Agosto 2023

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    Foxconn, outlook cauto dopo secondo trimestre sopra le attese

    (Teleborsa) – Hon Hai Technology (Foxconn), azienda taiwanese produttrice di dispositivi elettronici, ha chiuso il secondo trimestre 2023 con ricavi pari a NT$ 1,3045 trilioni, in calo del 14% rispetto all’anno, mentre l’utile lordo è stato pari a NT $ 83,6 miliardi, in decrescita del 14% allo stesso tempo; l’utile operativo è stato di NT $ 30,9 miliardi, in calo del 30%, mentre l’utile netto è sceso dell’1% rispetto a un anno fa a NT $ 33,0 miliardi (migliore di una previsione media di NT $ 25,57 miliardi degli analisti, secondo Refinitiv).Sia il margine di profitto lordo che il margine di profitto netto sono aumentati rispetto a un anno fa, rispettivamente al 6,41% e al 2,53% dal rispettivo 6,40% e 2,21%. Tuttavia, il margine di profitto operativo è sceso al 2,37% dal 2,94% dello stesso periodo. L’EPS è stato di NT $ 2,38, in calo di NT $ 0,02 rispetto all’anno precedente.”Sebbene il secondo trimestre sia tradizionalmente fuori stagione, i ricavi complessivi e il margine di profitto lordo sono stati comunque migliori del previsto – commenta la società – La performance operativa nel terzo trimestre dovrebbe migliorare e mostrare un trend di crescita rispetto al trimestre. Tuttavia, considerando molte variabili esterne, in risposta a incertezze come l’inasprimento monetario globale, le tensioni geopolitiche e l’inflazione, le prospettive per l’intero anno dovrebbero ora subire un lieve calo rispetto alle precedenti aspettative piatte”. LEGGI TUTTO

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    Russia, banca centrale convoca riunione straordinaria dopo crollo del rublo

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    Benzina, nuovi aumenti: al self in autostrada a 2,015 euro al litro

    (Teleborsa) – Continua ad aumentare il prezzo della benzina. Per il self in autostrada il prezzo medio è di 2,015 euro al litro. È quanto emerge oggi dai dati forniti dal Mimit. Dai 2,014 di venerdì scorso, la tendenza è sempre al rialzo. Il gasolio self, sempre in autostrada è a 1,921 (1,917 venerdì), il Gpl servito è a 0,842 euro (0,841 euro venerdì), il metano è stabile a 1,528 euro.Il prezzo cresce anche tra le Regioni. Il più elevato per la verde al self si trova in Puglia (1,969) e stesso prezzo è in provincia di Bolzano. Segue la Calabria (1,967), Liguria (1,964), Basilicata (1,963), Sardegna (1,959), Valle d’Aosta (1,957), Molise (1,950), provincia di Trento (1,946), Sicilia (1,943), Friuli Venezia Giulia (1,942), Piemonte (1,941), Toscana, Campania e Abruzzo (1,940), Lombardia (1,939), Umbria (1,938), Lazio (1,936), Emilia Romagna (1,934). La benzina meno cara infine è in Veneto: 1,921 euro al litro.(Foto: David ROUMANET / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Ferragosto, SIB Balneari: bene stranieri su spiagge, ma niente sold out

    (Teleborsa) – Sulle spiagge italiane “non è ancora tempo di bilanci anche se al momento abbiamo constatato una ‘sofferenza’ della domanda interna rispetto a quella internazionale, con una “polarizzazione” delle presenze nei fine settimana e una sua riduzione durante il periodo feriale”. Lo dichiara Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio.”A ciò si deve aggiungere una significativa diminuzione dei consumi. È di tutta evidenza che l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse stanno erodendo sia i risparmi degli italiani che, di conseguenza, la loro capacità di spesa. Altro fattore importante da prendere in considerazione è che, dopo il periodo pandemico, molti nostri connazionali hanno ripreso a viaggiare all’estero”, osserva ancora Capacchione, che riassume la situazione: “un’estate 2023 al di sotto delle aspettative ancorché positiva”.”Oggi la principale preoccupazione degli imprenditori balneari non è costituita dalla concorrenza degli altri Paesi, quanto per l’irrisolta questione della Direttiva Bolkestein. Non si può investire e crescere in una condizione di incertezza sul futuro. L’augurio di questo Ferragosto è che sia l’ultimo in queste condizioni. I balneari e il Paese hanno bisogno che si superi, finalmente, questa situazione di incertezza amministrativa sulla durata delle concessioni che paralizza gli investimenti”, conclude il numero uno dell’associazione dei balneari di Confcommercio LEGGI TUTTO

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    AMC Entertainment annuncia reverse stock split e conversione APE

    (Teleborsa) – AMC Entertainment, catena di cinema statunitense che era diventata un meme stock nel 2021, ha dichiarato che il suo raggruppamento azionario 10 a 1 avrà luogo il 24 agosto e le sue azioni privilegiate APE saranno convertite in azioni ordinarie il 25 agosto, venendo quindi delistate dal New York Stock Exchange. Le azioni ordinarie di classe A dovrebbero aumentare a 550 milioni da circa 524 milioni.L’annuncio segue un accordo rivisto degli azionisti, che è stato approvato da un giudice del Delaware la scorsa settimana. AMC è stata citata in giudizio a febbraio per presunta manipolazione del voto degli azionisti, che le avrebbe consentito di convertire azioni privilegiate in azioni ordinarie ed emettere centinaia di milioni di nuove azioni.AMC ha lanciato le azioni APE l’anno scorso per attirare investitori retail che si definiscono ape (in italiano: scimmie) su social media come Reddit e Twitter. La società ha raccolto 418 milioni di dollari attraverso la vendita di azioni APE negli ultimi 12 mesi.In discesa Amc Entertainment Holdings, che si attesta a 3,32 USD, con un calo del 36,88%. Attesa per il resto della seduta un’estensione della fase ribassista con area di supporto vista a 3,15 e successiva a 2,98. Resistenza a 3,52.Ottima la performance di Amc Entertainment Holdings, Inc. Dep Shs Repr 1/100Th, che si attesta a 2 USD, con un aumento del 12,36%.A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 2,097 e successiva a 2,317. Supporto a 1,877. LEGGI TUTTO

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    Alluvione Emilia Romagna, Legacoop: “Risarcimenti virtuali e risorse insufficienti, basta chiacchiere”

    (Teleborsa) – “Non ci piace la polemica fine a sé stessa e, fin dai giorni dell’alluvione, come Legacoop lo abbiamo dimostrato, stando vicini, con le nostre cooperative, ai cittadini, alle imprese, ai Comuni in maggior difficoltà, garantendo sostegno economico, solidarietà, risorse, cercando di entrare nel merito dei provvedimenti legislativi d’urgenza che sono stati di volta in volta proposti dalla Regione Emilia-Romagna e dal Governo. Ma ormai è evidente, come ha chiarito, con la concretezza che lo distingue, proprio ieri l’Arcivescovo e Presidente Cei, Matteo Maria Zuppi: ‘Il problema è che i risarcimenti non sono ancora arrivati e tantissime emergenze sono ancora aperte. Bisogna attivare i meccanismi giusti, al di là dell’incasso del consenso: le cose devono funzionare e basta, la situazione richiede soluzioni concrete. Ci sono cose che si devono fare subito. C’è stata una sofferenza incredibile: c’è chi ha perso tutto, non solo le cose materiali, ma anche tutti i ricordi…’. Le chiacchiere stanno a zero, come afferma Zuppi. Punto”. Perché non solo i risarcimenti non sono arrivati – se non 3mila euro per una parte delle famiglie alluvionate, con fondi derivati dalla Protezione civile e dalla Regione Emilia-Romagna e le risorse già rese disponibili dalle Camere di Commercio della Romagna, di Bologna e di Ferrara e Ravenna –, ma non esiste neppure una modulistica per richiederli ed una struttura tecnica per esaminarli. A meno che qualcuno non voglia (ma noi ci sentiremmo presi in giro, se qualcuno lo affermasse) convincerci del fatto che le 60 persone messe a disposizione del Commissario straordinario Figliuolo (contro le circa 1.000 che operarono in occasione del terremoto in Emilia), siano in grado di prendere in esame in tempi rapidi e con efficacia le richieste di migliaia e migliaia di famiglie e di imprese di tutta la Romagna e di parte dell’Emilia”. È quanto affermano i presidenti di Legacoop a tutti i livelli (nazionale, regionale, Bologna, Romagna, Estense, Imola) Simone Gamberini, Daniele Montroni, Paolo Barbieri, Rita Ghedini, Paolo Lucchi e Raffaele Mazzanti.”E non basta ricordarci – proseguono i presidenti di Legacoop – che il Governo ha messo a disposizione 4,5 miliardi (che poi sarebbero la metà di quelli che servono e, in ogni caso, per una parte rilevante in capo a settori specifici come l’export o destinati ad una cassa integrazione quasi inutilizzata): non basta perché, in assenza di modalità certe di attribuzione, di apposite modulistica e strutture tecniche in grado di ricever e istruire le domande, si tratterà di risorse che, come spesso accade in Italia, nessuno utilizzerà. E questo, mentre basta parlare con una delle tante persone che hanno ancora negli occhi le immagini e le paure dell’alluvione, per rendersi conto che nessuno si sente rassicurato da una cifra ancora insufficiente e, soprattutto, totalmente virtuale. Affermandolo siamo di parte? Si, lo ammettiamo, siamo dalla parte dei cittadini che si sentono abbandonati e che provano rabbia nei confronti di chiunque e che, mai come oggi, sentono lontano lo Stato, perché spesso – dopo i giorni delle visite compulsive di tanti Ministri e degli innumerevoli sorvoli in elicottero alle aree alluvionate – hanno sentito e visto direttamente solo i loro Sindaci e la Regione Emilia-Romagna. Siamo dalla parte delle tante imprese che stanno pensando che sia il caso di accantonare risorse per coprire – da soli, senza quel Governo che pure lo ha promesso per bocca della Presidente del Consiglio – in proprio il 100% dei danni subiti, dubitando che qualcosa di positivo possa accadere.Siamo dalla parte dei Comuni e dei Consorzi di Bonifica che, senza stanziamenti ancora certi da parte del Governo, stanno intervento per mettere in sicurezza strade, argini dei fiumi, fossi, in vista di un autunno che tutti teniamo come il peggiore dei nemici. Siamo avviliti e costernati per l’impotenza istituzionale che li sta lasciando da soli di fronte alle istanze legittime di chi ha subito i danni della catastrofe. E, infine, siamo dalla parte delle parole di verità: quelle che non si notano nei forbiti comunicati stampa dei tanti “tifosi” che in questi giorni stanno cercando di spiegarci che tutto va bene e che possiamo stare tranquilli, portando avanti una narrazione cieca e ormai offensiva. E che, invece di limitarsi a scrivere, dovrebbero avere anche il coraggio di raccontare le loro verità durante le Assemblee di cittadini disperati e di imprenditori consapevoli di una difficoltà che non abbiamo mai incontrato prima e che ci porta – anche a noi cooperatori, ottimisti per istinto e per storia – a ritenere che questa volta farcela da soli sarà difficilissimo. Per favore, ci spieghi chi può, perché, per la prima volta di fronte ad un disastro di tale portata, stia accadendo tutto questo”. LEGGI TUTTO

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    PayPal sceglie Alex Chriss come nuovo CEO

    (Teleborsa) – Il board di PayPal, società statunitense che offre servizi di pagamento digitale e di trasferimento di denaro, ha nominato Alex Chriss come nuovo presidente e CEO, a partire dal 27 settembre 2023, data in cui entrerà anche a far parte del consiglio. La nomina di Chriss, dirigente senior di Intuit, arriva alcuni mesi dopo che la società ha annunciato dichiarato che il CEO di lunga data Dan Schulman si ritirerà alla fine dell’anno.La nomina – si legge in una nota- segue un approfondito processo di ricerca del CEO, condotto dal consiglio negli ultimi mesi, con il mandato di nominare un “leader di nuova generazione” con una “vasta esperienza globale in pagamenti, prodotti e tecnologia”, in grado di guidare la crescita attraverso la piattaforma PayPal per anni venire.Chriss è un leader aziendale esperto e di grande successo, con una significativa esperienza nella tecnologia e nella leadership di prodotto che, da gennaio 2019, ha ricoperto il ruolo di Executive Vice President e General Manager del gruppo Small Business and Self-Employed di Intuit, responsabile di oltre la metà delle entrate di Intuit. Inoltre, fa attualmente fa parte del team di leadership esecutiva di Intuit e ha guidato un’organizzazione globale di migliaia di persone che hanno fornito QuickBooks e Mailchimp a milioni di utenti in tutto il mondo.”Con la sua profonda esperienza nello sviluppo del prodotto, la sua passione per servire i clienti e il suo impegno di lunga data per potenziare e abilitare le piccole imprese, e la sua comprovata esperienza nello sviluppo e nell’ispirazione del suo team, Alex è il leader perfetto per portare avanti PayPal e accelerare le opportunità di crescita dell’azienda”, ha affermato John Donahoe, presidente del consiglio di amministrazione di PayPal.Schulman rimarrà nel consiglio di amministrazione della società fino alla prossima assemblea annuale degli azionisti nel maggio 2024.(Foto: Photo by Marques Thomas on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Borse europee giù. Sopra la parità Piazza Affari con volumi sottili

    (Teleborsa) – In un panorama europeo negativo, si registra una performance leggermente rialzista di Piazza Affari, che conquista la maglia rosa in Eurolandia. Nel frattempo resta senza direzione negli USA l’S&P-500. La seduta è comunque priva di spunti e contraddistinta da volumi sottili, come accade solitamente nella settimana di FerragostoSegno meno per l’Euro / Dollaro USA, in una sessione caratterizzata da ampie vendite (-0,75%). L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,43%. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 82,37 dollari per barile, con un calo dello 0,99%.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +166 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,27%.Tra le principali Borse europee resta vicino alla parità Francoforte (+0,01%), deludente Londra, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia, e fiacca Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,33%.Piazza Affari continua la seduta con un guadagno frazionale sul FTSE MIB dello 0,29%; sulla stessa linea, piccolo scatto in avanti per il FTSE Italia All-Share, che arriva a 30.372 punti. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,05%); in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,21%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Banca MPS (+6,05%), BPER (+2,27%), Unipol (+1,76%) e Interpump (+1,64%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Iveco, che continua la seduta con -1,70%. Discesa modesta per DiaSorin, che cede un piccolo -1,18%. Pensosa CNH Industrial, con un calo frazionale dello 0,91%. Tentenna Leonardo, con un modesto ribasso dello 0,87%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Juventus (+2,94%), Alerion Clean Power (+2,25%), Danieli (+1,87%) e Illimity Bank (+1,41%).I più forti ribassi, invece, si verificano su MutuiOnline, che continua la seduta con -3,13%. Soffre MARR, che evidenzia una perdita dell’1,69%. Giornata fiacca per Ferragamo, che segna un calo dell’1,39%. Piccola perdita per ENAV, che scambia con un -1,24%. LEGGI TUTTO