Agosto 2023

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    Banca Generali, masse ESG hanno superato 14 miliardi (il 33,7% del gestito)

    (Teleborsa) – Banca Generali è sempre più focalizzata sulla finanza sostenibile e raddoppia le masse ESG: a metà del piano triennale 2022-24 queste sono passate dai 6,5 miliardi di fine 2021 (pari al 14,6% del totale gestito) ai 14,1 miliardi a fine giugno 2023 (il 33,7% delle masse gestite). I dati sono emersi ne corso nel corso della presentazione del progetto fotografico “BG4SDGs – Time To Change”, supportato da Banca Generali e curato dal fotografo Stefano Guindani, che fornisce una rappresentazione suggestiva delle sfide poste dai 17 obiettivi dell’Agenda Onu al 2030. Per la fine del 2024, Banca Generali conferma l’obiettivo di raggiungere i l 40% di prodotti ESG (fondi e wrappers) sul totale delle soluzioni gestite complessive. “L’impegno di Banca Generali nella sostenibilità va oltre le dinamiche d’offerta e il ruolo di custode per la protezione dei patrimoni che ci caratterizza e si adopera sempre di più per tradursi in un impatto a favore dell’intera comunità”, ha sottolineato Gian Maria Mossa, Amministratore delegato e Direttore generale di Banca Generali”, aggiungendo “siamo convinti che conoscenza e sensibilizzazione siano passaggi imprescindibili per muoversi in questa direzione”.Ad oggi, la banca ha già coinvolto il 71% dei propri dipendenti in attività formative dedicate ed il 30% della rete è già padrona di un bagaglio di conoscenze approfondite in ambito ESG.L’impegno della Banca è stato riconosciuto anche dalle agenzie di rating specializzate: MSCI score A da BBB del 2022, Standard Ethics EE+ ai massimi in Italia, Moodys 62/100. Da segnalare poi l’ultima revisione dall’agenzia di rating Sustainalytics di Morningstar, che ha recentemente migliorato ulteriormente il giudizio a 7,8 punti Negligible Risk, confermando il posizionamento di Banca Generali al rimo posto nel settore Asset Manager & Custody Services su circa 400 operatori globali. LEGGI TUTTO

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    Borsa New York poco mossa a metà seduta

    (Teleborsa) – Wall Street è pressoché stabile al giro di boa, confermando una sostanziale cautela in vista della pubblicazione del Job Report venerdì: i dati sul mercato del lavoro daranno qualche indicazione in più sulle possibili decisioni che prenderà la Fed alla prosisma riunione di settembre e nei mesi a venire. Il Dow Jones è fermo sui 34.894 punti, mentre l’S&P-500 procede a piccoli passi e si attesta a 4.515 punti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,55%) e l’S&P 100 (+0,41%).Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori informatica (+0,85%) e energia (+0,46%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto utilities, che riporta una flessione di -0,44%.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Apple (+1,76%), Home Depot (+1,15%), Salesforce (+1,06%) e Caterpillar (+0,82%).I più forti ribassi, invece, si verificano su 3M, che continua la seduta con -1,65%.Deludente Honeywell International, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Fiacca Amgen, che mostra un piccolo decremento dello 0,70%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Sirius XM Radio (+6,19%), DexCom (+5,64%), PDD Holdings (+5,37%) e Marvell Technology (+2,67%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Charter Communications, che continua la seduta con -2,24%.Sotto pressione JD.com, che accusa un calo dell’1,55%.Discesa modesta per AirBnb, che cede un piccolo -1,14%.Pensosa Biogen, con un calo frazionale dello 0,93%. LEGGI TUTTO

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    Svizzera, stretta contro il riciclaggio: proposta di legge in consultazione

    (Teleborsa) – La Svizzera ha annunciato oggi che intende imprimere un giro di vite contro il riciclaggio con una nuova norma che obbliga tutte le persone giuridiche, oltre che avvocati e notai, a iscrivere in un registro federale della trasparenza tutti gli aventi economicamente diritto nell’ambito del loro business. Il progetto di legge è stato inviato in consultazione al Consiglio federale. Le misure che sono inserite allineerebbero la Confederazione agli standard internazionali stabiliti dal Gruppo d’azione finanziaria internazionale (Gafi), l’organizzazione interstatale contro il riciclaggio che conta oggi 39 aderenti, di cui 37 Stati indipendenti e due organismi regionali (Commissione europea e Consiglio di cooperazione del Golfo).”Un sistema efficace di lotta alla criminalità finanziaria è essenziale per garantire la buona reputazione e il successo duraturo di una piazza finanziaria ed economica di livello mondiale, sicura e orientata al futuro – si legge nel comunicato dell’esecutivo federale elvetico –. Le attività di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo rappresentano una grave minaccia per l’integrità del sistema finanziario”. Il registro – a cui dovranno iscriversi anche le persone che esercitano la funzione di amministratori o azionisti in un rapporto fiduciario – non sarà pubblico e sarà gestito dal Dipartimento federale di giustizia e polizia. Allo scopo di garantire la qualità delle informazioni contenute, un’autorità di controllo collegata al Dipartimento federale delle finanze sarà incaricata di effettuare controlli ed eventualmente a sanzionare le violazioni. Anche alcune attività di consulenza (in particolare in questioni legali) che presentano un elevato rischio di riciclaggio di denaro saranno soggette agli obblighi di due diligence ai sensi della legislazione sul riciclaggio di denaro. Verrà tuttavia rispettato lo status della professione forense, così come il segreto professionale degli avvocati e dei notai.Il progetto prevede inoltre una serie di altre misure volte a rafforzare la lotta al riciclaggio di denaro. Tra queste figurano misure contro l’elusione o la violazione delle sanzioni basate sulla legge sull’embargo. Inoltre, la soglia applicabile per i commercianti di metalli preziosi che ricevono il prezzo di vendita in contanti verrà abbassata da 100mila a 15mila franchi. I pagamenti in contanti superiori a tale importo rimarranno possibili, ma saranno soggetti a determinati obblighi di due diligence. Nel settore immobiliare gli obblighi di diligenza previsti dalla legislazione sul riciclaggio di denaro si applicheranno a tutti i pagamenti in contanti, indipendentemente dal loro importo. La consultazione sul disegno di legge durerà fino al 29 novembre 2023. Il Consiglio federale sottoporrà il relativo messaggio al Parlamento nel 2024. LEGGI TUTTO

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    Auto, perché la Cina si sta affermando come leader mondiale dei veicoli elettrici

    (Teleborsa) – In pochi anni la Cina si è affermata come leader globale nel settore dei veicoli elettrici. Non solo ha prodotto il 35% delle auto elettriche esportate a livello globale nel 2022, ma il mercato interno cinese ha anche rappresentato il 62% delle vendite globali di veicoli elettrici nel 2022. Con i veicoli elettrici che rappresenteranno circa il 30% di tutte le vendite di auto nuove nel primo semestre del 2023, la Cina ha raggiunto in anticipo il suo obiettivo dei veicoli elettrici per il 2025 e sta guidando il mondo in termini di penetrazione dei veicoli elettrici.Tuttavia, a differenza del processo di adozione dell’auto in Cina 30 anni fa, dominato dai marchi esteri, le case automobilistiche nazionali stanno rubando la scena. Le vendite di veicoli elettrici in Cina sono cresciute di 10 volte negli ultimi cinque anni e tra i marchi di veicoli elettrici più venduti in Cina, tra le case automobilistiche occidentali, solo Tesla è riuscita ad arrivare ai primi posti. Inoltre, il divario in termini di volume tra i marchi nazionali e quelli internazionali si sta ampliando e le case automobilistiche locali stanno conquistando sempre più quote di mercato nel tempo.L’esperienza d’uso è stata un punto vincente per i nuovi veicoli elettrici degli OEM cinesi. Il pilota automatico di alto livello è diventato una dotazione standard e non più un servizio aggiuntivo. Inoltre le telecamere interattive e multischermo interconnesse stanno diventando accessori comuni per i nuovi modelli. Con la proliferazione della tecnologia IoT (Internet of Things) e il miglioramento della gestione del traffico urbano, anche il V2X (Vehicle-to-Everything), che consente il coordinamento e lo scambio di dati tra i veicoli e gli altri veicoli/pedoni/infrastrutture/reti, sta diventando sempre più comune.Gli OEM di veicoli elettrici hanno proposto soluzioni proprie per far fronte alla domanda dei consumatori. Tra i fattori che frenano il passaggio ad un’auto elettrica, quello dell’ansia da autonomia è tra i più citati dagli automobilisti. A causa della relativa scarsità di strutture di ricarica rapida ad alta tensione, la comodità di ricarica per i veicoli elettrici è ancora lontana da quella del rifornimento di carburante per i motori a combustione interna (ICE). Mentre Tesla sta preparando le basi per i supercaricatori, altre case automobilistiche come la cinese Nio stanno sperimentando altre misure per rendere più agevole l’esperienza di ricarica, come la diffusione di stazioni di cambio batteria completamente automatiche che impiegano circa tre minuti per cambiare una batteria completamente carica.Un altro metodo per risolvere l’annosa ansia da autonomia è quello di utilizzare la tecnologia EREV, che è completamente alimentata da un motore elettrico ma è dotata di un generatore a bordo per ricaricare la batteria quando è esaurita. Non solo è in grado di utilizzare gli impianti di carburante in caso di necessità, ma la batteria dell’EREV è anche più piccola e più stabile in condizioni climatiche estreme. Entrambe le case automobilistiche cinesi, BYD e Li Auto, si stanno concentrando sempre più sui veicoli con tecnologia EREV.Grazie alla loro superiore accessibilità e varietà, i veicoli elettrici di produzione cinese si sono rivelati perfetti per l’adozione da parte di un mercato di massa nei mercati emergenti. Con l’aumento dei volumi di vendita, i vantaggi di scala probabilmente amplieranno ulteriormente il vantaggio in termini di costi. Nel frattempo, grazie alla maturità della catena di fornitura dei veicoli elettrici e agli sforzi di premiumisation nel mercato interno, anche il design degli interni e l’affidabilità dei veicoli elettrici made-in-China sono saliti ai vertici, rendendo i mercati sviluppati la prossima frontiera per l’esportazione dei veicoli elettrici cinesi.(Foto: Joshua Fernandez on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Superbonus, CNA: “Già fortemente ridimensionato e non ha alimentato irregolarità”

    (Teleborsa) – “I bonus per la riqualificazione degli immobili, e in particolare il Superbonus, sono stati fortemente ridimensionati già con l’ultima legge di Bilancio sia nella dimensione del beneficio e sia nella platea dei potenziali beneficiari, oltre alla cancellazione dell’opzione della cessione del credito. Interventi che hanno prodotto una vistosa frenata del comparto costruzioni che è stato il protagonista della accelerazione dell’economia nel biennio 2021-2022″. È quanto rileva CNA commentando le parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in vista della prossima manovra.”Le continue modifiche normative dei bonus – sottolinea la Confederazione – hanno prodotto confusione tra le imprese e i cittadini, mentre certezza e stabilità del quadro normativo sono il principale requisito per l’efficacia della misura. Al riguardo CNA ha più volte proposto il riordino del sistema degli incentivi del comparto casa per renderlo sostenibile per le finanze pubbliche e il mercato. Le continue modifiche, in concreto, hanno generato il grave problema dei crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese che ancora non ha trovato soluzione, nonostante l’impegno del Governo che a inizio anno aveva aperto un tavolo tecnico”.Infine – prosegue CNA – “lo stop improvviso al 110% nel novembre dell’anno scorso rischia di scardinare molti contratti per i quali i cantieri non sono stati ancora avviati, a causa delle difficoltà di reperimento dei materiali e per le proibitive condizioni meteo degli ultimi mesi. Per questo – conclude la nota – è necessaria una proroga per i condomini che hanno presentato la Cilas entro il 25 novembre 2022”. LEGGI TUTTO

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    Texas Instruments in rosso dopo “underperform” di Bernstein

    (Teleborsa) – Viaggia ribasso Texas Instruments, che mostra una flessione dell’1,29% sul mercato del Nasdaq, dopo aver incassato un giudizio negativo di Bernstein, che ha ridotto la raccomandazione sul titolo a “underperform” da “market perform” e preannunciato un potenziale calo del 15%. La tendenza ad una settimana della compagnia chip statunitense è più fiacca rispetto all’andamento del Nasdaq 100. Tale cedimento potrebbe innescare opportunità di vendita del titolo da parte del mercato.Le tendenza di medio periodo di Texas Instruments si conferma negativa. Al contrario, nel breve termine, si evidenzia un miglioramento della fase positiva che raggiunge la resistenza più immediata vista a quota 170,1 USD. Supporto stimato a 166,1. Tecnicamente propendiamo a beneficio di un nuovo spunto rialzista stimato in area 174.(Foto: Adi Goldstein on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Petrolio in rialzo. EIA conferma crollo scorte ultima settimana

    (Teleborsa) – Sono diminuite molto più del previsto le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 25 agosto 2023, sono scesi di circa 10,6 milioni di barili a 422,9 MBG, contro attese per un decremento pari a -3,3 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di +1,2 milioni, arrivando a 117,9 MBG, contro attese per un variazione di +0,2 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di -0,2 milioni a quota 217,4 MBG (era atteso un decremento di 0,9 milioni). Le riserve strategiche di petrolio sono aumentati di 0,6 milioni a 349,5 MBG. Nonostante questi dati, il petrolio prosegue gli scambi in rialzo al Nymex, con il Light Crude statunitense che scambia a 81,96 dollari al barile, in rialzo dell’1% circa, mentre il Brent registra un incremento dello 0,6% a 86,01 dollari.(Foto: © Pavel Chagochkin / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Scuola, organico aggiuntivo Pnrr: 8mila collaboratori scolastici e Ata da fine ottobre

    (Teleborsa) – Personale Ata, primo incontro con il Mim su organico aggiuntivo Pnrr. Oggi il MIM ha convocato le organizzazioni sindacali per un preliminare confronto in merito allo stanziamento di 50 milioni di euro previste nel DL PA bis. “L’organico aggiuntivo PNRR Ata si attiverà molto probabilmente alla fine di ottobre perché il PNRR – spiega Anief in una nota – viene definito entro il 30 settembre e se non vengono approvati i progetti non può essere attivato in attesa dell’attuazione del Decreto della ripartizione delle risorse. Quindi tale organico partirà dai primi novembre al 23 dicembre 2023 e riguarderà potenzialmente almeno 8mila unità tra personale Ata e ausiliario”.Anief ha ricordato come nel PNRR sia già possibile assumere un organico aggiuntivo esperto rivolto agli assistenti amministrativo e tecnici ma non ai collaboratori scolastici che quindi dovrebbero essere assunti come parametro per la definizione dei costi. Il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, ha chiesto all’amministrazione la quantificazione dell’organico Covid di due anni fa dei collaboratori scolastici e ha fatto altresì presente che con queste risorse può essere assunta una unità per scuola, organico di per sé insufficiente. Ha chiesto, inoltre, all’amministrazione di chiedere al MEF di riconsiderare queste risorse e di avere un orizzonte più ampio per finanziare il periodo del PNRR che è di circa tre anni, al fine di prolungare tali contratti al 30 giugno 2024 anziché al 23 dicembre 2023 in quanto il PNRR non cessa di esistere a dicembre 2023.”Anief – conclude la nota – si batterà nei prossimi mesi affinché siano stanziati almeno 300 milioni in legge di bilancio per avere almeno 18 mila unità di personale al netto di ricorse aggiuntive anche per il personale docente”. LEGGI TUTTO