Settembre 2023

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    UnipolSai acquista 850 mila azioni proprie e conclude il programma

    (Teleborsa) – UnipolSai Assicurazioni, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie a servizio del Piano di compensi basato su strumenti finanziari, del tipo performance share, destinato al personale Dirigente di UnipolSai, ha comunicato di aver acquistato nei giorni 11, 12, 13, 14, 15 e 18 settembre 2023, un totale di 850.000 azioni (pari a circa lo 0,03% del capitale sociale di UnipolSai) per un corrispettivo unitario medio di 2,3304 euro, per complessivi 1.980.808,63 euro.UnipolSai ha precisato inoltre che, attraverso le descritte operazioni, ha concluso il Programma di acquisto di Azioni.Al 19 settembre, la compagnia assicurativa detiene complessivamente 1.087.879 azioni proprie ordinarie (pari a circa lo 0,038% del capitale sociale), di cui 140.097 azioni indirettamente tramite le società controllate.A Piazza Affari, giornata incolore per UnipolSai, che chiude la seduta del 20 settembre con una variazione percentuale negativa dello 0,43% rispetto alla sessione precedente. LEGGI TUTTO

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    BCE, Schnabel: “Aspettative di inflazione si sono rafforzate”

    (Teleborsa) – “Le aspettative di inflazione nelle indagini e sui mercati restano elevate e si sono ulteriormente rafforzate”. Lo ha confermato Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della BCE, in un intervento all’Associazione Bancaria tedesca, presentando anche alcune slide relative all’inflazione, al PIL, ai tassi di interesse ed al costo dei prestiti. La banchiera, che è una rigorista e propende per una politica generalmente più austera, ha poi aggiunto che “nuovi shock dal lato dell’offerta potrebbero creare rischi al rialzo sull’inflazione”.Affermazioni che sembrerebbero tradire una preferenza per ulteriori rialzi dei tassi di interesse nell’Eurozona e per una linea più restrittiva della politica monetaria.”Le indagini segnalano un indebolimento della crescita e dell’occupazione nell’eurozona”, ha aggiunto Schnabel, indicando la resilienza del mercato del lavoro e la crescita dei redditi reali come fattori che, al tempo stesso, supportano l’economia e l’inflazione.”L’inflazione totale è calata mentre l’inflazione di fondo si mostra più persistente”, ha confermato l’esponente della BCE, indicando che “gli aumenti del costo unitario del lavoro sono il maggior contributore all’inflazione interna, mentre gli utili contribuiscono meno”. LEGGI TUTTO

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    Eni supporta la Libia a seguito delle alluvioni

    (Teleborsa) – A seguito delle devastanti alluvioni causate della tempesta Daniel che hanno colpito la Libia la settimana scorsa, Eni, in collaborazione con il comitato di emergenza della Libyan National Oil Corporation (NOC), ha assicurato la fornitura di beni di prima necessità, squadre di soccorso e attrezzature per dare supporto alle persone colpite dal disastro.Eni ha fornito medicinali e attrezzature mediche, generi alimentari, kit igienici, alloggi temporanei e biancheria da letto (comprese tende, letti, coperte, cuscini), nonché generatori elettrici mobili.Attraverso la joint venture Mellitah Oil and Gas, Eni e NOC hanno anche fornito supporto logistico sotto forma di navi di rifornimento, elicotteri e camion di soccorso dotati di cibo e acqua potabile, unità di comunicazione Internet e squadre mediche e di salvataggio di emergenza.Eni è presente in Libia dal 1959, le sue operazioni sono svolte attraverso una joint venture Eni-NOC, Mellitah Oil and Gas. LEGGI TUTTO

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    Petrolio, EIA segnala riduzione scorte USA di 2,1 milioni

    (Teleborsa) – Sono diminuite pressoché in linea con le attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha segnalato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 15 settembre 2023, sono scesi di circa 2,1 milioni di barili a 418,5 MBG, contro attese per un decremento di 2,2 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato una variazione di -2,9 milioni, arrivando a 119,7 MBG, contro attese per un variazione di +0,2 milioni, mentre le scorte di benzine hanno registrato un calo di -0,8 milioni a quota 219,5 MBG (era atteso un incremento di 0,3 milioni).Le riserve strategiche di petrolio sono aumentate di 0,6 milioni a 351,2 MBG. Frattanto, il petrolio mostra un recupero dai minimi intraday, con il Light Crude statunitense che scambia a 90,39 dollari al barile, con una limatura dello 0,09%, mentre il Brent registra un incremento dello 0,09% a 92,42 dollari.(Foto: © Pavel Chagochkin / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Unicredit, Orcel: “Tassa extraprofitti non avrà impatti su banche ma crea incertezza”

    (Teleborsa) – La tassa sugli extraprofitti delle banche introdotta dal governo “non avrà un impatto dirompente” sul settore bancario quanto a numeri, ma l’incertezza che crea è dannosa e implica problemi di credibilità. E’ quanto affermato dall’Ad di Unicredit, Andrea Orcel, a margine di un evento organizzato da Bank of America, che ha riunito i Ceo delle più importanti banche.”Siamo molto positivi per il 2024 e siamo ancora positivi per il futuro prossimo”, ha poi precisato il manager, aggiungendo “confermiamo i target di distribuzione del capitale ai soci di oltre 6,5 miliardi per quest’anno”. Il CdA oggi ha annunciato la convocazione dell’assemblea per il 27 ottobre prossimo, per l’adozione del sistema di governance monistico e l’approvazione del piano di riacquisto azioni proprie 2023 sino ad un valore di 2,5 miliardi di euro.Orcel ha manifestato contrarietà verso eventuali operazioni straordinarie, implicitamente alludendo anche a quella con MPS, ed ha affermato che tra un’operazione di M&A “con un rischio di esecuzione” e la distribuzione di capitale ai soci, la scelta “è ovviamente in favore della distribuzione” di capitale.Parlando della bassa remunerazione dei conti correnti, che ha sollevato critiche nei confronti del settore bancario, Orcel ha spiegato “sono un servizio che si usa per pagare le bollette e fare tante altre cose, se un cliente vuole che i suoi soldi siano remunerati deve investire i suoi soldi spostandoli dal conto corrente, investirli in strumenti come il BTP Italia ed altre cose”. LEGGI TUTTO

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    Fisco, Leo: “Prime misure a costo zero, si parte dal tax gap”

    (Teleborsa) – Le prime misure previste dalla riforma fiscale entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2024 e saranno quelle che non prevedono alcuna copertura finanziaria. Fra le prime misure, entrerà in vigore il meccanismo del concordato preventivo biennale per le piccole e medie imprese e l’allargamento del meccanismo di compliance alle imprese medio grandi con fatturati fino a 100 milioni di euro.Lo ha spiegato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo a Telefisco de il Sole 24 ore sottolineando che “l’obiettivo è di ridurre il tax gap dell’Italia che viene calcolato fra i 75 e i 100 miliardi – ha spiegato Leo – con il concordato preventivo la piccola impresa può aderire alla proposta del fisco, e se aderisce, tutto quello che guadagna in più nel secondo anno fiscale non viene tassato, è quindi esente da imposizione”.Leo ha anche spiegato che la preoccupazione del governo è legata ai conti pubblici. “A causa dell’aumento dei tassi – ha detto – l’Italia avrà un’ulteriore spesa per interessi relativi ai titoli del debito pubblico per circa 14-15 miliardi e dobbiamo essere assolutamente prudenti”.Per avere un quadro più chiaro bisognerà aspettare il 27 settembre prossimo con l’arrivo dei documenti della NaDEF. La prima norma da rinnovare è quella del cuneo fiscale che va rinnovata dal primo gennaio del 2024. Però se ci saranno le condizioni – ha proseguito il viceministro dell’Economia – potremo costruire un meccanismo a tre aliquote con l’aliquota del 23% che abbraccia le prime due e quindi con una tassazione al 23% fino a redditi da 28mila euro; oggi ci si ferma a 15mila. Se ci saranno tutte le condizioni passeremo a un sistema a tre aliquote”. LEGGI TUTTO

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    Sud Invest: presentata in Senato la convention dedicata al Mezzogiorno

    (Teleborsa) – Le opportunità derivanti dal Pnrr e le prospettive di sviluppo dell’economia del Mezzogiorno alla luce delle nuove disposizioni del Decreto Sud. Questi i temi al centro della tappa di apertura del seminario nazionale dei Consorzi Industriali “Sud Invest: la competitività dei Consorzi Asi per lo sviluppo del territorio”, promosso dall’Asi (Area di Sviluppo Industriale) di Benevento e dalla Ficei (Federazione Italiana Consorzi Enti Industrializzazione). L’evento, che si è svolto questa mattina Roma, presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica, ha acceso un faro sull’accorpamento, dal primo gennaio 2024, delle otto Zone Economiche Speciali in una ZES unica per tutto il Sud Italia, che – con l’obiettivo di attrarre imprenditori e nuovi investimenti per il rilancio del Meridione – godrà di vantaggi fiscali e di procedure burocratiche semplificate. “L’innovazione non è un processo isolato, ma – ha spiegato Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – richiede un ecosistema favorevole che incentivi la condivisione delle idee, la collaborazione e la creatività. Le imprese, le istituzioni, gli investitori e la società civile devono lavorare insieme per costruire una cultura dell’innovazione e che deve rappresentare una strada indispensabile per il futuro”.”Compito della Ficei – ha dichiarato Antonio Visconti, presidente Ficei – è quello di stimolare le istituzioni a dare la massima priorità all’apparato produttivo nazionale, per garantire benessere e occupazione. Le crisi che viviamo in questo tempo, impongono una rinnovata politica industriale orientata al rafforzamento delle competenze tecniche e tecnologiche, alla difesa e allo sviluppo dell’apparato produttivo interno, al rafforzamento delle catene logistiche, all’autonomia energetica”.”Il Sud ha un ricco patrimonio di talento e creatività che – Luigi Barone, portavoce Ficei e presidente Asi della Provincia di Benevento – può essere sfruttato per alimentare l’innovazione e promuovere la crescita economica anche se molte imprese sono ancora costrette a lottare con le sfide della burocrazia e della scarsa accessibilità ai fondi. Queste barriere devono essere superate se si vuole creare un ambiente favorevole all’innovazione e fornire alle imprese le risorse di cui hanno bisogno per crescere”.”I consorzi industriali – ha detto Clemente Mastella, sindaco di Benevento e presidente della Commissione per il Mezzogiorno e per le Politiche di Coesione Anci – hanno assunto un ruolo notevole nell’architettura istituzionale. In questa fase vivono un momento di gloria e possono svolgere un ruolo attrattivo molto importante. Occorre incoraggiare le iniziative innovative sotto il profilo imprenditoriale eliminando la burocrazia e intervenendo sulle difficoltà oggettive del territorio attraverso infrastrutture adeguate, in linea con lo sviluppo delle aree interne”.”Con il Decreto Sud – ha dichiarato Roberto Napoletano, direttore del Quotidiano del Sud – si è messo finalmente in campo uno strumento potentissimo che è la Zona economica speciale (ZES) unica per l’intero Mezzogiorno. Tale meccanismo potrà costituire una leva fondamentale per far ripartire gli investimenti pubblici che mancano da almeno vent’anni e restituire all’intero Mezzogiorno italiano un’attrattività reale sul mercato dei capitali internazionali”.All’evento gli altri hanno partecipato Paolo Raia, country chair RWE Renewables Italia e Vincenzo Benevento, fondatore Erbagil.La convention proseguirà al Teatro Vittorio Emanuele di Benevento, che dal 20 al 23 settembre sarà la sede di numerosi panel a cui prenderanno parte i rappresentanti di associazioni imprenditoriali, i delegati di tutti i consorzi industriali italiani unitamente a rappresentanti del Governo, del Parlamento e della Regione Campania. LEGGI TUTTO

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    Juventus, Equita calcola perdita semestre a 110,5 milioni

    (Teleborsa) – Potrebbe esser necessario un nuovo aumento di capitale per la Juventus, che si appresta ad annunciare la chiusura del semestre in perdita. Il CdA previsto per ieri è slittato alla settimana compresa fra il 2 ed il 6 ottobre. Lo ha annunciato ieri il Club con una nota,Frattanto, gli analisti di Equita, sulla base della semestrale presentata da EXOR, stimano per la Juventus una perdita di 110,5 milioni di euro, che si ottiene sommando la perdita di 29,5 milioni relativa al primo semestre dell’esercizio 2022-2023 della Juventus, chiuso al 31 dicembre 2022, con la perdita risultante dal bilancio semestrale della holding di controllo di 81 milioni. EXOR controlla la Juventus con una quota del 63,8% e, secondo Equita, potrebbe dover partecipare ad un nuovo aumento di capitale del Club che, sempre sulla base de dato anticipato da EXOR, avrebbe accusato un calo del patrimonio netto da 135 milioni a 50-60 milioni circa al 30 giugno 2023.Nonostante queste prospettive, il titolo Juventus prosegue gli scambi in rialzo dello 0,94% a 0,322 euro. LEGGI TUTTO