Settembre 2023

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    ELSA Solutions, utile semestrale sale a 0,7 milioni di euro

    (Teleborsa) – ELSA Solutions, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore del motion control e delle batterie special purpose, ha chiuso il primo semestre del 2023 con ricavi delle vendite pari a 10 milioni di euro (+39,9% sullo stesso periodo dello scorso anno), EBITDA pari a 1,2 milioni di euro (valore raddoppiato con EBITDA margin al 12,3% vs 8,6%) e risultato netto positivo per 0,7 milioni di euro, rispetto 0,3 milioni di euro al 30 giugno 2022,”Siamo soddisfatti perché i risultati di questo primo semestre 2023 sono in linea con i nostri piani di crescita e sviluppo, per entrambe le linee di business”, ha commentato l’AD Davide Dal Pozzo. LEGGI TUTTO

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    Stati Generali dell’Export: da oltre 2mila aziende appello per nuovo ministero per il Commercio Estero

    (Teleborsa) – “L’Italia basa sul commercio estero oltre un terzo del proprio PIL, circa 660 miliardi di euro ed è bizzarro che questo settore non abbia un proprio Ministro di riferimento. Il Ministero per il Commercio Estero venne previsto con grande lungimiranza dal primo Governo de Gasperi e dovrebbe essere ripristinato perché il Paese possa restare competitivo. L’export italiano, come dimostrano i dati ISTAT di oggi, si sta dimostrando resiliente ma la perdita di mercati come Russia e Ucraina, le grandi difficoltà della Germania e gli altissimi costi di materie prime e logistica devono spingerci a lavorare di più e meglio su mercati emergenti come Vietnam, Indonesia, Malesia e in Africa eliminando alcuni limiti strutturali”. È quanto ha affermato Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export – IEF nel corso dell’apertura della quinta edizione degli Stati Generali dell’Export ad Alba, in rappresentanza delle oltre 2mila aziende rappresentate dal Forum Italiano dell’Export e che esprimono circa 200 miliardi di fatturato, realizzato in buona parte fuori dall’Italia.Tra gli argomenti principali della prima giornata: la necessità di supportare l’attività delle aziende esportatrici attraverso la creazione di un Ministero dedicato completamente ai temi dell’export, una decisa politica di difesa del Made in Italy nei contesti internazionali, in particolare contro l'”italian sounding”, una complessiva semplificazione burocratica, ad esempio nelle procedure di sdoganamento, un potenziamento del trasporto su ferro e via mare.È stata ribadita inoltre la necessità di aiutare le aziende esportatrici italiane a crescere e ad aggregarsi perché – come ha affermato il Zurino –”piccolo non è bello ma è solo piccolo. La dimensione è un fattore che aiuta molto ad essere competitivi sui mercati internazionali”.Grandi aziende e PMI, Banche, Associazioni di categoria, Enti fieristici, Università, Ordini professionali presenti agli Stati Generali hanno convenuto sull’importanza di una cabina di regia permanente dedicata all’export e al Made in Italy, visto il ruolo di un settore vitale per l’economia italiana.Nel corso dell’evento è stato ufficializzato l’ingresso nel board dello IEF del chairman di Anivad e azionista Exor, Eduardo Teodorani Fabbri e di Francesco Pugliese, vicepresidente Confcommercio.Tra i relatori intervenuti alla prima giornata il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio; Flavio Briatore; il presidente Nazionale Coldiretti, Ettore Prandini; la vicepresidente e amministratore delegato di Irinox e vicepresidente di Confindustria, Katia Da Ros; il vicepresidente Confcommercio, Francesco Pugliese; il rettore della Luiss Guido Carli, Andrea Prencipe; il presidente di Minerva Hub, Matteo Marzotto; il presidente di Cirio Agricola e Maccarese Agricola, Andrea Benetton; Marco Mandelli, chief corporate & Investment Banking Officer di BPER, main sponsor dell’evento. LEGGI TUTTO

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    Avio, lunedì i risultati dell’inchiesta su Vega-C. Lancio Vega il 6 ottobre

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha comunicato che la Commissione d’Inchiesta Indipendente incaricata di analizzare i risultati della prova statica di accensione del motore Zefiro 40 del lanciatore Vega-C, avvenuta il 28 giugno 2023, condividerà i suoi risultati lunedì 2 ottobre 2023 alle 12.30 CEST nel corso di un briefing online con i media, preceduto da un comunicato stampa di ESA e della stessa Avio.Il prossimo lancio di Vega è previsto per venerdì 6 ottobre 2023 alle 22:36. ora locale (7 ottobre, alle 01:36 UTC), dallo spazioporto europeo in Guyana francese. La missione, denominata VV23, metterà in orbita eliosincrona un satellite principale THEOS-2, un secondo satellite FORMOSAT-7R/TRITON e dieci satelliti ausiliari trasportati sull’innovativo sistema di dispiegamento Small Spacecraft Mission Service (SSMS). LEGGI TUTTO

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    Ddl Capitali, delega al governo per riformare il TUF

    (Teleborsa) – Come richiesto a gran voce dagli operatori negli scorsi mesi, in scia al Libro Verde del MEF e alla discussione del Ddl capitali, arriva l’emendamento governativo per rivedere il Testo Unico della Finanza (TUF) del 1998, considerato ormai datato vista l’evoluzione dei mercati finanziari negli ultimi 30 anni.Il Governo viene delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del ddl Capitali, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e in particolare grazie alla spinta del sottosegretario Federico Freni, uno o più decreti legislativi per la riforma organica della disciplina e, ove necessario, delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel Codice civile applicabili anche agli emittenti.Nell’esercizio della delega, il Governo dovrà osservare i seguenti principi e criteri direttivi: sostenere la crescita del paese, favorire l’accesso delle imprese al capitale di rischio con particolare riguardo ai mercati regolamentati; aumentare la competitività del mercato nazionale, semplificare e razionalizzare la disciplina degli emittenti, ivi inclusi il relativo sistema sanzionatorio, le modalità di elezione degli organi sociali, con riferimento alle parti correlate, e la possibilità di prevedere sistemi di moltiplicazione del diritto di voto, riducendo gli obblighi e gli oneri previsti a legislazione vigente; facilitare il passaggio dalla quotazione sui mercati non regolamentati a quelli regolamentati; rivedere le regole in materia di attività di investimento privato per favorirne la massima diffusione; semplificare le regole del governo societario anche tenendo conto delle regole previste dai codici di autodisciplina.E ancora, tra le altre cose: prevedere un riordino e l’aggiornamento della disciplina in materia di appello al pubblico risparmio, con particolare riguardo alle offerte al pubblico di titoli e alle offerte pubbliche di acquisto e scambio; contemperare il livello degli oneri amministrativi imposti alle imprese con l’esigenza di assicurare l’efficienza, l’efficacia e la rilevanza dei controlli; assicurare un sistema coerente e integrato dei controlli interni, eliminando sovrapposizioni o duplicazioni nelle funzioni e strutture di controllo e individuando altresì adeguate forme di coordinamento. LEGGI TUTTO

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    Migranti, Meloni: “Rendere concreto e operativo piano von der Leyen”

    (Teleborsa) – Una posizione comune tra i Paesi della sponda sud dell’Unione in vista dei prossimi Consigli europei, soprattutto dopo le tensioni di questi giorni con la Germania sui fondi alle Ong e sul Patto sulle migrazione. È quanto chiede l’Italia ai leader degli altri 8 paesi Ue della sponda sud del Mediterraneo riuniti oggi a Malta per il decimo summit “Med9” dei Paesi meridionali dell’Unione europea che vede al centro la questione migratoria. Al summit hanno preso parte anche i presidenti della Commissione europea, Ursula von der Leyen e del Consiglio europeo Charles Michel, invitati dal primo ministro maltese, Robert Abela. Nei giorni scorsi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato ai colleghi di Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia e Croazia una lettera per chiedere una posizione “coesa” sul tema dei migranti. Nella lettera Meloni ribadisce che la questione migratoria è una priorità per l’Italia, che si aspetta l’attuazione rapida dell’approccio comune raggiunto in sede europea lo scorso febbraio. Meloni – che fa anche riferimento al memorandum con la Tunisia – ha apprezzato anche gli sviluppi positivi dopo la visita a Lampedusa con Ursula von der Leyen e il piano in dieci punti annunciato dalla presidente della Commissione. Il governo italiano è consapevole del fatto che serva tempo per mettere in pratica una strategia multilivello che prevede diverse azioni, ma l’obiettivo – secondo la premier – è mantenere il tema in cima alla lista di attenzione e continuare a impegnarsi per avere soluzioni specifiche e risultati concreti. Peraltro, sul tema, domani a Bruxelles è in programma il Consiglio Giustizia e Affari interni a cui il ministro Matteo Piantedosi, secondo quanto si apprende, porterà alcune proposte italiane per velocizzare l’attuazione della strategia europea”Io capisco la posizione del governo tedesco, ma se loro vogliono tornare indietro sulle regole delle Ong, allora noi proponiamo un altro emendamento in forza del quale il Paese responsabile dell’accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave – ha detto Meloni, a proposito dello stallo sul Patto europeo sui migranti –. Ho avuto – ha spiegato Meloni parlando a margine del Med9 di Malta – degli scambi con il cancelliere Scholz nella giornata di ieri su questa materia aperta del patto di migrazione e asilo. Per noi la redistribuzione non è mai stata la priorità, per me il problema non si risolverà mai completamente se ogni Paese pensa di scaricarlo su un altro. L’unico modo per risolvere il problema di tutti è il lavoro che noi stiamo facendo sulla dimensione esterna. Dopodiché noi siamo stati molto cooperativi sul tema del patto di migrazione e asilo, lo abbiamo votato anche perché migliorava per noi le condizioni rispetto alle regole precedenti, poi ieri la Germania è arrivata con alcuni emendamenti, uno in particolare che per noi rappresenta un passo indietro sul tema delle organizzazioni non governative, e ieri avevamo diverse navi Ong anche tedesche nelle nostre acque, e abbiamo chiesto di avere tempo, perché non si poteva decidere ieri così. Vediamo quale sarà la soluzione di questo problema, rimaniamo cooperativi ma bisogna che ciascuno si assuma la responsabilità delle scelte politiche che porta avanti. Noi abbiamo la nostra linea, altri ne hanno un’altra, il problema è non scaricare la linea di uno sugli interessi dell’altro”. Sul tema delle Organizzazioni non governative, tra i Paesi del Med9, ha detto ancora Meloni, “ho trovato posizioni molto decise anche sulla distinzione tra quello che fanno alcune Ong e quello che fanno altre Ong”. Chi pensa che il problema dei migranti “possa essere rinchiuso entro i confini di una nazione europea prende un abbaglio – ha sottolineato la premier italiana –. Senza risposte strutturali prima saranno travolte le nazioni di primo approdo, ma poi tutti quanti verranno travolti da questo problema. Il piano di azione presentato da Ursula von der Leyen a Lampedusa è una ottima cornice di partenza, è fondamentale renderlo concreto e operativo e attuare questi principi” ha aggiunto Meloni nelle dichiarazioni finali dei leader al termine del vertice Med9 di Malta. Meloni si è detta “contenta” per la “convergenza” trovata al summit, che ha portato a una dichiarazione finale con “molti elementi concreti e seri”. Il Med9 “ribadisce la strada da seguire: lotta ai trafficanti, andare alle cause dei fenomeni di immigrazione e offrire risposte ai Paesi africani. L’unico modo per affrontare seriamente il problema e aiutare i più fragili, a partire da chi ha diritto all’asilo, è ricondurre la questione migratoria alla legalità: in Europa non si entra illegalmente”. E poi – prosegue la premier – “bisogna dare risposte serie a un continente africano sempre più in difficoltà”. Per l’Italia occorre che “gli accordi di riammissione per i rimpatri siano una questione europea”, che sia “rafforzata la lotta ai trafficanti” e ai “flussi finanziari delle organizzazioni criminali”, che ci siano “accordi per il sostegno ai Paesi del Nord Africa per il controllo dello spazio marittimo e il blocco delle partenze”. A questo proposito, Meloni auspica “l’immediata implementazione dell’accordo con la Tunisia” che “vuol dire costruire una nuova partnership con l’Africa”. In questa ottica, in vista della revisione del quadro finanziario pluriennale Meloni auspica che “ci siano risorse importanti per aiutare il continente africano che ha grandi risorse ma versa in una condizione di povertà e instabilità”. “Sosteniamo il piano in 10 punti presentato dalla Commissione europea e proponiamo ai colleghi di implementarlo al più presto – ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, durante le dichiarazioni finali a conclusione del vertice dei leader del gruppo Med9 –. Quella dell’immigrazione è una situazione eccezionale, specialmente quella che ha toccato Lampedusa. Ci deve essere una risposta europea unica, tutti dobbiamo dare solidarietà all’Italia e ai primi porti di approdo. Riguarda l’Italia, la Spagna e la Grecia”. “Ringrazio Ursula von der Leyen per i 10 punti presentati” ha continuato il presidente francese ricordando che nell’incontro con Giorgia Meloni e la presidente della Commissione “abbiamo proposto ai nostri colleghi di mettere in atto e implementare questi 10 punti per finalizzare le cose” ed aggiungendo di “sperare che nei prossimi giorni a livello europeo potremo migliorare il nostro funzionamento interno per lavorare insieme sulla questione dell’immigrazione” e “per migliorare un rispettoso partenariato con i paesi di origine e di transito che porti cooperazione tecnica e finanziamenti per lottare in modo concreto contro i trafficanti di esseri umani”. “Sosteniamo il piano in 10 punti – ha concluso Macron – e vorremmo metterlo in atto specialmente con la Tunisia e la Libia”.”Non possiamo consentire ai trafficanti di decidere chi entra in Europa” ha detto il premier greco Kyriakos Mitsotakis nella dichiarazione finale al vertice Med9 dicendosi d’accordo con quanto detto da Meloni e Macron sulla questione dei migranti e con i “punti d’azione della Commissione europea che sono importanti”. “Dobbiamo controllare di più chi parte dall’Africa, perché ci siano meno persone che partono in maniera illegale rischiando di morire in mare – ha aggiunto Mitsotakis –. Dobbiamo trovare dei canali legali di immigrazione. Chi può collaborare alla vita europea con la manodopera, con il lavoro deve poter entrare in maniera legale”. “Come è stato detto da Giorgia Meloni dobbiamo collaborare e creare partnership con i Paesi africani, tutelando così i diritti umani, sviluppando misure per ridurre i rischi per queste persone – ha detto il premier portoghese Antonio Costa –. Dobbiamo puntare alla migrazione legale e ridurre quella illegale”.”Sono totalmente d’accordo con Giorgia, dobbiamo rispondere a questa sfida in modo proattivo – ha detto il premier sloveno Robert Golob, parlando al termine del vertice Med9 –. Noi Paesi del Mediterraneo siamo uniti”. LEGGI TUTTO

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    OPA Digital360, adesioni all’1,3%

    (Teleborsa) – Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto (OPA) totalitaria sul Digital360, società quotata su Euronext Growth Milan che si pone l’obiettivo di accompagnare imprese e pubbliche amministrazioni nella comprensione e nell’attuazione della trasformazione digitale, è stato reso noto che sono state portate in adesione 270.893 azioni dal 25 settembre al 29 settembre. Si tratta del 9,927% sugli strumenti finanziari in circolazione oggetto dell’offerta e il 1,318% sull’intero capitale sociale.Il periodo di adesione all’offerta ha avuto inizio il 25 settembre 2023 e terminerà il 13 ottobre 2023 (estremi inclusi), salvo proroghe.(Foto: Priscilla Du Preez su Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Monnalisa, perdita semestrale si allarga con esposizione valutaria

    (Teleborsa) – Monnalisa, società specializzata in abbigliamento per bambini di alta gamma e quotata su Euronext Growth Milan, ha chiuso il primo semestre del 2023 con ricavi consolidati pari a 21,9 milioni di euro (22,6 milioni al 30 giugno 2022), con +5% dei ricavi del canale retail (+7% a cambi costanti). L’EBITDA Adjusted è pari a 2 milioni di euro (2,2 milioni nel comparativo 2022), pari al 9,1% del fatturato. Il risultato netto è negativo per 3,6 milioni di euro (per 1,5 milioni nel primo semestre 2022). Incide negativamente l’esposizione alla fluttuazione valutaria correlata principalmente all’attività commerciale verso società del gruppo in valuta diversa dall’euro che ha generato un effetto negativo per 769 mila euro, rispetto a un effetto positivo di 757 mila euro nel primo semestre del 2022.”Stiamo proseguendo nell’attuazione del nostro nuovo progetto industriale, che integra le strategie di branding e distribuzione del precedente piano con la crescita attraverso accordi di licenza o produttivi con brand della moda per adulti, con l’obiettivo non solo di aumentare i ricavi, ma ancor più la profittabilità del gruppo – ha commentato l’AD Christian Simoni – Il processo di trasformazione che abbiamo eseguito nell’ultimo quinquennio, con enormi investimenti sulle nostre competenze e capacità, di sviluppo prodotto, produttive, logistiche e distributive, ci consentirà, infatti, di sfruttare un significativo effetto leva operativa, potendo crescere senza far ricorso a ulteriori investimenti e con una crescita meno che proporzionale dei costi operativi”.”In tale contesto, il lancio del progetto La Martina ha un significato importante di progresso nel nostro percorso di cambiamento, prima ancora che costituire un nuovo stream di ricavi, con risultati che saranno visibili dalla seconda metà del prossimo anno – ha aggiunto – Parallelamente, stiamo andando avanti con il miglioramento della qualità della distribuzione, che ci ha premiato con una crescita del 7% dei ricavi retail a cambi costanti, pur in un momento di grande incertezza in alcuni dei mercati per noi molto importanti. La crescita dell’incidenza del fatturato retail, combinata con un’attenta gestione dei costi di produzione, ci ha consentito di realizzare un sostenuto balzo in avanti della marginalità”L’indebitamento finanziario netto comprensivo degli effetti del principio contabile IFRS 16 è pari a 29,4 milioni di euro (28,9 milioni al termine dell’esercizio scorso); l’indebitamento finanziario netto adjusted ammonta a 11,3 milioni. LEGGI TUTTO

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    De Lise (Ungdcec): commercialisti diventino parte attiva per un Fisco più equo e sostenibile

    (Teleborsa) – “La categoria dei commercialisti, anche sfruttando il sistema delle Circolari, diventi parte attiva per fare le proprie proposte alla politica e costruire un fisco più equo e sostenibile. C’è molto da fare per mettere in piedi un sistema che si fondi su semplificazione e razionalizzare, con l’obiettivo di dare respiro a famiglie e imprese, portando alla risalita dei consumi. Le delega fiscale è un passo avanti, ma ci aspettiamo una accelerazione anche sulla riscossione, problema che resta irrisolto: ridurre le spese di interessi e recupero di un credito incagliato potrebbe essere una soluzione per creare un extra gettito che vada a sostegno di un tessuto aziendale che si trova in una situazione difficile. Un tessuto che deve essere protetto e incoraggiato con la riduzione del carico fiscale e ponendo le condizioni per una maggiore produttività”. Lo ha affermato Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, chiudendo il convegno nazionale UNGDCEC, “I giovani commercialisti futuri protagonisti della sostenibilità”, che ha riunito a Genova circa mille professionisti provenienti da tutta Italia. “La nostra professione per prima deve essere sostenibile. Deve esserlo soprattutto per i giovani, ed è a loro che serve davvero l’equo compenso”, ha affermato Andrea De Bertoldi, commissione Finanze della Camera dei deputati. “La legge è magari perfettibile, ma permette di avere una maggior forza contrattuale con i clienti. Dopo l’approvazione della legge sul differimento delle scadenze fiscali per i professionisti, che ho avuto l’onore di portare avanti nella passata Legislatura, l’obiettivo è quello di inserire il differimento dei termini anche per le madri professioniste con figli malati nella prossima Legge di Bilancio”. Secondo Luigi Marattin, commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati, “la delega fiscale è un’occasione da sfruttare. Per la prima volta dopo anni abbiamo in Gazzetta Ufficiale, operativa, una delega fiscale, un lavoro che ha preso ampiamente le mosse da quello della precedente legislatura e che abbiamo votato convintamente. C’è stato un buon lavoro di condivisione anche con i professionisti, adesso però bisogna giudicare i risultati e saremo vigili, perché questa è una grande occasione per semplificare il fisco”.All’evento sono intervenuti in collegamento anche Antonio Misiani, vicepresidente della commissione Bilancio del Senato della Repubblica, ed Ettore Rosato, componente commissione Affari esteri e comunitari a Montecitorio.”Gli investimenti ESG rappresentano una necessità per il mondo imprenditoriale – ha sottolineato Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo -. L’economia si sta completamente trasformando per diventare più sostenibile e le imprese sono chiamate a investire per essere presenti. Intesa Sanpaolo sta operando per diffondere competenze tra gli imprenditori attraverso una serie di iniziative, tra cui la creazione di Laboratori ESG e l’accompagnamento ad aggiudicarsi i bandi pubblici. L’obiettivo è raccontare come l’impresa può beneficiare di investimenti in termini di sostenibilità. Nell’ambito del PNRR, inoltre, Intesa Sanpaolo ha stanziato un plafond di finanziamenti di 410 miliardi, di cui 270 a favore delle imprese. Vogliamo accompagnare il sistema Paese a una crescita importante”. LEGGI TUTTO