15 Settembre 2023

Daily Archives

More stories

  • in

    Ecofin, vogliamo rendere economia più green e digitale

    (Teleborsa) – L’Ecofin dei ministri delle Finanze Ue ha rilanciato “l’ambizione di rendere le nostre economie più verdi e digitali, per spingere la nostra resilienza”.E nella prima sessione del vertice informale a Santiago de Compostela, in Spagna “abbiamo discusso su due soluzioni concrete: primo l’agenda con America Latina e Caraibi che spingerà la crescita sostenibile la transizione equa e digitale”, ha riferito il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis alla conferenza stampa al termine della prima sessione dell’Ecofin. “Secondo – ha proseguito – abbiamo parlato della la riforma dell’architettura finanziaria globale”, sempre allo scopo di rafforzare resilienza e equita’.Quanto alla riforma dell’architettura delle istituzioni finanziare globali “è stata discussa oggi dall’Ecofin, assieme alle iniziative per l’alleggerimento dei debiti dei Paesi in via di sviluppo, ha detto Dombrovskis spiegando come “dal punto di vista dell’Ue siamo aperti a discutere altre strade per assicurare che le istituzioni finanziarie multilaterali siano adatte ai loro compiti e anche alle transizioni green e digitale. Siamo pronti a discutere per fare i passi avanti”, ha detto. LEGGI TUTTO

  • in

    “Too big to fail”: 15 anni fa il crack della banca Lehman Brothers

    (Teleborsa) – E’ il 15 settembre 2008, sono circa le 5 del mattino quando Lehman Brothers, quarta maggiore banca d’investimento degli Stati Uniti, chiede l’ammissione al Chapter 11 del codice fallimentare Usa, dichiarando il default.A causare il crac della banca Usa, fondata nel lontano 1850, la crisi dei mutui subprime, ossia prestiti concessi nell’ambito del mercato immobiliare a persone che non avrebbero potuto accedervi in condizioni normali perché avevano minori garanzie di solvibilità.Un fallimento che innescò uno spaventoso effetto domino provocando crolli in borsa in gran parte del mondo, Europa compresa.CROLLANO LE BORSE, SPAVENTOSO EFFETTO DOMINO – Il Dow Jones perse più di 504 punti, facendo registrare il crollo più alto dal 17 settembre 2001, primo giorno di scambi dopo l’attentato alle Torri gemelle. In una sola seduta i listini del Vecchio Continente bruciano oltre 120 miliardi di euro di capitalizzazione. L’effetto Lehman colpisce anche i mercati valutari, con l’euro che schizza oltre quota 1,44 dollari e poi frena, tornando intorno a 1,42 sul finale, mentre il petrolio crolla sotto i 100 dollari, col Light crude sotto 96 e il Brent sotto i 93. Oggi sono trascorsi 15 anni dal crac diventato emblema di una crisi globale, ancora non superata. Secondo la gran parte degli analisti, infatti, stiamo parlando del più importante fallimento della storia degli Stati Uniti, un evento che ha cambiato i connotati dell’economia mondiale, del quale, a distanza di anni, si sente ancora il peso a causa del cosiddetto ‘effetto Lehman’ che ha (s)travolto gli Stati Uniti, innescando una spaventosa recessione economica mondiale.25mila le persone che furono licenziate. Uno dei momenti di maggior impatto a livello emotivo è certamente quello che fu ribattezzato la lunga “processione” di trader ed operatori finanziari con gli scatoloni in mano. TOO BIG TO FAIL – Per ripagare i creditori tutti i beni della banca furono messi all’asta, inclusa l’insegna Too big to fail, “Troppo grandi per fallire”. A riportare, di recente, alla ribalta l’incubo ci sono stati negli ultimi mesi il ‘salvataggio’ di Credit Suisse e il fallimento di Silicon Valley Bank, che hanno riacceso i timori di un nuovo shock al sistema dalle conseguenze imprevedibili. Timori che però si sono rivelati infondati: i problemi di Svb, Signature Bank e First Republic non hanno contagiato l’industria bancaria che, grazie alle regole varate nel 2008 e nel 2009, è più solida e meglio capitalizzata. LEGGI TUTTO

  • in

    Olidata, si aggiudica gara piattaforme Cyber Security della Banca d’Italia

    (Teleborsa) – Sferanet, controllata di Olidata, si è aggiudicata, come capogruppo di un RTI, la gara relativa al Lotto 1 per l’evoluzione delle piattaforme SIEM e VAMP della Banca d’Italia.Il Gruppo Olidata, forte delle sue competenze in ambito Cyber Security, fornisce un contributo significativo nei progetti relativi alla sicurezza informatica nazionale, come quelli afferenti al System Information Event Management (SIEM). LEGGI TUTTO

  • in

    Covid, casi ancora in crescita: “vaccinare i fragili”

    (Teleborsa) – Ancora in crescita, secondo il bollettino settimanale Covid, i casi in Italia: il dato al 13 settembre ne segna 30.777, rispetto ai 21.316 della scorsa settimana (+44%). L’incidenza sale a 52 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 36 della scorsa settimana.Sale l’occupazione dei letti in Area medica: dal 3 al 3,8% con un totale di 2.378 ricoverati. Salgono lievemente anche le terapie intensive (0,9% rispetto allo 0,6%)della precedente rilevazione) con 76 persone. “In considerazione della situazione epidemiologica”, si legge nel documento, si suggerisce di rafforzare le misure di protezione e prevenzione, come la vaccinazione ai fragili.La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti, riferisce ancora il documento, è la fascia 90+ anni in aumento rispetto alla settimana precedente.Continua a crescere intanto anche in Italia, come in vari altri Paesi, la prevalenza della variante EG.5, denominata Eris, che raggiunge questa settimana il 43,5%. Il dato è contenuto nell’ultimo monitoraggio settimanale sul Covid-19 dell’Istituto superiore di sanità. Si tratta, secondo gli ultimi studi, di una variante più resistente e con una maggiore capacità di sfuggire alle difese anticorpali (generate sia da precedenti infezioni che dai vaccini) e ciò in virtù di una particolare mutazione (F456L) avvenuta a livello della proteina Spike del virus.(Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

  • in

    Forum Mare, Musumeci: “Cambieremo la costituzione per migliorare la valorizzazione del mare”

    (Teleborsa) – In chiusura del primo Forum Mare Ambrosetti è intervenuto il Senatore Nello Musumeci, ministro per la protezione civile e per le politiche del mare, con un messaggio diretto e puntuale: “Credo di potervi anticipare che proporrò al governo, nella prossima seduta, di promuovere una legge di modifica della Costituzione, all’articolo 119. Inseriremo un emendamento che dica, con assoluta sintesi: La Repubblica tutela e valorizza il mare. Punto”. Il Senatore Musumeci è la personalità politica che ha promosso e contribuito a realizzare il Piano Mare del Governo, attività prima nel suo genere che si impone di far dialogare i ministeri in un’ottica sistemica e di interesse comune sulla valorizzazione della risorsa mare. Non a caso Nello Musumeci è anche il principale promotore del Forum Mare, che chiude oggi la sua prima edizione. L’impegno del ministro è chiaro: promuovere una cultura marittima in un paese, l’Italia, che basa la propria cultura principalmente sulla terraferma: “a cominciare dalle scuole elementari, questo governo intende promuovere un diverso approccio [al mare]. Perché dico questo? E’ stato ribadito in questi due giorni, il mare è stato l’elemento trascurato in questi ultimi ottant’anni, è stato trascurato per una serie di ragioni anche geoeconomiche, per il policentrismo dell’Europa continentale che si è preoccupata di guardare verso il Baltico e verso i paesi dell’est, lasciando il Mediterraneo inizialmente al suo destino e successivamente all’ingresso e al protagonismo di altre potenze economiche e politiche”. Insomma la visione è quella costante del Governo e delle industrie protagoniste di questi due giorni: in un mondo in cui l’approvvigionamento energetico si sposta sempre di più verso il sud del mondo, l’Italia ha l’opportunità di diventare il ponte tra due continenti, diventando il principale hub energetico europeo. Non è un caso infatti se nel piano mare sono stati inseriti 10 punti di sviluppo, e tra nautica, crocieristica, cantieristica, sport, pesca e biologia marina, spunta la subacquea, ovvero lo sfruttamento dei fondali marini, prossima frontiera per l’estrazione di quelle terre rare così preziose per la transizione energetica, allo stesso tempo opportunità e minaccia per le imprese, ma in cui il mare ha un ruolo di primo piano: “l’assenza di un combustibile alternativo al fossile, almeno fino ad ora porta la necessità di liberare il mare dagli scarichi, dei fiumi fortemente inquinati per la eccessiva antropizzazione di alcune aree. Abbiamo ascoltato le tante richieste che arrivano dal mondo delle imprese. C’è un filo conduttore in tutti gli interventi: meno burocrazie, meno carte, meno passaggi, meno inutili perdite di tempo. E su questo c’è tanto, tanto da lavorare”.Riguardo alla gestione del mare, il Ministro non ha trascurato uno dei topic principali in merito che hanno riempito i notiziari negli ultimi mesi, ovvero l’immigrazione: “Io ho sempre detto, forse per la mia fede cattolica, che un uomo in mare va sempre salvato, qualunque sia la ragione per la quale si trovi in quel posto; poi dopo si fanno le analisi, ma su questo siamo stati tutti d’accordo ed io provengo da una scuola politica che non ha mai messo in discussione questo principio. Semmai il problema è capire perché quell’uomo si trova in mare. Quell’uomo in mare non dovrebbe arrivarci. Questo è il tema sul quale noi dovremmo dovremmo confrontarci.” Strettamente correlata alla gestione delle emergenze generate dall’immigrazione in mare, è la situazione delle infrastrutture portuali in italia, tassello essenziale per affrontare la situazione geopolitica attuale:”Questo è il tema sul quale noi dovremmo dovremmo confrontarci: la portualità, le infrastrutture e la pesca, con le insidie che porta questa antica, plurisecolare, millenaria attività, che oggi vive una concorrenza sempre più spregiudicata. Le incertezze sul Mar Nero, quello che potrà accadere dopo la guerra, l’aggressione all’Ucraina, le ambizioni di Marocco e Algeria ed Egitto sulla portualità, ci fanno riflettere su come difendere questo mare fra due stretti, Suez e Gibilterra, e lo scarso interesse che gli Stati Uniti dimostrano di avere da qualche anno verso il Mediterraneo?”Il ministro Nello Musumeci ha quindi concluso: “quindi siamo tutti d’accordo almeno su un dato, il mare può diventare il nuovo motore di crescita della nazione. Per poterlo diventare servono interventi anche normativi. Serve tanta passione, serve tanta buona volontà. Serve, come ricordava il Sottosegretario Perego, una convergenza attorno ad un tavolo che, sulle politiche marittime, è mancata per ottant’anni”. LEGGI TUTTO

  • in

    Clima, Fridays For Future: iniziative in Italia e in Europa

    (Teleborsa) – Fridays for Future, il movimento dei giovani ambientalisti di Greta Thunberg, scalda i motori in vista dello Sciopero mondiale del clima del prossimo 6 ottobre e organizza oggi in diverse città d’Europa e d’Italia una Giornata di azione globale per il clima.In particolare, in Italia sono previste iniziative a Bergamo (bike strike a piazza Treviglio ore 9), Catania (piazza Università ore 17), Gorizia (i manifestanti si uniranno al movimento a Lubiana), Bari, Roma (piazza Sauli ore 16), Pisa, Torino (piazza Palazzo di città ore 15), Palermo (piazza Croci ore 17:30), Milano (Darsena ore 17), Val Tiberina (via Nicolò Aggiunti 55 ore 17:30) e in altre città.L’Italia è a un nuovo capitolo della storia climatica – si legge sul sito di Fff Italia: ondate di calore, alberi sradicati dal vento, chicchi di grandine come palle da tennis e alluvioni. La prima causa dell’aumento delle temperature, e di conseguenza dei fenomeni climatici estremi, sono i combustibili fossili, su cui l’Italia continua a investire ampiamente”.Tra l’altro, secondo l’organizzazione ambientalista, con il piano Mattei “il governo vincola il paese al fossile e lo condanna a eventi estremi sempre più frequenti e intensi” LEGGI TUTTO

  • in

    Unipol acquista azione proprie e conclude i programmi

    (Teleborsa) – Unipol e UnipolSai hanno acquistato nei giorni 11, 12 e 13 settembre 2023, un totale di 585.000 azioni (pari a circa lo 0,08% del capitale sociale di Unipol), per complessivi 3.010.745,99 euro, e precisamente:- Unipol ha acquistato 85.000 azioni, per un corrispettivo unitario medio di 5,141 euro e per complessivi 436.957,47 euro;- UnipolSai ha acquistato 500.000 azioni, per un corrispettivo unitario medio di 5,148 euro e per complessivi 2.573.788,53 euro.Unipol e UnipolSai hanno concluso i rispettivi Programmi di acquisto di azioni.Al 14 settembre, Unipol detiene complessivamente 928.678 azioni proprie ordinarie (pari a circa lo 0,129% del capitale sociale), di cui 641.014 azioni indirettamente tramite le società controllate.A Piazza Affari, oggi, sostanzialmente invariata la seduta per la società finanziaria e assicurativa che chiude le contrattazioni sui valori della vigilia. LEGGI TUTTO

  • in

    Lennar in calo, pesa il terzo trimestre

    (Teleborsa) – Rosso per Lennar che sta segnando un calo del 3,66%.Il gruppo delle costruzioni ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto in calo da 1,47 miliardi, pari a 5,03 dollari per azione, a 1,11 miliardi, e 3,87 dollari. Scendono anche i ricavi da 8,93 a 8,73 miliardi di dollari, comunque sopra gli 8,49 miliardi del consensus. L’andamento di Lennar nella settimana, rispetto all’S&P-500, rileva una minore forza relativa del titolo, che potrebbe diventare preda dei venditori pronti ad approfittare di potenziali debolezze.Si indebolisce il quadro tecnico di Lennar, con la curva che potrebbe testare l’area di supporto stimata a 110,7 USD, mentre al contrario spunti rialzisti incontrerebbero il primo ostacolo a 115,4. Le attese sono per una continuazione del trend ribassista verso quota 108. LEGGI TUTTO