Aprile 2023

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    Poco mossa Wall Street con focus su trimestrali. Crolla Tesla

    (Teleborsa) – Seduta debole per Wall Street, con gli investitori che digeriscono le ultime trimestrali e analizzano i dati macroeconomici, alla ricerca di indicazioni per le prossime mosse di politica monetaria. Il Beige Book della Fed, uno sguardo periodico alle condizioni dei distretti regionali, ha suggerito che l’economia statunitense è in stallo nelle ultime settimane, con il rallentamento delle assunzioni e dell’inflazione e la riduzione dell’accesso al credito.Sul fronte macroeconomico, sono aumentate più del previsto le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA, mentre è peggiorata l’attività del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia (Stati Uniti). Il leading indicator è peggiorato a marzo, mostrando un -1,2% su base mensile. La vendita di case esistenti, sempre a marzo, ha segnato un -2,4% su mese.Crolla Tesla, che ha riportato i suoi guadagni del primo trimestre dopo la chiusura del mercato di mercoledì, mancando le stime di Wall Street e registrando il suo margine lordo trimestrale più basso in due anni. Sulla performance hanno pesato i tagli dei prezzi.Tra le trimestrali più importanti, Blackstone ha comunicato un utile in calo e un AUM in crescita nel primo trimestre, IBM ha registrato un utile trimestrale sopra le attese e ricavi deludenti, AmEx ha riportato un utile trimestrale sotto le attese con un aumento degli accantonamenti, AT&T ha visto ricavi sotto le attese nel primo trimestre.Il Dow Jones si ferma a 33.854 punti, mentre, al contrario, si muove al ribasso l’S&P-500, che perde lo 0,24%, scambiando a 4.145 punti. Sulla parità il Nasdaq 100 (-0,03%); in frazionale calo l’S&P 100 (-0,38%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Walgreens Boots Alliance (+1,88%), Home Depot (+1,23%), Wal-Mart (+0,82%) e IBM (+0,70%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Verizon Communication, che prosegue le contrattazioni a -3,70%. American Express scende del 2,46%. Calo deciso per Cisco Systems, che segna un -1,65%. Sotto pressione Travelers Company, con un forte ribasso dell’1,58%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Lam Research (+8,57%), Applied Materials (+4,98%), KLA-Tencor (+4,53%) e Costco Wholesale (+2,80%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tesla Motors, che prosegue le contrattazioni a -9,49%. Tonfo di Lucid Group,, che mostra una caduta del 5,05%. Lettera su Rivian Automotive, che registra un importante calo del 4,10%. Soffre Warner Bros Discovery, che evidenzia una perdita del 2,62%. LEGGI TUTTO

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    EssilorLuxottica, fatturato 1° trim sale a 6.151 milioni (+9,7%)

    (Teleborsa) – EssilorLuxottica, multinazionale italo-francese attiva nel campo dell’eyewear, ha chiuso il primo trimestre 2023 con ricavi consolidati pari 6.151 milioni di euro, in aumento dell’8,6% a cambi costanti rispetto al primo trimestre 2022 (+9,7% a cambi correnti).Guardando alle aree geografiche, Nord America e EMEA sono state in crescita “high-single digit”, APAC e America Latina in crescita a doppia cifra. Tutte le aree geografiche hanno comunque visto un’accelerazione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno.Le vendite di negozi comparabili sono state in crescita “high-single digit”, con i banner ex-GrandVision sopra la media del gruppo.”Siamo felici di iniziare l’anno con un altro trimestre molto positivo grazie al contributo di tutte le aree geografiche e di tutti i canali hanno commentato l’AD Francesco Milleri e il Vice Paul du Saillant – Ciò che ci rende più orgogliosi non è tanto il risultato quanto il modo in cui l’abbiamo raggiunto. La sostenibilità è al centro della strategia aziendale e sarà una nostra priorità nel 2023. Continueremo a sviluppare il nostro programma Eyes on the Planet e sostenere la crescita dell’intero settore nel lungo periodo”. “Abbiamo iniziato l’anno impegnandoci a definire obiettivi a breve termine di riduzione delle emissioni secondo i criteri SBTi – ha aggiunto – Abbiamo anche annunciato un nuovo accordo con ERG per la fornitura di energia elettrica prodotta in un parco eolico in Sicilia che coprirà la metà del nostro fabbisogno in Italia”. LEGGI TUTTO

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    Def 2023: UPB valida quadro macroeconomico programmatico ma rileva criticità

    (Teleborsa) – “Dall’analisi del DEF emerge un quadro macroeconomico complessivamente condivisibile pur con rischi al ribasso sulla crescita oltre il breve termine e un quadro di finanza pubblica prudente sebbene con alcune criticità. Entrambi i quadri presuppongono il completo ed efficiente utilizzo delle risorse europee nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Su questo fronte, il DEF appare come un documento ponte in attesa di maggiore chiarezza sul profilo temporale della spesa, data l’annunciata rimodulazione del Piano. Gli obiettivi programmatici contenuti nel DEF per il periodo 2023-26 appaiono coerenti con le indicazioni della proposta di riforma del nuovo framework di regole della UE. Potrebbe, tuttavia, essere necessario proseguire il consolidamento oltre il periodo di programmazione del DEF considerando l’obiettivo di mantenere il profilo discendente del debito in rapporto al PIL e la necessità di finanziare le maggiori spese previste nel medio-lungo termine in connessione con l’invecchiamento della popolazione”. Questa, in sintesi, la posizione espressa dalla presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), Lilia Cavallari, in audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, riunite in seduta congiunta, nell’ambito dell’esame preliminare del Documento di economia e finanza (DEF) 2023. La presidente dell’UPB ha illustrato le ragioni che hanno condotto a un esito positivo della validazione del quadro macroeconomico programmatico del DEF (precedentemente era stato validato il quadro tendenziale), per poi analizzare le tendenze congiunturali, la strategia delineata dal DEF e le dinamiche dei principali aggregati di finanza pubblica. Il processo di validazione del quadro macroeconomico programmatico ha avuto un esito positivo, sebbene al limite: le previsioni programmatiche del DEF sono nel complesso coerenti con quelle del panel UPB (composto da CER, Oxford Economics, Prometeia e REF.ricerche, oltre allo stesso UPB), pur situandosi in prossimità del valore superiore delle stime su tutto l’orizzonte di previsione. Lo scenario macroeconomico dell’economia italiana appare soggetto a rischi, soprattutto di matrice internazionale e prevalentemente orientati al ribasso sulla crescita oltre il breve termine. Tra i principali, il rischio connesso all’ipotesi dell’integrale, tempestivo ed efficiente utilizzo da parte dell’Italia dei fondi europei del NextGenerationEU per l’attuazione dei progetti predisposti con il PNRR, la guerra in Ucraina, le tensioni finanziarie globali, la persistenza dell’inflazione, i rischi climatici e ambientali. I fattori avversi per i prossimi anni incidono sulle previsioni più recenti degli altri analisti, sia privati sia istituzionali, che si caratterizzano per dinamiche di crescita più basse di quelle prefigurate dal Governo, soprattutto sul PIL del 2024.Per il biennio 2023-24, il quadro programmatico del DEF 2023 conferma gli obiettivi di disavanzo sul PIL fissati nella NADEF 2022 e nel DPB 2023 di novembre. Il disavanzo rimane quindi programmato al 4,5 per cento del PIL nel 2023, al 3,7 per cento nel 2024 e al 3 per cento nel 2025; viene poi fissato un obiettivo pari al 2,5 per cento per il 2026.Dal Def “nell’insieme sembrerebbero necessarie cospicue risorse di copertura che appaiono difficili da reperire, dopo il periodo di risanamento del recente passato, mantenendo i livelli attuali di prestazione dei servizi e politiche sociali” rileva Cavallari. La presidente dell’UPB sottolinea, inoltre, “il forte rischio di aumenti significativi” sui rinnovi contrattuali e che provvedimenti come quello sulle pensioni “potrebbero richiedere risorse aggiuntive, di cui va individuata adeguata copertura finanziaria”. “Oltre all’incertezza legata al Pnrr e alla sua prospettata rimodulazione ancora da definire, – evidenzia l’UPB – si rileva che nel Def sono presenti informazioni generiche sulle risorse da dedicare alle politiche invariate e sugli interventi che concorreranno alla loro copertura”. Nelle politiche invariate, solitamente, la componente più rilevante riguarda il rinnovo dei contratti del pubblico impiego e su questo, sottolinea l’Upb, “è forte il rischio di aumenti significativi a causa dell’inflazione cumulata”, inoltre “le risorse stanziate nella legge di bilancio, ai fini dei rinnovi contrattuali, riguardano solo le Amministrazioni centrali e analoghe risorse devono essere reperite per il rinnovo delle Amministrazioni locali. In prospettiva, tali elementi saranno di particolare rilevanza se si considera che nell’arco temporale del Def rientrano sia il triennio economico di contrattazione 2022-24 di tutti i comparti pubblici sia i due terzi di quello successivo (2025-27)”.Per quanto riguarda la spesa sanitaria, Cavallari ricorda che “in Italia essa risulta inferiore alla media europea – con conseguenze sfavorevoli sulla qualità dei servizi offerti – con la possibilità che si renda necessario il rifinanziamento del servizio sanitario nazionale”. Cavallari ha, inoltre, evidenziato che “non è chiaro come la riduzione del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi, indicata come temporanea, si raccordi con gli interventi strutturali previsti nel disegno di legge delega per la riforma fiscale”. “Gli oltre 3 miliardi di riduzione temporanea del cuneo vanno su redditi medio bassi. È vero – spiega Cavallari – che sarà in media 200 euro l’anno ma su persone che guadagnano poco e quindi quei trasferimenti e quelle maggiori disponibiità sono spese. L’impatto della manovra di 0,1 punti vede 4 dei 5 membri del panel Upb d’accordo su questo mi sentirei di tranquillizzare, non è un particolare ottimismo”.Infine, “è plausibile che alla luce delle recenti misure relative al blocco della cedibilità dei bonus edilizi le autorità statistiche decidano che essi debbano essere nuovamente classificati come crediti non pagabili sulla base del profilo di effettiva fruizione delle detrazioni dall’imposta. Ciò determinerebbe minori disavanzi di bilancio nel triennio 2023-25 ma – evidenzia la presidente dell’UPB – peggiorerebbe quelli degli anni successivi. Un eventuale utilizzo dei margini di bilancio a seguito della ulteriore eventuale riclassificazione implicherebbe necessariamente un aumento del debito pubblico”. Le emissioni lorde dei titoli di Stato al netto degli acquisti dell’Eurosistema sul mercato secondario ammonterebbero a 424 miliardi (+107 mld su 2022). ”La stima delle emissioni nette, al netto degli acquisti dell’Eurosistema sul mercato secondario, sarebbe positiva per 104 miliardi, in marcato aumento rispetto ai 2 miliardi stimati per il 2022″ afferma il presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio. Quindi, la fine del programma di acquisti di titoli di Stato da parte dell’Eurosistema a partire dal 2022 e ”il reinvestimento solo parziale del capitale rimborsato sui titoli in scadenza da marzo 2023 – secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio – determineranno un aumento dell’offerta di titoli italiani sul mercato secondario e un conseguente ribilanciamento dei portafogli degli investitori privati che dovranno assorbire una quantità di debito pubblico italiano rilevante nei confronti degli anni passati”. LEGGI TUTTO

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    Gentili Mosconi, assemblea approva bilancio e destinazione utile

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Gentili Mosconi, gruppo quotato su Euronext Growth Milan e attivo nel mercato della moda di lusso offrendo servizi di design, trasformazione, stampa e personalizzazione di tessuti, ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022, che presenta un utile netto di 5.549.026 euro e preso atto del bilancio consolidato, che presenta un utile netto consolidato di 6.827.908 euro.I soci hanno deliberato di destinare l’utile di esercizio interamente a “Utili portati a nuovo”, avendo la “Riserva Legale” raggiunto il limite previsto dalla legge. LEGGI TUTTO

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    Cover 50, realizzati presupposti per OPA finalizzata a delisting

    (Teleborsa) – Dopo il closing dell’acquisizione dell’intera partecipazione di maggioranza, pari al 74,36% del capitale, sono verificati i presupposti di legge per la promozione di un’offerta pubblica di acquisto (OPA) obbligatoria totalitaria su Cover 50, società quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella creazione e commercializzazione di pantaloni “alto di gamma” con il proprio brand PT – Pantaloni Torino.L’offerta è promossa da Fine Mito S.r.l. (veicolo societario indirettamente controllato da Fine Sun S.r.l., holding indirettamente controllata da Made in Italy Fund) e ha ad oggetto 1.128.100 azioni, rappresentative del 25,64% del capitale. L’offerente pagherà un corrispettivo, in contanti, pari a 13,50 euro per azione (cum dividendo).L’obiettivo è il delisting, con l’offerente che, arrivato a una partecipazione complessiva superiore al 90% del capitale, non ricostituirà un flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni delle azioni. LEGGI TUTTO

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    Geox, assemblea approva bilancio e riporta a nuovo la perdita

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Geox, società quotata su Euronext Milan e tra i leader nel settore delle calzature classiche e casual, ha approvato il bilancio 2022 e deliberato di riportare a nuovo la perdita dell’esercizio 2022.Via libera anche alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, oltre che al nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie. LEGGI TUTTO

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    Ferragamo, ricavi in calo nel primo trimestre su debolezza USA

    (Teleborsa) – Salvatore Ferragamo, maison del lusso italiana, ha chiuso il primo trimestre del 2023 con ricavi consolidati pari a 278 milioni di euro, in calo del 4% a cambi correnti e del 6,5% a cambi costanti rispetto al primo trimestre 2022.Il canale distributivo Retail ha registrato Vendite Nette in calo del 2,3% (-2,4% a tassi di cambio costanti), principalmente penalizzato dal rallentamento del mercato Statunitense, mentre ha registrato una performance positiva in EMEA e un trend in progressivo miglioramento in Cina. Il canale Wholesale ha riportato Vendite Nette in calo del 13,9% (-16,1% a tassi di cambio costanti), rispetto allo stesso periodo del 2022, a causa della pianificata razionalizzazione della rete distributiva soprattutto negli Stati Uniti e della ritardata ripresa del Travel Retail in Asia Pacifico.L’area Asia Pacifico ha registrato Vendite Nette in calo del 13,6% (-13,0% a tassi di cambio costanti), l’area EMEA ha registrato un aumento delle Vendite Nette del 24,7% (+25,0% a tassi di cambio costanti), l’area del Nord America ha registrato un calo delle Vendite Nette pari al 19,8% (-23,4% a tassi di cambio costanti), l’area del Centro e Sud America un aumento delle Vendite Nette del 5,4% (-5,7% a tassi di cambio costanti).”Da fine febbraio sono presenti nei nostri negozi i primi prodotti disegnati dal nostro direttore creativo, Maximilian Davis – ha commentato l’AD Marco Gobbetti – Sebbene la nuova collezione rappresenti una parte ancora limitata dell’offerta, costituisce comunque un importante passo nell’attuazione della nostra strategia, tesa a creare una nuova proposta in sintonia con le aspirazioni dei clienti e siamo soddisfatti dei risultati iniziali”.”La percentuale limitata di nuovi prodotti non ha potuto generare un impatto significativo sulla performance di vendita e l’effetto delle nuove collezioni non sarà misurabile fino alla parte finale dell’anno”, ha aggiunto.(Foto: © Michael Spring/123RF) LEGGI TUTTO

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    Alerion, ok da soci bilancio e dividendo. Eletto CdA

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Alerion Clean Power, società quotata su Euronext Milan e attiva nel campo delle energie rinnovabili, ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022 e approvato la proposta di distribuzione di un dividendo di 0,65 euro. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 10 maggio 2023 con stacco della cedola n. 12 in data 8 maggio 2023, record date 9 maggio 2023.I soci hanno nominato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2023-2025, composto da 10 membri, nelle persone di Josef Gostner Presidente, Stefano Francavilla, Patrick Pircher, Germana Cassar, Antonia Coppola, Stefano D’Apolito, Nadia Dapoz, Carlo Delladio, Pietro Mauriello ed Elisabetta Salvani, come da unica lista presentata dal socio Fri- El Green Power.Il CdA ha proceduto all’attribuzione delle cariche e al conferimento dei poteri al Presidente del Consiglio di Amministrazione, Josef Gostner, dei consiglieri Stefano Francavilla, Patrick Pircher e Pietro Mauriello quali rispettivamente Vice Presidente e Amministratore Delegato, Amministratore Delegato e Consigliere Delegato.(Foto: Vidar Nordli on Unsplash) LEGGI TUTTO