6 Settembre 2023

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    Wall Street in rosso: pesano petrolio e timori inflazione

    (Teleborsa) – Wall Street prosegue gli scambi in deciso ribasso, risentendo dell’impennata delle quotazioni petrolifere oltre i 90 dollari ala barile, a causa del razionamento annunciato dall’Opec+. L’aumento del costo dell’energia potrebbe infatti rivitalizzare l’inflazione e convincere le banche centrali a procedere con nuove strette monetarie.A New York, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 34.406 punti, con uno scarto percentuale dello 0,68%; giornata negativa per l’S&P-500, che continua la seduta a 4.457 punti, in calo dello 0,90%. In discesa il Nasdaq 100 (-1,15%); con analoga direzione, negativo l’S&P 100 (-1,16%).Risultato negativo a Wall Street per tutti i settori dell’S&P 500. Nella parte bassa della classifica dell’S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti informatica (-1,65%), beni di consumo secondari (-1,21%) e telecomunicazioni (-0,87%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Wal-Mart (+1,07%) e Salesforce (+0,78%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Apple, che continua la seduta con -3,47%.In rosso Boeing, che evidenzia un deciso ribasso del 2,42%.Spicca la prestazione negativa di Amgen, che scende del 2,07%.Tentenna McDonald’s, con un modesto ribasso dell’1,44%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, DexCom (+7,69%), Charter Communications (+2,27%), Comcast Corporation (+1,12%) e Trade Desk (+1,03%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Enphase Energy, che prosegue le contrattazioni a -4,29%.Apple scende del 3,47%.Calo deciso per Zscaler, che segna un -3,08%.Sotto pressione Lucid, con un forte ribasso del 3,03%. LEGGI TUTTO

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    Transizione ecologica, Purcaro (DEKRA): “Necessario rinnovare parco auto italiano e aumentare incentivi”

    (Teleborsa) – “Condividiamo la necessità di rinnovare il parco auto italiano espressa dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso delle interrogazioni di oggi alla Camera dei Deputati. Occorre una decisione che supporti gli incentivi al rinnovo delle motorizzazioni più obsolete nonchè una decisione allo stop dei veicoli più inquinanti”. Lo ha dichiarato Toni Purcaro, Executive Vice President DEKRA Group e Presidente DEKRA Italia.”Servono, al riguardo, investimenti in prodotti e veicoli adeguati alle esigenze di mobilità anche in centri piccoli con spostamenti limitati con misure a sostegno della ricerca e dello sviluppo per tutta la filiera mantenendo il principio della neutralità tecnologica. In tal senso, riteniamo che soltanto attraverso una regolamentazione flessibile e politiche industriali di medio e lungo periodo sarà possibile coniugare il processo verso la transizione ecologica con il rilancio del settore automotive”, ha aggiunto Purcaro. LEGGI TUTTO

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    Piemonte, domani in Consiglio dei Ministri il decreto per evitare il blocco delle auto diesel euro 5

    (Teleborsa) – Il governo pronto ad evitare lo stop alla circolazione di veicoli diesel Euro 5 in Piemonte che dovrebbe prendere il via il 15 settembre. Sul tema sono intervenuti tre ministri “Sul blocco dei veicoli Euro5 in Piemonte dal 15 settembre sono pronto con un decreto che porterò al Consiglio dei ministri domani. Il decreto prevede una serie di azioni di blocco di quanto previsto dalla delibera regionale e una ripresa degli accordi del 2017, con una verifica dello stato di attuazione e del cronoprogramma dei nuovi interventi a partire dal 2024″, ha annunciato il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, a margine di un evento organizzato da Acea e il Tempo.”Come garantito, il governo è pronto a scongiurare il folle divieto per i diesel Euro 5 in Piemonte voluto dall’Europa. Siamo determinati a difendere l’ambiente, senza estremismi ideologici che non migliorano la qualità dell’aria ma peggiorano le condizioni di centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori”, ha invece dichiarato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.Sulla base dei confronto tecnico “positivo e costruttivo” in atto con l’Unione europea sullo stop alla circolazione delle auto euro 5 in Piemonte “è verosimile che già nella prossima settimana si possa evitare il blocco dei citati veicoli” che scatterebbe dal 15 settembre, ha invece spiegato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso di un question time alla Camera. LEGGI TUTTO

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    Mercati Eurolandia in rosso. Piazza Affari fanalino di coda

    (Teleborsa) – Seduta no per la Borsa di Milano, che fa molto peggio degli altri mercati europei, a causa del maggior peso del comparto bancario, A zavorrar i Listini del Continente, in una giornata caratterizzata da un clima generalmente negativo, ha concorso anche la performance negativa di Wall Street.Fra i moitivi del malumore i segnali poco confortanti che arrivano dall’economia e le preoccupazioni per le prossime mosse della BCE, che sembra intenzionata ad andare avanti con una politica restrittiva.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,072. L’Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,47%. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,65%.Aumenta di poco lo spread, che si porta a +174 punti base, con un lieve rialzo di 3 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 4,39%.Tra i listini europei ferma Francoforte, che segna un quasi nulla di fatto, trascurata Londra, che resta incollata sui livelli della vigilia, e vendite su Parigi, che registra un ribasso dello 0,84%.Giornata nera per la Borsa di Milano, che affonda con una discesa dell’1,54%; sulla stessa linea, profondo rosso per il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 30.195 punti, in netto calo dell’1,53%.In ribasso il FTSE Italia Mid Cap (-1,5%); sulla stessa linea, in rosso il FTSE Italia Star (-1,36%).Best performer tra i titoli italiani più capitalizzati, Leonardo avanza dello 0,99%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banca MPS, che chiude le contrattazioni a -5,64%sull’allontanarsi delle ipotesi di aggregazione con Bper, che oggi accusa un calo del 3,6%.Seduta negativa per Unicredit, che mostra una perdita del 4,99%.Sessione nera per Moncler, che lascia sul tappeto una perdita del 4,97%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Cembre (+1,52%), Banca Popolare di Sondrio (+1,50%), Antares Vision (+1,25%) e SOL (+0,80%).I più forti ribassi, invece, si verificano su De’ Longhi, che continua la seduta con -7,14%.In perdita Safilo, che scende del 6,65%.Pesante Juventus, che segna una discesa di ben -4,37 punti percentuali.Scivola Eurogroup Laminations, con un netto svantaggio del 4,22%. LEGGI TUTTO

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    Auto, Urso: tavolo con Stellantis entro un mese

    (Teleborsa) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che “nascerà un tavolo Stellantis, quello che doveva essere fatto negli anni passati, che impegnerà l’azienda a rivedere il piano in atto per garantire la produzione e l’occupazione nel nostro Paese con un monitoraggio continuo che coinvolgerà anche i sindacati e le Regioni”. Il confronto con Stellantis, ha spiegato il ministro durante un question time alla Camera, “sta andando bene e finalmente siamo sulla strada giusta”.”Prevede un’inversione di tendenza rispetto agli ultimi 20 anni e che l’aumento della produzione dei veicoli in Italia sia garantito così come l’investimento in veicoli innovativi e l’attività di ricerca e sviluppo”, ha aggiunto. In un’intervista al giornale il ministro si è augurato che l’intesa con Stellantis possa arrivare “entro il mese”.Nella stessa intervista Urso ha parlato anche del dossier auto nel quadro europeo, affermando che l’opposizione alla “politica ideologica” sull’auto – “assolutamente contraria agli interessi industriali e occupazionali” della Ue –, grazie anche al lavoro dell’Italia “via via sta diventando maggioranza” in Europa, “e tanto più lo sarà nel 2024 quando è verosimile che nell’Europarlamento le forze contrarie a questa visione ideologica saranno ben più rappresentative”. “L’Italia si è imposta e tanti altri Paesi ora condividono ciò che noi, per primi, avevamo subito affermato”. Il ministro ha aggiunto che con il collega francese Le Maire “c’è sintonia nel voler convincere l’Ue a tutelare l’industria europea”.Quanto alla produzione cinese, Urso ha dichiarato di aspettarsi “che arrivi a breve una misura commerciale a tutela delle imprese, del lavoro e degli standard ambientali verso chi non risponde alle stesse dinamiche e fa concorrenza sleale”. Per quel che riguarda invece i sostegni italiani, “la rimodulazione degli ecobonus avverrà entro l’anno, proprio per sostenere la produzione italiana. È tra i temi dei tavoli in corso”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Visco: “Vicini a livello in cui fermare tassi d’interesse”

    (Teleborsa) – “Siamo vicini al livello nel quale fermare l’incremento dei tassi d’interesse”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, partecipando ad un evento dell’Ispi a Milano. Visco ha aggiunto che occorre essere “prudenti nel guidare il livello dei tassi in linea con l’andamento dell’economia”. “Per la crescita economica – ha obiettato l governatore – non bisogna usare la politica monetaria, che ha altri obiettivi: mantenere i prezzi stabili e anche la stabilità finanziaria, magari con una Unione Europea più coesa”. Visco ha spiegato che, nel percorso di inasprimento monetario, non ci sono stati “effetti collaterali” derivanti da tassi d’interesse troppo elevati ed ha affermato che la BCE “non ha difficoltà ad uscire dall’ampio debito dei nostri portafogli. Il mercato ci sta sostenendo”.”Le aspettative di inflazione si sono riportate al 2%, sono stabili”, ha affermato il numero uno della banca d’Italia, ricordando che “i tassi a medio termine sono abbastanza restrittivi” e “questo è quello che bisognava fare”.Parlando della fase di normalizzaizone, Visco ha affermato che i tassi “sono stati fatti salire molto rapidamente, a volte un po’ troppo rapidamente, secondo me, ma sono andati dove dovevano andare”.Il governatore ha ricordato che, a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, “c’è stata una caduta di reddito e bisognava proteggere i più deboli. In alcuni Paesi europei, come per esempio Germania e Olanda, è scattato un aumento delle retribuzioni forte ed era inevitabile cercare di contenerlo molto rapidamente”. LEGGI TUTTO

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    Musk chiede prestito a Space X nel periodo dell’acquisizione di Twitter

    (Teleborsa) – Elon Musk, Fondatore di Tesla e Space X, avrebbe chiesto un prestito da 1 miliardo di dollari alla società aerospaziale nell’ottobre 2022, esattamente nel periodo in cui stava acquisendo Twitter per una cifra di 44 miliardi di dollari. Musk è il maggior azionista di Space X, di cui controlla il 42% del capitale e quasi il 79% dei diritti di voto. Del prestito di Space X parla il in esclusiva Wall Street Journal, secondo cui Space X avrebbe approvato il prestito, garantito da una parte delle azioni SpaceX possedute dal miliardario americano. Non viene rivelato il motivo del prestito, ma dal timing dell’operazione, il quotidiano finanziario americano deduce che la cifra potrebbe esser servita per finalizzare l’acquisizione del social media.Musk avrebbe poi rimborsato il prestito con gli interessi alcune settimane dopo, nel mese di novembre, perdo in cui benderttge un pacchetto di azioni Tesla per 4 miliardi di dollari, poi seguito dalla vendita di un ulteriore pacchetto a dicembre. LEGGI TUTTO

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    Aeroporti 2030: “Impegno per lo sviluppo del trasporto aereo”

    (Teleborsa) – “Il diritto alla mobilità delle persone e lo sviluppo di una rete dei trasporti moderna, funzionale e facilmente accessibile sono temi che rivestono una importanza fondamentale per l’intero sistema del trasporto aereo, comparto per il cui sviluppo strategico, soprattutto in un’ottica di sostenibilità, innovazione e intermodalità, la nostra Associazione è fortemente impegnata”. È quanto ha affermato il presidente di Aeroporti 2030, Alfonso Celotto, al termine dell’incontro dell’associazione che unisce gli scali di Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Venezia, Treviso, Verona e Brescia, con il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, al Mimit.Il confronto rientra nell’ambito degli appuntamenti del ministro con i rappresentanti dei vettori e delle associazioni dei gestori aeroportuali, all’indomani degli interventi adottati a metà agosto con il Decreto omnibus. Celotto, nel ribadire l’utilità di un costante confronto e di un adeguato approfondimento, ha confermato la disponibilità dell’associazione a fornire al ministero tutto il supporto utile per approfondire le questioni legate allo sviluppo della connettività aerea e alla promozione del Paese, accogliendo l’invito del Ministro a partecipare al tavolo tecnico che convocherà a breve. LEGGI TUTTO