Aprile 2023

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    Codice appalti, Federbeton: “Difendere materie prime certificate CO2”

    (Teleborsa) – “L’esperienza dello scorso anno dovrebbe insegnarci che dipendere da altri Paesi in settori come quello delle materie prime è sempre un rischio, soprattutto in tempi di grande instabilità geopolitica come quelli che stiamo vivendo e che avremo purtroppo di fronte anche in futuro”. È quanto afferma il presidente di Federbeton, Roberto Callieri commentando il nuovo Codice degli Appalti apprezzando il primo passo verso la difesa dei materiali nazionali ed europei, ma sottolineando la necessità di norme concrete di attuazione. L’industria alla base della produzione di cemento in Italia sta affrontando un passaggio storico importante: all’impegno per la decarbonizzazione del settore, con una previsione di investimenti di 4,2 miliardi di euro, oltre a extra-costi operativi pari a circa 1,4 miliardi annui, si aggiunge la necessità di proteggere il proprio mercato dall’importazione da Paesi che non hanno gli stessi requisiti ambientali a cui è sottoposta la produzione italiana. In questo senso, si muove anche il testo approvato del Codice degli appalti con la misura di legittima tutela nei confronti dei materiali italiani ed europei. Mancano tuttavia riferimenti e pesi che la rendano ineludibile nella pratica degli appalti. “La preferenza, nello sviluppo delle opere pubbliche, per la provenienza italiana o europea dei materiali da costruzione rappresenta un passo fondamentale verso la tutela della competitività della nostra filiera, della sicurezza delle opere e della loro sostenibilità – commenta Callieri –. Confidiamo ora in un’azione decisa del Ministero delle Infrastrutture nell’ambito della definizione degli indirizzi citati nel Codice. Anche in vista dei progetti da realizzare grazie al PNRR, è necessario fissare criteri precisi in termini di provenienza dei materiali. Solo gli elevati standard qualitativi e ambientali italiani ed europei possono garantire affidabilità, sicurezza e durabilità delle opere. Il Governo ha ascoltato il nostro appello, ma il rischio non è ancora scongiurato. Il nostro è un comparto fondamentale per lo sviluppo socioeconomico del Paese poiché produce i materiali alla base della sicurezza delle costruzioni – aggiunge Callieri –. La perdita di competitività dell’industria nazionale del cemento metterebbe a rischio la sua stessa esistenza. Non avere un’industria italiana del cemento significherebbe dipendere dalle importazioni, con tutte le incognite sulle catene di fornitura a cui il conflitto in Ucraina ci ha improvvisamente messo di fronte e con grandi incertezze sugli standard di sicurezza e ambientali”. Fondamentale, dunque, garantire efficacia alle misure di promozione delle forniture di materiali provenienti da Paesi che applicano il Regolamento ETS (Emission Trading System) ovvero per i quali esista un obbligo di certificare le emissioni di CO2 attraverso norme precise e direttamente applicabili.Il settore italiano conta circa 2.700 imprese, pari a 34mila addetti su tutto il territorio nazionale producendo cemento e calcestruzzo frutto di ricerca e innovazione in sostenibilità e sicurezza, vantano un’alta qualità ambientale nel rispetto delle normative vigenti e dell’interesse del pianeta. LEGGI TUTTO

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    Wall Street è attesa in moderato rialzo in attesa dati lavoro

    (Teleborsa) – Il mercato americano dovrebbe partite oggi in moderato rialzo, in attesa di una serie di dati sul settore manifatturiero (ordini industria) e sul mercato del lavoro (il report JOLTS sulle aperture di nuove posizioni lavorative). Dati che potrebbero allarmare ancora di più il mercato o allentare la tensione.Nel frattempo, si è digerita con un po’ di difficoltà a notizia del weekend di un taglio a sorpresa della produzione OPEC, che ha già fatto volare le quotazioni del greggio a 81 dollari al barile (+0,7%) e rischia di esacerbare la tendenza al rialzo dell’inflazione, costringendo al Fed a nuovi aumenti del costo del denaro. Su questi temi si giocano le sorti dei mercati, con il future sul Dow Jones che sale dello 0,16% a 33.841 punti, il Nasdaq dell 0,36% a 13.317,75 punti e lo S&P 500 dello 0,31 a 4.166,50 punti. LEGGI TUTTO

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    Nouriel Roubini: inflazione sarà più persistente, rischio di recessione e crash mercati

    (Teleborsa) – “La natura dei rischi economici e finanziari di oggi è molto diversa da pochi anni fa, e poi ci sono rischi non economici ma che hanno effetti a cascata anche sull’economia. Viviamo in una depressione geopolitica, con la guerra in Ucraina che sta portando a shock economici in tutto il mondo”. Lo ha affermato Nouriel Roubini, professore di economia alla New York University Stern School of Business, all’evento “Il mercato italiano dei capitali: quale futuro?” presso l’Università Bocconi.”Inoltre, in Cina c’è una crescente guerra fredda con gli Stati Uniti, con entrambe le parti che stanno avendo per una escalation”, ha aggiunto. I pericoli sono però anche in altre parti del mondo, “con l’Iran che sta diventando uno stato nucleare, con l’instabilità che potrebbe a shock sul mercato del petrolio”.Secondo Roubini, “questa instabilità complessiva sta portando a decoupling, divisione, deglobalizzazione, con maggiori costi economici a livello globale”.Sullo sfondo “c’è il fatto che stiamo facendo poco sul cambiamento climatico, con costi severi sul fronte economico e fiscale, mentre la pandemia da COVID non sarà l’ultima, in quanto dagli anni ’80 ne abbiamo avute molte, con grande correlazione con il cambiamento climatico, perché stiamo sempre più cambiando gli ecosistemi”.Guardando avanti, l’economista ha affermato che “l’inflazione sarà più persistente di quello che mercati, banche centrali e persone credono, sia negli Stati Uniti che nell’Eurozona. Quindi o la Fed porta i tassi al 6% e la BCE oltre il 4%, altrimenti l’inflazione farà fatica a tornare all’obiettivo. Questo potrebbe portare a una recessione economica e un crash dei mercati”.Inoltre, “sebbene i prezzi delle commodities sono calati per i tumori della recessione, sono in un super-ciclo a causa dei sotto investimenti e sotto capacità. Sulla supply side quindi ci sono pressioni sull’inflazione, mentre la Cina ha riaperto e la guerra continua”. LEGGI TUTTO

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    USA, ordini industria giù a febbraio e sotto attese

    (Teleborsa) – Diminuiscono più delle attese gli ordini all’industria statunitensi. Secondo il Department of Commerce del Bureau of the Census, nel mese di febbraio 2023 gli ordini hanno evidenziato una variazione negativa dello 0,7% dopo il -2,1% registrato nel mese precedente (rivisto da un preliminare di -1,6%) e contro il -0,5% stimato dal consensus.Al netto del settore dei trasporti, gli ordini sono scesi dello 0,3% dal +0,8% precedente, mentre al netto del settore difesa sono calati dello 0,5% (-2,3% nel mese precedente). LEGGI TUTTO

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    La Finlandia entra nella Nato, Stoltenberg: oggi è una giornata storica

    (Teleborsa) – “Oggi è una giornata storica, perché tra poche ore accoglieremo la Finlandia come trentunesimo membro della nostra Alleanza. Questo renderà la Finlandia più sicura e la Nato più forte”. Così il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla ministeriale Esteri al quartier generale dell’Alleanza atlantica a Bruxelles. Secondo Stoltenberg, “la Russia e la Cina si stanno avvicinando sempre di più l’una all’altra, lavorano insieme, e questo rende le cose difficili. Per questo abbiamo bisogno dei nostri partner nell’Indo-Pacifico”. Il segretario generale della Nato ha osservato che “la sicurezza non è una questione regionale, ma globale” e “la guerra in Ucraina lo dimostra con tutte le sue ramificazioni”.Al vertice di Vilnius l’11 e il 12 luglio “mi aspetto che gli Alleati troveranno l’accordo su obiettivi di difesa più ambiziosi, considerando il 2% del Pil non come un tetto di spesa ma come una base minima che dobbiamo spendere per la nostra sicurezza in un mondo più pericoloso”, ha aggiunto. “Basta guardare alla mappa per capire quanto la Finlandia sia strategica e importante per la sicurezza della regione baltica”, ha sottolineato Stoltenberg, indicando che “da oggi l’articolo 5 del Trattato della Nato”, che assicura la difesa di ogni Alleato in caso di attacco da parte di un altro Stato, sarà applicato anche ad Helsinki, che così otterrà “una garanzia di sicurezza di ferro”. Immediata intanto la replica del Cremlino, il cui portavoce Dmitry Peskov, citato dalla Tass, ha affermato che l’ingresso della Finlandia nella Nato costringe la Russia ad adottare “contromisure” per garantire la propria sicurezza. Nel promettere contromisure per garantire la sicurezza russa, il portavoce del Cremlino ha sottolineato che l’ingresso della Finlandia nella Nato rappresenta una nuova escalation, ponendo “una minaccia alla sicurezza della Russia”. Mosca, assicura Peskov, seguirà con attenzione i movimenti di armi e infrastrutture militari sul territorio finlandese e annuncerà la sua risposta “a tempo debito”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    ENAV: MEF deposita liste: Bruni presidente, Monti a.d.

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha depositato, in quanto titolare del 53,28% del capitale e di concerto con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la lista per il nuovo consiglio di amministrazione di Enav che comprende Alessandra Bruni, indicata come presidente e Pasqualino Monti per la carica di amministratore delegato. Consiglieri: Franca Brusco, Stefano Arcifa, Carla Alessi e Giorgio Toschi. A nominare il nuovo CdA sarà l’assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 28 aprile. Il MEF “ringrazia la presidente Francesca Isgrò, l’amministratore delegato Paolo Simioni e i consiglieri uscenti per il lavoro svolto e i risultati ottenuti dalla società”, si legge in una nota del Ministero. LEGGI TUTTO

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    Germania, stabile a febbraio surplus bilancia commerciale

    (Teleborsa) – Stabile l’andamento del commercio estero tedesco a febbraio. La bilancia commerciale chiude con un avanzo corretto dagli effetti del calendario pari a 16 miliardi di euro come nel mese di gennaio e contro le stime degli analisti che erano per un avanzo in aumento di 17 miliardi.Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), le esportazioni sono aumentate del 4% su base mensile, come a gennaio, e rispetto al +1,6% atteso dal mercato. Le importazioni hanno registrato un incremento del 4,6% (stesso valore a gennaio) e contro il +1% del consensus. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 4 aprile 2023

    (Teleborsa) – Martedì 04/04/202308:00 Germania: Bilancia commerciale (atteso 17 Mld Euro; preced. 16 Mld Euro)09:00 Spagna: Disoccupazione (preced. 2,6K unità)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, annuale (atteso 13,3%; preced. 15%)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,3%; preced. -2,8%)16:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso -0,5%; preced. -1,6%) LEGGI TUTTO