Aprile 2023

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    Giappone, prezzi produzione sopra le attese a marzo

    (Teleborsa) – Risultano superiori alle attese i prezzi alla produzione in Giappone a marzo 2023. Secondo la Bank of Japan, i prezzi di fabbrica hanno registrato un incremento del 7,2% su base annua, contro il +8,3% del mese precedente. Gli analisti si attendevano un aumento del 7,1%.Su base mensile, i prezzi all’industria sono rimasti invariati, dopo il -0,3% di febbraio e contro il -0,3% del consensus.I prezzi import hanno segnato una diminuzione dell’1,2% su base mensile e un aumento del 9,9% su base tendenziale. I prezzi export sono aumentati dello 0,6% su base mensile e cresciuti del 6,9% annuale. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 12 aprile 2023

    (Teleborsa) – Mercoledì 12/04/202301:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,3%; preced. -0,3%)01:50 Giappone: Ordini macchinari core, mensile (atteso -7,8%; preced. 9,5%)13:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. -4,1%)14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 5,2%; preced. 6%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,4%)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -583K barili; preced. -3,74 Mln barili) LEGGI TUTTO

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    CONSOB, Governo avvia nomine di Gabriella Alemanno e Federico Cornelli

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato l’avvio della procedura per la nomina di Gabriella Alemanno e Federico Cornelli a componenti della Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB).Federico Cornelli arriva dall’ABI, dove ricopriva la carica di responsabile delle relazioni istituzionali in Italia e in Europa, ma in passato aveva già lavorato in CONSOB. Sotto la presidenza di Lamberto Cardia aveva infatti assunto la responsabilità dell’analisi finanziaria e seguito importanti operazioni di finanza straordinaria.Gabriella Alemanno, sorella dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, è attualmente membro del consiglio di amministrazione di Ita Airways. In passato è stata direttore generale Agenzia delle entrate sezione Campania e lavorato come docente presso la Scuola di polizia tributaria della Guardia di Finanza. LEGGI TUTTO

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    Giappone, ordini di macchinari settore privato febbraio +3,1%, core -4,5%

    (Teleborsa) – Incerto l’andamento degli ordini di macchinari in Giappone. È quanto emerso dall’ultimo report dell’Istituto di Ricerca Economica e Sociale del Giappone (ESRI).Il totale degli ordinativi al settore privato segna, a febbraio 2023, un incremento su base mensile del 3,1% dopo il +12% riportato a gennaio.Diminuiscono invece del 4,5% gli ordini core, cioè al netto delle componenti più volatili, dopo il +9,5% precedente, comunque superiori al -7,8% stimato dagli analisti.Al calo del dato complessivo degli ordini – che registra una discesa dello 0,8% dopo il -10,2% di gennaio – ha contribuito l’aumento del 2,3% di quelli dall’estero e del 45,8% di quelli governativi. LEGGI TUTTO

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    Ddl Capitali, quotazione in Borsa più semplice per favorire le PMI e trattenere i big

    (Teleborsa) – Dopo gli interventi di CONSOB e Borsa Italiana degli ultimi 12 mesi, arriva il tanto atteso disegno di legge per migliorare l’attrattività del mercato dei capitali italiano e accelerare il processo di quotazione a Piazza Affari, dopo la perdita di importanti società negli ultimi anni, come Atlantia o Exor. Le misure approvate, che ora dovranno superare l’iter parlamentare, sono state ispirate dal Libro Verde sulla competitività dei mercati finanziari, documento di indirizzo licenziato dal MEF l’anno scorso dopo una consultazione tra tutti gli addetti ai lavori.Ieri sera il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato il cosiddetto Ddl Capitali. Il testo costituisce “una riforma organica volta a incentivare la quotazione delle società e diffondere l’azionariato della Borsa italiana, anche al fine di sostenere le imprese che puntano a crescere e ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso al mercato dei capitali”, si legge nel comunicato dell’esecutivo.Il disegno di legge – si legge nella nota di Palazzo Chigi – semplifica le procedure di ammissione alla negoziazione, riduce gli oneri a carico delle aziende che intendono quotarsi ed estende la classificazione di “piccole e medie imprese” emittenti azioni quotate, innalzando il tetto della capitalizzazione massima da 500 milioni a un miliardo di euro. Inoltre, riforma la disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi e modifica le regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede.In tema di redazione del bilancio è prevista la facoltà, per le società aventi azioni su sistemi multilaterali di negoziazione, di adottare i principi contabili internazionali. Per facilitare la partecipazione degli investitori istituzionali nei mercati regolamentati è estesa la qualifica di investitore professionale di diritto privato anche agli enti previdenziali privati e privatizzati. Si estende anche la possibilità di accedere allo strumento “Patrimonio rilancio”, costituito da Cassa Depositi e Prestiti, alle società nate da fusioni o scissioni ma con bilanci certificati e alle imprese che non abbiamo subito sanzioni o sentenze di condanna.Infine, sono introdotte norme innovative in materia di svolgimento delle assemblee di società per azioni quotate, di esercizio dei diritti di voto plurimo e di flottante.Sul fronte della gestione societaria, scendendo nei dettagli contenuti nella bozza nel Ddl e non nel comunicato del governo, viene consentito alle società di emettere azioni con diritto di voto plurimo che danno agli investitori esistenti il diritto di esprimere fino a 10 voti per ogni azione posseduta, incrementando l’attuale limite di tre voti. Inoltre, viene prevista la possibilità di tenere stabilmente le assemblee attraverso il rappresentante designato, stabilizzando la misura adottata in tempi di Covid e che era stata già prorogata per il 2023.Per quanto riguarda la vigilanza, è stato proposto che i termini per l’approvazione del prospetto decorrano dalla data di presentazione della bozza di prospetto, che sia alleggerito il regime di responsabilità del collocatore e che vengano limitati i poteri di intervento della CONSOB in materia. Inoltre, la CONSOB può essere chiamata in giudizio per attività dei soggetti vigilati nel caso si possa dimostrare un’omissione in tal senso, e diventano poi più brevi (passando da due a un anno) i periodi prima e dopo un incarico in CONSOB per impieghi all’esterno (cooling in e off).Accanto alle misure di semplificazione e di incentivo al rafforzamento dei mercati dei capitali, il Governo ha anche ritenuto necessario affiancare norme volte a facilitare l’inclusione finanziaria, attraverso specifici percorsi di formazione per gli studenti. In particolare, le linee guida per l’insegnamento dell’educazione finanziaria saranno definite d’intesa con la Banca d’Italia e la CONSOB e sentite le associazioni maggiormente rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari.(Foto: © Antonio Truzzi | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Patto di stabilità, Commissione Ue non proporrà taglio debito-PIL dell'1% l'anno

    (Teleborsa) – La controproposta avanzata la settimana scorsa dal ministro delle Finanze della Germania, Christian Lindner non sarà accolta dalla Commissione europea. Bruxelles che presenterà “nelle prossime settimane” la sua proposta legislativa formale di revisione del Patto di stabilità non inserirà nel testo la riduzione annuale di un punto percentuale del rapporto debito/PIL per gli Stati membri che sono oltre la soglia del 60%. Obblighi prefissati sulla riduzione dei debiti pubblici che per l’Italia significherebbero dover effettuare un taglio netto da quasi 20 miliardi di euro l’anno. È quanto ha spiegato oggi la portavoce per gli Affari economici e finanziari della Commissione europea, Veerle Nuyts durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario.Subito accolta con favore dagli olandesi, la richiesta tedesca contraddice in modo evidente due orientamenti finora piuttosto consolidati e tra loro legati nel dibattito in corso sulla revisione del quadro della “governance” economica (come viene chiamato oggi il Patto di stabilità): l’ipotesi di abolire la “regola del debito”, secondo cui il rapporto debito-PIL doveva calare annualmente di 1/20 del differenziale tra l’indebitamento corrente e la soglia massima del 60% prevista dal Trattato di Maastricht; sostituire questo obbligo erga omnes con l’introduzione di un percorso “su misura” per ogni Stato membro, riguardo al ritmo dell’aggiustamento dei bilanci, e in particolare alla riduzione del debito pubblico. “Noi – ha ricordato Nuyts – abbiamo accolto con favore l’avallo del Consiglio europeo di fine marzo sull’accordo, che era stato raggiunto dai ministri delle finanze in sede Ecofin il 14 marzo, sugli orientamenti per la riforma del nostro quadro di governance economica. Le aree di convergenza individuate tra gli Stati membri in sede di Consiglio Ue forniscono alla Commissione una solida base per portare avanti il proprio lavoro sulle proposte legislative, pur continuando a impegnarsi con gli Stati membri su alcune questioni ancora aperte; e data l’urgenza ci proponiamo di avanzare le proposte legislative nelle prossime settimane. Abbiamo anche continuato a dialogare con gli Stati membri dopo l’accordo raggiunto all’Ecofin, e continueremo a farlo, così come con il Parlamento europeo, e continueremo a farlo ovviamente anche dopo la presentazione della nostra proposta. Perché lo scopo ultimo è garantire un ampio consenso su questo importante tema. A questo proposito accogliamo con favore l’obiettivo del Consiglio Ue di concludere il lavoro legislativo entro la fine di quest’anno sulla proposta di riforma del Patto”. L’ipotesi secondo la quale la Commissione Ue starebbe lavorando a un obiettivo annuale di riduzione del debito, come nella proposta tedesca non è stata confermata da Nuyts. “Quello che posso confermare – ha proseguito la portavoce – è che stiamo lavorando alle proposte legislative, che verremo a presentare nelle prossime settimane. E vorrei anche ripetere quello che ho appena detto prima: che il Consiglio europeo ha approvato l’accordo raggiunto dall’Ecofin sui nostri orientamenti, e voi sapete benissimo – ha aggiunto rivolta ai giornalisti – cosa contengono quegli orientamenti”. “Penso che sia importante sottolineare – ha detto Nuyts – che continuiamo a impegnarci con gli Stati membri: lo abbiamo sempre fatto, abbiamo continuato a farlo dopo l’accordo che è stato raggiunto all’Ecofin, e continueremo a farlo anche dopo. L’obiettivo – ha concluso la portavoce – è proprio quello di garantire un ampio consenso su questo importante tema; ma è anche importante sottolineare che, vista l’urgenza, puntiamo a presentare le proposte legislative nelle prossime settimane”. LEGGI TUTTO

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    Assicurazioni, Fitch: Allianz, AXA e Zurich gestiscono con successo inflazione e tassi

    (Teleborsa) – I gruppi assicurativi leader in Europa sono riusciti a proteggere gli utili e il capitale dalle sfide legate all’elevata inflazione e all’aumento dei tassi di interesse nel 2022. Lo afferma Fitch Ratings in un nuovo report, evidenziando che Allianz, AXA e Zurich hanno dimostrato un forte potere di determinazione dei prezzi grazie alle posizioni di mercato dominanti e una limitata esposizione ai rischi da tassi per un asset-liability management molto forte.Fitch sostiene che l’inflazione ha inciso negativamente sul business auto dei tre gruppi assicurativi, in particolare, poiché i prezzi dei pezzi di ricambio sono aumentati in modo significativo e la frequenza dei sinistri è aumentata. I nuovi volumi di affari nel ramo vita hanno risentito dell’intensificarsi della concorrenza delle banche e del calo dei tassi di risparmio delle famiglie. I redditi da investimenti sono diminuiti in risposta agli adeguamenti al fair value sui portafogli obbligazionari.”Significativi aggiustamenti di prezzo nei rami danni, variazioni del mix di attività nel vita e una moderata correlazione positiva degli indici di solvibilità ai tassi di interesse hanno mitigato gli effetti del difficile contesto macroeconomico”, si legge nell’analisi. LEGGI TUTTO

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    Energia, asse Mosca-Budapest: Orban sfida l'Ue

    (Teleborsa) – Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjártó, è volato oggi a Mosca per incontrare il vicepremier russo Alexander Novak, responsabile per gli affari energetici, e l’ad di Rosatom, Alexey Likhachev, per discutere della cooperazione energetica tra Ungheria e Russia. Lo comunica il ministro via social. LEGGI TUTTO