Agosto 2023

Monthly Archives

More stories

  • in

    USA, richieste sussidi disoccupazione salgono oltre attese

    (Teleborsa) – Salgono più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 4 agosto, i “claims” sono risultati pari a 248.000 unità, in aumento di 21.000 unità rispetto alle 227.000 unità della settimana precedente. Il dato è peggiore del consensus che stimava un aumento più conteuto, ovvero fino a 230 mila unità. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 231.000 unità, in aumento di 2.750 unità rispetto al dato della settimana precedente di 228.250. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 28 luglio, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.684.000, in calo di 8.000 mila unità rispetto alle 1.692.000 unità della settimana precedente (rivisto da un preliminare di 1.700.000). Le stime degli analisti erano per un aumento fino a 1.710.000 unità. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, l’inflazione accelera a luglio ma meno delle attese

    (Teleborsa) – Accelera l’inflazione negli Stati Uniti nel mese di luglio. Secondo il Bureau of Labour Statistics (BLS) americano, i prezzi al consumo hanno registrato un +0,2% su base mensile, come nel mese precedente e atteso dagli analisti. Su base annua, la crescita dell’inflazione è stata del 3,2%, sotto il consensus (+3,3%), dopo aver riportato una espansione del 3% a giugno. Il “core” rate, ossia l’indice dei prezzi al consumo depurato delle componenti più volatili quali cibo ed energia, più osservato dalla Fed, ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile, come stimato dal consensus e riportato nel mese precedente. La variazione tendenziale si attesta al 4,7%, contro il +4,8% stimato dal mercato e il mese precedente.(Foto: Maklay62 / Pixabay) LEGGI TUTTO

  • in

    UK, FCA a fund manager: non guardare solo a redditività per giustificare commissioni

    (Teleborsa) – I fund manager pongono troppa enfasi sui market rate comparabili – ovvero i prezzi abituali praticati in un mercato libero – per giustificare le loro commissioni, piuttosto che condurre una valutazione utilizzando l’intera gamma di considerazioni sulla valutazione del valore. Lo afferma la Financial Conduct Authority (FCA), l’equivalente britannico della Consob, pubblicando una revisione dei processi utilizzati dai gestori di fondi autorizzati per le valutazioni del valore dei fondi che gestiscono.Nel 2017, la FCA ha pubblicato il suo Asset Management Market Study, che ha trovato prove di una debole pressione sul lato della domanda sui prezzi dei fondi, con conseguenti risultati non competitivi per gli investitori in fondi autorizzati. Da allora, la FCA ha lavorato a stretto contatto con l’industria per incoraggiare una maggiore attenzione alla valutazione del valore, per promuovere un miglior rapporto qualità-prezzo per gli investitori.I risultati odierni mostrano che molte società hanno ora integrato completamente le considerazioni sulla valutazione del valore nei loro processi di sviluppo dei prodotti e di governance dei fondi. “Questa maggiore attenzione ha anche portato a cambiamenti nelle commissioni e negli addebiti, con conseguenti risparmi sui costi per i consumatori pari a milioni di sterline – si legge nel rapporto – Tuttavia, rimangono valori anomali, in cui è necessario agire”.”I board dei fondi autorizzati e i dirigenti senior hanno la responsabilità di garantire che le valutazioni del valore siano eseguite correttamente e che eventuali problemi riscontrati vengano risolti rapidamente – ha commentato Camille Blackburn, Director of Wholesale Buy-Side presso la FCA – È fondamentale che le aziende si assicurino di non concentrarsi esclusivamente sulla redditività di un fondo piuttosto che sul rapporto qualità-prezzo per gli investitori.La revisione segue l’introduzione il mese scorso del Consumer Duty, che richiede alle società finanziarie di garantire che agiscano nel migliore interesse dei clienti retail su una serie di questioni.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Tapestry acquista Capri Holdings (Versace) per 8,5 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Tapestry, società statunitense che controlla marchi lifestyle come Coach, Kate Spade e Stuart Weitzman, ha siglato un accordo definitivo in base al quale acquisirà Capri Holdings, gruppo globale di moda e lusso composto da Versace, Jimmy Choo e Michael Kors. Secondo i termini della transazione, gli azionisti di Capri Holdings riceveranno 57 dollari per azione in contanti per un valore aziendale totale di circa 8,5 miliardi di dollari.Questa acquisizione riunisce “sei marchi altamente complementari con portata globale”, sottolinea Tapestry. La società combinata ha generato vendite annuali globali superiori a 12 miliardi di dollari con una presenza in oltre 75 paesi e ha raggiunto quasi 2 miliardi di dollari di utile operativo rettificato nell’anno fiscale precedente.”L’acquisizione di Capri Holdings accelera la nostra agenda strategica e rappresenta una significativa opportunità di creazione di valore – ha commentato il CFO di Tapestry, Scott Roe – È importante sottolineare che questa combinazione è immediatamente accrescitiva su base rettificata e migliora il rendimento totale per gli azionisti di Tapestry”. “Ciò include più di 200 milioni di dollari in sinergie di costo run-rate previste entro tre anni dalla chiusura dell’affare – ha spiegato – Inoltre, i nostri flussi di cassa diversificati, solidi e coerenti ci consentiranno di continuare a investire nella nostra attività e di ripagare rapidamente il debito, in linea con il nostro impegno a mantenere un rating investment grade, restituendo al tempo stesso il capitale agli azionisti, compreso l’aumento del 17% annunciato oggi nel nostro dividendo per azione. Nel complesso, siamo operatori finanziari disciplinati e allocatori di capitale con una spinta incessante a fornire un valore significativo per gli azionisti”. LEGGI TUTTO

  • in

    CAREL, Mediobanca conferma target price e Neutral

    (Teleborsa) – Mediobanca ha confermato il target price (27,50 euro per azione) e la raccomandazione (Neutral) sul titolo CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione, dopo la diffusione dei risultati del primo semestre del 2023.Sulla scia delle prospettive del secondo semestre 2023, gli analisti scrivono che il focus della conference call sono state le principali tendenze per categoria di prodotto: le tendenze positive in data center e Indoor Air Quality dovrebbero continuare nel 2H; le pompe di calore potrebbero rallentare temporaneamente il loro ritmo di crescita nei prossimi trimestri, principalmente a causa dell’incertezza normativa, dei continui cambiamenti nei sistemi di incentivazione in tutta Europa e dei persistenti colli di bottiglia da parte degli installatori; la refrigerazione è prevista in graduale ripresa nei prossimi trimestri.Dopo i risultati del primo semestre del 2023, Mediobanca conferma la stima sull’EPS Adjusted 2023-25 (+0,2% in media). “Le prospettive dell’azienda per il secondo semestre 2023 sembrano in linea con la nostra traiettoria di vendite che punta a una crescita organica delle vendite low-teens (+ 12%) nel 2H – si legge nella ricerca – Le nostre stime non includono il contributo di Kiona e gli effetti dell’aumento di capitale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Borse europee toniche, occhi a trimestrali e inflazione USA

    (Teleborsa) – Bilancio positivo per i mercati finanziari del Vecchio Continente. Gli acquisti diffusi interessano anche il FTSE MIB, che si muove sulla stessa onda rialzista degli altri listini di Eurolandia, in una seduta priva di grandi spunti. Gli investitori sono focalizzati sui dati dell’inflazione negli Stati Uniti, che contribuiranno a delineare le prossime mosse della Fed.Diverse grandi multinazionali europee hanno rilasciato i dati trimestrali questa mattina, tra cui Allianz (conferma guidance 2023 dopo 2° trimestre oltre le attese), Zurich (utile netto sale a 2,5 miliardi di dollari nel primo semestre), Siemens (torna in utile nel terzo trimestre), thyssenkrupp (migliora la guidance sull’EBIT per l’intero esercizio), Novo Nordisk (migliora guidance 2023 dopo primo semestre positivo).Leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,103. Lieve aumento per l’oro, che mostra un rialzo dello 0,37%. Nessuna variazione significativa per il mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che si attesta sui valori della vigilia a 84,12 dollari per barile.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +166 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,16%.Tra gli indici di Eurolandia composta Francoforte, che cresce di un modesto +0,45%, incolore Londra, che non registra variazioni significative, rispetto alla seduta precedente, e in luce Parigi, con un ampio progresso dello 0,83%.Piazza Affari continua la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 28.523 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share continua la giornata in aumento dello 0,74%. In moderato rialzo il FTSE Italia Mid Cap (+0,61%); sui livelli della vigilia il FTSE Italia Star (+0,04%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in primo piano Telecom Italia, che mostra un forte aumento del 4,24%. Andamento positivo per Moncler, che avanza di un discreto +2,46%. Ben comprata Banco BPM, che segna un forte rialzo del 2,32%. Performance modesta per Intesa Sanpaolo, che mostra un moderato rialzo dell’1,46%.Le peggiori performance, invece, si registrano su DiaSorin, che ottiene -0,89%. Contrazione moderata per Interpump, che soffre un calo dello 0,82%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Saras (+2,93%), Brunello Cucinelli (+1,99%), Sesa (+1,66%) e Credem (+1,65%).Le peggiori performance, invece, si registrano su MutuiOnline, che ottiene -4,33%. Soffre Pharmanutra, che evidenzia una perdita dell’1,60%. Sottotono LU-VE Group che mostra una limatura dell’1,26%. Deludente Industrie De Nora, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. LEGGI TUTTO

  • in

    Banca Valsabbina, utile balza a 29,3 milioni di euro nel primo semestre

    (Teleborsa) – Banca Valsabbina, la principale banca popolare di Brescia, ha chiuso il primo semestre del 2023 con un utile ante imposte di 41,5 milioni di euro (+64,3% rispetto allo stesso periodo del 2022) e con un utile netto di 29,3 milioni di euro (+61,1%). Il ROE, principale indicatore di redditività aziendale, raggiunge il 15%, annualizzando l’utile semestrale.Il margine d’interesse raggiunge 73,9 milioni di euro (+17,3%), grazie all’aumento dei tassi attuato dalla BCE. In crescita anche le commissioni nette (+28,3%), che passano a 33,8 milioni di euro. Rilevante si conferma il contributo derivante dal collocamento di fondi e polizze assicurative, nonché dalle commissioni rivenienti da strutturazione di operazioni e/o servizi di consulenza finanziaria, nell’ambito dei nuovi business adottati.”I numeri ed i principali indicatori del semestre confermano – ancora una volta – l’efficacia del modello di business adottato che permette di integrare l’offerta tradizionale bancaria con una serie di servizi innovativi e complementari, sempre più a 360°”, commenta Renato Barbieri, presidente di Banca Valsabbina.”I continui cambiamenti di scenario e di aspettative sono stati ben fronteggiati dalla nostra banca anche nel corso del primo semestre di quest’anno, puntando su una strategia fondata sulla diversificazione delle fonti di ricavo, sul presidio dei rischi e su un modello in grado di coniugare la tradizione che contraddistingue l’istituto con l’evoluzione richiesta dal mercato – ha aggiunto – La banca lavora intensamente e ha allo studio ulteriori iniziative, con l’obiettivo di conseguire – in coerenza con i positivi risultati del recente passato e pur in un contesto che permane influenzato da eventi esogeni – la necessaria profittabilità richiesta dagli stakeholder, puntando al contempo alla continuità di risultati e alla miglior soddisfazione delle esigenze del territorio”.A fine semestre la raccolta diretta si è attestata a 4.850 milioni di euro, in aumento del 5,1%, mentre la raccolta indiretta si è attestata a 2.894 milioni di euro, segnando una crescita del 12,5%. Gli impieghi alla clientela sono pari a 3.934 milioni di euro, in aumento di circa l’1,5%.I crediti deteriorati lordi si sono ridotti ulteriormente, passando da 199 milioni a 179 milioni di euro. L’NPL Ratio Lordo si è quindi ridotto di conseguenza, stabilizzandosi al 4,4%. I deteriorati netti ammontano a 98milioni di euro, con l’NPL Ratio Netto che si attesta al 2,5% (con copertura media dei deteriorati al 46%), confermando l’attenzione alla qualità del credito, come comprovato anche dal “Texas Ratio” (capacità di assorbimento patrimoniale degli NPL) pari a circa il 25%. LEGGI TUTTO

  • in

    Cina: protesta formale contro stretta USA su investimenti tech

    (Teleborsa) – Dopo la stretta lanciata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden agli investimenti americani in Cina nel settore hi-tech, Pechino insorge. Una mossa ha spiegato l’amministrazione Usa dettata da motivi “di sicurezza nazionale e non economici” che impone paletti sui semiconduttori, il quantum e alcuni sistemi di intelligenza artificiale. “L’amministrazione Biden è impegnata a mantenere l’America sicura e a difendere la sicurezza nazionale tutelando tecnologie che sono cruciali per la prossima generazione di innovazione militare”, ha spiegato la Casa Bianca. Ma la Cina non ci sta e, a poche ore dall’ordine esecutivo di Biden, manifesta il suo dissenso affermando che la nuova politica americana sulla limitazione degli investimenti nel settore hi-tech cinese “interrompe gravemente la sicurezza delle catene industriali e di approvvigionamento globali”.La Cina ha presentato “solenni rimostranze” agli Stati Uniti esprimendo verso le nuove misure decise per limitare gli investimenti nella tecnologia cinese “forte insoddisfazione e ferma opposizione”, e assicurando che “presterà molta attenzione agli sviluppi rilevanti e salvaguarderà risolutamente i propri diritti e interessi”. In una nota del ministero degli Esteri, un portavoce ha detto che, “con il pretesto della sicurezza nazionale”, gli Usa puntano a “privare la Cina del suo diritto allo sviluppo e a salvaguardare propria egemonia e propri interessi. Questa è pura coercizione economica e bullismo tecnologico”. La mossa degli Stati Uniti “ha gravemente violato i principi dell’economia di mercato e della concorrenza leale, creato turbolenze all’ordine economico e commerciale internazionale, scosso la stabilità delle catene industriali e di approvvigionamento globali”, danneggiando “gravemente gli interessi della Cina”, degli stessi Usa e della comunità business globale. Pechino – continua la nota – “esorta gli Usa a mantenere seriamente la promessa del presidente americano Joe Biden di non volere il disaccoppiamento tra le due economie e di non voler ostacolare lo sviluppo economico della Cina. Allo stesso tempo, l’auspicio è che Washington smetta di “politicizzare, strumentare e utilizzare come armi le questioni economiche, commerciali e tecnologiche”, revocando “immediatamente le decisioni sbagliate e le restrizioni agli investimenti in Cina« al fine di favorire »una cooperazione economica e commerciale in un ambiente favorevole”.L’ordine esecutivo di Biden vincola il Dipartimento del Tesoro a limitare alcuni investimenti americani in Cina in settori sensibili ad alta tecnologia tra cui semiconduttori, informatica quantistica e intelligenza artificiale. Le restrizioni, che dovrebbero entrare in vigore il prossimo anno, arrivano mentre l’amministrazione Usa cerca di rafforzare la sua posizione nei confronti della Cina sui fronti militare, economico e tecnologico.(Foto: © s gioiak2 | 123RF) LEGGI TUTTO