Aprile 2023

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    Settore aereo, S&P: compagnie europee più colpite da aumento prezzi CO2

    (Teleborsa) – Nei prossimi anni le compagnie aeree europee sentiranno il peso delle normative sui prezzi delle emissioni di CO2 in misura maggiore rispetto ai loro competitor internazionali, ma i vettori più forti della regione dovrebbero essere in grado di trasferire gran parte dei costi ai viaggiatori. È quanto è emerso dal nuovo report di S&P Global Ratings sulla decarbonizzazione del settore aereo in EuropaL’ambizione di decarbonizzazione del settore aereo si basa in larga misura sulla sostituzione dei carburanti fossili con carburanti sostenibili per l’aviazione (sustainable aviation fuel, SAF), che comportano costi significativi. Secondo lo studio regolamenti ambientali più severi potrebbero mettere sotto pressione la qualità del credito delle compagnie aeree europee più deboli, che potrebbero trovare più difficile adottare strategie per ridurre i costi legati alle emissioni di CO2. LEGGI TUTTO

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    Cnpr Forum, Case green: “L'Europa dimentica le diversità dei patrimoni edilizi tra stati”

    (Teleborsa) – “Da parte della maggioranza governativa sulle case green si sta attuando una politica basata sulla paura e sulla disinformazione non solo per ciò che riguarda la Direttiva ma più in generale sul clima, sul tema energetico e sulle auto elettriche. Abbiamo invece bisogno di una politica strutturale che consenta di intervenire per avviare i processi di ristrutturazione”. Queste le parole di Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e segretario della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati nel corso del webinar “Case green, dal 2033 tutti in classe D. Casa ancora bene rifugio o bene da cui fuggire?” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.”Eurostat afferma che in Italia consumiamo oltre il 50% di energia in più rispetto alla media degli altri Paesi UE. Basti pensare ai 22 miliardi di metri cubi di gas per quanto riguarda l’uso civile che sta a indicare che abbiamo la necessità di adottare provvedimenti urgenti. La Direttiva europea – ha proseguito Bonelli – non prevede nessuna sanzione e nessun obbligo per i cittadini, prevede l’obbligo per i governi di avviare quelle politiche e quelle azioni necessarie al risparmio energetico. Serve un piano strutturale, di dieci quindici anni, che consenta di attivare una serie di misure improntate a due principi fondamentali: uno legato al reddito, e l’altro alla individuazione delle classi energetiche più basse”.Numeri impressionanti quelli relativi alle case green in Italia come sottolineato da Calogero Pisano, deputato di Noi Moderati e segretario commissione Politiche dell’Unione Europea. “Ci sono in Italia più di 12,5 milioni di immobili da convertire ad una nuova classe energetica. Un impegno immane che – sottolinea Pisano – l’Europa chiede di fronte al quale non è pensabile che sia il governo da solo a rispondere. Specie se consideriamo l’età media degli edifici e che, prima degli anni ’70, non c’era la ben che minima cultura ecologica nel nostro Paese. Da un lato, dunque, serve il sostegno dell’Europa per affrontare questo enorme cambiamento attraverso l’erogazione di somme adeguate per una piena riconversione energetica. Dall’altro, serve una combinazione tra pubblico e privato che sappia sfruttare al massimo la mole di incentivi e le sollecitazioni che arrivano dall’UE. C’è la necessità di programmare soprattutto una politica energetica per ridurre le emissioni in atmosfera e di avviare il processo di transizione ecologica in armonia con tutti gli altri Paesi. Sul tema dell’energia da fonti rinnovabili e della tutela dell’ambiente non possiamo in alcun modo rimanere indietro”.”La nuova Direttiva europea sulle case green, seppur ritenuta eccessivamente radicale, – afferma Mauro Del Barba, parlamentare di Italia Viva – Azione e segretario della commissione Finanze – impone di ripensare agli strumenti dei bonus fiscali e di approdare a una pianificazione che dia certezze a imprese e cittadini. Il tema della casa è centrale per il nostro Paese. A maggior ragione dopo le vicende che hanno riguardato il Superbonus, con il pesante corollario dei crediti incagliati e del mancato bilanciamento tra costi e benefici della misura. Con la direttiva Case green, che in un certo senso segue quella del Superbonus, si devono superare gli errori di programmazione passati. In Italia il dibattito politico su questo punto è asfittico con una incapacità a mettere a punto programmi a medio e lungo termine individuandone le priorità. Cosa finora accaduta di rado. Le ingenti risorse che stanno arrivando dall’Europa, dal green del in avanti, sul risparmio energetico e sugli investimenti nelle fonti rinnovabili, siano da stimolo per il nostro governo per uscire da questo impasse nel quale siamo precipitati”.Promuovere incentivi edilizi è fondamentale per aiutare le famiglie italiane ha dichiarato Agostino Santillo, vicepresidente del M5s a Montecitorio. “La Direttiva case green – ha detto Santillo – sta seguendo la linea tracciata dal Superbonus consentendo ai cittadini di poter godere di un incentivo fiscale per efficientare la casa o per metterla in sicurezza. A noi piace molto perché dà la responsabilità ai singoli stati a recepire la normativa e non ai cittadini e prevede un fondo europeo che richiama proprio la nostra proposta di un Energy recovery fund. Un Piano comunitario specifico per le politiche sull’energia. Va mantenuto lo stesso meccanismo mediante incentivi edilizi riconosciuti come bonus fiscali che preveda la cessione del credito da compensare con lo Stato. Non dimentichiamo però che oltre al problema dell’efficientamento energetico c’è anche quello del rischio sismico con oltre il 90% dei comuni che è classificato nelle zone ad alto rischio. Paghiamo regolarmente un duro scotto per questa situazione con fenomeni sismici che causano tragedie, morti e danni incalcolabili. Le case, dunque, dal punto di vista della messa in sicurezza strutturale soffrono addirittura di un problema più serio”.”Con l’approvazione della direttiva europea ribattezzata casa green l’Italia – ha detto Antonio Moltelo commercialista dell’Odcec di Nola – è con ogni probabilità uno dei Paesi dove l’attuazione della direttiva potrebbe rivelarsi più complicata. La grande mole di edifici che devono recuperare punti sulle scale energetiche impone l’adozione di misure urgenti e di ampio respiro con una programmazione che ne consenta l’attuazione nel pieno rispetto di quanto l’Europa ci chiede. Si stima che il costo medio di adeguamento alla classe energetica sia di 600mila euro per un condominio e di 105mila euro per un’abitazione unifamiliare. Tenendo presente che questi costi erano ricompresi tra i bonus edilizi, ormai bloccati definitivamente dal Governo, risulta quanto mai determinante approvare nuovi percorsi per aiutare le famiglie italiane nella riqualificazione delle proprie abitazioni”.”È opportuno – ha concluso Paolo Longoni consigliere dell’Istituto nazionale Esperti contabili – che ci sia riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. Tuttavia ci sono specificità che non emergono dalla Direttiva come il fatto che immobili in Italia sono spesso sottoposti a vincoli architettonici Situazione diversa da patrimoni edilizi di altre nazioni che sono più moderni Una normativa che impone una riqualificazione così in breve tempo la ritengo troppo forte. Ci sarebbe da dire anche su impatto ambientale dei consumi energetici delle abitazioni. Secondo le stime mondiali Cina India Russia e Usa contribuiscono al 65% del totale inquinamento mondiale. Interventi di riduzione dovrebbero essere adottati prima di tutto in questi quattro enormi produttori di inquinamento. Imporre qualcosa di così forte a Italia Spagna e Grecia il cui patrimonio edilizio è diverso dagli altri potrebbe portare lontano dai risultati sperati”. LEGGI TUTTO

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    BCE: rischi per stabilità finanziaria da fondi immobiliari

    (Teleborsa) – I fondi di investimento immobiliare (REIF) potrebbero essere un pericolo per la stabilità del sistema finanziario, dopo essere cresciuti in modo significativo nell’ultimo decennio e avere un’ampia impronta di mercato in diversi paesi dell’area euro, in cui le prospettive per i mercati degli immobili commerciali (CRE) sono notevolmente peggiorate. Lo afferma la Banca centrale europea (BCE) in un Macroprudential Bulletin.Viene fatto l’esempio del Blackstone Real Estate Income Trust (BREIT), fondo statunitense del colosso Blackstone, che negli ultimi mesi ha recentemente registrato un aumento delle richieste di rimborso, principalmente da parte di investitori asiatici. Di conseguenza, BREIT ha dovuto limitare i rimborsi in linea con i propri limiti di prelievo, effettuare vendite immobiliari significative e reperire nuovi investimenti per allentare le pressioni sulla liquidità.Inoltre, la BCE afferma che gli shock precedenti hanno dimostrato che i REIF dell’area euro sono esposti a significativi rischi di liquidità, pertanto qualsiasi deterioramento dei mercati CRE potrebbe essere amplificato nel settore dei REIF.Il valore patrimoniale netto (NAV) dei REIF dell’eurozona è più che triplicato tra il quarto trimestre del 2012 e il quarto trimestre del 2022, passando da 323 miliardi di euro a 1.040 miliardi di euro.Viene anche sottolineato che l’uso della leva finanziaria crea collegamenti tra i REIF e altri istituti finanziari che agiscono come fornitori di credito. Di conseguenza, “le tensioni nel settore REIF potrebbero estendersi ad altre istituzioni finanziarie, compromettendo la stabilità del sistema finanziario in generale”, si legge nello studio.In definitiva, secondo la BCE, i REIF dovrebbero pertanto “essere soggetti a un quadro strategico comune e completo per ridurre il disallineamento di liquidità e i rischi per la stabilità finanziaria”. LEGGI TUTTO

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    Talent Awards di LinkedIn, Intesa Sanpaolo premiata come “Best Talent Acquisition Team”

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo si è aggiudicata il premio Talent Awards di LinkedIn nella categoria “Best Talent Acquisition Team” per le imprese con più di 10mila dipendenti che stanno innovando il modo di fare selezione e assumere talenti. In linea con il Piano d’Impresa 2022-2025, il Gruppo è impegnato in una strategia innovativa per attrarre e valorizzare giovani talenti: nel periodo 2021/2022 sono state circa 1300 le assunzioni complessive in ottica di ricambio generazionale e crescita del Gruppo, all’interno del più ampio piano che prevede 4.600 ingressi entro il 2025, di cui circa 2mila in ambito IT e Tech. A questo si aggiunge che nel 2022 oltre 140 talenti hanno già completato il percorso formativo e di sviluppo all’interno del progetto Talent Program, tuttora in corso per circa 180 persone. Sono stati inoltre selezionati 170 nuovi talenti per iniziare il programma nei primi mesi del 2023.Intesa Sanpaolo è riconosciuta come uno dei luoghi di lavoro più inclusivi e attenti alle diversità al mondo e si caratterizza per modalità di organizzazione innovative, uno dei più ampi e articolati sistemi di welfare di secondo livello, progetti di inclusione e per la conciliazione, programmi formativi e di sviluppo professionale all’avanguardia, con percorsi di carriera competitivi e attrattivi sul mercato del lavoro anche in ambito IT, benefit, piani di incentivazione per imprenditorialità individuale e per la sua capacità di attrazione dei talenti. È stata riconosciuta Top Employer 2023 da Top Employers Institute per il secondo anno consecutivo.Recentemente il Gruppo ha inoltre ricevuto da LinkedIn il Winning Play Awards per la “Migliore Campagna Pubblicitaria” legata proprio all’attività di reclutamento IT Digital, nella categoria “brand awareness”tramite il profilo proprietario. Dopo aver vinto la prima edizione nel 2022 con la campagna dedicata all’app Intesa Sanpaolo Mobile, quest’anno Intesa Sanpaolo si è confermata al primo posto con una campagna di recruiting che mette in evidenza le numerose posizioni aperte in ambito IT per sostenere la trasformazione tecnologica del Gruppo volta a costruire e sviluppare la banca del futuro. LEGGI TUTTO

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    Digital Export: BPER Banca sigla un accordo con Webidoo

    (Teleborsa) – BPER Banca e Webidoo, digital company italiana specializzata nella digital transformation delle PMI, annunciano una partnership strategica a sostegno dell’internazionalizzazione e della digitalizzazione delle piccole medie imprese Business to Business (B2B). BPER ha scelto Webidoo per offrire un pacchetto di consulenza alle PMI proprie clienti che desiderano intraprendere un percorso di internazionalizzazione attraverso la digitalizzazione, in particolare servendosi della piattaforma Alibaba.com e degli strumenti di LinkedIn per il social selling. Webidoo si impegna a offrire una gamma di servizi legati a questi due strumenti digitali a tutti i clienti di BPER Banca interessati alla realizzazione di un progetto di sviluppo internazionale, con l’obiettivo di far crescere il loro business sui mercati esteri.Le aziende partecipanti potranno usufruire di una sessione di consulenza individuale gratuita con Webidoo, che fornirà un’analisi completa delle loro esigenze e le supporterà nell’implementazione dei più efficaci strumenti di marketing digitale disponibili. La consulenza potrà proseguire con la costruzione di un profilo sulla piattaforma di e-commerce B2B di Alibaba.com, con consigli sulla creazione e gestione di una vetrina efficace e su come realizzare campagne di advertising performanti, e potrà includere il supporto quotidiano del team di WebiExport Manager di Webidoo, gli esperti di digital export a fianco delle imprese. Webidoo assisterà i clienti anche nell’implementazione della strategia su LinkedIn, a integrazione delle attività di comunicazione e vendita digitale, attraverso la gestione delle pagine LinkedIn aziendali e dei profili personali più rilevanti, Questa consulenza a 360 gradi permetterà ai clienti di raggiungere 40 milioni di buyer in più di 200 Paesi su Alibaba.com e 900 milioni di utenti in più di 200 Paesi su LinkedIn, massimizzando vantaggi di entrambe le piattaforme: Alibaba.com, piattaforma leader dell’e-commerce B2B a livello globale, e LinkedIn, il social che genera più fatturato diretto per il B2B, grazie alla potenza delle connessioni che è possibile creare sulle sue pagine. BPER Banca e Webidoo stringono questa collaborazione nella convinzione che la digital transformation sia la chiave del successo per le PMI italiane. L’utilizzo di strumenti web appropriati, infatti, fa accrescere il business online delle aziende, garantendo loro un accesso privilegiato al mercato globale e valorizzando le eccellenze del Made in Italy.”Desideriamo supportare i nostri clienti offrendo loro servizi innovativi e crediamo che questa nuova collaborazione con Webidoo sia un modo importante per sostenere lo sviluppo delle PMI, soprattutto in questo particolare momento storico – afferma Stefano Bellucci, responsabile del servizio Global Transaction Banking di BPER Banca –. In questo modo possiamo continuare ad aiutare i nostri clienti a crescere attraverso un accesso rapido e semplificato alla tecnologia digitale che, oggi, in particolare nel business, risulta essere sempre più strategica”.”Siamo lieti – commenta Daniel Rota, CEO di Webidoo – di lavorare al fianco di BPER Banca per supportare i clienti business nella trasformazione digitale, utilizzando soluzioni tecnologiche all’avanguardia per valorizzare la loro visibilità nel mondo. Una spinta all’innovazione che sfrutta il digitale come abilitatore del processo di internazionalizzazione. Siamo felici di dare il nostro contributo alle aziende italiane a supporto del loro percorso di crescita”. LEGGI TUTTO

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    Cy4gate, Equita lima target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Equita ha abbassato a 11,5 euro per azione (da 12 euro) il prezzo obiettivo su Cy4Gate, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato cyber intelligence e security, mantenendo il giudizio sul titolo a “Buy”. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati 2022.Gli analisti scrivono che i risultati 2022 sono stati influenzati dallo spostamento di un grosso ordine (già registrato nel primo trimestre del 2023) e che le prospettive rimangono favorevoli con il management che mira a una crescita organica delle vendite a due cifre e all’espansione dei margini.”Il rafforzamento del portafoglio prodotti nel mondo della Cyber Security e le opportunità derivanti da PNRR rimangono tra i principali elementi a supporto dell’equity story – si legge nella ricerca – Non ci preoccupa l’aumento degli investimenti, ma resta sicuramente un aspetto da monitorare”. LEGGI TUTTO

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    Genenta amplia accordo con Ospedale San Raffaele

    (Teleborsa) – Genenta, biotech italiana quotata al Nasdaq che sta sviluppando terapie geniche contro tumori solidi, ha modificato il proprio license agreement con l’Ospedale San Raffaele (OSR) per avere accesso a tutti i tipi di tumori solidi, previo consenso governativo (regolamento Golden Power).”Siamo lieti di riaffermare la collaborazione di Genenta con OSR ampliando il nostro accordo di licenza e fornendo alla nostra piattaforma l’accesso a tutti i tipi di tumori solidi – ha affermato Pierluigi Paracchi, amministratore delegato di Genenta – Questo accordo rafforzerà l’ampiezza della nostra posizione IP e confermerà le opzioni per trattamenti combinati e altri potenziali payload”.”I promettenti dati clinici preliminari generati nello studio in corso sul glioblastoma supportano la nostra decisione di espandere la licenza per coprire tutti i tipi di tumori solidi e la nostra capacità di influenzare altri tipi di cancro difficili da trattare”, ha aggiunto.Genenta detiene i diritti commerciali esclusivi in tutto il mondo per Temferon, che è stato originariamente sviluppato da un team guidato dal co-fondatore di Genenta Luigi Naldini nei laboratori SR-Tiget, un istituto di ricerca sulla terapia genica e cellulare leader a livello mondiale formato in una joint venture tra OSR e Fondazione Telethon. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari positiva trainata da petroliferi e banche

    (Teleborsa) – Bilancio positivo per i listini del Vecchio Continente, con Piazza Affari che si muove sulla stessa lunghezza d’onda. La Borsa di Milano è trainata dai titoli petroliferi (con il rally del greggio provocato dal taglio della produzione da parte dell’OPEC+) e dalle banche (nel giorno in cui UniCredit avvia la prima tranche del piano di buyback). La giornata odierna segna anche il ritorno alle negoziazioni su Euronext Milan, dopo sette anni, di Olidata. Nel 2022 Olidata ha cambiato socio di maggioranza, trovando in Cristiano Rufini l’imprenditore che ha condotto la società all’operazione necessaria per la riammissione alle contrattazioni.Sul fronte macroeconomico, S&P Global ha comunicato che l’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona di marzo è sceso a 47,3 punti (toccando un minimo di quattro mesi), rispetto ai 48,5 punti del mese precedente e ai 47,1 punti del consensus.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,087. Lieve aumento dell’oro, che sale a 1.975,3 dollari l’oncia. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno del 6,59%.Avanza di poco lo spread, che si porta a +179 punti base, evidenziando un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 4,05%.Tra gli indici di Eurolandia incolore Francoforte, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, Londra avanza dello 0,65%, e si muove in modesto rialzo Parigi, evidenziando un incremento dello 0,36%.Piazza Affari continua la seduta con un guadagno sul FTSE MIB dello 0,46%, consolidando la serie di sei rialzi consecutivi, avviata lunedì scorso; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 29.439 punti. In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,21%); leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,4%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, effervescente ENI, con un progresso del 4,34%.Incandescente Tenaris, che vanta un incisivo incremento del 4,27%.Buona performance per Saipem, che cresce del 3,76%.Sostenuta Unicredit, con un discreto guadagno del 2,77%.Le peggiori performance, invece, si registrano su Iveco, che ottiene -2,35%.Scivola Interpump, con un netto svantaggio del 2,11%.Tentenna Amplifon, che cede l’1,47%.Sostanzialmente debole Poste Italiane, che registra una flessione dell’1,13%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Seco (+7,91%), OVS (+2,99%), Industrie De Nora (+2,92%) e Carel Industries (+2,58%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Saras, che ottiene -2,30%.In rosso Luve, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,71%.Spicca la prestazione negativa di Antares Vision, che scende dell’1,59%.Fincantieri scende dell’1,52%. LEGGI TUTTO