Agosto 2023

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    Commissione UE autorizza l’acquisizione di Wasco da parte di Rexel

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione dell’olandese Wasco da parte della francese Rexel.Wasco è specializzata nella distribuzione a clienti professionali di prodotti e servizi legati agli impianti elettrici. Rexel opera principalmente come distributore di prodotti sanitari e di climatizzazione, nonché di pezzi di ricambio.La Commissione ha concluso che l’acquisizione proposta non solleverebbe problemi sotto il profilo della concorrenza, dato il suo impatto molto limitato sulla struttura del mercato. L’operazione è stata esaminata secondo la procedura semplificata. LEGGI TUTTO

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    Danaher acquisirà Abcam in operazione da 5,7 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Danaher, società statunitense attiva nel campo della scienza e della tecnologia, ha stipulato un accordo definitivo per l’acquisizione di Abcam, società britannica attiva nella fornitura di beni di consumo proteici, in base al quale acquisirà tutte le azioni in circolazione di Abcam per 24,00 dollari per azione in contanti, ovvero un valore aziendale totale di circa 5,7 miliardi di dollari compreso l’indebitamento.Fondata nel 1998 e con sede a Cambridge, nel Regno Unito, Abcam offre alla comunità scientifica anticorpi, reagenti, biomarcatori e test. Le sue tecnologie sono utilizzate da circa 750.000 ricercatori. Si prevede che Abcam opererà come società operativa e marchio autonomo all’interno del segmento Life Sciences di Danaher.”Non potremmo essere più entusiasti di accogliere Abcam in Danaher – ha commentato Rainer Blair, CEO di Danaher – La lunga esperienza di innovazione, l’eccezionale qualità dei prodotti e l’ampiezza del portafoglio di anticorpi di Abcam li posiziona come partner chiave per la comunità scientifica”.Si prevede che la transazione si concluderà a metà del 2024 ed è soggetta alle consuete condizioni, tra cui il ricevimento delle approvazioni normative e l’approvazione degli azionisti di Abcam. Danaher prevede di finanziare l’acquisizione utilizzando la liquidità disponibile e i proventi derivanti dall’emissione di commercial paper. LEGGI TUTTO

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    Renault, possibile IPO della controllata Ampere nella primavera 2024

    (Teleborsa) – Renault, gruppo francese attivo nel settore automotive, punta a quotare in Borsa la sua controllata Ampere, focalizzata sui veicoli elettrici, nella primavera del 2024. Lo ha detto il CEO Luca de Meo in un’intervista all’emittente francese Bfm TV, spiegando che Renault punta a separare la controllata dal resto del gruppo l’1 novembre di quest’anno.”Così ci separiamo e poi vediamo se ci sono le condizioni giuste per andare in Borsa”, ha commentato, aggiungendo che primavera 2024 sarebbe una probabile finestra per la quotazione.Alla presentazione del nuovo piano strategico, a novembre 2022, la casa automobilistica francese aveva detto che puntava alla quotazione di Ampere su Euronext Paris già nel secondo semestre 2023, con Renault che manterrà una forte maggioranza e il supporto di potenziali investitori strategici (tra cui Qualcomm Technologies).”La separazione dell’azienda dal resto del gruppo è già stata fatta con Horse”, la filiale dedicata ai motori termici e ibridi, ed “è andata davvero bene”, ha spigato de Meo. La separazione è entrata in vigore il 1° luglio, “abbiamo dovuto rivedere 20 mila contratti di fornitura”, è stata “super complessa”. LEGGI TUTTO

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    EXOR, Elkann: investimento in Philips naturale evoluzione verso settore salute

    (Teleborsa) – John Elkann, presidente di Stellantis e Ferrari, torna a parlare dell’investimento di EXOR in Philips, in una intervista rilasciata al Financial Times, e lo definisce “parte di una naturale evoluzione” del portafoglio di Exor, la holding di partecipazioni di famiglia, focalizzata nei settori della salute, della tecnologia e del lusso.Elkann ha spiegato che Exor ha “una forte affinità con l’assistenza sanitaria” e l’investimento effettuato lo scorso anno nel gruppo sanitario francese Institut Merieux lo dimostra, avendo “rafforzato la nostra convinzione sull’importanza di questo settore e sulla sua crescita potenziale”. Il FT ripercorre un po’ la storia della hoding parallelamente a quella della famiglia, ricordando che sotto Gianni Agnelli, nonno di Elkann, l’attività era focalizzata sull’industria automobilistica, ma la holdng aveva anche altre partecipaizoni nei settori alimentare, finanziario, dei consumi e immobiliare, nei media e nel calcio. Quando Elkann entrò nella holding di famiglia – ricorda il quotidnao britannico – Fiat era piena di debiti ed il futuro del gruppo era in bilico, ma sotto la guida di Elkann, Exor ha aumentato il proprio patrimonio netto da circa quattro miliardi di euro nel 2009 a 33 miliardi di euro quest’anno e le sue azioni Exor sono passate da valori a una cifra agli attuali 80 euro per azione. Elkann ha raccontato che il primo decennio dopo la morte del nonno fu di conservazione, poi di stabilizzazione, per garantire una crescita costante, ma ora Exor ha promesso di reinvestire i proventi della vendita di PartnerRe nei tre settori chiave della tecnologia, del lusso e della sanità.”Stiamo chiaramente guardando ai settori che hanno il vento a favore”, ha confermato al FT Suzanne Heywood, direttore operativo di Exor e presidente di CNH Industrial, aggiungendo n”siamo cresciuti ma siamo ancora una squadra snella e affiatata, il che ci porta a essere molto concentrati su dove vogliamo investire”. Exor quest’anno è tornata anche nel settore dei servizi finanziari con il lancio di Lingotto, una societaà’ di investimento con sede a Londra presieduta dall’ex cancelliere britannico George Osborne.A proposito del futuro Elkann afferma che “non c’è alcuna certezza su ciò che ci aspetta. Ciò che è chiaro per noi è il nostro scopo, ovvero costruire grandi aziende con grandi persone”. LEGGI TUTTO

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    Powell e Lagarde si confermano falco: ecco i possibili riflessi sull’economia

    (Teleborsa) – Ancora indicazioni da falco sono arrivate dalla Fed e dalla BCE a Jackson Hole, a dispetto di chi attendeva una svolta nella politica monetaria e la promessa di una inversione di tendenza a breve. Nulla di tutto ciò, anzi, il Presidente Jerome Powell ha continuato a ripetere il suo mantra, sottolineando che le decisioni dipenderanno dai dati e che la banca centrale americana manterrà una politica restrittiva sino a quando non sarà sicura che l’inflazione si sta muovendo verso il suo target del 2%. Una promessa che è la stessa della BCE, che non può che seguire la scia, nonostante in Europa vi siano già chiari segnali di recessione.Powell: avanti tutta con tassi più alti”Il lavoro della Federal Reserve è di riportare l’inflazione al 2% e lo faremo”, ha chiarito Powell, aggiungendo “abbiamo alzato i tassi in maniera significativa e sebbene l’inflazione sia scesa rispetto al picco, uno sviluppo gradito, rimane troppo alta e pertanto rimaniamo intenzionati ad alzare i tassi ancora fino a che l’inflazione scenderà verso l’obiettivo del 2%”. Il numero uno della Fed ha poi ribadito che ripristinare la stabilità dei prezzi è cruciale per sodisfare il doppio mandato di assicurare una bassa inflazione ed un solido mercato del lavoro e “servirà la stabilità dei prezzi per ottenere un periodo sostenuto di forti condizioni del mercato del lavoro a beneficio di tutti”.Lagarde: non è finita, avanti con attenzioneConsiderazioni analoghe son state consegnate dalla Presidente della BCE Christine Lagarde, che però si sta confrontando con uno scenario più complesso dove la recessione è già una realtà. Secondo Lagarde, “la sfida contro l’inflazione non è ancora vinta” e l’Istituto di Francoforte deve “stabilire i tassi di interesse a un livello sufficientemente restrittivo per il tempo necessario per raggiungere in maniera tempestiva il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2%”. “Guardando avanti dobbiamo restare chiari nel nostro obiettivo, flessibili nelle nostre analisi e umili nel come comunichiamo”, ha ammesso la Presidente riconoscendo che non esiste un “manuale di istruzioni” per gestire la situazione attuale e che in una fase di incertezza come quella attuale “è anche più importante che le banche centrali forniscano un’ancora numerica per le economie e che assicurino la stabilità dei prezzi in linea con i loro mandati”. La BCE alle prese con un euro più forte e rendimenti obbligazionari troppo elevati “Il fatto che la Fed continuerà a dipendere dai dati e potrebbe alzare ancora i tassi in risposta alla forte crescita e alla tenuta del mercato del lavoro, mantenendo una politica restrittiva per un periodo prolungato, ha implicazioni importanti per l’Europa e la Bce”, sottolinea Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price.Per l’economista “ci sono chiari segnali che l’economia europea sta scivolando verso la recessione” e l’ipotesi che la Fed alzi ancora i tassi “indebolirebbe l’euro nei confronti del dollaro” e “darebbe sollievo all’industria manifatturiera europea in difficoltà”, ma “l’inflazione rimarrebbe più a lungo al di sopra dell’obiettivo rispetto a quanto previsto in precedenza” a causa dei rincari del costo delle materie prime in euro. “La Bce potrebbe quindi essere costretta a rialzare nuovamente i tassi o a mantenere la politica più restrittiva più a lungo”, sostiene Wieladek, secondo cui vi sarebbe anche “un aumento dei rendimenti obbligazionari globali, il che rappresenta una sfida significativa per la sostenibilità del debito della periferia europea”. “Il rapporto debito/PIL in Italia supera ormai il 150% e le prospettive di crescita a lungo termine sono deboli. Ciò comporta il rischio che i mercati tornino a percepire la dinamica del debito italiano come insostenibile. Ciò significa anche che sarà difficile per la Bce svincolare completamente dal proprio bilancio i BTP in suo possesso. A causa di questi rischi, il QT della Bce potrebbe quindi avere una portata più limitata rispetto a quello di altre banche centrali”. LEGGI TUTTO

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    Marconcini (Generali Italia): Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore “unicum in panorama assicurativo italiano”

    (Teleborsa) – “La Business Uniti Enti Religiosi e Terzo Settore di Cattolica (Generali Italia) è un unicum nel panorama assicurativo italiano”.Lo ha detto Samuele Marconcini, Chief Cattolica Business Unit Officer di Generali Italia, al meeting di Rimini spiegando che “si tratta di una struttura espressamente dedicata alle esigenze del mondo della Chiesa, del volontariato, delle imprese sociali e di quanti donano tempo ed impegno a favore degli altri. La BUERTS è una direzione in grado di leggere le singole ed articolate esigenze di protezione espresse da questo mondo grazie al lavoro di professionisti qualificati che operano sul territorio, in stretta relazione con le persone. Ed è proprio la relazione, il rapporto costante, che nel tempo si tramuta in conoscenza e fiducia, persino amicizia, che ci rende possibile creare le condizioni perché queste realtà possano lavorare e possano lavorare bene”.”Mettere al centro la qualità dei rapporti che si instaurano negli ambienti di lavoro è il segreto per dare significato al nostro tempo. E al ruolo che abbiamo scelto per noi nella società in cui viviamo”, conclude Marconcini, LEGGI TUTTO

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    OPA Exprivia, adesioni oltre il 6,5%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Abaco3 sulle azioni ordinarie di Exprivia, società quotata su Euronext Milan e attiva nello sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazione di servizi IT, risulta che oggi, 25 agosto 2023, sono state presentate 230.072 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 1.483.822, pari al 6,58% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 24 luglio 2023 e terminerà il 4 settembre 2023. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Exprivia acquistate sul mercato nei giorni 1 e 4 settembre 2023 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Caro-benzina, voli e traghetti: controesodo amaro, i numeri

    (Teleborsa) – Quella che stiamo per archiviare sarà ricordata come l’estate segnata dal caro-prezzi: altri 11 milioni saranno in strada nel fine settimana secondo Anas dopo il controesodo successivo al 15 agosto. E per loro non ci sono buone notizie. Anzi. Chi, ad esempio, dovesse cercare ora un volo per tornare dalla Sardegna o dalla Sicilia il 27 agosto – ha verificato Assoutenti – si troverebbe a sborsare anche oltre 300 euro (la tratta più cara rintracciata è la Cagliari-Bologna da 390 euro). Non va meglio a chi ha deciso di rientrare in auto che dovrà farei i conti con l’ormai scontata sorpresa di trovare in autostrada a self service con la benzina ben oltre i 2 euro al litro (2,020 la rilevazione Mimit di oggi). La situazione non cambia in città dove il prezzo medio più alto self per la benzina tra le diverse regioni è ancora in Basilicata a 1,972 euro. Punte fino a 2,798 euro si registrano sulla A21 Torino-Piacenza per la benzina servita. Rientro amaro anche per quanti scelgono il traghetto dalle isole: per un Palermo-Genova – spiega ad esempio Assoutenti – 2 adulti, 2 figli e auto spendono il 27 agosto 801 euro.E rincari si segnalano anche per i treni. LEGGI TUTTO