Agosto 2023

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    Risparmio, viaggi e auto le priorità per i giovani

    (Teleborsa) – Sono oltre 600 mila e si caratterizzano per un forte utilizzo del digitale in ogni ambito della propria vita, compresa la gestione finanziaria. Sono i giovani della fascia 18/25 anni e rappresentano la maggior parte (il 37%) della customer base della fintech HYPE che ha analizzato il loro comportamento in maniera aggregata per indagarne complessivamente la propensione al risparmio. Il cluster, complice anche una ridotta disponibilità economica vista l’età, non appare particolarmente propenso al risparmio (solo il 10% ha attivato le funzionalità di accumulo di denaro) e, a differenza delle generazioni precedenti, l’accumulo non è finalizzato ad importanti obiettivi di lungo periodo ma a quelli direttamente connessi alla quotidianità: 60mila giovani (il 10% dei 600 mila totali) hanno scelto di affidarsi ad HYPE per mettere da parte in media 650 euro a persona. Su 17.500 obiettivi impostati (in media 1,25 a testa), nell’ 83% dei casi è stata indicata una specifica finalità. Il 53% degli utilizzatori della funzione risparmi presi in considerazione preferisce affidarsi alle modalità di pianificazione automatica del risparmio disponibile gratuitamente in app.Rispetto agli obiettivi in cui viene indicato un preciso traguardo, viaggi e auto sono le due categorie più gettonate rappresentando rispettivamente il 26% e il 12% del totale, mentre in pochissimi (2%) risparmiano per lo studio e l’acquisto di una casa non è praticamente contemplato. Gli uomini mostrano maggiore attitudine e rappresentano infatti il 65% dei giovani che risparmiano.A livello di box risparmio attivati, trionfa la Lombardia con il 20,8%, a seguire Lazio, 11,2%, 11% Piemonte, 9% Veneto, 7,2% Campania, Emilia-Romagna e Sicilia con il 7%. Veneto, Val d’Aosta, Emilia-Romagna, Lombardia sono infine le regioni in cui in base ai dati raccolti dallo studio si risparmia di più dal punto di vista di denaro accantonato. LEGGI TUTTO

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    Macy’s, utile secondo trimestre in netto calo per sconti su prodotti

    (Teleborsa) – Macy’s, storica catena della grande distribuzione statunitense, ha chiuso il secondo trimestre del 2023 con vendite nette pari a 5 miliardi di dollari, in calo dell’8% rispetto al secondo trimestre del 2022. Le vendite comparabili sono state in calo dell’8,2% per i negozi di proprietà e del 7,3% comprendendo anche le licenze. La perdita per azione è stata di 0,08 dollari e l’utile rettificato per azione di 0,26 dollari; ciò si confronta con un utile per azione di 0,99 dollari e un utile rettificato per azione di 1 dollaro nel secondo trimestre del 2022.”Nel secondo trimestre, abbiamo ottenuto risultati migliori del previsto in termini di ricavi e profitti – ha affermato il CEO Jeff Gennette – I nostri team hanno implementato chirurgicamente ribassi e promozioni per eliminare in modo efficace le merci stagionali primaverili e garantire nuovi assortimenti per l’autunno e le festività natalizie”.”Continuiamo a vedere incertezza nel contesto macroeconomico – ha aggiunto – Stiamo sfruttando i nostri solidi strumenti di data science per perfezionare la composizione dell’inventario, leggendo e reagendo al cambiamento delle preferenze dei consumatori per soddisfare la domanda”.Alla luce delle continue pressioni macroeconomiche e dell’incertezza su quando queste si ridurranno, la società continua ad adottare “un approccio cauto” nei confronti dei consumatori. Macy’s ha confermato le sue prospettive annuali di vendita e utili. LEGGI TUTTO

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    PNRR, ENEA: concorso pubblico per 24 ricercatori

    (Teleborsa) – ENEA ha pubblicato un bando per selezionare 24 ricercatori a tempo determinato che svolgeranno attività connesse ai progetti PNRR presso i Centri Ricerche Casaccia (Roma), Frascati (Roma), Portici (Napoli) e Bologna. Il bando integrale del concorso pubblico per titoli ed esami è consultabile sul sito di Enea alla sezione Opportunità. Le domande di partecipazione, i titoli posseduti e i documenti richiesti dovranno essere inviati esclusivamente sulla pagina pica.cineca.it/enea, a partire dalle ore 11.30 del 27 agosto fino alle 11.30 del 25 settembre 2023. I contratti potranno essere prorogati nei limiti temporali e finanziari derivanti dal PNRR. LEGGI TUTTO

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    Coty, ricavi ed utile in crescita nell’ultimo trimestre

    (Teleborsa) – Coty, una delle più grandi aziende di profumeria nel mondo, ha chiuso il quarto trimestre dell’anno fiscale 2023 (terminato il 30 giugno) con ricavi netti pari a 1.351,6 milioni di dollari, in aumento del 16% su base annua, incluso un impatto negativo sui cambi (FX) dell’1%. I ricavi like for like (LFL) sono aumentati del 17%, guidati da un aumento del 21% LFL in Prestige e da un aumento del 10% in Consumer Beauty. L’intero esercizio ha riportato ricavi netti pari a 5.554,1 milioni di dollari, in aumento del 5% su base annua (incluso un impatto negativo del 2% dall’uscita dell’attività dalla Russia).La società ha conseguito una crescita del 61% dell’utile operativo rettificato a 105,1 milioni di dollari, mentre per l’anno fiscale 2023 l’utile operativo è più che raddoppiato a 543,7 milioni di dollari. L’EPS nel 4Q23 è stato di 0,03 dollari e l’EPS nel FY23 è stato di 0,57 dollari. L’EPS rettificato del 4Q23 è stato di 0,01 dollari, in miglioramento rispetto a -0,01 dollari dello scorso anno, mentre l’EPS rettificato per l’anno è stato di 0,53 dollari, in aumento dell’89%.”I risultati FY23 segnano il terzo anno consecutivo in cui Coty ha fornito solide prestazioni finanziarie, operative e strategiche, e il dodicesimo trimestre consecutivo di risultati in linea rispetto alle aspettative – ha commentato la CEO Sue Y. Nabi – Siamo incredibilmente orgogliosi della concentrazione e dell’agilità che vediamo in tutta l’organizzazione mentre continuiamo ad amplificare i nostri punti di forza, ad adattarci alle condizioni di mercato in evoluzione e a cogliere nuove opportunità”.Entrando nell’anno fiscale 2024, Coty afferma che il mercato della bellezza rimane una categoria forte e sovraperformante, con tendenze di premiumizzazione in corso. Coty continua a beneficiare di queste tendenze positive. La società ha previsto per il 2024 un utile rettificato compreso tra 44 e 47 centesimi per azione, inferiori alle attese degli analisti per 48 centesimi (secondo i dati di Refinitiv).(Foto: ©olegdudko /123RF) LEGGI TUTTO

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    REVO Insurance, Equita conferma target price e Buy

    (Teleborsa) – Equita ha confermato il target price (a 12 euro per azione) e la raccomandazione (Buy) sul titolo REVO Insurance, compagnia assicurativa quotata su Euronext STAR Milan, dopo la diffusione dei risultati del primo semestre 2023, che si è chiuso con premi pari a 100,4 milioni di euro (+78,6%) e utile netto consolidato pari a 6,2 milioni di euro (8,1 milioni adjusted), in sensibile aumento rispetto al medesimo periodo 2022.Gli analisti scrivono che REVO ha riportato “una buona serie di risultati”, sostanzialmente in linea con le stime e pienamente coerenti con l’obiettivo di superare la “J-Curve” operativa e raggiungere l’obiettivo di utile operativo rettificato superiore a 20 milioni di euro. Viene sottolineato che REVO ha ulteriormente ampliato la propria rete distributiva (che oggi conta 62 broker e 118 agenzie) e che è in trattativa con due banche per la distribuzione di specifici prodotti assicurativi attraverso il canale bancario, con novità che potrebbero essere annunciate nel mese di ottobre.”Siamo positivi sulle prospettive di REVO e riteniamo che, salvo eventi eccezionali, ci sia una buona visibilità sul raggiungimento degli obiettivi di utile operativo – si legge nella ricerca – Dopo aver adeguato il modello per tenere conto dei nuovi principi contabili, abbiamo sostanzialmente confermato le nostre stime. In particolare, ci aspettiamo che l’utile operativo adjusted sia intorno ai 23 milioni di euro nel 2023″. LEGGI TUTTO

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    Lowe’s conferma guidance 2023 dopo secondo trimestre in calo

    (Teleborsa) – Lowe’s, società statunitense che opera nella vendita al dettaglio di materiale per la casa, ha registrato un utile netto di 2,7 miliardi di dollari e un utile per azione (EPS) di 4,56 dollari nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2023 (terminato il 4 agosto 2023), rispetto all’EPS di 4,67 dollari nel secondo trimestre del 2022.Le vendite totali sono state pari a 24,96 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 27,5 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2022 e in linea rispetto alle previsioni degli analisti per 24,99 miliardi di dollari (secondo dati Refinitiv). Le vendite comparabili sono diminuite dell’1,6% (vs attese per un -2,4%), con una forte ripresa primaverile e una crescita delle vendite professionali e online, che hanno parzialmente compensato la deflazione del legname e la minore domanda discrezionale del fai da te.”La nostra capacità di ridurre le spese migliorando al tempo stesso il servizio clienti è il risultato dell’eccellente esecuzione da parte del nostro team e rimaniamo fiduciosi nelle prospettive a medio e lungo termine per il settore del bricolage”, ha affermato Marvin R. Ellison, presidente e amministratore delegato di Lowe’s.La società ha confermato le sue previsioni sui risultati operativi dell’intero anno 2023: vendite totali di circa 87-89 miliardi di dollari; vendite comparabili in calo dal -2% al -4% rispetto all’anno precedente; utile rettificato per azione da 13,20 a 13,60 dollari. LEGGI TUTTO

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    S&P prevede aumento del tasso di default delle società europee di grado speculativo

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings si attende che il tasso di default su 12 mesi delle società europee di grado speculativo raggiunga il 3,75% entro giugno 2024, dal 3% di giugno 2023. I tassi d’interesse più elevati spingono le imprese a destinare una quota maggiore delle proprie vendite in calo al servizio del debito, mentre l’economia resiste, ma rallenta.Nonostante ci siano state revisioni positive delle proiezioni economiche di S&P Global rispetto alla precedente previsione di marzo, il peso dell’aumento dei tassi di interesse continua infatti ad aumentare. “Sebbene una recessione possa essere evitata, la crescita è ancora stagnante e gli interessi pagati in contanti sono aumentati di circa il 15% rispetto a un anno fa per le aziende europee durante il secondo trimestre”, ha osservato Nick Kraemer, responsabile di S&P Ratings Performance Analytics.Un rallentamento prolungato della crescita o una recessione potrebbero far salire il tasso di default al 5,5% nello scenario pessimistico di S&P. Ciò potrebbe verificarsi se l’inflazione core dovesse rimanere elevata e le banche centrali fossero costrette ad aumentare i tassi ancora più a lungo.L’agenzia di rating evidenzia che il rischio principale è rappresentato dalla capacità delle imprese di servire il debito in uno scenario di flussi di cassa già in calo. Sebbene molte aziende abbiano ancora la possibilità di ricorrere a saldi di cassa elevati o di liberare liquidità attraverso tagli alle assunzioni o alle spese in conto capitale, riacquisti di azioni o dividendi, queste opzioni sono generalmente meno disponibili per la maggior parte degli emittenti con rating inferiore.Molti degli emittenti più deboli provengono da settori legati al consumo, come i beni di consumo, i media e l’intrattenimento, e si basano su una spesa di consumo resiliente. “È probabile che questi settori contribuiscano maggiormente alle future insolvenze”, si legge nel rapporto di S&P.Gli analisti sottolineano comunque che il rischio di rifinanziamento è attualmente “basso”, con solo 57 miliardi di euro di debito di grado speculativo in scadenza entro il 2024. Ma poiché questo contesto di “higher-for-longer” continua, lo scenario può essere punitivo per gli emittenti quando torneranno sui mercati primari per rifinanziarsi. Prendendo come esempio il segmento “BB”, le cedole attuali delle obbligazioni emesse nel secondo trimestre di quest’anno erano in media del 3,6% più alte di quelle delle obbligazioni in scadenza. Circa 6 miliardi di euro di obbligazioni “BB” scadranno ogni trimestre, fino al 2024, ma la cifra salirà rapidamente a 15,5 miliardi di euro all’inizio del 2025, LEGGI TUTTO

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    Prysmian, preferred bidder per progetti da 4,5 miliardi di euro in Germania

    (Teleborsa) – Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, è stata selezionata dal TSO Amprion, uno dei principali gestori europei di sistemi di trasmissione, come preferred bidder per i due sistemi di connessione della rete offshore BalWin1 e BalWin2 e per il progetto in cavo terrestre DC34 in Germania. L’accordo di preferred bidder prevede l’obbligo per le parti di negoziare in buona fede i punti ancora da definire dei progetti, con l’obiettivo di stipulare i contratti definitivi entro il 15 gennaio 2024. Prysmian si è impegnata a riservare la capacità produttiva e di installazione richiesta fino alla suddetta data. I contratti hanno un valore complessivo di circa 4,5 miliardi di euro.Questi tre progetti – spiega una nota della società – rientrano nel piano generale della Germania di installare 70 GW di energia eolica offshore entro il 2045 e permetteranno di trasmettere l’energia generata nel Mare del Nord ai consumatori delle regioni occidentali e meridionali del paese.”Prysmian è fortemente impegnata nello sviluppo di reti elettriche più verdi e intelligenti, supportando Amprion, uno dei nostri clienti principali, nei propri importanti obiettivi di transizione energetica” ha sottolineato Hakan Ozmen, EVP Projects BU di Prysmian Group. LEGGI TUTTO