Agosto 2023

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    Piazza Affari guida i rialzi delle Borse europee con il recupero dei bancari

    (Teleborsa) – Le borse europee rimbalzano nella giornata odierna, con l’indice FTSE MIB che guida i rialzi sostenuto dal recupero dei titoli bancari, dopo che ieri sera il ministero dell’Economia e Finanze ha chiarito che ci sarà un tetto massimo per la tassa una tantum sul margine d’interesse delle banche domestiche (non può superare lo 0,1% del totale dell’attivo), alimentando gli acquisti dei titoli bancari dopo il crollo della vigilia.Intanto, i dati mensili di Banca d’Italia hanno evidenziato che a giugno è proseguita la flessione dei prestiti alle imprese non finanziarie da parte degli istituti di credito italiani, mentre la raccolta obbligazionaria cresce.Leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,098. Seduta in frazionale ribasso per l’oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,43%. Seduta positiva per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dell’1,24%.Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +167 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 4,13%.Tra i mercati del Vecchio Continente bilancio positivo per Francoforte, che vanta un progresso dello 0,49%, si muove in territorio positivo Londra, mostrando un incremento dello 0,80%, e denaro su Parigi, che registra un rialzo dello 0,72%.Seduta positiva per il listino milanese, che mostra un guadagno dell’1,31% sul FTSE MIB, spezzando la serie negativa iniziata il primo di questo mese; sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 30.308 punti. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,59%); sulla stessa tendenza, in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,34%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Fineco (+7,12%), Telecom Italia (+5,70%), Banco BPM (+5,45%) e Unicredit (+4,37%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Generali Assicurazioni, che chiude la seduta con -1,15%. Si muove sotto la parità Iveco, evidenziando un decremento dell’1,12%. Contrazione moderata per Amplifon, che soffre un calo dell’1,09%. Sottotono Stellantis che mostra una limatura dello 0,90%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Credem (+3,26%), Caltagirone SpA (+3,24%), LU-VE Group (+3,15%) e Saras (+2,70%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Italmobiliare, che termina le contrattazioni a -2,42%. Deludente Ascopiave, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia. Fiacca Eurogroup Laminations, che mostra un piccolo decremento dell’1,38%. Discesa modesta per Illimity Bank, che cede un piccolo -1,24%. LEGGI TUTTO

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    Generali, Sesana: tutte le geografie reagiscono bene a incremento tariffe

    (Teleborsa) – “In tutte le geografie stiamo pianificando un cambiamento nelle tariffe e tutte le geografie stanno reagendo bene. Vedremo prezzi in aumento costantemente nei prossimi mesi e nel 2024, e manterremo la profittabilità del nostro business”. Lo ha affermato il Group General Manager di Generali, Marco Sesana, durante la call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2023.Rispendendo alle domande della comunità finanziaria, ha spiegato che “gli impatti positivi delle misure sui prezzi stanno diventando più evidenti” e che in tutte le aree geografiche sono state implementate le misure relative ai prezzi previste per il primo semestre 2023, sulla spinta dell’inflazione. La società ha spiegato che altri incrementi tariffari sono previsti nel secondo semestre del 2023 in quanto recentemente sono stati deliberati alcuni ulteriori interventi di rafforzamento che porteranno ad un ulteriore aumento del premio medio. LEGGI TUTTO

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    Decarbonizzazione trasporto aereo: pubblicato bando Enac-ENEA per selezionare un progetto

    (Teleborsa) – Enac ed ENEA insieme per favorire la decarbonizzazione del trasporto aereo e per individuare nuove soluzioni per un’aviazione sostenibile, come previsto dal protocollo di collaborazione firmato nel maggio di quest’anno. È stato pubblicato sul sito Enac, in cooperazione con ENEA, un bando per la selezione di un progetto pilota finalizzato alla sperimentazione dell’utilizzo dei vettori energetici sostenibili nell’ambito delle infrastrutture aeroportuali.Un focus particolare è riservato ai carburanti alternativi – SAF Sustainable Aviation Fuels – e all’idrogeno che rappresentano le soluzioni maggiormente promettenti della roadmap europea di decarbonizzazione al 2050.Gli aeroporti devono farsi trovare pronti per questa sfida, come settore trainante per la sperimentazione e l’implementazione dei vettori energetici sostenibili nel mondo dei trasporti. Per favorire questo percorso è stato pubblicato un bando rivolto ai gestori aeroportuali:l’obiettivo è individuare un’idea progettuale (concept note) che possa rappresentare un modello significativo a livello nazionale per far emergere le possibili opportunità legate all’introduzione dei vettori energetici innovativi e a basso impatto nei processi aeroportuali.Il bando premierà l’idea progettuale che, oltre a coinvolgere attivamente le infrastrutture aeroportuali, riesca a valutare i benefici dell’estensione dell’iniziativa anche alle comunità circostanti, alle Istituzioni, ai produttori di mezzi e tecnologie, agli enti e società diapprovvigionamento e dispacciamento energia/carburante e operatori logistici.La proposta, oltre a sviluppare i temi dell’idea progettuale, dovrà consentire, sotto la supervisione e con il supporto di Enac e di ENEA, di individuare modelli e soluzioni scalabili funzionali alla redazione di linee guida applicabili a livello nazionale. Quella più meritevolesarà selezionata anche in base alla capacità di rappresentare scenari, strategie e soluzioni che possano rendere l’aeroporto di riferimento uno smart energy hub e un incubatore tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno e dei SAF. LEGGI TUTTO

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    Generali, Donnet: contenti dell’M&A fatto, capitale in eccesso ad azionisti se non utilizzato

    (Teleborsa) – “Sul piano dell’M&A, siamo molto contenti dei deal che abbiamo portato a termine, e non solo degli ultimi due che abbiamo fatto ma anche di tutti gli altri, perchè si sono dimostrati strategici”. Lo ha affermato il Group CEO di Generali, Philippe Donnet, durante la call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2023.”Siamo stati molti selettivi nel fare acquisizioni e molto consistenti nella strategia, quindi non facciamo M&A se la società da acquisire non è strategica o non c’è un fit culturale”, ha aggiunto, spiegando anche che “un aspetto chiave è la qualità della nostra capacità di integrazione delle società, e abbiamo dimostrato di essere bravi in questo e nell’estrarre le sinergie”.Donnet ha ribadito il “commitment a restituire agli azionisti il capitale in eccesso a fine piano, se non utilizzato per M&A”, ricordando che attualmente a Generali rimangono 200 milioni di euro, mentre Liberty Seguros detiene circa 300 milioni di euro di capitale in eccesso. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali in aumento di 5,9 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono aumentate molto più del previsto le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 4 agosto 2023, sono cresciuti di 5,9 milioni di barili a 445,6 MBG, contro attese per un incremento di 0,6 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di -1,7 milioni, arrivando a 115,4 MBG, contro attese per un valore invariato, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di 2,7 milioni a quota 216,4 MBG (era atteso un valore invariato).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 1 milione a 347,8 MBG. LEGGI TUTTO

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    Generali, Donnet: gruppo è sempre più redditizio, diversificato e resiliente

    (Teleborsa) – “I primi sei mesi del 2023 hanno confermato ancora una volta che Generali è un Gruppo sempre più redditizio, diversificato e resiliente che gode di una solida posizione finanziaria” e che “è sulla buona strada per raggiungere tutti i principali obiettivi finanziari annunciati a dicembre 2021”. Lo ha affermato il Group CEO, Philippe Donnet, durante la call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione dei risultati del primo semestre 2023.Donnet ha spiegato che i premi lordi di Generali sono aumentati a 42,2 miliardi di euro, “trainati dalla significativa crescita dei Danni (+10,6%)” e che il risultato netto rettificato ha registrato “un aumento sostanziale” a 2,3 miliardi di euro (+60,9% rispetto al primo semestre 2022), che si traduce in un aumento del 64,6% dell’EPS rettificato.”Ciò è stato trainato dal miglioramento del risultato operativo, che ha beneficiato di fonti reddituali diversificate, unitamente ad una plusvalenza non ricorrente legata alla cessione di uno sviluppo immobiliare londinese (193 milioni di euro al netto delle imposte) – ha detto il CEO – Riflette anche l’impatto di 97 milioni di euro di svalutazioni su strumenti a reddito fisso russi registrati nel primo semestre 2022. Inoltre, il risultato netto è salito a 2,2 miliardi di euro”.Donnet ha spiegato che “i Life Net Inflows sono stati pari a -877 milioni di euro, pur con una Net Inflows positivi sia nel comparto Unit Linked che in quello Protection, conseguiti grazie all’ottima rete distributiva di agenti, che ha parzialmente compensato la raccolta netta in uscita da Savings. È importante ricordare che ciò è in linea con la strategia di riposizionamento del portafoglio dei rami Vita verso prodotti più profittevoli e capital light. Riflette inoltre le tendenze del settore osservate nei canali bancari in Italia e Francia”.Il manager ha evidenziato che il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management “è stato di 498 milioni di euro nel primo semestre, in aumento dell’1,3% rispetto al primo semestre 2022, con Banca Generali che è cresciuta del 41,2%, più che compensando la flessione dell’Asset Management (-18,9%)”.Donnet si è anche soffermato su quelle che ha chiamato “le due importanti acquisizioni recentemente annunciate – Liberty Seguros e Conning Holdings e le sue affiliate – che consentiranno al Gruppo di rafforzare ulteriormente la propria leadership nel settore assicurativo europeo e potenziare la propria piattaforma globale di asset management”.Ulteriori aggiornamenti sulle due acquisizioni saranno forniti in occasione di un Investor Day che si terrà il 30 gennaio 2024, che sarà anche l’occasione per analizzare i progressi positivi verso gli obiettivi del piano strategico “Lifetime Partner 24: Driving Growth”. LEGGI TUTTO

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    Technoprobe, 1° semestre in calo per debole domanda dei consumatori

    (Teleborsa) – Technoprobe, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nella progettazione e produzione delle Probe Card utilizzate per il test dei semiconduttori, ha chiuso il primo semestre del 2023 con ricavi pari a 196,3 milioni di euro, in calo del 21,6% rispetto allo stesso periodo del 2022 principalmente a causa del persistere della contrazione della domanda dei consumatori di dispositivi quali smartphone e computer e all’elevato livello degli inventari di dispositivi stessi registrato dai clienti.L’EBITDA è stato pari a 64,7 milioni di euro, in calo del 39,4% rispetto allo stesso periodo del 2022 a seguito dei minori volumi consuntivati, registra un margine pari al 33%. La riduzione della marginalità riflette anche la scelta strategica della società di mantenere l’attuale struttura produttiva e le risorse impiegate al fine di garantire una risposta adeguata all’attesa ripresa dei volumi. L’utile netto pari a 31,1 milioni di euro si confronta con un risultato pari a 66,6 milioni nello stesso periodo del 2022.”Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nella prima parte del 2023 e del progressivo miglioramento registrato nel secondo trimestre in un mercato che continua a risentire della persistente debolezza della domanda del segmento consumer e del conseguente elevato livello degli inventari”, ha commentato l’AD Stefano Felici.Al 30 Giugno 2023, la posizione finanziaria netta presenta un valore positivo pari a 360,3 milioni di euro: la liquidità generata dalle attività operative, pari a 31 milioni e dall’impatto della gestione finanziaria pari a 1 milione, è stata più che compensata dagli investimenti sostenuti nel periodo pari a 32 milioni riguardanti principalmente interventi di potenziamento delle linee produttive e dal pagamento delle imposte correnti per 39 milioni.In merito alla guidance, Technoprobe afferma che la ripresa dell’intera filiera dei semiconduttori si conferma attesa nella parte finale del 2023, trainata da una generale ripresa dei consumi e dalla conclusione dei citati processi di de-stocking attualmente in corso. LEGGI TUTTO

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    Banche italiane, Scope: risultati record difficili da ripetere con tassa extraprofitti

    (Teleborsa) – Lo slancio positivo per le banche italiane è proseguito nel secondo trimestre del 2023, determinando un’eccellente serie di risultati, trainati principalmente da margini di interesse più ampi e bassi accantonamenti per perdite su crediti, ma la tassa sugli extraprofitti proposta dal governo Meloni ridurrà la redditività nella seconda metà dell’anno. È l’opinione di Scope Ratings, secondo un report sul tema pubblicato oggi.”La tassa sui profitti straordinari è dura. Stimiamo l’impatto nel range 20bp-100bp per le banche italiane del nostro campione. Questo scende a 15-35 punti base se viene confermato il cap dello 0,1% sul totale delle attività – ha affermato Alessandro Boratti, lead analyst per le banche italiane – La tassa potrebbe anche costringere le banche a riconsiderare la distribuzione di dividendi generosi, nonostante i risultati positivi degli stress test che in teoria supportano i piani di distribuzione”.La notizia della tassa ha seguito un’eccellente serie di risultati del secondo trimestre. Il campione di otto banche italiane di Scope Ratings (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BMPS, BPER, Mediobanca , Credem e BP Sondrio) ha ottenuto un ROE medio del 14,7%, +1,6 pp rispetto al trimestre precedente.”Mentre la tassa potrebbe ridurre materialmente i profitti annuali, lo spazio per ulteriori miglioramenti si stava già restringendo mentre i tassi di interesse si avvicinano al loro picco tra il rallentamento dell’inflazione e la crescita economica nell’area euro – ha spiegato Boratti – Anche se gli asset potrebbero non essere ancora completamente riprezzati, le pressioni sulle banche stanno aumentando per aumentare i tassi sui depositi, in particolare in Italia, dove il tasso di trasmissione è ancora a livelli storicamente bassi. Allo stesso tempo, i volumi dei prestiti potrebbero continuare a diminuire a causa della bassa domanda dei clienti e dei criteri di sottoscrizione più severi, soprattutto per le imprese”.I risultati del primo semestre e le guidance delle banche suggeriscono che il NII diminuirà nella seconda metà per la maggior parte degli istituti di credito, anche se Scope ritiene che le banche potrebbero sorprendere al rialzo perché le ipotesi sul beta dei depositi (circa il 30%-40%) implicherebbero una significativa accelerazione del riprezzamento nei prossimi trimestri.”Le banche stanno indicando un rimbalzo degli accantonamenti di credito nella seconda metà, ma riteniamo che le loro proiezioni siano prudenti data l’assenza di segnali di deterioramento del credito e la visione costruttiva delle banche sulle tendenze della qualità degli attivi per il 2024. Ciò potrebbe riflettere l’inclinazione delle banche ad accumulare accantonamenti generici a fine anno, soprattutto perché hanno i margini per farlo”, ha detto Boratti.Intanto, la qualità degli attivi continua a sorprendere al rialzo. Nonostante il difficile contesto economico, la qualità del credito è stabile. Secondo le analisi di Scope, i prestiti Stage 2 rimangono elevati rispetto agli standard dell’UE e superiori ai livelli pre-pandemia, sebbene siano diminuiti del 4% dall’inizio dell’anno.”Ma crediamo che sia solo una questione di tempo prima che la tendenza positiva si inverta, poiché gli impatti delle condizioni finanziarie più restrittive stanno iniziando a manifestarsi nei dati sul PIL – ha spiegato l’analista – Tuttavia, non ci aspettiamo un’ondata di default. Negli ultimi anni, gli istituti di credito italiani hanno notevolmente migliorato la gestione dell’origine del credito, delle posizioni ad alto rischio e degli NPL. Ciò avrà reso i bilanci più resistenti alle recessioni economiche”. LEGGI TUTTO