Settembre 2023

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    Gibus, CFO SIM avvia copertura con Buy e TP a 17 euro

    (Teleborsa) – CFO SIM ha avviato la copertura sul titolo Gibus, società attiva nel settore outdoor design di alta gamma e quotata su Euronext Growth Milan, con una raccomandazione “Buy” e un target price di 17 euro per azione, per un upside potenziale del 43% circa.Le stime del broker mostrano un CAGR22-25 per la top line del 3,8%, come conseguenza di un certo rallentamento nel 2023 dovuto al calo dei volumi seguito da una graduale ripresa nel 2024-25, guidata da un aumento dei volumi controbilanciato da un lieve calo dei prezzi. CFO SIM si aspetta che i segmenti Lusso, High Tech e Sostenibilità siano i più resilienti, mentre prevede che il segmento Design sarà quello che soffrirà di più nel breve termine.Nel 2023 prevede un EBITDA di 13 milioni di euro, un margine del 15,3%, dovuto principalmente alla diminuzione dei volumi, soprattutto per quanto riguarda Leiner. Nel 2024-25 prevede una ripresa dei margini guidata principalmente dall’aumento dei volumi. Nel 2023 la PFN dovrebbe ridursi a 17,2 milioni di euro per poi salire a 22,1 milioni di euro nel 2025 a causa dell’avvio della costruzione del nuovo stabilimento.Gli analisti scrivono che la strategia di Gibus è focalizzata su: l’integrazione di Leiner al fine di sfruttare alcune sinergie di ricavi e costi; proseguire il percorso di internazionalizzazione del gruppo, anche avvalendosi della forte rete distributiva di Leiner; il costante investimento in ricerca e sviluppo al fine di individuare nuovi standard qualitativi per il settore nonché sviluppare nuove soluzioni tecnologiche e innovazioni di prodotto; lo sviluppo di un nuovo impianto produttivo al fine di ampliare la capacità produttiva e migliorare l’efficienza operativa. LEGGI TUTTO

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    Wall Street debole in attesa di nuovi dati e commenti Fed

    (Teleborsa) – Wall Street inizia l’ultima settimana di settembre con una certa debolezza, mentre gli investitori attendono nuovi dati macroeconomici e le osservazioni dei funzionari della Federal Reserve. La banca centrale statunitense ha suggerito la scorsa settimana che i tassi di interesse dovranno rimanere più elevati per un periodo di tempo più lungo, esercitando pressioni al rialzo sui rendimenti obbligazionari e frenando le azioni.Si prospetta una settimana ricca di dati negli Stati Uniti. Il focus sarà sul deflatore di agosto, atteso in aumento di 0,5% m/m (3,5% a/a), spinto dal rincaro dei prezzi del carburante, a fronte di un indice core (0,2% m/m) in linea con il ritmo di crescita degli ultimi mesi. La spesa personale dovrebbe rallentare, frenata dal consumo di beni, mentre il reddito personale dovrebbe registrare un leggero aumento rispetto a luglio.Tra le azioni interessate da notizie ci sono Amazon (che ha annunciato l’intenzione di investire fino a 4 miliardi di dollari nel gruppo di intelligenza artificiale Anthropic) e Warner Bros Discovery, Netflix e Walt Disney (i giganti dell’intrattenimento hanno beneficiato della notizia che il sindacato degli sceneggiatori di Hollywood ha raggiunto un accordo preliminare con i principali studi cinematografici, probabilmente mettendo fine agli scioperi che hanno fermato la maggior parte della produzione cinematografica e televisiva).Tra i titoli interessati dalle raccomandazioni degli analisti, AstraZeneca beneficia dell’upgrade da parte di Jefferies a buy da hold, Urban Outfitters e Foot Locker soffrono il downgrade da parte di Jefferies a hold da buy, Dow festeggia l’upgrade da parte di JPMorgan a overweight da neutral, Harmony Biosciences è toccata dal downgrade di Goldman Sachs a sell da neutral.A New York, si muove sotto la parità il Dow Jones, che scende a 33.851 punti, con uno scarto percentuale dello 0,33%: l’indice americano prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata martedì scorso, di cinque ribassi consecutivi, mentre, al contrario, incolore l’S&P-500, che continua la seduta a 4.312 punti, sui livelli della vigilia. Senza direzione il Nasdaq 100 (-0,12%); poco sotto la parità l’S&P 100 (-0,22%). LEGGI TUTTO

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    Piano Casa: Salvini a confronto con le associazioni. Legacoop: “Pronti a collaborare”

    (Teleborsa) – Ill 28,3% degli italiani – secondo una ricerca effettuata da Legacoop e Nomisma – ha difficoltà a sostenere i costi economici della casa mentre un milione e mezzo fatica a pagare il mutuo e sono 400mila i nuclei in attesa di una casa popolare. È quanto emerge da ricerca effettuata da Legacoop e Nomisma. Il tema dell’abitare, divenuto di grande attualità nell’ultimo periodo soprattutto per via dell’emergenza abitativa e del caro affitti a Milano e nelle altre grandi città e il Piano Casa allo studio del governo sono stati i temi al centro, questa mattina, di un incontro, durato circa un’ora, tra i vertici di Legacoop e il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nella sede di UniAbita di Cinisello Balsamo.”Questa mattina Matteo Salvini è stato ospite di LegaCoop Lombardia per un confronto sul tema della casa. Il vicepremier e ministro ha evidenziato la volontà di mettere a punto un piano per risolvere alcune criticità a partire dal caro affitti, in un’ottica di medio lungo termine e con massima disponibilità al dialogo e al confronto anche con gli amministratori locali” ha fatto sapere il Mit in una nota.”Per il nuovo piano casa la prima riunione operativa sarà domani. Penso – ha detto Salvini – a un nuovo piano casa per tutta quella borghesia che non è abbastanza indigente ma non sufficientemente benestante, per disegnare dei quartieri che pensano al 2050 e non a quelle degli attendati davanti al Politecnico” di Milano. “Durante l’incontro – fa sapere Legacoop in una nota – il ministro Matteo Salvini si è mostrato attento alle diverse proposte avanzate e ha parlato del suo impegno personale, del dicastero da lui presieduto e dell’Esecutivo ad avviare un percorso di ascolto delle realtà cooperative e private operanti nel settore immobiliare e dell’housing sociale e raccogliere proposte, come quelle odierne, che concorrano alla creazione del nuovo Piano Casa”.Legacoop ha illustrato a Salvini una bozza articolata di proposte per contribuire attivamente alla stesura dell’annunciato “Piano Casa” nazionale, di cui i cooperatori chiedono di essere interlocutori di rilievo. Legacoop infatti raccoglie una galassia di 624 cooperative di abitanti, il 10% delle cooperative di abitazione italiane con i suoi 26mila soci. Le proposte riguardano misure concrete per una nuova offerta abitativa che garantisca canoni accessibili. “Pensiamo che non sia più rinviabile – sottolinea Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale – l’avvio di un Piano Casa nazionale per rispondere alla condizione di disagio abitativo in cui si trovano 1 milione e mezzo di famiglie che faticano a pagare l’affitto ai valori di mercato o le rate del mutuo; la cooperazione di abitanti si candida ad essere uno degli strumenti che consentono l’accesso alla casa a chi oggi ne è escluso, perché siamo convinti che la casa debba sostenere la speranza e la sicurezza dei giovani e delle famiglie in un’epoca di incertezza. È indispensabile che Stato e soggetti privati, in una logica partenariale di co-programmazione e co-progettazione, si assumano la responsabilità di trovare soluzioni per una fascia di popolazione che può pagare canoni sostenibili. Negli ultimi dieci anni, le cooperative di abitanti aderenti a Legacoop hanno messo in campo un’offerta di locazione pari a oltre 9.600 alloggi tra nuova produzione, riassegnazioni e gestione per terzi, tra cui la gestione del 30% degli alloggi del fondo FIA. Nelle nuove produzioni, l’offerta cooperativa garantisce un’elevata sostenibilità del livello dei canoni, con un abbassamento del 20-30% rispetto ai canoni di mercato. Nel Piano Casa che abbiamo in mente per realizzare interventi di alloggi sociali in una logica di limited profit e accessibilità per la domanda debole –prosegue il presidente di Legacoop Nazionale – sono imprescindibili il contributo della leva pubblica (20-30%); strumenti con ridotto impatto sulla finanza dello Stato; presenza di aree edificabili a basso costo, possibilmente derivanti da processi di rigenerazione urbana. Tale modello, che prevede la possibilità di attivare un fondo di rotazione virtuoso che si autoalimenta, oltre a programmi adeguati ad attrarre risorse della Banca Europea per gli Investimenti e della Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa, consente la suddivisione del carico per il Pubblico in un tempo lungo e un ritorno della spesa sostenuta”.”L’incontro odierno col ministro è un passaggio importante e attiva molte aspettative da parte del mondo cooperativo – afferma il presidente di UniAbita, Pierpaolo Forello –. Abbiamo potuto evidenziare i nostri punti di forza, le nostre competenze e la nostra capacità concreta di dare casa in un’esperienza lunga 120 anni. Il quadro normativo, che necessariamente sarà rinnovato, tenga conto delle necessità e delle proposte dei cooperatori che ogni giorno lavorano per garantire il diritto alla casa”.Critica la posizione di FLC CGIL che nell’attuale scenario di emergenza abitativa, di fronte al caro-affitti, sostiene la mobilitazione delle studentesse e degli studenti che in varie città d’Italia tornano a mobilitarsi contro il caro affitti e chiedono misure urgenti per poter studiare e lavorare in Italia. Per la Federazione dei Lavoratori della Conoscenza “è improrogabile l’apertura di un confronto col Governo sul tema complessivo del diritto allo studio da troppo tempo sotto attacco. La mancanza di studentati pubblici e di borse di studio, il caro affitti che minaccia seriamente il diritto all’abitare, assieme all’inflazione che erode il potere d’acquisto degli italiani, sono tutti temi da affrontare urgentemente”. Il Governo – sottolinea FLC CGIL – non può continuare a ignorare le istanze dei ragazzi e delle ragazze, per questo la FLC si adopererà in tutte le sedi possibili per sostenere le ragioni di questa protesta”. LEGGI TUTTO

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    Nio, collocate senior notes convertibili da 1 miliardo di dollari

    (Teleborsa) – NIO, primaria società cinese attiva nel mercato dei veicoli elettrici, ha annunciato il closing dell’offerta di obbligazioni senior convertibili da 1 miliardo di dollari (500 milioni di dollari con scadenza nel 2029 e 500 milioni di dollari con scadenza nel 2030. I titoli sono stati venduti ad acquirenti istituzionali qualificati.La società ha concesso agli acquirenti iniziali un’opzione, esercitabile entro un periodo di 30 giorni, inclusa, per acquistare fino a ulteriori 75 milioni di dollari delle notes 2029 e fino a un ulteriore importo di 75 milioni di dollari delle Notes 2030. LEGGI TUTTO

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    USA, indice CFNAI agosto peggiora a -0,16 punti

    (Teleborsa) – Giungono segnali negativi per la crescita dell’attività economica americana. L’indice FED Chicago sull’attività nazionale (CFNAI) è pari a -0,16 punti ad agosto 2023, rispetto ai +0,07 punti di luglio (rivisto da un preliminare di +0,12 punti).La media mobile a tre mesi, sempre ad agosto, si è portata a -0,14 punti rispetto ai -0,15 punti di luglio.L’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale.(Foto: Nik Shuliahin on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    S&P conferma frenata economia Eurozona quest’anno a +0,6%

    (Teleborsa) – Non cambiano le previsioni di crescita formulate da S&P per l’Eurozona, la cui stima rimane invariata nel complesso (+0,6% per il 2023 è +0,9% per il 2024), mentre cambia la composizione geografica della crescita, indicando una maggiore contrazione in b(-0,2% quest’anno e +0,6% il prossimo) e una maggiore espansione in Spagna (+2,1% nel 2023 e +1,6% nel 2024).Previsioni che tengono conto di eventuali shock esterni – spiega S&P- di fattori geopolitici e dell’andamento del commercio internazionale, ma assumono un mercato del lavoro resiliente ed una politica invariata della BCE fino alla seconda metà dell’anno prossimo.S&P ha anche abbassato le previsioni di inflazione per quest’anno al 5,6% dal 5,8% precedente, tenendo in considerazione una caduta più pronunciata del previsto dei prezzi dell’energia nel secondo trimestre dell’anno, ed ha confermato una crescita del 2,7% per il 2024.”Con l’inflazione che continua a rallentare – spiega S&P – la crescita dei salari accrescerà il reddito disponibile reale l’anno prossimo, allentando i vincoli di reddito per le famiglie e sostenendo i consumi. Ma una flessione pronunciata del mercato del lavoro potrebbe spingere l’economia dell’eurozona verso una recessione”.”La debole performance delle esportazioni nell’Eurozona negli ultimi trimestri non segnala ancora perdite nel commercio globale. Tuttavia, il surplus commerciale rimane inferiore rispetto al passato a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia”.Per quanto concerne la politica della BCE, S&P ritiene che i tassi di riferimento potrebbero aver raggiunto il picco ed i tempi per la loro stabilizzazione potrebbero essere piuttosto lunghe. L’agenzia non si aspetta quindi che la BCE tagli i tassi prima della seconda metà del 2024 e ritiene, anzi, che l’Istituto di Francoforte possa voler accelerare il percorso di quantitative tightening (QT). LEGGI TUTTO

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    Beghelli, Banca Profilo conferma target price e Buy

    (Teleborsa) – Banca Profilo ha confermato a 0,35 euro per azione il target price su Beghelli, azienda quotata su Euronext Milan e attiva settore elettronico e della sicurezza, ribadendo anche il giudizio sul titolo a “Buy”. Gli analisti evidenziano che i ricavi totali sono aumentati del 10,1% su base annua a 82,4 milioni di euro nel primo semestre del 2023, che rappresenta il 53% delle loro previsioni per il 2023 (155,6 milioni), in linea con il primo semestre del 2022. Il margine EBITDA è stato del 7,1%, in linea con le stime per l’anno fiscale 2023 (6,8%) e in calo di circa 2 punti percentuali su base annua a causa di: diverso mix di vendite; maggiori spese pubblicitarie e promozionali; maggiori costi del personale a seguito degli aggiustamenti salariali.Banca Profilo prevede che i ricavi totali cresceranno a un CAGR 22-25 del 7,5% (rispetto al precedente 7%) e raggiungeranno 178,9 milioni nel 2025 (rispetto ai precedenti 176 milioni). Inoltre, stima che l’EBITDA e il margine EBITDA aumenteranno a 10,5 milioni di euro e al 6,7% e raggiungeranno 16,6 milioni di euro e il 9,3% nel 2025. LEGGI TUTTO

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    Cessione del credito: chi la può utilizzare ancora

    Superbonus e bonus edilizi: la cessione del credito è ancora una strada praticabile, ma non per tutti i contribuenti. In alcuni casi è ancora possibile percorrere delle vie alternative alla detrazione fiscale dei crediti derivanti dai lavori svolti nei propri immobili. A prevederlo sono alcune deroghe previste per il bonus al 75% riservato alla rimozione delle barriere architettoniche. Ma anche per altri lavori che sono stati svolti in casa.
    Importante spartiacque per sapere se si possa ancora aderire a questa agevolazione è una data precisa: il 16 febbraio 2023. LEGGI TUTTO