Aprile 2023

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    BCE, Lane: a maggio nuovo rialzo dei tassi di interesse, il “quanto” dipenderà dai dati

    (Teleborsa) – “Nello scenario di base a maggio sarà appropriato un nuovo rialzo dei tassi di interesse” da parte della Banca Centrale Europea. Lo ha dichiarato il capo economista dell’istituzione, Philip Lane, che però non si è sbilanciato sul quanto andranno alzati. “Non ho un ammontare prefissato – ha precisato a Bloomberg TV –, direi che abbiamo diversi dati da esaminare”, tra cui quello dell’inflazione che verrà pubblicato il giorno prima del Consiglio direttivo.Al consiglio direttivo di maggio “mancano due settimane. All’ultima riunione abbiamo detto che le nostre decisioni sarebbero state molto legate ai dati. Quello che si può dire, con il trascorrere del tempo è che molte delle tensioni sulle banche sono rientrate – ha spiegato Lane – e che in ampia misura i dati che sono pervenuti confermano che nel primo trimestre vediamo una inversione dello shock sull’offerta che ha dominato l’economia europea lo scorso anno: un allentamento delle strozzature nelle catene di approvvigionamenti e un netto calo dei prezzi del gas”. “Quindi direi che in base ai dati giunti finora lo scenario di base è che dovremmo alzare i tassi a maggio, ma sul quanto lo faremo, in termini di proporzioni, non darò alcun numero prefissato – ha proseguito –. Direi che abbiamo diversi dati prima della riunione, il giorno prima credo quello dell’inflazione di aprile, e anche la Bank Lending Survey, dove dovremmo vedere un ulteriore inasprimento delle condizioni di finanziamento e quello che le banche si sentono dire dai loro clienti”. “Tutto questo – ha concluso – sarà parte della decisione tra due settimane”. LEGGI TUTTO

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    Positiva la Borsa di Milano con le banche

    (Teleborsa) – Si muovono in territorio positivo i principali mercati di Eurolandia. Sulla stessa scia rialzista il FTSE MIB, con l’attenzione degli investitori rivolta ai conti trimestrali di alcuni colossi statunitensi. In particolare, Goldman Sachs ha registrato un utile in calo nel primo trimestre 2023 a causa delle continue difficoltà dell’investment banking (meno M&A e Debt underwriting), mentre Bank of America ha visto il suo utile crescere del 15% grazie all’aumento dei tassi.Sul mercato valutario, lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,30%. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 2.009,1 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) mostra un timido guadagno e segna un +0,81%.Lieve calo dello spread, che scende a +178 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,21%.Tra i listini europei sostanzialmente tonico Francoforte, che registra una plusvalenza dello 0,59%, guadagno moderato per Londra, che avanza dello 0,38%; piccoli passi in avanti per Parigi, che segna un incremento marginale dello 0,47%. Il listino milanese mostra un timido guadagno, con il FTSE MIB che sta mettendo a segno un +0,69%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 30.092 punti.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in evidenza Banca MPS, che mostra un forte incremento del 5,63%.Svetta BPER che segna un importante progresso del 4,08%.Andamento positivo per Banca Generali, che avanza di un discreto +2,27%.Ben comprata Unicredit, che segna un forte rialzo del 2,22%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Leonardo, che prosegue le contrattazioni a -1,83%.Preda dei venditori ERG, con un decremento dell’1,64%.Sottotono Saipem che mostra una limatura dell’1,33%.Deludente Italgas, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, OVS (+4,30%), Juventus (+3,95%), Banca Ifis (+2,19%) e Banca Popolare di Sondrio (+2,09%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Seco, che continua la seduta con -3,89%.Si concentrano le vendite su Carel Industries, che soffre un calo del 2,65%.Vendite su De’ Longhi, che registra un ribasso dell’1,83%.Seduta negativa per Luve, che mostra una perdita dell’1,61%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Martedì 18/04/202304:00 Cina: Tasso disoccupazione (atteso 5,5%; preced. 5,6%)04:00 Cina: PIL, trimestrale (atteso 2,2%; preced. 0,6%)04:00 Cina: Produzione industriale, annuale (atteso 4%; preced. 2,4%)04:00 Cina: Vendite dettaglio, annuale (atteso 7,4%; preced. 3,5%)08:00 Regno Unito: Richieste sussidi disoccupazione (atteso 10,2K unità; preced. -18,8K unità). LEGGI TUTTO

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    Parlamento UE: via libera a riforma ETS, CBAM e Fondo sociale

    (Teleborsa) – Eliminazione graduale delle quote gratuite nel sistema di scambio ETS a partire dal 2026, inclusione di trasporto su strada ed edifici nel nuovo sistema ETS II dal 2027, un nuovo strumento per proteggere l’industria dell’UE dalle delocalizzazioni e aumentare l’ambizione globale sul clima, e un Fondo sociale per il clima volto a combattere la povertà energetica e di mobilità. Queste le principali novità al centro delle cinque nuove leggi – frutto di accordi raggiunti con i paesi dell’UE alla fine del 2022 – approvate oggi in via definitiva dal Parlamento europeo. Provvedimenti che fanno parte del pacchetto “Pronti per il 55% entro il 2030″, la strategia dell’UE per ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, secondo quanto previsto dalla legge europea sul clima. I testi dovranno ora essere approvati formalmente anche dal Consiglio. Saranno quindi pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’UE ed entreranno in vigore 20 giorni dopo. Adottando questi testi legislativi, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini affinché l’UE realizzi e acceleri la transizione verde, come espresso nelle proposte 3(1), 3(8), 3(9), 11(1) e 11(7) delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.”Con questo pacchetto e con la maggioranza molto ampia che abbiamo avuto l’obiettivo è fare in modo che gli Stati membri rispettino i loro obblighi. Non vedo alcun rischio di tornare indietro. Dopo le Europee, il Parlamento è stato ambizioso. Ci sono governi – ha detto la presidente del Pe Roberta Metsola in conferenza stampa dopo l’ok dell’Eurocamera alla riforma del sistema Ets, alla carbon tax e al Fondo sociale per il clima – che sono piuttosto restii ad attuare tutto ciò ma noi abbiamo avuto il mandato dai cittadini e abbiamo la responsabilità di mettere in campo gli obiettivi climatici”. Riforma del sistema di scambio di quote di emissione – La riforma del sistema di scambio di quote di emissione (ETS) è stata approvata con 413 voti favorevoli, 167 contrari e 57 astensioni. Questa riforma aumenta le ambizioni climatiche dell’UE poiché prevede riduzioni in emissioni, nei settori coperti dall’ETS, pari al 62% rispetto ai livelli del 2005, entro il 2030. Prevede anche la graduale eliminazione delle quote gratuite per le imprese fra il 2026 e il 2034. Verrà creato un nuovo sistema ETS II per i carburanti per trasporto su strada e per gli edifici, per determinare il prezzo delle emissioni anche in questi settori dal 2027 (o dal 2028 se i prezzi dell’energia saranno eccezionalmente elevati). Il Parlamento ha inoltre adottato l’inclusione, per la prima volta, nel sistema ETS delle emissioni di gas serra prodotte dal settore marittimo (500 voti favorevoli, 131 contrari e 11 astensioni), e la revisione del sistema di scambio di quote di emissioni per il trasporto aereo (463 voti favorevoli, 117 contrari e 64 astensioni). Ciò consentirà di eliminare gradualmente le quote gratuite per il settore dell’aviazione entro il 2026, promuovendo così l’uso di combustibili sostenibili.Il nuovo Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) – Con 487 voti favorevoli, 81 contrari e 75 astensioni, il Parlamento ha approvato le norme che disciplinano il nuovo Meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), il cui obiettivo è incentivare i paesi terzi ad accrescere le proprie ambizioni climatiche e garantire che gli sforzi climatici globali e dell’UE non siano messi in pericolo dalla delocalizzazione della produzione in paesi extra UE con politiche climatiche meno ambiziose. Il nuovo meccanismo include ferro, acciaio, cemento, alluminio, fertilizzanti, elettricità, idrogeno ed emissioni indirette in determinate condizioni. La normativa imporrà alle aziende importatrici nell’UE di prodotti coperti dal sistema ETS di comunicare la quantità di emissioni contenute nelle merci alla frontiera, per poi acquistare certificati di carbonio corrispondenti al prezzo che avrebbero pagato per produrre i beni all’interno dell’UE. Il CBAM sarà introdotto gradualmente dal 2026 al 2034, in concomitanza con l’eliminazione progressiva delle quote gratuite nell’ETS.Un Fondo sociale per il clima per combattere la povertà energetica – L’accordo con i governi UE sull’istituzione di un Fondo sociale per il clima dell’UE (SCF) nel 2026 per garantire una transizione climatica equa e socialmente inclusiva è stato adottato con 521 voti favorevoli, 75 contrari e 43 astensioni. Ne beneficeranno le famiglie vulnerabili, le microimprese e gli utenti dei trasporti particolarmente colpiti dalla povertà energetica. Non appena sarà pienamente operativo, il Fondo sociale per il clima sarà finanziato dai ricavi della messa all’asta delle quote di ETS II fino a un importo di 65 miliardi di euro, con un ulteriore 25% coperto da risorse nazionali (pari a un totale stimato di 86,7 miliardi di euro).(Foto: © European Union 2019 – Source : EP) LEGGI TUTTO

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    Meloni dal Salone del Mobile: nelle prossime settimane arriverà un collegato alla manovra

    (Teleborsa) – “In Italia ci sono sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano, questo problema si risolve in vari modi: il modo su cui lavora il governo non è solo quello dei migranti, ma anche quello della grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile. Portandolo alla media europea e puntando sulla demografia, con l’incentivazione da parte delle famiglie di mettere al mondo dei figli”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Milano alla Fiera di Rho-Pero per l’inaugurazione del Salone del Mobile.”Per troppi anni non ci sono stati investimenti sulla natalità”, ha dichiarato Meloni parlando a margine della visita. “Ci sono tante cose che vanno incentivate e noi ci stiamo lavorando a partire da un prossimo collegato alla finanziaria che arriverà in Cdm proprio sul tema del sostegno alle eccellenze”, ha aggiunto, “che è fatto di alcuni punti cardine, che vanno dal sostegno alle PMI, alla difesa del marchio fino alla formazione”, ha concluso.”Quello del presidente della Repubblica è un richiamo che tutti comprendiamo. Bisogna conciliare il tema dell’Europa con la difesa degli interessi nazionali, e l’Italia con l’attuale governo sta cercando di farlo nel migliore dei modi. Bisogna cercare delle sinergie perché bisogna rafforzare l’interesse nazionale italiano significa anche rafforzare un quadro di autonomia strategica europea”, ha poi sottolineato Giorgia Meloni. “Oggi il vero problema dell’Europa, nel quale l’Europa si sveglia, è un’assenza di autonomia strategica. Ci siamo svegliati che non siamo più padroni del nostro destino. Oggi si affronta. È un dibattito aperto. Qualcuno poneva il problema qualche anno fa, e veniva definito un pericoloso sovranista. E’ un tema centrale sul quale rafforzare la nostra capacità strategica è fondamentale”, ha aggiunto.”Con il Covid, la casa, l’arredo, sono diventati un pezzo della nostra identità, molto più che semplicemente il nostro rifugio. È qualcosa che condividiamo con gli altri, definiscono il nostro carattere, la nostra personalità, e il benessere e la bellezza sono la base di qualsiasi forma di salute. Ci sono tante cose importanti che vanno incentivate e ci stiamo lavorando”, ha poi sottolineato la presidente del Consiglio. “Il marchio è la cosa più preziosa che abbiamo, a patto che siamo in grado di difenderlo e valorizzarlo”, ha aggiunto. “Stiamo lavorando con i ministeri per disegnare una cornice che renda il settore del legno indipendente, coniugando sostenibilità ambientale ed economica. Vogliamo puntare a una filiera del legno-arredo 100% made in Italy”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    ABI, crescita marginale dei prestiti a marzo con rialzo tassi

    (Teleborsa) – A marzo 2023, i prestiti delle banche italiane a imprese e famiglie sono aumentati dello 0,5% rispetto a un anno prima, rallentando dal +1% di febbraio. Lo afferma l’Associazione bancaria italiana (ABI) nel suo report mensile, dal quale emerge che a febbraio 2023 i prestiti alle imprese sono diminuiti dello 0,5% e alle famiglie erano cresciuti del 2,5%.I tassiContinua l’aumento dei tassi in seguito ai rialzi attuati dalla BCE: il tasso medio sul totale dei prestiti è stato del 3,81% (3,65% nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è stato del 3,90% (3,55% il mese precedente; 5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato il 4,00% (3,76% il mese precedente, 5,72% a fine 2007).La qualità del creditoLe sofferenze nette (cioè al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a febbraio 2023 sono state 15,5 miliardi di euro, in lieve ulteriore aumento (erano 14,2 miliardi a dicembre 2022 e 15,3 miliardi a gennaio 2023) e inferiori di circa 2,4 miliardi rispetto a febbraio 2022. Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi) il calo è di 73,3 miliardi.Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è stato pari allo 0,89% a febbraio 2023 rispetto allo 0,81% di dicembre 2022, all’1,03% di febbraio 2022 e al 4,89% a novembre 2015.La raccolta da clientelaIn Italia, a marzo 2023, la dinamica della raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è risultata in calo dell’1,6% su base annua. In dettaglio, i depositi sono scesi del 2,9% rispetto a un anno prima, mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è cresciuta rispetto ad un anno prima (+10,9%). La riduzione dei depositi è imputabile prevalentemente alle imprese che avevano registrato tra dicembre 2019 e luglio 2022 un incremento dei depositi di oltre 130 miliardi di euro, mentre per la raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche si rileva un incremento di circa 163 miliardi tra febbraio 2022 e febbraio 2023, di cui 88,7 miliardi riconducibili alle famiglie, 27,9 alle imprese e il restante agli altri settori.I tassi sulla raccoltaA marzo 2023, il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia cresciuto allo 0,80%, (0,71% nel mese precedente).In particolare, il tasso praticato sui soli depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito) è allo 0,61% (0,54% nel mese precedente), mentre il tasso praticato sui soli depositi in conto corrente è lo 0,26%, “tenendo conto che il conto corrente permette di utilizzare una moltitudine di servizi e non ha la funzione di investimento”, si legge nel rapporto.Inoltre, il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a febbraio 2023 è in aumento al 2,50% (0,57% a febbraio 2022) e il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni a tasso fisso è passato dallo 0,58% di febbraio 2022 al 4,01% di febbraio 2023. LEGGI TUTTO

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    Pirelli, BofA aumenta target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Bank of America (BofA) ha aumentato il target price su Pirelli, produttore di pneumatici che fa parte del FTSE MIB, a 5,80 euro per azione (da 5,50 euro, +5,5%), confermando la raccomandazione sul titolo a “Buy”.Gli analisti hanno abbassato le stime sulle vendite a 6,59 miliardi di euro (-4,3%) e aumentato quella sull’EBIT Adjusted a 1,06 miliardi di euro (+7,2%), per un margine EBIT Adjusted del 16%. Il FCF è visto ora a 507 milioni di euro, contro una stima precedente di 429 milioni di euro.A sostenere la variazione delle stime c’è la previsione che i costi medi delle materie prime nel primo trimestre del 2023 siano diminuiti del 15% rispetto alla media del 2022.La revisione è arrivata all’interno di un report settoriale che ha anche aumentato il target price su Michelin a 26 euro per azione (da 25), lasciando il rating a Underperform, e incrementato il prezzo obiettivo su Continental a 80 euro per azione (da 74), riaffermando il giudizio Neutral. Su Nokian il giudizio è Underperform, con un target price ridotto a 7,4 euro (da 8,4). LEGGI TUTTO

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    PipeIn, round da 725 mila euro con LVenture e CDP Venture Capital

    (Teleborsa) – PipeIn, startup che sviluppa soluzioni innovative per la manutenzione predittiva delle condotte, ha chiuso il suo primo aumento di capitale da 725 mila euro finalizzato all’incremento dello sviluppo hardware e software per estendere l’offerta di tutela delle infrastrutture e l’efficienza e sicurezza per il personale addetto. Le nuove risorse, che portano la raccolta totale della startup ad oltre 800 mila euro, permetteranno a PipeIn di assumere nuove figure chiave per lo sviluppo tecnico e di aumentare il livello di maturità tecnologica alla base del servizio. Inoltre, consentiranno a PipeIn di accelerare il lancio sul mercato della prima versione commerciale di Shark4, un robot dotato di sensori in grado di monitorare l’evoluzione dello stato di salute di tubature.L’operazione avviene su sottoscrizione di RoboIT, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la Robotica e l’Automazione Industriale, nato su iniziativa del fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital e da Pariter Partners, dell’Acceleratore ZERO, parte della Rete Nazionale CDP, in cui PipeIn è stata selezionata nel primo batch e che ora continua a sostenerne la crescita con un follow-on promosso dal fondo Acceleratori di CDP Venture Capital e da LVenture Group, e da Pariter Robotics, veicolo di investimento dedicato alla robotica gestito da Pariter Partners.”L’esperienza ed il contributo di CDP Venture Capital, Pariter Partners e LVenture Group saranno indispensabili per superare con successo le sfide che abbiamo davanti – ha commentato Alessandro Minori, CEO e co-founder – Inoltre, la situazione climatica attuale e la conseguente richiesta di soluzioni che riducano lo spreco di risorse naturali confermano che la strada intrapresa sia quella giusta”L’azienda, con sede a Torino, ha partecipato al primo batch di ZERO, l’acceleratore Cleantech della Rete Nazionale di CDP lanciato da CDP Venture Capital ed Eni insieme a LVenture Group ed Elis e supportato dai corporate partner Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone.”Con questo follow-on confermiamo la fiducia nel team di PipeIn che ha sviluppato una soluzione integrata hardware e software per la manutenzione predittiva delle infrastrutture che trasportano le risorse naturali – ha affermato Giulio Montoli, Head of Pre-Seed Investments di LVenture Group – Garantire il corretto funzionamento di questi impianti, migliorandone l’efficienza e riducendo gli sprechi, è un tema di importanza strategica in ambito energetico e crediamo che PipeIn possa svolgere un ruolo significativo nell’accelerare la transizione green del settore”.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    USA, permessi edilizi marzo -8,8% apertura cantieri -0,8%

    (Teleborsa) – Segnali di crisi giungono dal mercato edilizio USA a marzo 2023. Secondo il Dipartimento del Commercio statunitense i nuovi cantieri avviati hanno registrato un decremento dello 0,8%, attestandosi a 1,420 milioni di unità, dopo la crescita del 7,3% registrata a febbraio (dato rivisto da +9,8%). Le attese degli analisti avevano previsto un di cantieri in calo a 1,400 milioni. I permessi edilizi rilasciati dalle autorità competenti hanno registrato nello stesso periodo un decremento dell’8,8% a 1,413 milioni di unità, dopo il +15,8% registrato il mese precedente. Le attese degli analisti erano per una discesa dei permessi a 1,450 milioni. LEGGI TUTTO