuale piano triennale abbiamo previsto tra 2,5 e 3 miliardi di euro di flussi cumulativi di cassa disponibile da impiegare in operazioni di capital redeployment, con preferenza per l’M&A, che continuerà ad essere uno dei mezzi per diversificare ulteriormente le nostre fonti di utile e consolidare la nostra leadership sul mercato, minimizzando i rischi di esecuzione””, viene sottolineato.Banca Generali “è un asset importante per il gruppo grazie alle sue ottime performance e il piano strategico “Lifetime Partner 24: Diving Growth” prevede lo sviluppo organico della banca stessa come parte del gruppo Generali”, viene invece replicato ad alcune domande dei soci che chiedevano conto se il Leone di Trieste fosse in trattativa per vendere la maggioranza di Banca Generali.È stata invece considerata una domanda “non pertinente” quella in cui si chiedeva a che punto fossero le trattative con Guggenheim, dopo le indiscrezioni dello scorso anno circa l’interesse di Generali per la società d’investimento statunitense.”Il gruppo è oggi molto solido dal punto di vista operativo, finanziario, patrimoniale e di governance, come anche dimostrato dai recenti risultati. Inoltre, la quotazione di Borsa rispetto agli indicatori fondamentali è in linea con quella dei principali operatori europei del settore”, è la risposta data alla domande se, allo stato, il Leone fosse scalabile in Borsa. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI marzo stabile a -0,19 punti

    (Teleborsa) – Giungono segnali negativi per la crescita dell’attività economica americana. L’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a -0,19 punti a marzo 2023, rispetto ai -0,19 punti di febbraio. Gli analisti si attendevano, in media, un valore di -0,02 punti.La media mobile a tre mesi, sempre a marzo, si è portata a +0,01 punti rispetto ai -0,09 punti di febbraio.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale.(Foto: Photo by Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO