Aprile 2023

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    Digital Value, assemblea nomina CdA e approva translisting

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Digital Value, società quotata su Euronext Growth Milan (EGM) e attiva nel settore delle soluzioni e servizi IT, ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 e la distribuzione di un dividendo unitario di 0,85 euro per ciascuna azione.Inoltre, i soci hanno ha nominato per il prossimo triennio il nuovo consiglio di amministrazione composto da sette membri, nelle persone di Massimo Rossi, Marco Patuano, Paolo Vantellini, Riccardo Benedini, Maria Grazia Filippini, Maria Luisa Mosconi, Mario Vitale. Gli amministratori Maria Grazia Filippini, Maria Luisa Mosconi e Mario Vitale hanno dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza.In seguito, è stato approvato il progetto di ammissione alle negoziazioni delle azioni ordinarie di Digital Value sul mercato regolamentato Euronext Milan, con contestuale revoca dalla quotazione delle medesime azioni ordinarie dal sistema multilaterale di negoziazione Euronext Growth Milan (progetto di translisting).Il CdA, riunitosia valle dell’assemblea, ha provveduto a confermare alla presidenza della società Massimo Rossi e confermare amministratore esecutivo Paolo Vantellini.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Pirelli, CdA propone dividendo di 0,218 euro. Posticipata l'assemblea

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli, produttore di pneumatici che fa parte del FTSE MIB, ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2022 confermando i dati in forma preliminare e non auditata già comunicati lo scorso 22 febbraio. In particolare, l’esercizio 2022 si è chiuso con un utile netto consolidato di 435,9 milioni di euro, in crescita del 35,5% rispetto ai 321,6 milioni di euro dell’esercizio 2021, e ricavi in aumento del 24,1% a 6.615,7 milioni di euro.Inoltre, il CdA ha stabilito che verrà proposta all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,218 euro per azione (0,161 euro per azione nel 2021) per un totale complessivo di 218 milioni di euro. Il dividendo relativo all’esercizio 2022 sarà posto in pagamento a partire dal 26 luglio 2023 (stacco cedola il 24 luglio 2023 e record date il 25 luglio 2023).Infine, il CdA ha deliberato di posticipare la data dell’Assemblea degli Azionisti per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022 a giovedì 29 giugno 2023 (invece di martedì 30 maggio 2023 come in precedenza comunicato). Il Consiglio di Amministrazione – accogliendola richiesta in tal senso pervenuta da CNRC – ha deciso il posticipo in ragione del procedimento pendente ai sensi del DL 21/2012 (Normativa Golden Power), la cui notifica è avvenuta da parte della stessa CNRC in data 6 marzo 2023, in relazione al rinnovo del patto parasociale – sottoscritto in data 16 maggio 2022 da e tra, fra gli altri, CNRC, Marco Polo International S.r.l., Camfin S.p.A. e Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A. – che è previsto entri in vigore con la pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’Assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022. LEGGI TUTTO

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    Germania, il sindacato dei metalmeccanici chiede la settimana di 4 giorni

    (Teleborsa) – Ig Metall, la federazione sindacale tedesca dei metalmeccanici, ha deciso di chiedere la riduzione dell’orario di lavoro settimanale a quattro giorni, con piena compensazione salariale. “Vogliamo ottenere un reale sollievo per i lavoratori senza che questi guadagnino di meno”, ha dichiarato il capo negoziatore in Nordreno-Vestfalia, Knut Giesler. Il capo di Ig Metall nazionale, Jörg Hofmann, ha inoltre aggiunto che la richiesta non è limitata all’industria siderurgica, perché ha un impatto fondamentale al di là dell’acciaio.Hofmann ha ricordato che l’industria siderurgica “è stata spesso pioniere di accordi collettivi progressisti, anche in materia di orario di lavoro”. La tv tedesca Tagesschau ha sottolineato che le contrattazioni collettive per l’industria siderurgica inizieranno nei prossimi mesi per l’area della Germania nord-occidentale ed eventuali accordi vengono spesso considerati modelli per il resto del paese. Se i datori di lavoro accetteranno la richiesta di IG Metall, secondo Giesler ci sarebbero comunque tempi di introduzione lunghi e il passaggio potrebbe richiedere diversi anni. LEGGI TUTTO

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    Caro prezzi, Associazioni dei consumatori: “Governo intervenga per calmierare listini”

    (Teleborsa) – “Il dato di febbraio è in linea con le attese. Si conferma il rallentamento della domanda delle famiglie, enfatizzato dalla revisione al ribasso della stima per gennaio. L’elevata inflazione, sebbene in riduzione, impone, attraverso l’erosione del potere d’acquisto del reddito e dei risparmi, una selezione degli acquisti e delle formule distributive. Ne risultano particolarmente colpiti i beni alimentari e i negozi di prossimità. Brillano, per distacco, i discount. Nel complesso, non modifichiamo l’outlook favorevole per i prossimi mesi riguardo al superamento dell’attuale moderata recessione, grazie alle esportazioni e al traino del comparto turistico, in un contesto di rientro delle tensioni sui prezzi al consumo”. È quanto rileva l’Ufficio Studi di Confcommercio commentando i dati Istat relativi al commercio al dettaglio a febbraio del 2023 che, evidenziando l’effetto che ancora oggi l’inflazione provoca sulle famiglie italiane, mostrano, a febbraio, un calo delle vendite in valore al dettaglio dello 0,1% rispetto al mese precedente e un +5,8% su base annua. Dai dati emerge, inoltre, l’impatto del caro prezzi sul carrello della spesa.Anche a febbraio le vendite registrano un crollo verticale in volume, con una contrazione su base annua del -3,5% a fronte di un aumento in valore addirittura del +5,8% – analizza il Codacons –. Questo a conferma che il calo dell’inflazione registrato nell’ultimo periodo è solo una illusione ottica dovuta alla riduzione delle tariffe energetiche, mentre i prezzi al dettaglio continuano a mantenersi a livelli elevatissimi incidendo sulla spesa degli italiani. “Le famiglie continuano a spendere di più per acquistare sempre meno, e la dimostrazione lampante arriva dagli alimentari, comparto dove le vendite a febbraio precipitano del -4,9% in volume a fronte di un aumento in valore del 7,9% – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi –. Al netto dell’inflazione, quindi, una famiglia con due figli ha ridotto la spesa alimentare per circa 377 euro annui, numeri che dimostrano la necessità di interventi da parte del Governo per calmierare i listini al dettaglio”.”Italiani affamati dal carovita! Nonostante l’inflazione alle stelle, rispetto a gennaio scendono dello 0,3% persino le vendite alimentari, che in volume precipitano dell’1,8%. Su base tendenziale, poi, il divario tra dati alimentari in valore e in volume diventa addirittura abissale, da +7,9 a -4,9%, un gap di 12,8 punti percentuali, praticamente un precipizio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Secondo lo studio dell’Unc, le vendite alimentari in volume precipitano non solo su febbraio 2022, ma anche rispetto a febbraio 2021 (-6,5%), a febbraio 2020 (-11,7%) o 2019 (-4,4%).”Per affrontare il caro-prezzi le famiglie continuano a tagliare le spese primarie come gli alimentari – spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi –. Le vendite nel comparto alimentare registrano infatti a febbraio una contrazione annua in volume del -4,9%, contro un aumento in valore del +7,9% determinato dal forte rialzo dei listini nel settore, che viaggiano con rialzi superiori al 13% annuo. Al netto dell’inflazione, questo significa che la spesa alimentare degli italiani cala complessivamente per 7,1 miliardi di euro su base annua, con una riduzione media di -377 euro se si considera un nucleo con due figli. È una vergogna che gli italiani per arrivare a fine mese siano costretti a tagliare la spesa per il cibo – prosegue Truzzi – Riteniamo che il Governo debba intervenire inserendo la questione prezzi come priorità della propria agenda politica, adottando misure specifiche per calmierare i listini al dettaglio e sostenere i consumi”.”Il caro prezzi taglia del 4,9% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani nel 2022 che sono però costretti però a spendere comunque il 7,9% in più a causa dei rincari determinati dalla crisi energetica – sottolinea Coldiretti –. La situazione di difficoltà è resa evidente dal fatto che volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,9% nelle vendite in valore, il più elevato nel dettaglio. Il risultato dei discount – precisa la Coldiretti – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità. Per difendersi dagli aumenti 8 italiani su 10 (81%) hanno preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, secondo l’analisi Coldiretti/Censis che evidenzia come siano cambiati anche i luoghi della spesa con il 72% degli italiani che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione. Le famiglie infatti vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. In tale scenario per il presidente della Coldiretti Ettore Prandini: “Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”. LEGGI TUTTO

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    BCE, a marzo ridotti i reinvestimenti QE in Titoli di Stato Italia

    (Teleborsa) – A marzo 2023 la Banca centrale europea (BCE) ha ridotto le consistenze di titoli di Stato dell’Italia per l’equivalente di 3,012 miliardi di euro nell’ambito del Public Sector Purchase Programme (PSPP). Si tratta di uno dei quattro componenti dell’Asset Purchase Programme (APP), il cosiddetto quantitative easing (QE) di Francoforte.La riduzione viene effettuata mediante una manovra “passiva”, ovvero vengono riacquistati solo parte dei titoli accumulati in portafogli che giungono a scadenza, con un ritmo prefissato che per l’insieme di tutti gli asset acquistati con il programma APP è pari a 15 miliardi di euro al mese fino a fine giugno. Il ritmo di riduzione degli stock della fase successiva del QE è ancora da decidere.Considerando l’intera eurozona, le consistenze di titoli di Stato sono state pari a 10,104 miliardi di euro. Lo stock dei titoli di Stato della Francia sono stati ridotti di 4,83 miliardi, sulla sulla Germania di 3,6 miliardi, della Spagna sono aumentati per 1,4 miliardi.Inoltre, la BCE – nel periodo compreso tra febbraio e marzo – ha aumentato di 2,069 miliardi di euro i reinvestimenti in titoli del settore pubblico italiano nell’ambito del Pandemic emergency purchase programme (PEPP). LEGGI TUTTO

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    Versalis (Eni), trattative in fase finale per salire al 100% di Novamont

    (Teleborsa) – Versalis, società chimica di Eni, è “nella fase finale delle trattative in esclusiva” per l’acquisto dell’intero pacchetto azionario Novamont, azienda attiva nel campo della chimica da fonti rinnovabili, in particolare nell’ambito delle bioplastiche biodegradabili e compostabili.Versalis, già azionista di Novamont per una quota del 36%, sta trattando con Mater-Bi, società controllata da Investitori Associati II e NB Renaissance, socio con il restante 64%.Un anno fa Versalis aveva aumentato la sua partecipazione in Novamont dal 25% al 35%, riconfermando l’impegno su Matrìca – la jv costituita nel 2011 tra Versalis e Novamont a Porto Torres e specializzata nella produzione di bioprodotti da fonti rinnovabili. LEGGI TUTTO

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    Dl PNRR, ok a emendamenti del governo: 40 milioni riconosciuti ai gestori Spid

    (Teleborsa) – La Commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera al pacchetto di emendamenti del governo al decreto legge sul PNRR. Tra questi c’è anche il contributo di 40 milioni di euro riconosciuto ai gestori di identità digitale a fronte di adeguamenti tecnologici e miglioramento della qualità dei servizi. Per raggiungere i target previsti dalla missione 1 del PNRR (digitalizzazione, innovazione, competitivita’), in sede di rinnovo degli accreditamenti da parte di AgID, i gestori di Spid, oltre ai servizi già erogati, garantiscono la verifica dei dati mediante l’accesso all’Anagrafe nazionale della popolazione residente e provvedono agli adeguamenti tecnologici per assicurare l’innalzamento dei livelli di servizio, della loro sicurezza e interoperabilità. Per questi ulteriori impegni viene erogato il contributo.Le disposizioni approvate riguardano anche il rafforzamento dei controlli del Ministero delle Imprese e del Made in Italia sui crediti di imposta attraverso una convenzione con l’Agenzia delle Entrate, l’estensione della possibilità di assumere pensionati ai vertici di enti pubblici prevedendo che tale procedura si applica anche nei casi in cui è richiesta una informativa alle Camere (ad esempio per l’Agenzia per la Cybersecurity). Nel pacchetto di emendamenti anche norme di semplificazione per opere connesse al Giubileo del 2025. È stato inoltre disposto che i lavori legati al Giubileo, qualificati come essenziali e indifferibili, devono essere realizzati con i metodi e le tecniche della progettazione universale, quindi con l’abbattimento delle barriere fisiche e architettoniche. Rientrano in queste opere il sottovia di piazza Pia, piazza Risorgimento, la riqualificazione dello spazio antistante la basilica di San Giovanni e di piazza dei Cinquecento e zone adiacenti, il rinnovo dell’infrastruttura della metro A di Roma. Con un altro emendamento del governo viene previsto un piano per il posizionamento di totem con defibrillatori, teleconnessi al numero 118, in considerazione dei flussi di fedeli e delle eventuali situazioni di soccorso per problemi cardiaci che potrebbero verificarsi.La Commissione Bilancio ha momentaneamente sospeso i lavori, in attesa dei parere del governo su alcune riformulazioni di emendamenti parlamentari. La previsione è di chiudere l’esame entro oggi. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 3,7 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 31 marzo 2023, sono scesi di 3,7 milioni di barili a 470 MBG, contro attese per un decremento di 2,3 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un calo di 3,6 milioni a 113,1 MBG, contro attese per un decremento di 0,4 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 4,1 milioni a quota 222,6 MBG (era atteso un decremento di 1,7 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono rimaste diminuite di 0,4 milioni a 371,2 MBG. LEGGI TUTTO