Agosto 2023

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    Banca Ifis, Intermonte alza target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – Intermonte ha alzato a 20,5 euro per azione (da 19 euro) il target price su Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, confermando la raccomandazione a Outperform. La revisione è arrivata a poche settimane di distanza da quando la banca ha comunicato i risultati del primo semestre del 2023, con una revisione al rialzo della guidance per l’intero esercizio e una nuova politica sui dividendi.Gli analisti fanno notare che Banca Ifis ha registrato un utile netto superiore alle attese (45 milioni di euro vs attese per 39 milioni) grazie a un CoR estremamente basso (6 milioni vs 12 milioni) che ha compensato i maggiori costi (+8,1% YoY o +13,1% QoQ). I ricavi sono stati al di sopra delle stime grazie a maggiori commissioni e proventi da negoziazione mentre il NII è stato leggermente inferiore alle stime.Il management ha aumentato la guidance sull’utile netto 2023 a 160 milioni di euro (anticipando di un anno l’obiettivo di utile netto, che era stato fissato per il 2024) sulla base dell’ipotesi di assenza di shock geopolitici e di nessun deterioramento significativo delle condizioni macroeconomiche. Inoltre, il CdA ha deciso di aumentare la politica dei dividendi sulla base dell’attuale elevato livello di capitale (CET1 ratio 15%) e tenuto conto dell’evoluzione attesa del macro scenario, del quadro normativo e degli obiettivi di crescita per il periodo 2022/24.Intermonte ha rivisto le stime EPS per il 2023 del 9%, mentre per il 2024/2025 in media dell’1,6%; si posizione ora leggermente al di sopra della nuova guidance sull’utile netto 2023 poiché ritiene che l’aumento implicito del CoR nel secondo semestre sia troppo elevato. Ha anche aumentato il payout ratio in conformità con la nuova politica dei dividendi.”Riteniamo che il management abbia ampie leve per superare la nuova guidance del 2023 – si legge nella ricerca – La politica di distribuzione più elevata (completamente in contanti) offre un solido dividend yield (9-9,5%) che dovrebbe sostenere il titolo. Intravediamo la possibilità di un certo rallentamento nel business degli NPL, ma la cauta politica di origination nel factoring dovrebbe aiutare a tenere sotto controllo il CdR”. LEGGI TUTTO

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    Banche scivolano in borsa dopo rumors lettera BCE

    (Teleborsa) – Giornata difficile per il comparto bancario che sconta qualche incertezza per il futuro, dopo i rumors di stampa che parlano di una lettera della BCE al governo italiano, contenente una critica alla tassa sugli extraprofitti. Una missiva che, oltre a rendere poco visibile il futuro, crea indesiderati attriti fra Francoforte ed il governo di Roma, cui viene contestata la scelta nel merito (impatto negativo sull’economia) ed anche nella legittimità (era necessario informare preventivamente Bankitalia e BCE).La peggiore oggi è Montepaschi che cede in Borsa il 3,2%, anche per il suo legame con il MEF. Giù anche Unicredit ed Intesa, che arretrano di oltre un punto, e Banco BPM che perde lo 0,9%. Non fa meglio BPER (-0,8%). Pesante anche il risparmio gestito con Azimut, Fineco e Mediolanum in perdita di circa l’1,5%. LEGGI TUTTO

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    Moody’s assegna limited default al rating di Casino

    (Teleborsa) – Moody’s ha aggiunto una designazione di limited default (LD) al rating di Casino Guichard-Perrachon, multinazionale francese attiva nel settore della grande distribuzione organizzata, cambiandola in C-PD/LD da C -PD. L’outlook è negativo.L’indicatore “LD” riflette un mancato pagamento, conseguente alla scadenza del periodo di grazia di trenta giorni sul pagamento della cedola in scadenza il 17 luglio 2023 in relazione alle obbligazioni senior unsecured garantite da 400 milioni di euro della società con scadenza gennaio 2026.Casino sta ristrutturando la sua struttura patrimoniale attraverso una procedura di conciliazione in corso con i suoi creditori finanziari, iniziata il 25 maggio 2023.(Foto: Markus Winkler on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Deere alza guidance su utile dopo terzo trimestre positivo

    (Teleborsa) – Deere, una delle principali aziende al mondo nella produzione di macchine agricole, ha registrato un utile netto di 2,978 miliardi di dollari per il terzo trimestre dell’anno fiscale 2023 (terminato il 30 luglio), o 10,20 dollari per azione, rispetto all’utile netto di 1,884 miliardi di dollari, o 6,16 dollari per azione, per il trimestre conclusosi il 31 luglio 2022. Per i primi nove mesi dell’anno, l’utile netto è stato di 7,797 miliardi di dollari (vs 4,885 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso).Le vendite nette e i ricavi sono aumentati del 12%, a 15,801 miliardi di dollari, per il terzo trimestre del 2023 e del 24%, a 45,839 miliardi di dollari, per nove mesi. Le vendite nette sono state di 14,284 miliardi di dollari per il trimestre e 41,765 miliardi di dollari per nove mesi, rispetto ai 13,000 e 33,565 miliardi di dollari dell’anno scorso.”Come emerge dai nostri ottimi risultati del terzo trimestre, Deere continua a beneficiare di condizioni di mercato favorevoli e di un ambiente operativo che mostra ulteriori miglioramenti – ha affermato il CEO John C. May – Siamo anche aiutati dalla stabilizzazione delle condizioni nella catena di approvvigionamento, dalla corretta esecuzione dei nostri piani aziendali e da una migliore capacità di soddisfare la domanda dei nostri prodotti e servire i clienti”.Deere prevede che l’utile netto per l’anno fiscale 2023 sarà compreso tra 9,75 e 10 miliardi di dollari (rispetto alle stime precedenti di 9,25-9,50 miliardi di dollari).”Deere è sulla buona strada per un altro anno di risultati eccezionali dovuti in gran parte ai fondamentali positivi nei settori agricolo e delle costruzioni e all’impegno incrollabile del team Deere, compresi i nostri concessionari e fornitori – ha aggiunto May – Si prevede che i fondamentali continueranno ad alimentare una solida domanda per le nostre apparecchiature, supportata da una forte posizione di ordini anticipati”.(Foto: Loren King su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Barclays e Bernstein alzano il target price

    (Teleborsa) – Gli analisti di Barclays hanno alzato il target price sul titolo Ferrari, casa automobilistica italiana inclusa nel FTSE MIB, a 300 euro per azione (dai precedenti 265 euro per azione), mentre gli analisti di Bernstein hanno incrementato il target price a 300 euro per azione (dai precedenti 250 euro per azione).Intanto, si contrae la performance di Ferrari con i prezzi allineati a 281,4 euro, per una discesa dello 0,99%. Le maggiori attese vedono un’estensione del ribasso verso l’area di supporto stimata a 279,7 e successiva a quota 278,1. Resistenza a 283.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari si conferma debole assieme agli altri Listini europei

    (Teleborsa) – Milano si conferma debole insieme agli altri Eurolistini, al termine di una settimana di alti e bassi, in scia alle indicazioni offerte dalla Fed in merito alle prossime mosse sui tassi ed alle vendite che hanno investito in mercati asiatici, di rimando alla crisi del mercato immobiliare cinese. Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,088. L’Oro prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,32%. Seduta in lieve rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che avanza a 80,3 dollari per barile.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +171 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,29%.Tra le principali Borse europee tentenna Francoforte, che cede lo 0,59%, preda dei venditori Londra, con un decremento dello 0,75%, vendite su Parigi, che soffre un calo dello 0,72%.Il listino milanese continua la seduta poco sotto la parità, con il FTSE MIB che lima lo 0,53%, portando avanti la scia ribassista di tre cali consecutivi, avviata mercoledì scorso; sulla stessa linea, si posiziona sotto la parità il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 29.722 punti. In frazionale calo il FTSE Italia Mid Cap (-0,48%); sulla stessa tendenza, poco sotto la parità il FTSE Italia Star (-0,44%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo le utilities in funzione difensiva, come Enel (+0,87%), Terna (+0,64%) ed Hera (+0,62%).Le peggiori performance sono per le banche, nonostante le indiscrezioni che parlano di una lettera della BCE all’Italia sul tema della tassa sugli extraprofitti. La più sacrificata oggi Banca MPS, che cede il 2,47%.Vendite su Saipem, che registra un ribasso del 2,45%.Seduta negativa per Fineco, che mostra una perdita dell’1,66%.Sotto pressione Stellantis, che accusa un calo dell’1,59%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, El.En (+1,92%), Piaggio (+1,30%), MutuiOnline (+1,22%) e Cementir (+0,86%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Tod’s, che prosegue le contrattazioni a -2,56%.Scivola Brunello Cucinelli, con un netto svantaggio del 2,31%.Sostanzialmente debole Cembre, che registra una flessione dell’1,50%.Si muove sotto la parità Webuild, evidenziando un decremento dell’1,41%. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, produzione costruzioni in calo a giugno

    (Teleborsa) – Risulta in contrazione il mercato delle costruzioni nella Zona Euro. Secondo l’Eurostat, la produzione nel settore delle costruzioni ha segnato a giugno un -1% su base mensile, dopo il +0,2% registrato a maggio. Le stime degli analisti erano per un dato invariato. Nell’Europa dei 27, il settore ha riportato un decremento della produzione dello 0,6%, contro il +0,3% registrato il mese precedente. Rispetto ad un anno prima, la produzione cala dello 0,3% nell’Eurozona e resta pressoché invariata nell’UE allargata. LEGGI TUTTO

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    BCE, Lane: l’economia europea crescerà nei prossimi due anni

    (Teleborsa) – “Che le economie siano un po’ sopra o sotto lo zero non è il problema fondamentale, quello che è molto dannoso è una recessione profonda e insostenibile. Non la vediamo, ma anzi quello che vediamo è che – rispetto a dove eravamo l’anno scorso – ci sono molte ragioni per credere che l’economia europea crescerà nei prossimi due anni”. Lo ha affermato il capo economista della Banca centrale europea, Philip Lane, in un podcast dell’istituzione di Francoforte. “Un aspetto fondamentalmente è che c’è ancora una ripresa dalla pandemia, c’è un rimbalzo, e siamo ben al di sotto del livello dell’economia che ci saremmo aspettati se la pandemia non si fosse verificata”, ha spiegato.Inoltre, “ci saremmo aspettati che i prezzi dell’energia fossero più bassi, e non è ancora arrivato nelle bollette delle persone, ma nel tempo le bollette energetiche più basse aiuteranno e ora stiamo vedendo che i salari salgono, quindi siamo in una situazione molto differente dalla fine dello scorso anno – dove l’inflazione era alle stelle eppure i salari non erano aumentati – e nel tempo dovrebbe raggiungere una migliore posizione finanziaria”.In conclusione, “ci sono una serie di motivi per credere che l’economia europea crescerà nei prossimi due anni e l’aspetto critico per noi è fondamentalmente quello di assicurarci che la domanda cresca più lentamente dell’offerta”. LEGGI TUTTO