Aprile 2023

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    UFC e WWE si uniscono per creare nuovo colosso dell'intrattenimento

    (Teleborsa) – Endeavor Group e World Wrestling Entertainment (WWE) hanno firmato un accordo per formare una nuova società quotata in borsa composta da due marchi sportivi e di intrattenimento iconici, complementari e globali: UFC e WWE. Al closing, Endeavour deterrà una partecipazione di controllo del 51% nella nuova società e gli attuali azionisti WWE deterranno una partecipazione del 49% nella nuova società.Su base combinata di fine anno fiscale 2022, UFC e WWE hanno raggiunto un fatturato di 2,4 miliardi di dollari e un tasso di crescita del fatturato annuo del 10% dal 2019.”Questa è una rara opportunità per creare un pureplay globale di sport e intrattenimento dal vivo costruito per dove è diretto il settore”, ha affermato Ariel Emanuel, CEO di Endeavor. “Per decenni, Vince e il suo team hanno dimostrato un incredibile track record di innovazione e creazione di valore per gli azionisti, e siamo fiduciosi che Endeavor possa offrire un valore aggiunto significativo per gli azionisti riunendo UFC e WWE”.”Dato l’incredibile lavoro che Ari ed Endeavor hanno svolto per far crescere il marchio UFC – quasi raddoppiando le sue entrate negli ultimi sette anni – e l’immenso successo che abbiamo già avuto collaborando con il loro team in una serie di iniziative, credo che questo è senza dubbio il miglior risultato per i nostri azionisti e le altre parti interessate”, ha affermato Vincent McMahon, presidente esecutivo della WWE.La transazione valuta UFC a un valore aziendale di 12,1 miliardi di dollari e WWE a un valore aziendale di 9,3 miliardi di dollari. Secondo i termini della transazione, gli attuali azionisti della WWE trasferiranno tutto il patrimonio esistente nella nuova entità che sarà la società madre di UFC e WWE (NewCo, fino a quando non verrà nominata in un secondo momento), che intende quotarsi al New York Stock Exchange con il ticker “TKO”.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Gruppo FS, su La Freccia di aprile Chiara Francini “affamata di vita”

    (Teleborsa) – La Freccia fa propria l’affermazione della protagonista della cover di aprile, Chiara Francini, a teatro con una storia al femminile e presto in libreria con Forte e Chiara. Se lei si dichiara “affamata di vita”, l’invito del magazine di FS è di esserlo un po’ tutti, affamati di vita. Lo strillo di copertina sintetizza anche il senso di gran parte degli articoli di questo mese, focalizzati su quanto di meglio sprigiona la primavera con la sua spinta a rinascere, scoprire, viaggiare.Meta perfetta per una pausa all’aria aperta è Finale Ligure, paradiso degli sport outdoor e delle esperienze a contatto con la natura. Si può girare per l’Italia con il naso all’insù per ammirare le statue più alte del Paese, dal San Carlo di Arona al Cristo di Maratea. Per continuare poi a piedi lungo la Via Amerina, attraverso il cammino che unisce Roma a Perugia; nella piana di Sibari, seguendo le orme di civiltà millenarie, e tra le calli di Venezia, alla ricerca delle realtà urbane più creative. Celebrando le bellezze di un Paese da vivere e da proteggere, come ci ricorda la Giornata della Terra 2023, che cade il 22 aprile e invita come sempre a fare la propria parte per salvaguardare l’ambiente. Spazio anche all’arte con l’esposizione torinese Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere, per scoprire il Paese del Sol Levante nelle opere dei tre grandi maestri nipponici, tra stampe, kimono e maschere teatrali. A Palazzo Strozzi di Firenze si omaggiano i 30 anni della collezione Sandretto Re Rebaudengo con oltre 70 opere dei maggiori artisti contemporanei, da Maurizio Cattelan a Shirin Neshat. Mentre a Trieste la moda viene celebrata come un capolavoro con l’apertura di Its Arcademy-Museum of Art in Fashion, in cui si mettono in mostra 20 anni di tendenze attraverso la collezione degli stilisti che hanno partecipato al concorso Talent Support. Non mancano le interviste ai grandi nomi dello spettacolo e dello sport: da Mr. Rain, rapper rivelazione dell’ultimo Festival di Sanremo, alla reunion del duo Paola & Chiara, pronte e portare in tour le loro grandi hit; dall’attore e drammaturgo Stefano Massini al capitano della Nazionale italiana di rugby Michele Lamaro. È possibili sfogliare e leggere in formato digitale il magazine La Freccia di aprile su FSNews e su carta sulle Frecce di Trenitalia, nei FRECCIALounge e FRECCIAClub, in copia cellofanata e personale, che i lettori potranno prendere e portare via. LEGGI TUTTO

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    Saras, SGR e istituzionali depositano lista per rinnovo CdA

    (Teleborsa) – SGR e investitori istituzionali hanno depositato una lista di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Saras previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. I gestori che hanno presentato la lista sono titolari di oltre il 2,3% delle azioni ordinarie della società.La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da: Silvia Pepino; Daniele Lucà.Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conti di: Anima SGR, Arca Fondi SGR, BancoPosta Fondi SGR, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Fideuram Asset Management (Ireland), Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Asset Management SGR, Interfund Sicav e Mediolanum Gestione Fondi SGR. LEGGI TUTTO

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    Farmacosmo chiude 2022 in perdita, ricavi a +13%

    (Teleborsa) – Farmacosmo, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore Health, Pharma & Beauty, ha chiuso il 2022 con ricavi delle vendite consolidati pari a 65,7 milioni di euro (+13% rispetto al 31 dicembre 2021), un EBITDA adjusted di 0,5 milioni di euro (-68%) e un risultato d’esercizio pari a -2 milioni di euro (vs 0,4 milioni del 2021).”I risultati conseguiti nel 2022 mostrano una solida continuità nella crescita del business e prospettive future positive nonostante il contesto socioeconomico influenzato dagli importanti impatti inflazionistici, dalle tensioni geopolitiche e dalle recenti turbolenze che hanno colpito il mercato finanziario”, ha commentato l’AD Fabio de Concilio.”Le quattro operazioni di M&A perfezionate nel 2022, unitamente a quelle perfezionate nel 2023, hanno già iniziato a manifestare tutti i loro benefici nel corso del primo trimestre del 2023, permettendo alla società di guadagnare una maggiore marginalità in virtù delle numerose sinergie di costo e ricavo già implementate e non ancora visibili nel 2022″, ha aggiunto.La Posizione Finanziaria Netta della capogruppo risulta pari a 6 milioni di euro, rispetto ad una posizione finanziaria al 31 dicembre 2021 pari a 839 mila euro. La PFN si conferma robusta grazie ai proventi della quotazione non ancora investiti, a cui va aggiunto un credito IVA pari a 1,5 milioni legati principalmente ai costi di quotazione. La PFN consolidata al 31 dicembre 2022 risulta pari a 5,2 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Dotstay, perdita 2022 si allarga a 252 mila euro. Ricavi in crescita

    (Teleborsa) – Dotstay, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore immobiliare come operatore di relocation e property management per locazioni di medio-lungo termine, ha chiuso il 2022 con ricavi totali consolidati pari a 375 mila euro, in crescita del 75% rispetto ai 214 mila euro al 31 dicembre 2021. I ricavi da canoni di locazione sono stati pari a 206 mila euro, quelli per prestazione di servizi hanno raggiunto il valore di 89 mila euro e i ricavi della società controllata DS Real Estate (che si occupa di mediazione immobiliare) sono pari a 79 mila euro.L’EBITDA consolidato è pari a -145 mila euro, rispetto a -16,6 mila euro registrati al 31 dicembre 2021, frutto dell’aumento del numero di immobili in gestione, delle risorse umane e del marketing, rilanciato dalla fine del periodo pandemico che ha determinato un riavvio dell’attività e una nuova fase di startup.Il risultato netto è pari a -252 mila euro, rispetto a -22 mila euro al 31 dicembre 2021.La Posizione Finanziaria Netta consolidata è positiva (cassa) di 1,88 milioni di euro, comprensiva dell’aumento di capitale in sede di IPO, rispetto alla cassa di 33 mila euro al 31 dicembre 2021. LEGGI TUTTO

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    Vinitaly, al via a Verona la 55esima edizione: 4mila aziende da 30 nazioni

    (Teleborsa) – Ha preso il via ieri la 55esima edizione del Vinitaly, il salone dedicato al vino e ai distillati che riunisce a Verona 4mila aziende da trenta Paesi, 25mila operatori provenienti da 130 Paesi, mille top buyer da 68 nazioni, 17 padiglioni occupati per 100mila metri quadrati netti, per celebrare una filiera strategica per il Paese. Con 31,3 miliardi di euro di fatturato, quasi 8 miliardi di export, 530mila aziende e 870 mila addetti, il settore vitivinicolo italiano è, infatti, un asset importante dell’economia italiana. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly e Prometeia il vino italiano rappresenta il campione dell’export made in Italy delle 4A (Abbigliamento, Alimentare, Arredamento, Automazione), con una bilancia commerciale in attivo di 7,4 miliardi di euro.Grande l’attenzione delle istituzioni alla manifestazione: oggi alle 11 è attesa la visita della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Ieri nell’auditorium Verdi sono intervenuti all’evento inaugurale: Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati; Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste; Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, Luca Zaia, presidente delle Regione del Veneto; Damiano Tommasi, sindaco di Verona; Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona; Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, il presidente di Simest, Pasquale Salzano, e il presidente di ICE Agenzia, Matteo Zoppas. Presenti al Vinitaly anche Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri, Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Orazio Schillaci, ministro della Salute, e Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. “Abbiamo registrato un forte e positivo segnale di unità di intenti tra Veronafiere-Vinitaly e tutto il sistema istituzionale impegnato nell’internazionalizzazione del made in Italy. La presenza così numerosa e qualificata del Governo è un segnale di grande attenzione di cui siamo grati, anche a nome di tutte le nostre aziende espositrici – ha detto Bricolo, nel corso dell’inaugurazione di Vinitaly –. L’obiettivo ora è costruire insieme una piattaforma promozionale permanente e coordinata, in grado di attrarre da un lato gli investimenti sul prodotto italiano e dall’altro l’incoming sull’Italia, i suoi territori vocati e sulla rassegna che meglio la rappresenta: Vinitaly. Il Salone si conferma uno strumento strategico al servizio del made in Italy, facendo di Verona la capitale del sistema-vino nazionale”. “I numeri della filiera mostrano come il vino nell’arco di un decennio sia diventato saldamente un capitale strategico del prodotto Italia – ha commentato l’ad di Veronafiere, Maurizio Danese –. Per questo ora dobbiamo puntare a intensificare e accelerare una progettualità per rendere Vinitaly un brand ancora più efficace sullo scacchiere della domanda internazionale del nostro vino, con l’obiettivo di incrementare le presenze di operatori professionali dall’estero e il presidio permanente sui mercati globali: la prossima frontiera di radicamento del Gruppo Veronafiere, dopo Brasile e Cina, sono gli Stati Uniti, in Occidente, il Giappone e la Corea del Sud nel Far East”. LEGGI TUTTO

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    UBS-Credit Suisse, faro della procura sul deal mentre si avvicinano i tagli

    (Teleborsa) – Il procuratore federale svizzero ha aperto un’indagine sull’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, anche se non ha fornito alcuna indicazione su aspetti specifici dell’accordo di fusione che potrebbe esaminare o sulla durata dell’indagine.Il pubblico ministero sta indagando su potenziali violazioni del diritto penale del paese da parte di funzionari governativi, regolatori e dirigenti delle due banche. Ci sono “numerosi aspetti degli eventi intorno al Credit Suisse” che giustificano indagini e che devono essere analizzati per “identificare eventuali reati che potrebbero rientrare nella competenza del procuratore”, si legge in una nota.”L’Ufficio del procuratore generale vuole adempiere in modo proattivo al suo mandato e alla sua responsabilità di contribuire a una piazza finanziaria svizzera pulita e ha istituito un sistema di monitoraggio in modo da poter agire immediatamente su qualsiasi questione che rientri nella sua area di competenza”, ha aggiunto.Intanto, secondo il SonntagsZeitung, i vertici della banca nata dall’acquisizione del Credit Suisse da parte di UBS intenderebbero tagliare dal 20 al 30% dei posti di lavoro dei quasi 125.000 mila dipendenti in tutto il mondo.Ben 11.000 dipendenti saranno licenziati in Svizzera e altri 25.000 in tutto il mondo, ha affermato il quotidiano svizzero, citando un senior manager non identificato di UBS.Infine, in vista della prossima assemblea, l’importante azionista Norges Bank Investment Management – il fondo sovrano norvegese – ha annunciato che voterà contro la rielezione di diversi amministratori del Credit Suisse, tra cui il presidente Axel Lehmann. LEGGI TUTTO

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    Borse asiatiche miste tra dati macro Cina e rally del petrolio

    (Teleborsa) – Tokyo mostra un timido guadagno, con il Nikkei 225 che sta mettendo a segno un +0,58%; sulla stessa linea, Shenzhen guadagna l’1,12% rispetto alla seduta precedente. Shanghai sale dello 0,55%.I maggiori mercati asiatici sembravano quindi aver snobbato un sondaggio che ha mostrato un rallentamento della crescita nel settore manifatturiero cinese a marzo rispetto al mese precedente, con la ripresa economica post-COVID che sembra esaurirsi.Sempre sul fronte macro, è migliorata a marzo l’attività della manifattura in Giappone, mentre è peggiorato il sentiment delle imprese giapponesi, secondo l’indice Tankan.I trader si sono trovati anche a valutare la mossa a sorpresa dell’Opec+, che ha deciso di tagliare la produzione di 1 milione di barili di greggio.In frazionale calo Hong Kong (-0,49%); sulla stessa linea, poco sotto la parità Seul (-0,23%). Sotto la parità Mumbai, che mostra un calo dello 0,23%; leggermente positivo Sydney (+0,46%).Giornata fiacca per l’Euro contro la valuta nipponica, che tratta in ribasso dello 0,54%. Appiattita la performance dell’Euro nei confronti della divisa cinese, che tratta con un modesto -0,37%. Frazionale ribasso per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che scambia con una perdita dello 0,68%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese è pari 0,37%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese scambia 2,87%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati asiatici:Lunedì 03/04/202301:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 47,7 punti)01:50 Giappone: Indice Tankan, trimestrale (atteso 3 punti; preced. 7 punti)02:45 Cina: PMI manifatturiero Caixin (atteso 51,7 punti; preced. 51,6 punti)Giovedì 06/04/202302:45 Cina: PMI servizi Caixin (preced. 55 punti)Venerdì 07/04/202301:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso -0,4%; preced. 2,7%). LEGGI TUTTO