Agosto 2023

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    Intesa, fondo Neva First Italia chiude in anticipo di 2 anni periodo di investimento

    (Teleborsa) – Il Fondo Neva First Italia di Neva SGR (società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo) ha completato il 30 giugno, con successo e in anticipo rispetto alla data di chiusura prevista per agosto 2025, il periodo di allocazione dei propri investimenti avviato nel novembre del 2021.Il Fondo, dedicato a startup italiane altamente innovative e sottoscritto, oltre che da Neva SGR, dal Fondo di Fondi VenturItaly e dal Fondo di Co-Investimento MiSE – entrambi interamente gestiti da CDP Venture Capital SGR – ha realizzato complessivamente 7 milioni di euro di investimenti in 9 startup: BetaGlue Technologies (sviluppo terapie antitumorali innovative), Caracol (stampanti industriali 3D e soluzioni di additive manufacturing), D-Orbit (logistica spaziale e servizi di trasporto orbitale), Energy Dome (batterie a CO2 di lunga durata), Leaf Space (rete globale di stazioni a terra per operatori satellitari), Mirta (servizi online per artigianato Made in Italy), xFarm (gestione digitale delle coltivazioni agricole), Xnext (nuova generazione di sistemi di ispezione a raggi X per controlli di qualità), Yolo (servizi assicurativi digitali).”In meno di due anni il Fondo Neva First Italia, in collaborazione con CDP Venture Capital SGR, ha contribuito a far crescere l’ecosistema italiano dell’innovazione, favorendo la raccolta totale da parte di 9 startup italiane altamente innovative di oltre 160 milioni di euro, 33 dei quali provenienti dal Fondo Neva First, il veicolo di Neva SGR per gli investimenti a livello globale”, ha commentato Luca Remmert, presidente di Neva SGR. “Completare in anticipo di due anni il programma di investimento di Neva First Italia è fonte di grande soddisfazione, a dimostrazione che anche nel nostro paese vi sono realtà meritevoli dell’attenzione degli investitori, grazie a soluzioni e tecnologie distintive”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Banche italiane: generazione organica capitale grazie a NII, gestione costi e qualità asset

    (Teleborsa) – Le grandi banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER e Banca MPS) hanno registrato un utile netto aggregato di 5,7 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2023, in aumento del 20% su base annua (YOY) o del 60% esclusi gli accantonamenti per la Russia e il badwill derivante dall’acquisizione di Banca Carige da parte di BPER nel secondo trimestre 2022. Lo afferma DBRS Morningstar in un report sul tema.Per il primo semestre 2023, l’utile netto aggregato è stato di circa 10,5 miliardi di euro, in aumento del 64% su base annua o del 56% su base annua escludendo l’impatto della Russia e di BPER-Carige. I risultati del primo semestre 2023 hanno beneficiato di maggiori ricavi, buon controllo dei costi e minori accantonamenti per perdite su prestiti (LLP).”Un NII più elevato, unito a un buon controllo dei costi, costi del credito inferiori e dinamiche favorevoli della qualità degli asset hanno sostenuto una generazione organica di capitale sostenuta nel primo semestre 2023, e i risultati dello stress test EBA 2023 hanno indicato la buona resilienza delle banche italiane rispetto alla media europea”, ha affermato Andrea Costanzo, Vicepresidente del team DBRS Morningstar European Financial Institutions.”Prevediamo che il NII sia vicino al suo picco considerando la nostra aspettativa di un rallentamento dell’inasprimento della politica monetaria della BCE, nonché la potenziale compressione dei margini mentre le banche tentano di mantenere quote di mercato e registrano volumi di nuovi prestiti inferiori e l’imminente scomparsa del contributo della riserva obbligatoria detenuta presso la banca centrale a seguito di un recente cambio di policy”, ha aggiunto.Nel secondo trimestre del 2023, gli accantonamenti per perdite su crediti (LLP) sono diminuiti del 33% su base annua o del 19% su base annua escludendo gli accantonamenti per le esposizioni dirette delle banche verso Russia e Ucraina contabilizzati nel secondo trimestre del 2022, riflettendo profili di rischio più solidi e nuovi afflussi gestibili verso i crediti deteriorati. Tuttavia, le LLP sono aumentate su base annua nel primo semestre del 2023 esclusa la Russia, poiché le banche rimangono caute sulla futura qualità degli asset. Il costo del rischio medio annualizzato nel primo semestre 2023 è stato inferiore ai livelli riportati nel 2019-2022 e le banche prevedono una certa pressione nel 2023 a un livello ancora inferiore rispetto agli ultimi anni. Le banche hanno compiuto ulteriori progressi nel miglioramento della qualità degli attivi nel secondo trimestre del 2023, in un contesto di formazione gestibile di nuove esposizioni deteriorate.DBRS Morningstar evidenzia che la patrimonializzazione si è ulteriormente rafforzata grazie alla sostenuta generazione organica di capitale e i risultati dello Stress Test EBA 2023 hanno indicato la buona resilienza delle banche italiane rispetto alla media europea. Le posizioni di raccolta e liquidità sono rimaste solide nonostante un ulteriore drenaggio di liquidità dovuto ai consistenti rimborsi di TLTRO III nel secondo trimestre e ai deflussi di depositi in corso, anche se meno significativi, che sono tuttavia in parte trasferiti alle attività in custodia e amministrazione LEGGI TUTTO

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    Marcinelle, Mattarella: “Mantenere salda tutela dei lavoratori”

    (Teleborsa) – “Viviamo mesi difficili, segnati dall’impatto di molteplici crisi di diversa natura: dall’esecrabile aggressione russa all’ Ucraina ai tanti conflitti irrisolti in altri quadranti geografici, dal cambiamento climatico all’insicurezza alimentare. Tutto ciò accresce la precarietà economica e il rischio di sfruttamento di esseri umani. È quindi più che mai necessario mantenere salda la tutela dei lavoratori. Di tutti i lavoratori, ovunque essi si trovino, quale che sia la loro nazionalità, per prevenire e sanare inaccettabili forme di marginalizzazione”. È quanto ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 67esimo anniversario della tragedia di Marcinelle. Presenti al Bois du Cazier per la cerimonia in ricordo dei 262 minatori morti, di cui 136 italiani, le autorità locali e federali belghe, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, la regina emerita del Belgio Paola Ruffo di Calabria, l’ambasciatore italiano in Belgio Federica Favi e l’ambasciatore italiano presso la Nato Marco Peronaci. La cerimonia è iniziata, nel piazzale antistante la miniera, con la benedizione della campana “Maria Mater Orphanarum”, seguita dai 262 rintocchi che hanno ricordato le vittime della tragedia del 1956. I loro nomi, come ogni anno, sono stati letti uno ad uno, di fronte ad una platea rimasta in commosso in silenzio. Subito dopo il sorvolo di due Tornado del sesto stormo dell’Aeronautica italiana ha chiuso la prima parte della commemorazione. “Il governo italiano non può dimenticare il sacrificio di centinaia di lavoratori italiani, dei minatori che hanno lavorato nelle miniere in Belgio e in altri Paesi europei. Sono stati un esempio per tutti i giovani, con il loro sacrificio di lavorare in situazioni molto complesse. Lavorare nelle miniere, in tunnel a centinaia di metri di profondità, non può essere dimenticato. Hanno lavorato per cercare di inviare denaro alle loro famiglie in Italia – ha detto Tajani intervenendo alla cerimonia –. L’Italia è fiera di voi, se l’Italia è la seconda manifattura d’Europa – ha sottolineato rivolgendosi alle decine di ex minatori presenti al Bois du Cazier – è grazie a voi e al vostro sacrificio. E al sacrificio dei minatori italiani che hanno lavorato in altri Paesi, come la Francia e la Polonia. Siete stati e siete un esempio per le nuove generazioni. Dobbiamo continuare a lavorare, anche per una maggior sicurezza nel lavoro, ma questi caduti vanno sempre ricordati e a loro va reso omaggio perché questo non accada mai più, ma soprattutto dobbiamo essere fieri di questi italiani che a prezzi di grandissimi sacrifici hanno permesso al nostro Paese di rialzarsi dopo la fine della seconda guerra mondiale. La tragedia di Marcinelle rappresenta per l’Italia un monito ma anche un simbolo, un simbolo positivo del sacrificio di tanti italiani che hanno permesso all’Italia di crescere economicamente e di risolvere problemi economici che sembravano insuperabili. Ora abbiamo davanti a noi tante donne e uomini, che sono i nuovi migranti. A volte rappresentano una preoccupazione ma dobbiamo ricordare sempre che sono persone. La dignità della persona deve essere al centro. Bisogna lavorare per favorire una migrazione regolare, per dare diritti a chi viene nella nostra Europa e dobbiamo allo stesso tempo combattere chi organizza il traffico di essere umani. Serve l’impegno di tutta Europa per questo”. LEGGI TUTTO

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    Campbell Soup, Moody’s conferma rating e cambia outlook a Stabile

    (Teleborsa) – Moody’s Investors Service ha confermato i rating senior unsecured di Campbell Soup a “Baa2”, cambiando l’outlook da positivo a stabile. La revisione delle prospettive riflette l’aumento del debito e il conseguente aumento del debito rispetto all’EBITDA da circa 3,0 volte ad aprile 2023 a circa 4,2 volte dopo l’annuncio dell’acquisizione di Sovos Brands per 2,7 miliardi di dollari.Mentre la transazione si tradurrà in metriche deboli per il rating, Moody’s ha confermato i rating perché prevede che la crescita degli utili, le sinergie e il rimborso del debito consentiranno a Campbell di ridurre la leva finanziaria a livelli più appropriati per il rating Baa2 entro 12-24 mesi dalla chiusura.Inoltre, riflette anche l’aspettativa di Moody’s secondo cui Campbell darà la priorità alla riduzione dell’indebitamento rispetto alle distribuzioni agli azionisti fino a quando l’indebitamento netto rispetto all’EBITDA non sarà ridotto all’obiettivo della società di 3,0x, e che finanzierà l’operazione in modo da preservare una liquidità sufficiente per far fronte alle prossime scadenze.(Foto: Kelly Common on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Niger, Blinken: “Diplomazia resta la via preferibile”

    (Teleborsa) – Il “modo preferibile” per risolvere la crisi causata dal colpo di Stato in Niger è la diplomazia. È quanto ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken in un’intervista a Radio France Internationale (Rfi). “È certo che la diplomazia – ha detto Blinken – è il modo preferibile per risolvere questa situazione. Questo è l’approccio dell’Ecowas (Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale ndr), è il nostro approccio e sosteniamo gli sforzi dell’Ecowas per ripristinare l’ordine costituzionale” in Niger dopo il golpe militare. “Quello che vediamo in Niger è angosciante e non offre nulla al Paese e al popolo nigerino” ha continuato il segretario di Stato americano ritenendo che gli Stati Uniti e altri paesi si troverebbero “in una posizione in cui devono interrompere il loro sostegno al Niger”. Poco prima l’alta diplomatica statunitense Victoria Nuland aveva dichiarato di aver incontrato i golpisti a Niamey. “Queste discussioni sono state estremamente franche e a volte piuttosto difficili”, ha detto. La numero due della diplomazia statunitense ha spiegato di aver incontrato il generale di brigata Moussa Salaou Barmou, il nuovo capo di stato maggiore dell’esercito, e altri funzionari, ma non è stata in grado di incontrare né il capo dell’esercito al potere, il generale Abdourahamane Tiani, né il deposto presidente Mohamed Bazoum. Ha detto di aver offerto “molte opzioni” per porre fine al colpo di Stato, nonché i “buoni uffici” degli Stati Uniti “se ci fosse il desiderio da parte dei funzionari di tornare all’ordine costituzionale”. La funzionaria ha anche specificato che il generale Barmou era ben consapevole della cooperazione esistente tra il Niger e gli Stati Uniti, visto il suo passato coinvolgimento nelle forze speciali. Gli autori del golpe “comprendono molto bene i rischi per la loro sovranità rappresentati da un invito alla Wagner”, ha dichiarato la Nulan riferendosi al gruppo paramilitare russo presente in particolare nel vicino Mali. LEGGI TUTTO

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    Credem, Campani: cresciamo in ogni scenario, aspettiamo testo su tassa extraprofitti

    (Teleborsa) – “Sono estremamente orgoglioso del modo in cui gruppo ha affrontato le sfide del periodo e le ha trasformate in valore, anche a vantaggio di famiglie e imprese”. Lo ha affermato Angelo Campani, Direttore Generale di Credem, durante la presentazione alla comunità finanziaria dei risultati del primo semestre 2023. La banca emiliana ha chiuso il periodo con un utile netto consolidato a 298,7 milioni di euro, in crescita del 90,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.Campani, elencando i punti di forza che hanno permesso di raggiungere questo risultato, ha citato “la diversificazione che ci consente di crescere in ogni scenario, la solidità patrimoniale, la capacità di gestire i rischi, la cura della relazione con i clienti abbinata agli investimenti nel digitale, la capacità di execution e over-performance dovuta alla qualità e motivazione delle nostre persone”.”Quella che presentiamo oggi è la miglior semestrale di sempre a livello di conto economico, e si accompagna alla crescita di volumi e raccolta, a testimonianza della capacità di creare valore indipendentemente dal ciclo economico”, ha aggiunto, spiegando in un altro passaggio che “abbiamo un business model molto ricco e ampio, che ci consente di intercettare i diversi bisogni della clientela”.Sulla tassa sugli extraprofitti delle banche, “attendiamo il testo del provvedimento che studieremo con attenzione per valutarlo nelle prossime settimane”, ha detto Campani, aggiungendo che “sono un po’ in difficoltà perchè il provvedimento è uscito ieri sera e non c’è un testo. Oggi non ho un punto di vista da esprimere”.In merito al track record raggiunto, il banchiere ha fatto notare che “se facessimo una fotografia del gruppo, dieci anni fa avevamo un total business di poco superiore ai 60 miliardi di euro, mentre ora è poco sotto i 130 miliardi di euro, raddoppiando sostanzialmente in modo organico la nostra dimensione, a eccezione della piccola acquisizione della Cassa di Cento”.Rispondendo alle domande degli analisti sul tema, Campani ha affermato che “per quanto riguarda il picco dell’NII, che comunque rimane dipendente anche dalle scelte della BCE, ce lo aspettiamo nel terzo trimestre. Prevediamo per il 2023 un NII in area 960 milioni di euro, forse anche superiore”. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in rosso. Maglia nera a Piazza Affari dopo tassa su banche

    (Teleborsa) – Giornata complessivamente negativa per le borse di Eurolandia, che scambiano con il segno meno, zavorrate da Piazza Affari che fa decisamente peggio. Ciò viene spiegato dal tonfo delle banche, dopo che il Governo italiano ha approvato nella tarda serata di ieri l’introduzione di una tassa del 40% sugli extraprofitti realizzati dalle banche per l’anno 2023 da utilizzare per aiutare le famiglie al pagamento dei mutui e per il taglio delle tasse. A peggiorare il sentiment sulle banche è anche il downgrade da parte di Moody’s su diverse banche piccole e medie statunitensi, sottolineando che potrebbe tagliare la raccomandazione anche su alcuni grandi istituti del paese.Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,098. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,25%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde l’1,16% e continua a trattare a 80,99 dollari per barile.Piccolo passo verso l’alto dello spread, che raggiunge quota +170 punti base, mostrando un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 4,16%.Tra i listini europei piccola perdita per Francoforte, che scambia con un -0,5%, tentenna Londra, che cede lo 0,35%, e sostanzialmente debole Parigi, che registra una flessione dello 0,41%.Pioggia di vendite sul listino milanese, che scambia con una pesante flessione dell’1,61%: il FTSE MIB prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata martedì scorso, di sei ribassi consecutivi; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share crolla dell’1,52%, scendendo fino a 30.085 punti. Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,63%; come pure, leggermente negativo il FTSE Italia Star (-0,3%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Hera (+2,08%), A2A (+1,88%), Italgas (+1,77%) e Snam (+1,43%).Le peggiori performance, invece, si registrano su BPER, che ottiene -7,46%. Tonfo di Fineco, che mostra una caduta del 7,37%. Calo deciso per Intesa Sanpaolo, che segna un -6,99%. Lettera su Banca MPS, che registra un importante calo del 6,86%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Alerion Clean Power (+2,27%), Datalogic (+1,94%), Acea (+1,94%) e Sanlorenzo (+1,93%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Credem, che prosegue le contrattazioni a -6,75%. Scende Banca Popolare di Sondrio, con un ribasso del 4,80%. Sotto pressione Saras, con un forte ribasso del 2,94%. Soffre BFF Bank, che evidenzia una perdita del 2,38%. LEGGI TUTTO

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    Advent acquista la maggioranza del marchio di moda di lusso ZIMMERMANN

    (Teleborsa) – Advent International, tra i maggiori investitori globali di private equity, ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di una partecipazione di maggioranza nel brand di moda di lusso ZIMMERMANN. Fondata dalle sorelle Nicky e Simone Zimmermann e con sede a Sydney, in Australia, ZIMMERMANN è cresciuta fino a diventare un marchio iconico del lusso, riconosciuto a livello globale.In base ai termini dell’acquisizione – di cui non sono stati divulgati i dettagli finanziari – Advent rileverà una partecipazione di maggioranza in ZIMMERMANN da Style Capital che, insieme alla famiglia Zimmermann, manterrà una significativa quota di minoranza. Le fondatrici e il management team di ZIMMERMANN continueranno a guidare la crescita futura del brand.L’investimento da parte di Advent – si legge in una nota – consentirà a ZIMMERMANN di sostenere la sua forte crescita ultradecennale, accelerando l’espansione internazionale del brand nei principali mercati del lusso dove è attualmente presente e dove entrerà in futuro, come l’Asia e il Medio Oriente, di ampliare ulteriormente la sua offerta di categorie di prodotti e accessori, e di rafforzare il suo modello distributivo online ed omni-channel. Advent farà leva sulla sua significativa esperienza nel settore dei beni di consumo, che comprende il recente investimento in Parfums de Marly e INITIO Parfums Privés, oltre agli investimenti in Douglas (retailer specializzato in prodotti beauty premium, compresi i profumi), Orveon (proprietario dei marchi di cosmetici bareMinerals, BUXOM e Laura Mercier) e lululemon athletica (retailer di abbigliamento athleisure e per lo yoga).(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO