5 Settembre 2023

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    Alan Joyce, CEO Qantas, anticipa l’uscita di scena

    (Teleborsa) – Alan Joyce lascerà prima del previsto la sua carica di amministratore delegato di Qantas, ruolo ricoperto per 15 anni. L’addio avverrà con due mesi di anticipo e fa seguito alla polemica legata alla vendita di biglietti che sarebbero stati venduti su voli precedentemente cancellati e che ha minato la reputazione della compagnia aerea. Joyce ha fatto sapere che nella giornata di mercoledì 6 settembre passerà le consegue a Vanessa Hudson, che gli succederà nel controllo di Qantas, citata in giudizio una settimana fa dall’autorità australiana di regolamentazione dei consumatori sia in relazione alla presunta vendita di biglietti per 8.000 voli già cancellati, sia per la mancata informazione nei confronti dei passeggeri sulla riprogrammazione di 10.000 voli. LEGGI TUTTO

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    easyJet lancia 4 nuove rotte in Italia

    (Teleborsa) – easyJet, compagnia aerea a basso costo britannica, lancia quattro nuove rotte sul mercato italiano, collegando l’aeroporto di Comiso con le basi di Milano Malpensa, da novembre 2023, e Napoli, con il prossimo orario estivo 2024. Da marzo 2024, easyJet collegherà Roma Fiumicino a Glasgow e Edimburgo.La nuova rotta da Milano Malpensa a Comiso-Ragusa sarà operata con due voli settimanali, ogni lunedì e venerdì, a partire dal 24 novembre 2023. Due frequenze settimanali anche per i voli tra Roma e le destinazioni di Glasgow e Edimburgo, quest’ultima raggiungibile già da Milano, Napoli, Venezia e Catania. LEGGI TUTTO

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    Banco Desio, collocato covered bond da 400 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banco di Desio e della Brianza ha concluso con successo il collocamento di una emissione di Covered Bond a valere sul proprio programma di obbligazioni bancarie garantite per un importo complessivo di 400 milioni di euro, con scadenza 4,5 anni destinata ad investitori istituzionali.Il processo di book building – si legge in una nota – ha attirato una domanda per oltre 900 milioni di euro da parte di circa 50 investitori istituzionali a livello globale, che ha consentito di ridurre il pricing a +75bps rispetto al mid-swap con una cedola fissa del 4% pagata annualmente.L’emissione è stata allocata con la seguente distribuzione geografica: Italia (41%), UK e Irlanda (19%), Paesi Nordici (17%), Germania e Austria (10%), BeNeLux (6%), Altri (7%). L’allocazione finale è stata principalmente a favore di banche e banche private (56%), fondi e asset manager (36%), istituzioni e banche centrali (7%), assicurazioni (1%).”Siamo molto soddisfatti di questa nuova operazione che ci consente di ampliare e diversificare il nostro funding per finanziare le esigenze della nostra clientela e incrementare le nuove erogazioni di credito – ha commentato l’AD Alessandro Decio – Si tratta di un importante segnale del mercato a conferma della solidità e della resilienza del business model della Banca”.Il collocamento dell’emissione è stato curato da BNP Paribas (Arranger del Programma), Crédit Agricole, Mediobanca, Banco Santander e UniCredit che hanno agito in qualità di Joint bookrunner. LEGGI TUTTO

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    USA, FAA ha brevemente messo a terra tutti aerei United Airlines

    (Teleborsa) – La Federal Aviation Administration (FAA) statunitense ha messo brevemente a terra tutti gli aerei della United Airlines, su richiesta della stessa compagnia, per problemi tecnologici. La questione è stata risolta in pochi minuti, anche se non sono stati forniti molti dettagli sulla natura del problema.Alle 19.35 (ora italiana), l’FAA ha scritto su X che la compagnia le aveva chiesto di sospendere le partenze a livello nazionale, e alle 19.50 ha annunciato di aver rimosso il precedente stop al volo per gli Stati Uniti e il Canada.”Stiamo riscontrando un problema tecnologico a livello di sistema e stiamo trattenendo tutti gli aerei nei rispettivi aeroporti di partenza – aveva scritto United Airlines sempre su X – I voli già in volo continuano verso la loro destinazione come previsto”. Anch’essa, pochi minuti dopo, ha precisato: “Abbiamo identificato una soluzione al problema tecnologico e i voli sono ripresi. Stiamo lavorando con i clienti interessati per aiutarli a raggiungere le loro destinazioni il prima possibile”.United Airlines Holdings registra una flessione del 2,64% e si attesta a 48,41 dollari a Wall Street, dopo essere scesa fino a 47,60 dollari dopo l’annuncio della problematica. LEGGI TUTTO

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    Turkish Airlines ordina 10 A350, punta a 600 aerei in flotta entro 2028

    (Teleborsa) – Turkish Airlines ha annunciato l’acquisto di dieci Airbus A350-900 da prendere in consegna tra il 2025 e il 2027. La compagnia aerea turca sta lavorando a un maxi piano di potenziamento della flotta, destinata a raddoppiare nel prossimo decennio, mediante un ordine di circa 600 aeromobili, un terzo dei quali di tipologia wide body. A fine anno Turkish Airlines passerà da 419 a 435 aeromobili in flotta, mentre nel 2024 saranno circa 470 per poi raggiungere quota 500 nel 2025 e 600 entro il 2028, con una crescita della capacità tra il 7 e il 10% nel prossimo quinquennio. LEGGI TUTTO

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    Webuild, S&P alza rating a “BB” con outlook stabile

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha promosso il rating sul debito di Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, a “BB” da “BB-” con Outlook Stabile. La decisione dell’agenzia di rating è supportata dalla migliorata performance finanziaria del gruppo e da un profilo di rischio delle attività che beneficia del focus commerciale verso paesi a più basso rischio, si legge in una nota.Secondo S&P, “le metriche di credito di Webuild sono migliorate notevolmente nel 2022 e miglioreranno ulteriormente nel 2023-2024, riflettendo l’aumento dei ricavi e della redditività e una migliore gestione del flusso di cassa. Il miglioramento è in gran parte dovuto all’aumento dei ricavi derivante da importanti nuovi ordini acquisiti; il fatturato è aumentato di un considerevole 26% nel 2022 e prevediamo un’ulteriore crescita del 13% nel 2023 e dell’8% nel 2024, superando significativamente la crescita del PIL. Il solido portafoglio ordini di Webuild copre la maggior parte dell’obiettivo di fatturato per il triennio 2023-2025. Il miglioramento dei parametri di credito riflette anche una progressiva crescita del margine EBITDA. I margini beneficiano del contributo dei contratti recentemente acquisiti, nonché di alcune modifiche contrattuali”.Gli analisti ritengono che “il miglioramento del profilo di rischio finanziario di Webuild sia sostenibile, poiché trainato dalla priorità dell’azienda di ridurre il rischio incrementando la propria presenza nei paesi a basso rischio e migliorando la redditività e la gestione del working capital, anche attraverso un crescente affidamento agli standard contrattuali che consentono un più facile trasferimento dei costi come dimostrato dalla recente revisione del contratto del progetto Snowy 2.0. Webuild sta incrementando la percentuale di contratti in backlog che contengono soluzioni per l’adeguamento agli elevati costi delle materie prime”.S&P evidenzia che “il profilo di rischio d’impresa di Webuild beneficia della forte esperienza dell’azienda nell’esecuzione di progetti di costruzione complessi. La competenza tecnologica e ingegneristica del gruppo rappresenta un fattore di supporto che consente all’azienda di lavorare su progetti grandi e complessi nelle sue principali aree di interesse: mobilità sostenibile e infrastrutture idroelettriche. L’azienda sta beneficiando dell’attuale mercato in forte espansione grazie all’attenzione alla transizione energetica e climatica e allo sforzo post-pandemia per aumentare il Pil e migliorare la qualità della vita.S&P apprezza inoltre “il miglioramento dei processi operativi del gruppo e il management team qualificato, aspetti che si stanno traducendo in una migliore gestione del rischio e del trend e del capitale circolante”. LEGGI TUTTO

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    Italian Exhibition Group, morto il presidente Lorenzo Cagnoni

    (Teleborsa) – Italian Exhibition Group (IEG), società quotata su Euronext Milan e leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali, ha comunicato che è deceduto oggi il presidente Lorenzo Cagnoni. Nato a Rimini nel 1939, sposato e padre di due figlie, Cagnoni è stato un punto di riferimento per la città romagnola e per l’intero panorama degli eventi congressuali e fieristici a livello nazionale.Dal 1966 e fino al 1983 è assessore ai Servizi Scolastici, alla Sanità, alla Finanza e Bilancio e alle Attività Economiche del Comune di Rimini e dal 1983 al 1989 ricopre la carica di vice sindaco.Dal 1995 presidente di Fiera di Rimini, ha guidato lo sviluppo della società e nel 2016 è diventato presidente di Italian Exhibition Group, la società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza, che dal giugno 2019 è quotata a Piazza Affari.Dal 1999 al 2015, è stato anche membro del Comitato Direttivo dell’UFI – l’associazione mondiale degli organizzatori fieristici internazionali – e dal 2001 è vice presidente AEFI – l’associazione esposizioni e fiere italiane.IEG ha reso noto che il consiglio di amministrazione provvederà alla integrazione del consiglio e alla nomina del nuovo presidente ai sensi di quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge e di statuto. Cagnoni risulta titolare di 13.000 azioni di IEG. LEGGI TUTTO

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    Tribe Technology si è quotata sull’AIM di Londra

    (Teleborsa) – Tribe Technology, sviluppatore e produttore di attrezzature autonome per l’estrazione mineraria, si è quotato oggi sull’Alternative Investment Market (AIM) del London Stock Exchange, dopo aver raccolto 4,59 milioni di sterline e aver ottenuto una capitalizzazione all’ammissione di 22,2 milioni di sterline.Fondata nel 2019, Tribe Technology ha come missione quella di creare un ambiente di lavoro più sicuro ed efficiente attraverso lo sviluppo di impianti di perforazione a circolazione inversa (RC) completamente autonomi nel settore minerario. Le attività principali del gruppo sono lo sviluppo, la produzione interna e la vendita dei suoi impianti di perforazione autonomi, che incorporano la sua proprietà intellettuale principale, il Tribe Technology Drilling System (TTDS).”Riteniamo che l’AIM sia una scelta naturale per Tribe Tech, con la sua base di investitori internazionali e una comprovata esperienza nell’aiutare le aziende tecnologiche a raggiungere le loro ambizioni di crescita”, ha commentato Charlie King, fondatore e CEO. LEGGI TUTTO