Settembre 2023

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    OPA Exprivia, adesioni oltre il 61%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Abaco3 sulle azioni ordinarie di Exprivia, società quotata su Euronext Milan e attiva nello sviluppo di tecnologie software innovative e di prestazione di servizi IT, risulta che oggi, 27 settembre 2023, sono state presentate 281.792 richieste di adesione. Pertanto, le richieste di adesione durante la riapertura dei termini sono a quota 600.533, pari al 61,15% delle azioni apportate durante la riapertura dei termini e delle azioni apportate durante il periodo di offerta sulle azioni oggetto di offerta.La riapertura dei termini è iniziata il 25 settembre 2023 e terminerà il 29 settembre 2023. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie Exprivia acquistate sul mercato nei giorni 28 e 29 settembre 2023 non possono essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    PA, Zangrillo: “Al lavoro su proroga smart working dipendenti fragili”

    (Teleborsa) – “Stiamo cercando di trovare una soluzione a tutela dei dipendenti fragili della Pubblica amministrazione, salvaguardando la salute di persone con patologie plurime o sottoposte a terapie salvavita ed evitando discriminazioni con le lavoratrici e i lavoratori del settore privato”. È quanto ha fatto sapere in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo in merito all’ipotesi di proroga al 31 dicembre dello smart working per i dipendenti fragili della Pubblica amministrazione, tema in corso di discussione in Consiglio dei ministri. “Non ho mai avuto preclusioni ideologiche nei confronti dello smart working, che durante la pandemia ha garantito la continuità di moltissimi servizi e che ancora oggi rappresenta una opportunità – sottolinea Zangrillo –. Molte aziende stanno continuando a utilizzarlo, non vedo quindi perché la stessa cosa non possa e non debba valere per la Pubblica amministrazione, tanto più nei confronti di chi è esposto a gravi rischi non dovuti soltanto al Covid-19. Sono convinto dell’opportunità di dare maggiore attenzione ai cosiddetti fragili, ma ora che non siamo più nella fase emergenziale serve un differente approccio. Per questo motivo con la contrattazione collettiva nazionale per il comparto pubblico ci siamo occupati di regolamentare il lavoro agile come forma di prestazione lavorativa organizzata. La nuova disciplina prevede la sottoscrizione di accordi individuali tra singoli dipendenti e il dirigente responsabile, con l’indicazione degli obiettivi da raggiungere e dei risultati collegati. Un sistema che mette al centro il rapporto di fiducia con il dirigente, che è responsabile della performance del proprio dipendente, dell’individuazione degli obiettivi da assegnare e della misurazione di questi ultimi attraverso il controllo e il monitoraggio dell’attività svolta. Una vera rivoluzione, che ribadisce il ruolo del dirigente come gestore di persone con la responsabilità di valorizzare il capitale umano, per una Pubblica amministrazione moderna e innovativa, capace di mettere al centro le proprie risorse e di garantire a cittadini e imprese servizi sempre efficienti ed efficaci”. La norma sullo smart working rispondeva nel periodo del Covid a “una logica emergenziale”, ma in questo momento la situazione è differente, afferma la ministra del Lavoro, Marina Calderone. “Stiamo però facendo delle valutazioni sui fragili che saranno oggetto di scelte nei prossimi giorni. Stiamo ragionando – ha aggiunto Calderone – su un’eventuale proroga perché quella era una norma a fini emergenziali”. LEGGI TUTTO

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    Patto Ue sulla migrazione: proseguono i negoziati. Via libera da Scholz

    (Teleborsa) – Il regolamento sulle crisi, l’ultimo pilastro del Patto per l’asilo e la migrazione, sul quale i Paesi Ue non hanno ancora trovato l’intesa sarà sul tavolo del Consiglio Affari Interni previsto domani ma non ci sarà “una discussione sostanziale” sul testo. È quanto spiegano fonti Ue sottolineando che “la presidenza spagnola sta lavorando intensamente per trovare un’intesa il prima possibile”. L’obiettivo – secondo quanto si apprende – è “trovare il prima possibile una maggioranza qualificata e quindi un accordo” anche se “il margine di manovra è molto stretto perché si va incontro ad una parte dei Paesi se ne perde l’altra”. Dall’intesa tra i Ventisette passa il successo dell’intera riforma ormai da tre anni al centro dei negoziati a Bruxelles. Il testo per la gestione delle situazioni di crisi fissa le disposizioni da far scattare quando uno Stato membro si trova di fronte a un numero di sbarchi o arrivi molto superiore al normale, ad eventi eccezionali come una pandemia o a crisi artificiali prodotte dalle strumentalizzazioni dei migranti a scopi politici da parte di Paesi terzi. Presentato dalla Commissione europea nel settembre 2020, il disegno di regolamento prevede che a innescare lo stato d’emergenza siano i governi nazionali, chiamati a esprimersi su richiesta di una capitale Ue o della Commissione europea. E, una volta aperta la crisi, la procedura contempla alcune deroghe all’abituale sistema di asilo, aprendo ad esempio ad una maggiore flessibilità nelle procedure di screening delle domande. Tra i suoi capisaldi, la proposta include misure di solidarietà come la redistribuzione dei migranti in tutta l’Unione per andare incontro ai Paesi più esposti a sbarchi e arrivi. Il Parlamento europeo ha proposto l’introduzione di un meccanismo di quote obbligatorie, non incluso nel testo originario di Bruxelles e subito respinto dai governi. Il compromesso ora portato sul tavolo dalla presidenza di turno Ue della Spagna prevede invece la possibilità, in determinate situazioni, di derogare ad alcuni oneri previsti dalla procedura di frontiera, oppure di interrompere il trasferimento dei cosiddetti movimenti secondari dei “dublinanti” verso gli Stati di primo approdo. Al centro delle trattative c’è anche l’inclusione nel regolamento di quelle situazioni di crisi innescate dalla strumentalizzazione dei migranti. L’idea è di far scattare le deroghe non soltanto in caso di forza maggiore, ma anche quando governi extra-Ue utilizzino i migranti come “arma” per fare pressioni sui confini dei Paesi membri. Un fronte caldo soprattutto per i Paesi dell’Est, complice la guerra ibrida cavalcata dalla Bielorussia.La posizione dell’Italia – Il dossier migranti sarà al centro della prima sessione del vertice di Malta – che riunisce Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Grecia, Cipro, Malta e da due anni anche Slovenia e Croazia – che affronterà il tema degli investimenti e della cooperazione con i Paesi del del vicinato Sud. In vista del vertice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha inviato ai partner del formato EuMed9, e per conoscenza a Ursula von der Leyen e Charles Michel, una lettera in cui sottolinea l’importanza di lavorare a una posizione comune e coesa, per rendere l’azione più efficace. Nella lettera Meloni ribadisce che la questione migratoria è una priorità per l’Italia, apprezza gli sviluppi positivi dopo la visita a Lampedusa con Ursula von der Leyen e il piano in dieci punti annunciato dalla presidente della Commissione. Il governo italiano, viene spiegato, è consapevole del fatto che serva tempo per mettere in pratica una strategia multilivello che prevede diverse azioni, ma l’obiettivo è mantenere il tema in cima all’agenda continuare a impegnarsi per avere soluzioni specifiche e risultati concreti. La questione sarà anche al centro, domani, del Consiglio Giustizia e Affari interni a cui il ministro Matteo Piantedosi, viene riferito, porterà alcune proposte italiane per velocizzare l’attuazione della strategia europea. Nella giornata a Malta la premier potrebbe avere anche degli incontri bilaterali, e proseguire il dialogo con il presidente francese Emmanuel Macron che ieri ha ricevuto, per un confronto informale, a Palazzo Chigi. Visione condivisa fra Italia e Francia – Tra la Francia e l’Italia c’è oggi “una visione condivisa della gestione della questione migratoria – fanno sapere fonti dell’Eliseo –. Da soli gli Stati membri non possono gestire la questione migratoria. Roma e Parigi andranno a promuovere una posizione comune al vertice di Malta e in occasione dei prossimi appuntamenti europei”. Fonti vicine al presidente Emmanuel Macron hanno sottolineato che Roma e Parigi intendono andare al vertice Med 9 di Malta con una posizione comune e proposte concrete. “Primo atto della strategia – precisano a Parigi – è intervenire con i Paesi d’origine, lavorare con loro, per prevenire questi flussi che poi transitano dalla Tunisia. Secondo atto: lavorare con la Tunisia per fermare le partenze e smantellare le filiere di trafficanti di esseri umani”. Il terzo atto riguarda il rafforzamento dei “controlli in mare”, mentre il quarto è relativo all’esame del diritto d’asilo. Secondo il Patto asilo e immigrazione attualmente in fase di negoziazione a Bruxelles, sottolineano le fonti francesi, questo esame deve avvenire nel Paese di arrivo, con un “rafforzamento” dei mezzi a disposizione nei cosiddetti hotspot. Una strategia, puntualizzano le fonti, ampiamente evocata dal ministro francese dell’Interno, Gérald Darmanin, nel corso della sua recente visita a Roma dall’omologo Piantedosi e anche ieri da Macron e Meloni a Roma. Meloni, si rallegrano a Parigi, “ha fatto davvero la scelta di un approccio europeo coordinato e questo è un segnale molto concreto e molto importante”.Via libera da Scholz al Patto Ue – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz – secondo quanto scrive Bild – si sarebbe imposto oggi in gabinetto di governo per assicurare il via libera della Germania alla riforma del diritto di asilo Ue. Berlino non si dovrebbe quindi astenere domani all’incontro dei ministri dell’Interno di Bruxelles sul regolamento sulla gestione delle crisi. Scholz avrebbe così fatto valere la sua linea sulle contestazioni dei Verdi, in particolare quella della ministra degli Esteri, Annalena Baerbock.L’opposizione dell’Ungheria – “Bruxelles vuole farci andare giù il fallito patto sui migranti prima delle prossime elezioni europee. Mentre i migranti illegali attaccano i nostri poliziotti, Bruxelles vuole costringerci a farli entrare. Un’altra idea folle della bolla di Bruxelles. Non lo permetteremo!”scrive su X il premier ungherese, Viktor Orban, in merito al Patto Ue sulla migrazione. LEGGI TUTTO

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    Limita le perdite Piazza Affari. Pesante MPS

    (Teleborsa) – Chiude in calo la Borsa di Milano, insieme al resto dell’Europa, dove perdono terreno alcune banche. La peggiore è MPS, sulla scia di nuove indiscrezioni relative alla cessione di una quota dell’istituto da parte del Tesoro, seguita da Banco BPM e BPER, spesso chiamate in causa quando si torna a speculare su una fusione con la banca senese. Stabile l’S&P-500 sulla piazza americana, che segna una variazione percentuale pari a -0,08%.Sul mercato valutario, sessione debole per l’Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,47%. Perde terreno l’oro, che scambia a 1.881,9 dollari l’oncia, ritracciando dell’1,00%. Forte rialzo per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mette a segno un guadagno del 3,75%.Lieve miglioramento dello spread, che scende fino a +189 punti base, con un calo di 2 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,72%.Tra i listini europei si muove sotto la parità Francoforte, evidenziando un decremento dello 0,25%, contrazione moderata per Londra, che soffre un calo dello 0,43%, e nulla di fatto per Parigi, che passa di mano sulla parità.Sessione debole per il listino milanese, che scambia con un calo dello 0,31% sul FTSE MIB, proseguendo la serie di cinque ribassi consecutivi, iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 29.837 punti.Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,14%); positivo il FTSE Italia Star (+0,86%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Tenaris (+2,51%), Saipem (+1,57%), Leonardo (+1,52%) e ENI (+1,28%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Banca MPS, che prosegue le contrattazioni a -6,60%.Sotto pressione Hera, che accusa un calo del 3,05%.Scivola A2A, con un netto svantaggio del 2,91%.In rosso ERG, che evidenzia un deciso ribasso del 2,00%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, GVS (+5,31%), Reply (+4,61%), El.En (+4,33%) e Carel Industries (+3,47%).I più forti ribassi, invece, si verificano su CIR, che continua la seduta con -4,98%.Spicca la prestazione negativa di Antares Vision, che scende del 3,39%.IREN scende del 3,35%.Calo deciso per MARR, che segna un -2,33%. LEGGI TUTTO

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    PA, Giorgetti: 1 miliardo per rinnovo contratti pubblici in Legge di Bilancio

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha fatto sapere che, “nonostante la difficile congiuntura, il Governo ha destinato nella legge di Bilancio 2023 un primo stanziamento di un miliardo di euro” per il rinnovo dei contratti nel comparto pubblico. Nel corso di un Question Time alla Camera, Giorgetti ha precisato che ulteriori risorse per una nuova stagione di rinnovi contrattuali saranno decise “nell’ambito del quadro economico definito dalla Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2023 che oggi il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare”.Il ministro ha risposto anche ad un’interrogazione in merito alle decisioni della BCE sui tassi di interesse. “Il Governo continua a monitorare con attenzione sia le decisioni prese dalle istituzioni europee sul tasso di interesse sia l’andamento dei prezzi, al fine di adottare eventuali interventi di sostegno per le famiglie più svantaggiate e per garantire la competitività delle imprese”. Giorgetti ha poi sottolineato che “la questione abitativa, a prescindere dall’andamento dei tassi, è comunque, un ambito di intervento prioritario del Governo” ricordando che “le condizioni eccezionalmente favorevoli degli anni scorsi, garantendo bassi tassi di interesse sui mutui, si riflettono ancora sul tasso d’interesse medio sulle consistenze dei mutui alle famiglie”.Il governo, ha aggiunto Giorgetti “è intervenuto prorogando più volte le misure di agevolazione per l’acquisto della prima casa in favore di giovani coppie, di giovani fino a 36 anni, di nuclei familiari monogenitoriali con figli minori nonché dei conduttori di alloggi IACP”. “Posso anticipare – ha aggiunto – che, con un decreto-legge che sarà sottoposto oggi al Consiglio dei ministri, tale misura sarà ulteriormente prorogata sino al 31 dicembre prossimo”.La regolarizzazione degli scontrini attraverso il ravvedimento operoso, ha poi dichiarato rispondendo ad un altro quesito posto dai deputari, “evita la pena di morte per migliaia di esercizi commerciali: “non è un atto di clemenza, ma di ragionevolezza”. “Il decreto-legge energia, appena approvato dal Consiglio dei ministri, detta norme che consentono di esercitare esclusivamente il ravvedimento operoso per la violazione di alcuni obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi, commesse tra il primo gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 – ha spiegato Giorgetti –, regolarizzando entro la fine dell’anno la posizione con il pagamento delle sanzioni previste dalla legge. In altre parole, si ribadisce, la norma consente ai contribuenti di avvalersi di un istituto gia’ esistente e attualmente in vigore, con la possibilità, previo pagamento delle somme dovute, di evitare la ‘pena di morte’ per migliaia di esercizi commerciali”. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte petrolio settimanali calano più delle attese

    (Teleborsa) – Sono diminuite molto più del previsto le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 22 settembre 2023, sono scesi di circa 2,2 milioni di barili a 416,3 MBG, contro attese per un decremento di 1,3 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di +0,4 milioni, arrivando a 120,1 MBG, contro attese per un variazione di -1,3 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un aumento di 1 milione a quota 220,5 MBG (era atteso un decremento di 0,1 milione).Le riserve strategiche di petrolio sono scese di 0,2 milioni a 351 MBG. LEGGI TUTTO

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    Kashkari: Fed alzerà i tassi se l’economia non rallenterà

    (Teleborsa) – Il presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, Neel Kashkari, crede che uno shutdown del governo statunitense o uno sciopero prolungato dei lavoratori del settore automobilistico potrebbero rallentare l’economia, consentendo un intervento meno deciso alla Federal Reserve.”Se questi scenari negativi colpissero l’economia americana, potremmo dover fare di meno con la nostra politica monetaria per riportare l’inflazione al 2% perché lo shutdown del governo o lo sciopero automobilistico potrebbero rallentare l’economia per noi”, ha detto in un’intervista alla CNN. “Non ci spero, ma c’è un interaction”, ha aggiunto.”Se i nostri aumenti dei tassi di interesse non rallentano l’economia come ci aspettiamo, allora c’è il rischio che potremmo dover andare più in alto”, ha detto inoltre Kashkari durante l’intervista.In un intervento pubblicato ieri sul sito web della Fed di Minneapolis, Kashkari ha delineato due potenziali scenari per la futura risposta della Fed all’inflazione. Il primo, il percorso di “soft-landing”, vedrebbe probabilmente i policy maker aumentare ancora una volta i tassi prima di mantenerli stabili in modo da raffreddare completamente l’inflazione. Nell’altro, al quale ha attribuito una probabilità del 40%, l’inflazione sarebbe più radicata e richiederebbe ulteriori aumenti dei tassi per essere tenuta sotto controllo. LEGGI TUTTO

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    Civitas Resources entra nell’indice S&P MidCap 400

    (Teleborsa) – S&P Dow Jones Indices ha comunicato che Civitas Resources, costituente dell’indice S&P SmallCap 600, sostituirà Syneos Health nell’indice S&P MidCap 400, mentre Hayward Holdings sostituirà Civitas Resources nell’indice S&P SmallCap 600 a partire da prima dell’apertura delle negoziazioni venerdì 29 settembre. L’annuncio è arrivato in quanto Elliot Investment Management sta acquisendo Syneos Health in un accordo che dovrebbe essere completato a breve. LEGGI TUTTO