Aprile 2023

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    Costco Wholesale sotto pressione, pesa calo vendite marzo

    (Teleborsa) – Sottotono Costco Wholesale, che passa di mano con un calo del 2,21%.Il colosso della grande distribuzione a discount ha registrato, nel mesi di marzo, il primo declino delle vendite dall’aprile 2020. Per le cinque settimane allo scorso 2 aprile Costco ha annunciato una crescita delle vendite nette dello 0,5% annuo a 21,71 miliardi di dollari. A perimetro costante tuttavia il dato segna una flessione dell’1,1% annuo. Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice Nasdaq 100, evidenzia un rallentamento del trend del gestore di una serie di catene di ipermercati rispetto all’indice dei titoli tecnologici USA, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.Il quadro tecnico di breve periodo di Costco Wholesale mostra un’accelerazione al rialzo della curva con target individuato a 489,1 USD. Rischio di discesa fino a 480,3 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente ma che rappresenta una correzione temporanea. Le attese sono per un’estensione della trendline rialzista verso quota 497,8. LEGGI TUTTO

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    FMI, Georgieva: sarà il quinquennio di crescita globale più bassa degli ultimi 30 anni

    (Teleborsa) – La direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, ha dichiarato che “in questa fase vediamo che il rischio di abbandonare la lotta all’inflazione andrebbe considerare con cautela, perché l’inflazione si è dimostrata più persistente del previsto”. Quanto alle tensioni che hanno investito alcune banche nelle ultime settimane, Gerogieva ha sottolineato che “questo non è il 2008”. “Non lo è perché nel 2008 la ragione della crisi era nei portafogli titoli pieni di di strumenti inappropriati che oggi non abbiano. Oggi – ha sottolineato ad un evento di presentazione delle assemblee primaverili con la Banca mondiale – il sistema bancario è molto più pulito. Questo non significa che non ci siano vulnerabilità su cui bisogna vigilare”.L’economia globale ha imboccato il quinquennio di crescita più bassa da trent’anni a questa parte, mentre una ripresa più solida “sfugge” con i crescenti rischi dovuti alle tensioni geopolitiche e il persistere dell’elevata inflazione. “Questo danneggia le prospettive di tutti quanti, specialmente dei paesi e per le persone più vulnerabili”, ha dichiarato la direttrice del Fondo monetario internazionale.Georgieva ha anticipato qualche dato degli aggiornamenti sulle previsioni del World Economic Outlook, riferendo che ora il FMI prevede una crescita globale “inferiore al 3% quest’anno” e “attorno al 3% sui prossimi cinque anni: la nostra previsione di medio termine più bassa fin dal 1990”, ha dichiarato. “La crescita resta debole dal punto di vista dei precedenti storici, sia breve che sul medio termine dopo che nel 2022 si è più che dimezzata”, dal 6,1% del 2021, il rimbalzo successivo al tracollo provocato da lockdown e restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid, al 3,4% nel 2022. Secondo Georgieva si profilano marcate divergenze tra le economie, con una qualche perdita di slancio sulla crescita dei Paesi emergenti a fronte della quale “circa il 90% delle economie avanzate si prevede subiscano un rallentamento quest’anno”. Sui paesi meno sviluppati si prevede una crescita del reddito procapite inferiore a quella delle economie emergenti “e questo rende anche piu’ difficile colmare i divari”, ha aggiunto. Il primo ostacolo elencato, sulla strada dell’economia globale, è rappresentato dalla lotta all’inflazione e dalla salvaguardia della stabilita’ finanziaria. “Fino a quando persistono limitate pressioni finanziarie ci attendiamo che le Banche centrali mantengano la rotta sulla lotta all’inflazione. Allo stesso tempo, ove emergano rischi sulla stabilità finanziaria devono intervenire mediante appropriati approvvigionamenti di liquidità”. “La questione chiave – ha aggiunto – è monitorare attentamente i rischi nelle banche e nelle istituzioni finanziarie non bancarie, così come le debolezze in settori come l’immobiliare”. Secondo direttrice del Fondo Monetario Internazionale occorre rafforzare la produttività e il potenziale di espansione delle economie, mentre al tempo stesso serve muoversi sull’economia verde. Su questo ultimo aspetto ha riferito che il FMI stima che servirebbero 1.000 miliardi di dollari l’anno solo per il settore delle energie rinnovabili. “Queste spese – ha sostenuto – verrebbero ripagate in termini di dividendi di crescita e occupazione”. LEGGI TUTTO

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    Levi Strauss in calo nonostante trimestrale

    (Teleborsa) – Retrocede molto Levi Strauss, che esibisce una variazione percentuale negativa del 15,75%, dopo aver annunciato una trimestrale sopra le attese, ma con un utile in calo. “La società ha ottenuto solidi risultati nel primo trimestre – ha dichiarato il CFO Harmit Singh – I nostri team hanno anche compiuto progressi significativi riducendo i livelli di inventario, mettendoci in una posizione più forte mentre attraversiamo il bilancio dell’anno. Stiamo riaffermando la guidance su fatturato annuale ed EPS, che riflette una visione cauta del macroambiente”.L’andamento di Levi Strauss nella settimana, rispetto all’S&P-500, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.Le implicazioni tecniche di medio periodo sono sempre lette in chiave rialzista, mentre sul breve periodo stiamo assistendo ad un indebolimento della spinta rialzista per l’evidente difficoltà a procedere oltre quota 16,22 USD. Sempre valido il livello di supporto più immediato a controllo della fase attuale visto in area 14,6. Le attese più coerenti propendono per un’estensione del movimento correttivo verso quota 14 da manifestarsi in tempi ragionevolmente brevi. LEGGI TUTTO

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    Istat, i Comuni del Sud Italia spendono meno per i minori: -155 euro rispetto alla media nazionale

    (Teleborsa) – Un rapporto Istat sulla spesa dei Comuni per i servizi sociali nel 2020 ha evidenziato che “l’offerta di servizi socio-assistenziali di cui i cittadini possono beneficiare è caratterizzata da grandissimi divari territoriali”. In particolare la spesa pro-capite media al Sud è al di sotto del dato nazionale per quasi tutte le tipologie di utenti. “Questo si traduce in 155 euro in meno in media per ciascun minore residente, 917 euro in meno per una persona con disabilità (bambino o adulto fino a 64 anni), 49 euro in meno per l’assistenza agli anziani, 14 euro in meno per le persone in età lavorativa, utilizzati nei casi di povertà ed esclusione sociale”, sottolinea il rapporto.In termini generali al Sud la spesa pro-capite per il welfare territoriale (66 euro) è la metà della media nazionale (132 euro) e poco più di un terzo di quella del Nord-est (184 euro). Il Nord-ovest e il Centro si attestano su 145 e 141 euro, mentre le Isole sono in linea con la media nazionale. Ad esempio, evidenzia il rapporto, “quasi il 30% dei Comuni del Mezzogiorno non offre il servizio di assistenza domiciliare agli anziani in condizioni di fragilità, che prevede un supporto per la cura della persona e dell’abitazione”, si legge in una nota. Al Centro sono meno del 15% e meno del 10% al Nord”.Dal rapporto è emerso anche l’impatto della pandemia sulla spesa dei comuni: “l’emergenza sanitaria ha cambiato la spesa sociale dei comuni con un picco per il contrasto alla povertà: è aumentata del 72,9% (da 555 a 959 milioni) la spesa per l’area povertà, disagio adulti e persone senza dimora (dal 7,4% al 12,2% della spesa complessiva)”, si legge nel comunicato.Risultano in forte crescita i contributi a sostegno del reddito con 377.000 beneficiari nel 2020. E sono 743mila i beneficiari dei buoni spesa per emergenza alimentare (21.500 nel 2019). Registra un calo del 5,9% invece la spesa per l’assistenza ai disabili e si riduce (-1,7%) anche la spesa per i servizi rivolti agli anziani. LEGGI TUTTO

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    Patto di stabilità, controproposta della Germania: taglio debito-PIL dell'1% l'anno

    (Teleborsa) – Obblighi prefissati sulla riduzione dei debiti pubblici che per l’Italia significhrebbero dover effettuare un taglio netto da quasi 20 miliardi di euro l’anno. Questa la controproposta informale sulla riforma del Patto di stabilità e di crescita inviata dal ministro delle Finanze della Germania, Christian Lindner alla Commissione europea. È quanto fa sapere il Die Welt citando un documento informale (non paper) di tre pagine che il governo federale ha inviato alla Commissione.Secondo il ministero guidato da Lindner le proposte avanzate da Bruxelles sono “inadeguate” e non garantirebbero una appropriata riduzione dei livelli di debito pubblico. Servono quindi “regole di spesa semplici e trasparenti”, con requisiti di taglio del debito più elevati sui paesi più indebitati. Per questo, riporta il quotidiano tedesco, la Germania propone l’obbligo di ridurre il rapporto debito-PIL di almeno un intero punto percentuale l’anno sui paesi più indebitati, fino al raggiungimento della soglia del 60% del PIL, e di almeno mezzo punto percentuale l’anno per gli stati meno indebitati. Per l’Italia un obbligo simile significherebbe ridurre il debito di circa oltre 19 miliardi di euro l’anno.L’iniziativa giunge dopo che a metà marzo, in occasione dell’Ecofin, Lindner aveva affermato che servivano “ulteriori discussioni” sulla revisione delle regole comuni di Bilancio, dopo che la Commissione Ue aveva formalizzato la sua proposta. Pochi giorni dopo il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel aveva duramente criticato le proposte dell’esecutivo comunitario. LEGGI TUTTO

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    CDM, sul tavolo decreti Siccità e PA. Torna Ddl Concorrenza

    (Teleborsa) – I decreti legge per rafforzare le capacità amministrative della Pubblica amministrazione e quello con disposizioni per il contrasto della siccità e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche ma anche il disegno di legge sulla concorrenza, che era già passato per un primo esame in Cdm. È quanto prevede l’ordine del giorno del Consiglio dei ministri convocato per oggi pomeriggio alle 17.30. “Sulla siccità abbiamo Consiglio dei ministri oggi pomeriggio, come ministero – ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini – stiamo correndo come matti per chiudere tutti i lavori che abbiamo trovato sospesi su dighe e invasi. Stiamo investendo un milione di euro per ridurre la dispersione dalle tubature, dalle fognature, spero che pioverà tanto in questa primavera”. La bozza del decreto Siccità composta da 16 articoli – diffusa dall’Adnkronos – prevede multe fino a 50mila euro per chi estrae e utilizza acqua pubblica senza autorizzazione. Prevista, inoltre, per i concessionari di piccole derivazioni a scopo idroelettrico titolari di mutui o di finanziamenti la sospensione delle rate, senza oneri aggiuntivi, per il periodo che intercorre fra il 1 maggio 2023 e il 31 ottobre 2023. La sospensione può essere richiesta anche in relazione ai pagamenti dei canoni per contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto beni mobili o immobili strumentali allo svolgimento delle attività di concessionario di piccole derivazioni a scopo idroelettrico. Misure – si legge nel testo – volte a mitigare le ricadute negative sulle attività di produzione di energia elettrica derivanti dai persistenti periodi di crisi idrica. Nel decreto siccità anche un “Piano di comunicazione relativo alla crisi idrica” – predisposto dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri – volto ad assicurare un’adeguata informazione del pubblico sulla persistente situazione di crisi idrica in atto nel territorio nazionale e sulle gravi ripercussioni che tale fenomeno potrebbe determinare sul tessuto economico e sociale, nonché a garantire ai cittadini e agli operatori di settore le informazioni necessarie sul corretto utilizzo della risorsa idrica. È istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri una Cabina di regia per la crisi idrica: un organo collegiale presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri ovvero, su delega di questi, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e composto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, dal Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr, dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dal Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie e dal Ministro dell’economia e delle finanze. Viene introdotta la figura del Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, in carica fino al 31 dicembre 2023 (con possibilità di proroga fino al 31 dicembre 2024).Nei 30 articoli della bozza del Dl PA in circolazione presenti misure per il rafforzamento e la riorganizzazione della Pa, anche in relazione all’attuazione del Pnrr entro il 31 dicembre 2026, con possibilità di assunzione per ministeri ed enti locali e disposizioni sull’organizzazione di alcune agenzie ed aziende in house statali. LEGGI TUTTO

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    Esautomotion incassa upgrade da KT&Partners

    (Teleborsa) – KT&Partners ha migliorato il target price delle azioni Esautomotion confermandone la raccomandazione.La holding operativa del Gruppo Esautomotion attivo nel settore della componentistica meccatronica ad alta precisione per macchine industriali, ha annunciato il Bilancio al 31 dicembre 2022 che ha evidenziato una crescita a doppia cifra dei ricavi. Gli esperti dell’ufficio studi hanno portato il prezzo obiettivo a 8,33 euro dai 4,7 euro delle attuali quotazioni. Il giudizio è stato confermato “Add”. Il titolo Esautomotion a Piazza Affari è protagonista con un’ottima performance e mostra un rialzo del 5,62%.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del FTSE Italia Growth. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Esautomotion rispetto all’indice di riferimento.Lo scenario di medio periodo di Esautomotion ratifica la tendenza negativa della curva. Tuttavia l’analisi del grafico a breve evidenzia un allentamento della fase ribassista propedeutico ad un innalzamento verso la prima area di resistenza vista a 4,83 Euro. Supporto a 4,49. Eventuali elementi positivi sostengono il raggiungimento di un nuovo top visto in area 5,17. LEGGI TUTTO

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    Future USA in calo dopo sussidi peggiori di attese

    (Teleborsa) – Si muovono al ribasso i future sugli indici a stelle e strisce dopo il dato peggiore delle attese sui sussidi alla disoccupazione negli USA che, in vista del dato chiave di venerdì, alimenta la convinzione secondo cui il mercato del lavoro stia soffrendo gli effetti della politica monetaria restrittiva della Federal Reserve. Nell’ultima settimana le richieste sono calate a quota 228mila unità, contro stime che erano per 200mila domande. Già i dati pubblicati ieri sul mercato del lavoro americano sono stati deludenti, ed ora gli investitori aspettano il rapporto di marzo del dipartimento del Lavoro, in pubblicazione domani. Intanto il contratto sul Dow Jones cede lo 0,12% mentre quello sullo S&P500 arretra dello 0,22%. Giù anche il derivato sul Nasdaq che perde lo 0,49%. LEGGI TUTTO