Agosto 2023

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    Da fisco a pensioni: le sfide per rispondere al crollo delle nascite (che minaccia l’economia)

    (Teleborsa) – Si fanno sentire sempre di più gli effetti della denatalità sull’ economia. Il tema è tornato di strettissima attualità nelle scorse ore in scia alle dichiarazioni del Ministro dell’economia Giorgetti. “Il tema della natalità è un tema fondamentale: non c’è nessuna riforma previdenziale che tiene nel medio-lungo periodo con i numeri della natalità che abbiamo oggi in questo Paese”, ha sottolineato il titolare del MEF durante il Meeting di Rimini.Sull’argomento oggi è tornato anche il il viceministro dell’Economia Maurizio Leo “il tema della natalità è per noi assolutamente fondamentale, e per questo dovremo cercare di individuare delle risorse per sostenere le famiglie, soprattutto quelle che mettono la mondo figli e quelle che hanno più figli. Dovremo fare in modo di aiutare le famiglie che hanno 3 figli, che non sono numerosissime. Quindi da questo punto di vista si può ritenere che l’impegno non sia eccessivamente oneroso”, ha detto intervenendo al Meeting di Rimini. “Il discorso della natalità, soprattutto per le famiglie che hanno più di tre figli può essere sicuramente affrontato”, ha aggiunto.Numeri messi nero su bianco dall’ex presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo che intervenendo al Meeting di Rimini ha illustrato alcune statistiche sull’andamento delle nascite in Italia dall’unità nazionale ad oggi, evidenziando come si assista ad un “crollo drastico dal 2008 fino a 393mila nati nel 2022: sono 9 anni che ogni anno facciamo il record della più bassa natalità di sempre nella storia del nostro paese. I primi 5 mesi del 2023 sono ancora più bassi, la variazione è circa 1,5%, rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente: quindi il record del 2022, 393mila nuovi nati, siamo destinati a migliorarlo al ribasso. Nel 1943, primo trimestre, 243mila nati, in guerra. Nel 2023, primo trimestre, 91mila nati, in pace. Certo le difficoltà ci sono, ma immaginate le difficoltà che c’erano nel 1943″”Dal 1 gennaio 2014 al 31 maggio 2023 la popolazione italiana ha perso 1 milione e 561 mila residenti, cioè la somma della popolazione di Milano più Brescia. La differenza nati-morti è sempre stata decisamente negativa, anche prima del Covid, e il saldo migratorio non è più riuscito a compensare questa differenza. Il vero colpevole di queste dinamiche è proprio la caduta della natalità”, ha aggiunto.(Foto: © Giuseppe Porzani / 123RF) LEGGI TUTTO

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    AbitareIn, riepilogo sul buyback

    (Teleborsa) – AbitareIn ha comunicato di aver acquistato, tra il 14 e il 18 agosto 2023, complessive 13.442 azioni ordinarie proprie al prezzo medio di 5,4070 euro per azione, per un controvalore complessivo di 72.572,22 euro, in esecuzione della delibera assembleare del 14 luglio 2023.A seguito degli acquisti effettuati, al 18 agosto, AbitareIn detiene 76.035 azioni ordinarie proprie, rappresentative dello 0,28% del capitale sociale della Società.A Milano, oggi, frazionale ribasso per AbitareIn, che chiude gli scambi con una perdita dello 0,37%. LEGGI TUTTO

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    Positivi i mercati europei. Focus su Jackson Hole

    (Teleborsa) – Acquisti diffusi sui listini azionari europei, con il FTSE MIB che mette a segno la stessa performance positiva del Vecchio Continente. Nel frattempo resta senza direzione negli USA l’S&P-500, in un’ottava che resta caratterizzata dall’attesa per il simposio dei banchieri centrali di Jackson Hole. Sul mercato valutario, prevale la cautela sull’Euro / Dollaro USA, che continua la seduta con un leggero calo dello 0,41%. L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.898,2 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-0,33%) si attesta su 79,85 dollari per barile.Retrocede di poco lo spread, che raggiunge quota +168 punti base, mostrando un piccolo calo di 3 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,31%.Tra le principali Borse europee giornata moderatamente positiva per Francoforte, che sale di un frazionale +0,66%, andamento cauto per Londra, che mostra una performance pari a +0,18%, e seduta senza slancio per Parigi, che riflette un moderato aumento dello 0,59%. Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che avanza a 28.167 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share procede a piccoli passi, avanzando a 30.141 punti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Prysmian (+4,00%), DiaSorin (+2,77%), STMicroelectronics (+2,47%) e Interpump (+1,69%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Tenaris, che continua la seduta con -0,85%.Tentenna Telecom Italia, con un modesto ribasso dello 0,75%.Giornata fiacca per Campari, che segna un calo dello 0,73%.Piccola perdita per Banca MPS, che scambia con un -0,61%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Carel Industries (+2,38%), Buzzi Unicem (+2,34%), Sesa (+1,95%) e GVS (+1,88%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Caltagirone SpA, che ottiene -1,76%.Sotto pressione MFE A, che accusa un calo dell’1,60%.Scivola Safilo, con un netto svantaggio dell’1,56%.Tentenna LU-VE Group, che cede l’1,31%. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, Air Moldova prolunga sospensione voli fino al 14 settembre

    (Teleborsa) – La compagnia di bandiera moldava Air Moldova ha annunciato di avere ulteriormente esteso, fino al 14 settembre, la sospensione di tutti i suoi voli nell’ambito di un processo di ristrutturazione per problemi finanziari. Lo riferisce l’agenzia Moldpres citando un comunicato della compagnia. I passeggeri che hanno comprato biglietti per viaggiare in questo periodo saranno rimborsati, si sottolinea nella nota.Air Moldova ha sospeso tutti i suoi voli dall’inizio di maggio per quello che ha definito un processo di riorganizzazione, ma ha smentito voci su una possibile bancarotta. Il direttore dell’Autorità dell’aviazione civile, Vasile Saramet, ha tuttavia affermato che la compagnia potrebbe non riprendere più ad operare sull’aeroporto internazionale di Chisinau. LEGGI TUTTO

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    Commissione Ue: altri 1,5 miliardi di euro di aiuti all’Ucraina

    (Teleborsa) – Nell’ambito del pacchetto di Assistenza Macrofinanziaria + per l’Ucraina, la Commissione europea ha erogato oggi altri 1,5 miliardi di euro. Con questo strumento, l’Ue – fa sapere la Commissione in una nota – cerca di aiutare l’Ucraina a coprire le sue esigenze di finanziamento immediate, con un sostegno finanziario stabile, prevedibile e consistente nel 2023. Con il pagamento di oggi l’ammontare degli aiuti versati quest’anno all’Ucraina nel quadro dell’Assistenza Macrofinanziaria + arriva a 12 miliardi di euro. Nel dettaglio questo sostegno aiuterà l’Ucraina a continuare a pagare salari e pensioni e a mantenere in funzione i servizi pubblici essenziali, come ospedali, scuole e alloggi per le persone trasferite. Permetterà inoltre all’Ucraina di garantire la stabilità macroeconomica e ripristinare le infrastrutture critiche distrutte dalla Russia nella sua guerra di aggressione, come infrastrutture energetiche, sistemi idrici, reti di trasporto, strade e ponti.”Stiamo mobilitando ogni sforzo per aiutare l’Ucraina. Oggi abbiamo versato altri 1,5 miliardi di euro in assistenza al Paese, mentre affronta la brutale guerra di aggressione della Russia e lavora al ripristino delle sue infrastrutture. E il nostro sostegno andrà ben oltre il 2023. Continueremo a stare al fianco dell’Ucraina, proponendo un sostegno fino a 50 miliardi di euro per il periodo 2024-2027″ ha commentato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Complessivamente, dall’inizio della guerra, il sostegno all’Ucraina e agli ucraini ammonta a 76 miliardi di euro. Ciò include il sostegno finanziario, umanitario, di emergenza e militare all’Ucraina da parte dell’Ue, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie europee, nonché le risorse messe a disposizione per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze degli ucraini in fuga dalla guerra. Il 20 giugno la Commissione ha proposto di istituire uno strumento dedicato che fornisca sostegno coerente, prevedibile e flessibile all’Ucraina per il periodo 2024-2027, per un importo complessivo fino a 50 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    CIR prosegue l’acquisto di azioni proprie. Raggiunto il 4,3% del capitale sociale

    (Teleborsa) – CIR, nell’ambito del piano di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, dal 14 al 18 agosto 2023, complessivamente 236.901 azioni al prezzo unitario medio di 0,3962 euro per un controvalore pari a 93.867,72 euro.Al 21 agosto CIR possiede un totale di 47.578.227 azioni proprie, pari al 4,30% del capitale sociale. Le società controllate non possiedono azioni della Società.Intanto, sul listino milanese, CIR fa un passo indietro rispetto al prezzo di chiusura precedente, attestandosi a 0,3975 euro, con un calo dello 0,62%. LEGGI TUTTO

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    Fabrinet brilla al Nyse, titolo festeggia trimestrale

    (Teleborsa) – Brilla Fabrinet, che passa di mano con un aumento del 26,85%.A fare da assist alle azioni contribuisce la trimestrale superiore alle aspettative annunciata dal fornitore di servizi di produzione elettronica. Il quarto trimestre si è chiuso con utili per azione di 1,86 dollari superiori all’EPS di 1,80 dollari previsto dagli analisti. I ricavi sono stati pari a 655,9 milioni di dollari contro i 641,4 milioni stimati dal consensus.Comparando l’andamento del titolo con l’S&P-500, su base settimanale, si nota che Fabrinet mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +21,56%, rispetto a -1,9% dell’indice del basket statunitense).Lo status tecnico di Fabrinet mostra segnali di peggioramento con area di supporto fissata a 143,1 USD, mentre al rialzo l’area di resistenza è individuata a 153,7. Per la prossima seduta potremmo assistere ad un nuovo spunto ribassista con target stimato verosimilmente a 138. LEGGI TUTTO

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    USA, in calo la vendita di case esistenti a luglio

    (Teleborsa) – Segnali di debolezza giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a luglio 2023 un calo del 2,2%. È quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il -3,3% riportato a giugno. Sono state vendute 4,07 milioni di abitazioni rispetto ai 4,16 milioni di giugno ed ai 4,15 milioni di unità previsti dagli analisti. Su base annua, le vendite sono scese del 18,9%. LEGGI TUTTO