Agosto 2023

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    Bayer, perdita da 1,89 miliardi di euro nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – Bayer, colosso tedesco della farmaceutica, ha comunicato che le vendite del gruppo sono diminuite dell’8,2% (Fx & portfolio adj.) a 11,044 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2023, con un effetto cambio negativo di 553 milioni di euro (Q2 2022: effetto cambio positivo di 915 milioni di euro). L’EBITDA ante special item è diminuito del 24,5% a 2,527 miliardi di euro. La perdita netta è stata di 1,887 miliardi di euro (Q2 2022: -298 milioni di euro), appesantita da svalutazioni per 2,3 miliardi di euro. L’utile core per azione è diminuito del 36,8% a 1,22 euro.Il free cash flow è stato pari a -473 milioni di euro (Q2 2022: +1,140 miliardi di euro), principalmente a causa del calo dell’attività presso la Divisione Crop Science. Con 39,620 miliardi di euro, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2023 era superiore del 9,8% rispetto a fine marzo 2023.Il 24 luglio Bayer ha abbassato le previsioni per l’intero anno 2023, principalmente a causa di un ulteriore significativo calo delle vendite di prodotti a base di glifosato. Su base aggiustata per la valuta, Bayer prevede ora di generare vendite comprese tra 48,5 e 49,5 miliardi di euro (previsione iniziale: da 51 a 52 miliardi di euro). L’EBITDA prima degli effetti speciali dovrebbe ora attestarsi tra 11,3 e 11,8 miliardi di euro su base corretta per la valuta (previsione iniziale: da 12,5 a 13,0 miliardi di euro). La società ora prevede un utile core per azione da 6,20 a 6,40 euro su base valutaria corretta (previsione iniziale: da 7,20 a 7,40 euro). Inoltre, prevede ora un free cash flow di circa zero euro (previsione iniziale: circa 3,0 miliardi di euro) e un indebitamento finanziario netto di circa 36 miliardi di euro (previsione iniziale: da 32 a 33 miliardi di euro) su base corretta per la valuta. LEGGI TUTTO

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    MPS, Fisac Cgil: bene accordo con banca, riparte contrattazione

    (Teleborsa) – Positivo il giudizio della Fisac Cgil sui due accordi sottoscritti tra organizzazioni sindacali e Banca Monte dei Paschi di Siena che, dopo lunghi anni, fanno ripartire la contrattazione integrativa nel gruppo senese. “Il sindacato aziendale è finalmente riuscito a riportare il confronto sul binario della contrattazione acquisitiva – affermano Federico Di Marcello, responsabile Fisac Cgil Banca Monte dei Paschi, e Stefano Carli, responsabile Fisac Cgil Gruppo Monte dei Paschi – Per troppi anni i lavoratori di banca MPS, nonostante i sacrifici e gli sforzi profusi, non hanno visto la loro professionalità adeguatamente riconosciuta”.Per i due dirigenti sindacali, “il premio aziendale di 500 euro alle lavoratrici e ai lavoratori di MPS, l’accordo sulla valorizzazione professionale e sugli inquadramenti e il ritorno al processo di promozioni sono il primo passo per il definitivo ritorno ad una situazione di normalità. Grazie a questi accordi, fortemente voluti dal sindacato, da oggi la banca e le lavoratrici e i lavoratori hanno tutti gli strumenti per guardare al futuro con serenità e per costruire il definitivo rilancio di MPS”. LEGGI TUTTO

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    UnipolSai, Standard Ethics migliora outlook a “Positivo”

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha modificato l’Outlook di UnipolSai (la principale entità operativa assicurativa del Gruppo Unipol) a “Positivo” da “Stabile”. ll Corporate Standard Ethics Rating (SER) “EE+” è confermato. Si tratta del settimo notch su nove (nella fascia “Very Strong”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.A livello internazionale, UnipolSai viene collocata da Standard Ethics tra i migliori esempi di Sostenibilità sociale e ambientale. La società ha affrontato trasformazioni societarie, razionalizzazioni della struttura, innovazioni organizzative e tecnologiche in coerenza alle politiche ESG volontarie dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite, dell’OCSE.La rendicontazione, allineata ai più elevati standard, trova completamento nei documenti del gruppo che riportano strategie e presidi ESG. Con il lancio del Piano Strategico 2022-2024 sono stati assunti nuovi obbiettivi, anche in ambito di Sostenibilità.L’aggiornamento della Politica di Sostenibilità ha creato un sistema di allegati in tema ambientale (Strategia Climatica), sociale (Linee Guida sui Diritti Umani) e di governance (Linee Guida Anticorruzione). La revisione della Strategia Climatica ha reso ancora più ambiziosi i target in campo ambientale. Sono state introdotte policy per garantire la creazione di valore a lungo termine per gli stakeholder attraverso una strategia fiscale trasparente e un quadro di riferimento per la corretta competizione, che si sommano alle modalità di gestione dei rischi ESG già operative. Con l’introduzione nel 2020 del voto plurimo assembleare, sono state implementate politiche e procedure per garantire un’adeguata trasparenza verso azionisti di minoranza e mercato, ed è stata migliorata la composizione quali-quantitativa in termini d’indipendenza ed equilibrio di genere LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione luglio confermata al +6,2% su anno

    (Teleborsa) – Confermata in moderazione l’inflazione in Germania a luglio 2023. Lo annuncia l’ufficio statistico Destatis, confermando i dati preliminari diffusi a fine mese che indicavano un incremento del 6,2% su base annua, dopo il +6,4% registrato il mese precedente. Su base mensile si registra un +0,3%, come indicato dalla stima preliminare, rispetto al +0,3% del mese di giugno.Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato un incremento dello 0,5% su mese (come la stima iniziale) e un +6,5% su anno (confermato il dato preliminare).”Il tasso di inflazione è leggermente diminuito, ma rimane a un livello elevato – afferma Ruth Brand, presidente dell’Ufficio federale di statistica – Soprattutto l’andamento dei prezzi dei generi alimentari continua ad avere un effetto al rialzo sull’inflazione. Inoltre, l’aumento dei prezzi dell’energia è stato ancora una volta leggermente maggiore rispetto ai due mesi precedenti. L’abolizione della sovrattassa EEG con effetto dal 1° luglio 2022 creato un effetto di base qui”. LEGGI TUTTO

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    Mercati asiatici misti, male la Cina dopo dati macro

    (Teleborsa) – I mercati asiatici si muovono in maniera cauta, in vista di ulteriori segnali dai dati chiave sull’inflazione statunitense e di una serie di importanti trimestrali di multinazionali della regione. Tra gli altri, il conglomerato tecnologico giapponese SoftBank Group pubblicherà la trimestrale più tardi martedì.Le azioni cinesi sono state invece colpite da una nuova ondata di vendite, dopo che sia le importazioni che le esportazioni del paese sono diminuite al ritmo più veloce dalla pandemia di Covid-19 del 2020.Positiva Tokyo (+0,38%), che termina la sessione sopra i livelli della vigilia, mentre, al contrario, si posizionano sotto la parità Shenzhen (-0,29%) e Shanghai (-0,38%).Depresso il mercato di Hong Kong (-1,67%); con analoga direzione, in lieve ribasso Seul (-0,36%). In frazionale calo Mumbai (-0,22%); consolida i livelli della vigilia Sydney (+0,15%).Frazionale rialzo per l’Euro contro la valuta nipponica, che sta mettendo a segno un modesto profit a +0,4%. Moderatamente al rialzo la prestazione dell’Euro nei confronti della divisa cinese, che scambia con una variazione percentuale dello 0,18%. Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che tratta con un moderato -0,04%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese tratta 0,62%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese è pari 2,66%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati asiatici:Martedì 08/08/202301:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso 0,3%; preced. -1,1%)01:50 Giappone: Partite correnti (atteso 1.395 Mld ¥; preced. 1.862 Mld ¥)Mercoledì 09/08/202303:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso -0,5%; preced. 0%)03:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso -4%; preced. -5,4%)Giovedì 10/08/202301:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,2%). LEGGI TUTTO

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    Cina, calo a doppia cifra dell’export e dell’import a luglio

    (Teleborsa) – Le esportazioni cinesi sono diminuite del 14,5% a luglio 2023 su base annua (vs attese per -12,5% e mese precedente per -12,4%), mentre le importazioni sono diminuite del 12,4% (vs attese per -5% e mese precedente per -6,8%), secondo i dati ufficiali diffusi questa mattina.Su base annuale, le esportazioni cinesi per i primi sette mesi dell’anno sono diminuite del 5% rispetto a un anno fa, mentre le importazioni sono diminuite del 7,6%.(Foto: CHUTTERSNAP on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell’8 agosto 2023

    (Teleborsa) – Martedì 08/08/202301:30 Giappone: Spese reali famiglie, mensile (atteso 0,3%; preced. -1,1%)01:50 Giappone: Partite correnti (atteso 1.395 Mld ¥; preced. 1.862 Mld ¥)08:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,3%; preced. 0,3%)08:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 6,2%; preced. 6,4%)08:45 Francia: Bilancia commerciale (atteso -8 Mld Euro; preced. -8,4 Mld Euro)08:45 Francia: Partite correnti (atteso -400 Mln Euro; preced. -700 Mln Euro)14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -65 Mld $; preced. -69 Mld $)16:00 USA: Vendite ingrosso, mensile (atteso 0,3%; preced. -0,2%)16:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso -0,3%; preced. -0,3%) LEGGI TUTTO

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    Moody’s taglia rating banche USA su pressione funding ed esposizione real estate

    (Teleborsa) – Moody’s Investors Service ha abbassato i rating creditizi di 10 banche statunitensi di piccole e medie dimensioni e ha affermato che potrebbe declassare alcuni grandi istituti di credito tra cui U.S. Bancorp, Bank of New York Mellon, State Street, Truist Financial.Spiegando il declassamento del giudizio, l’agenzia di rating ha spiegato che riflette “diverse fonti di tensione” sul settore bancario statunitense: pressioni sul funding, debolezze del capitale regolamentare e rischi crescenti associati alle esposizioni immobiliari commerciali. “Collettivamente, questi tre sviluppi hanno abbassato il profilo creditizio di un certo numero di banche statunitensi, anche se non tutte le banche allo stesso modo”, ha scritto in alcune delle valutazioni.Con riguardo all’aver messo in “review for downgrade” alcune grandi banche, Moody’s ha affermato che l’azione riflette la tensione in corso nel settore bancario statunitense, comprese le crescenti pressioni sui finanziamenti e le potenziali debolezze del capitale regolamentare. “C’è stato un calo nella stabilità della raccolta dei depositi delle banche statunitensi” e “gli utili del secondo trimestre delle banche statunitensi hanno mostrato aumenti sostanziali dei costi di finanziamento nonché pressioni sulla redditività legate al significativo e rapido inasprimento della politica monetaria e all’inversione della curva dei Treasury, che continueranno a ridurre la redditività e implicano una minore capacità di generare capitale internamente”. Inoltre, viene fatto notare, i tassi di interesse più elevati continuano a ridurre il valore dei titoli e dei prestiti a tasso fisso delle banche statunitensi e “il rischio di tasso di interesse non è adeguatamente catturato dalla regolamentazione bancaria statunitense e può quindi creare rischi di liquidità”.Inoltre, le prospettive macroeconomiche di base di Moody’s Investors Service rimangono per una recessione negli Stati Uniti tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, che presenterà rischi patrimoniali al ribasso per le banche. Moody’s ritiene che “il livello e la qualità del capitale delle banche saranno fondamentali per la loro capacità di resistere a un contesto più difficile”. LEGGI TUTTO