Agosto 2023

Monthly Archives

More stories

  • in

    Italmobiliare, Morgan Stanley ha quota potenziale del 5,210%

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha una quota potenziale pari al 5,210% nel capitale di Italmobiliare, holding di partecipazioni quotata su Euronext STAR Milan e il cui controllo fa capo alla famiglia Pesenti. È quanto emerge dalle comunicazioni della CONSOB relative alle partecipazioni rilevanti, dove viene segnalato che l’operazione risale al 15 agosto 2023. La comunicazione è stata effettuata, su base volontaria, per aggiornamento della partecipazione aggregata.In particolare, il 4,121% sono diritti di voto riferibili ad azioni (quota classificata come indiretta proprietà prestatario), mentre l’1,090% è costituito da azioni oggetto di contratti di prestito titoli senza data di scadenza e con possibilità di restituzione in qualsiasi momento a discrezione del prestatore. LEGGI TUTTO

  • in

    Regno Unito, un Ceo guadagna 118 volte più di un suo dipendente

    (Teleborsa) – Nel Regno Unito aumenta il divario salariale tra i top manager delle maggiori società quotate in borsa, che hanno goduto di aumenti salariali del 16% l’anno scorso, e i dipendenti alle prese con la peggiore crisi del costo della vita in una generazione. Secondo infatti uno studio del think tank indipendente High Pay Centre, un amministratore delegato di una compagnia dell’indice FTSE 100 nel 2022 è stato pagato in media 118 volte più di un lavoratore a tempo pieno, rispetto alle 108 volte del 2021. Lo stipendio più alto è quello di Pascal Soriot, amministratore delegato del colosso farmaceutico AstraZeneca, con 16,85 milioni di sterline, seguito da Charles Woodburn del gigante degli armamenti BAE Systems, che ha guadagnato 10,69 milioni di sterline. Sempre secondo la ricerca, la retribuzione media per un ‘Ceo’ del FTSE 100 è aumentata da 3,38 milioni di sterline nel 2021 a 3,91 milioni nel 2022. Mentre i salari dei lavoratori sono stati fortemente erosi dal caro vita. I sindacati hanno commentato i risultati sottolineando come la Gran Bretagna sia diventata “una terra di estremi grotteschi”. “Mentre milioni di famiglie hanno visto i loro bilanci devastati dalla crisi del costo della vita, i top manager hanno goduto di aumenti salariali eccezionali”, ha dichiarato Paul Nowak, segretario generale di Tuc, massima organizzazione di coordinamento sindacale del Regno Unito.(Foto: Ben Tovee su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Nordson positiva nonostante trimestre e guidance

    (Teleborsa) – Modesto recupero per Nordson, che passa di mano in progresso dell’1,21%, dopo aver perso terreno in scia alla trimestrale e alla delusione per la guidance. Il produttore di apparecchiature per la fornitura di adesivi ha registrato un fatturato di 648,7 milioni di dollari, inferiore ai 664,9 milioni di dollari previsti dagli analisti. Per l’intero anno, Nordson stima utili per azione compresi tra 8,90 e 9,05 dollari, inferiore alla precedente guidance 8,90-9,30 dollari, nonché alla stima indicata dagli analisti di 9,06 dollari per azione.Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice S&P-500, evidenzia un rallentamento del trend di Nordson rispetto all’indice del basket statunitense, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.Analizzando lo scenario di Nordson si evidenzia un ampliamento della fase ribassista al test del supporto 228,5 USD. Prima resistenza a 236,6. Le attese sono per un prolungamento della linea negativa verso nuovi minimi a 223,4. LEGGI TUTTO

  • in

    Salario minimo, Ocse: “Sostegno contro l’inflazione. Non c’è spirale prezzi-salari”

    (Teleborsa) – Mentre in Italia il dibattito sul salario minimo è acceso – con aperture al confronto espresse anche ieri dalla ministra del Lavoro Marina Calderone –, in attesa che il tema torni al centro del confronto già a settembre, un assist alle opposizioni arriva dall’Ocse e dal Financial Times. “I salari minimi si sono rivelati in media nei paesi Ocse uno strumento politico utile per proteggere i lavoratori più vulnerabili dall’aumento dei prezzi. Gli aggiustamenti dei salari minimi nominali hanno contribuito a contenere l’impatto dell’inflazione sul potere d’acquisto dei lavoratori a bassa retribuzione” affermano gli economisti Ocse Sandrine Cazes e Andrea Garnero, in uno studio pubblicato dal Centro per la ricerca sulla politica economica (Cepr). “La nostra analisi – proseguono – mostra che il rischio di alimentare ulteriormente l’inflazione aumentando i salari minimi è limitato”.Per gli economisti dell’Ocse “i salari minimi legali dovrebbero – dunque – continuare ad adeguarsi regolarmente”. L’analisi di Cazes e Garnero ricorda come negli ultimi due anni a fronte di un’inflazione che non si vedeva da decenni, i salari reali sono scesi per diversi trimestri per arrivare a fine 2022 sotto del 2,2% rispetto all’ultimo trimestre del 2019 (in 24 su 34 Paesi di cui ci sono i dati). Tra dicembre 2020 e maggio 2023, quasi tutti i paesi Ocse hanno adottato misure per aumentare i propri salari minimi per tenere il passo con l’inflazione: in media i salari minimi legali nominali sono aumentati del 29% tra dicembre 2020 e maggio 2023, mentre i prezzi sono aumentati del 24,6% nello stesso periodo. Lo studio ricorda le differenze tra i diversi Paesi, con adeguamenti semestrali o annuali, discrezionali o automatici in caso di indicizzazione e appunto il timore di una spirale prezzi-salari. “La maggior parte degli studi empirici concorda sul fatto che parte degli aumenti del salario minimo viene trasferita ai consumatori” si legge nel report citando uno studio secondo il quale nel Regno Unito un aumento del salario minimo del 20% porterebbe solo ad un aumento dell’inflazione dello 0,2%, cioè “minimo”. Lo studio evidenzia come “aumenti salariali minimi regolari e sostenuti in periodi di alta inflazione” contribuiscano a “salvaguardare il potere d’acquisto dei salariati minimi e possono contribuire a ridurre la disuguaglianza nel lavoro”. L’indicizzazione automatica “può anche aumentare la visibilità e la trasparenza per le imprese”, o può “ridurre i margini di giudizio” per governi o parti sociali. Pur con le “potenziali insidie – si legge nello studio –, nel contesto di un’inflazione elevata, riteniamo che sia importante garantire aggiustamenti regolari dei salari minimi legali poiché i guadagni reali tendono ad essere erosi mentre l’inflazione rimane elevata”. Un giudizio positivo sul salario minimo arriva anche dal Financial Times. “Il salario minimo funziona perché riduce la disuguaglianza salariale senza penalizzare l’occupazione, anche se la produttività non viene incrementata” si legge in un’analisi pubblicata dal Ft. Quando la Germania ha introdotto il salario minimo nel 2015 – ricorda il quotidiano britannico – ha ridotto la disuguaglianza salariale senza danneggiare le prospettive occupazionali delle persone. Lo stesso è accaduto nel Regno Unito: quando nel 2016 il governo conservatore ha aumentato il salario minimo per gli over 25, questo non ha incrementato granché la produttività, ma ha ridotto le retribuzioni basse e allo stesso tempo sono cresciuti i livelli di occupazione. Altri paesi e regioni hanno adottato lo stesso approccio, dalla Corea del Sud a diversi Stati degli Usa. E, anche di fronte alle spinte inflazionistiche – sottolinea il Ft – la misura sembra aver tenuto. Giudizi subito cavalcati dalle opposizioni che puntano a scalfire il muro alzato dal governo Meloni sulla misura. “Dal Financial Times all’Ocse oggi arriva una promozione netta e inequivocabile del salario minimo. Non perché hanno aderito alla petizione popolare lanciata dalle opposizioni, ma perché – afferma Arturo Scotto, capogruppo del Partito democratico in commissione Lavoro – sono abituati a dare giudizi oggettivi. Che spiegano che il salario minimo rafforza la contrattazione e non innesca alcuna spirale inflazionistica. La nostra destra invece costruisce fantasmi immaginari senza alcun fondamento scientifico né riferimenti internazionali. Il loro sovranismo spinge l’Italia a diventare sempre di più la provincia dei diritti negati e dei salari bassi”. “Anche il Financial Times – gli fa eco la capogruppo del M5S in commissione Lavoro alla Camera, Valentina Barzotti – promuove senza se e senza ma il salario minimo legale, definendolo come uno strumento utile per ridurre la disuguaglianza salariale senza penalizzare l’occupazione né innescare la spirale inflazione-salari evocata dal Governo nel Def per assecondare la logica della moderazione salariale. Mentre è già realtà in 22 Paesi UE su 27, in Italia abbiamo una maggioranza e un Governo che, in modo assurdo, si ostinano a dire no ad una misura che porterebbe benefici a quasi 4 milioni di lavoratrici e lavoratori. La raccolta firme a sostegno della nostra proposta viaggia a vele spiegate e ha già raggiunto 300mila sottoscrizioni: FdI, Lega e Forza Italia saranno pure maggioranza in Parlamento, ma su questo tema sicuramente non lo sono nel Paese”. LEGGI TUTTO

  • in

    AppLovin in rialzo, assist da analisti

    (Teleborsa) – Seduta vivace oggi per Applovin, protagonista di un allungo verso l’alto, con un progresso dell’1,82%.A fare da assist alle azioni contribuisce la promozione giunta dagli analisti di Jefferies. Gli esperti dell’ufficio studi hanno rivisto al rialzo il giudizio sul titolo portandolo a “buy” da un precedente “hold”. Secondo l’ufficio studi la società dovrebbe continuare a conquistare quote di mercato e a far crescere il proprio segmento software.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del Nasdaq 100. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Applovin rispetto all’indice di riferimento.Lo status tecnico di Applovin è in rafforzamento nel breve periodo, con area di resistenza vista a 40,51 USD, mentre il primo supporto è stimato a 39,12. Le implicazioni tecniche propendono per un ampliamento della performance in senso rialzista, con resistenza vista a quota 41,9. LEGGI TUTTO

  • in

    OPA Exprivia, adesioni oltre il 4,8%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Abaco3 sulle azioni ordinarie di Exprivia, società quotata su Euronext Milan e attiva nello sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazione di servizi IT, risulta che oggi, 22 agosto 2023, sono state presentate 17.369 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 1.087.466, pari al 4,82% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 24 luglio 2023 e terminerà il 4 settembre 2023. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Exprivia acquistate sul mercato nei giorni 1 e 4 settembre 2023 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

  • in

    INWIT, acquistate oltre 280 mila azioni proprie

    (Teleborsa) – INWIT, nell’ambito della prima tranche di riacquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato tra il 14 e il 18 agosto 2023, complessivamente 286.748 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 11,2141 euro, per un controvalore pari a 3.215.621,72 euro.Al 18 agosto, considerando le azioni proprie già in portafoglio, Infrastrutture Wireless Italiane detiene 3.408.479 azioni proprie pari a circa lo 0,35% del capitale sociale.In Borsa, giornata incolore per la Società italiana che opera nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, che chiude la seduta del 22 agosto con una variazione percentuale negativa dello 0,59% rispetto alla sessione precedente. LEGGI TUTTO