Settembre 2023

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    Da extraprofitti banche a caro voli, audizione dell’Antitrust

    (Teleborsa) – Le critiche delle compagnie aeree alla norma del dl asset sul caro voli per le isole “all’Autorità sembra che non colgano nel segno” visto che “essa non ne limiti la facoltà di determinare indipendentemente le proprie politiche di prezzo, né fissando prezzi massimi, né imponendo una flessione dei prezzi medi, né altrimenti alterando le normali dinamiche concorrenziali sui mercati interessati”. Così il presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli, nel corso di un’audizione al Senato. “Per contro – ha aggiunto – l’intervento legislativo appare perseguire un obiettivo di natura perequativa che, impregiudicato il rispetto del quadro giuridico euro-unitario di riferimento, impedisca lo sfruttamento abusivo del potere di mercato in pregiudizio di consumatori particolarmente vulnerabili”.Quanto alla tassa sugli extraprofitti delle banche “si presta, in astratto, a produrre effetti potenzialmente distorsivi” ma resta il fatto che c’è un forte differenziale tra quanto pagato dalle banche e quanto ricevuto dalla Bce sui depositi e “a me pare che questa situazione non sia in linea con l’articolo 47 della Costituzione”, ha proseguito Rustichelli. Tra le criticità evidenziate, gli effetti sul modello di business “in ragione della commisurazione del prelievo al solo margine di interesse”, sulle scelte di localizzazione “in ragione della – necessaria – limitazione al mercato domestico” e “sul modello di intermediario” se l’imposta “venisse limitata alle banche di maggiori dimensioni, con esclusione delle banche cooperative o medio piccole o di specifiche categorie di operatori”. Ma, ha aggiunto Rustichelli, “evidenzio che la liquidità a vista giacente sui conti correnti viene remunerata ad un tasso medio pari allo 0,32%, mentre al contempo la BCE riconosce alle banche un tasso sui depositi a vista pari al 3,75%. A me pare che questa situazione non sia in linea con l’articolo 47 della Costituzione il quale prevede che la Repubblica incoraggi e tuteli il risparmio”.L’Antitrust invita quindi a “valutare l’ipotesi di un intervento normativo che prescriva agli istituti di credito la remunerazione dei depositi nella misura ad esempio del 40% del tasso di interesse riconosciuto dalla BCE alle banche sulla liquidità depositata” da cui “deriverebbe un tasso di interesse pari all’1,5% (quindi, superiore dell’1,1% rispetto al tasso medio attuale) che, applicato sui 1.368 miliardi di depositi a vista, determinerebbe 15 miliardi di nuovi interessi da corrispondere: un importante ristoro dei risparmi dei consumatori e una significativa iniezione di liquidità nel sistema, che assicurerebbe anche un rilevante gettito erariale (pari a circa 4 miliardi), essendo la somma soggetta al prelievo fiscale alla fonte del 26%”. “Una simile misura, necessariamente temporanea – ha concluso Rustichelli – avrebbe anche il pregio di eliminare, alla radice, ogni potenziale profilo di disallineamento della norma in discussione rispetto al criterio della capacità contributiva dei diversi istituti di credito, superando con ciò ogni eventuale rischio di incostituzionalità”.Infine, valutazione favorevole dell’Antitrust, “come inizio di un percorso di liberalizzazione del settore” sulle norme del decreto asset “che incidono direttamente sul dispiegarsi del gioco concorrenziale, favorendo il rafforzamento dell’offerta del servizio taxi con l’obiettivo di assicurare il pieno soddisfacimento del diritto degli utenti alla mobilità”. “Come noto – ha aggiunto Rustichelli – da molti anni l’Istituzione invoca il superamento nel settore del sistema delle licenze ‘a numero chiuso’, che ostacola il corretto svolgimento della dinamica concorrenziale e il prodursi dei conseguenti benefici in termini di soddisfazione della domanda e di qualità del servizio” LEGGI TUTTO

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    Extraprofitti banche, ABI: tassa solleva dubbi di costituzionalità

    (Teleborsa) – L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) sostiene che l’imposta sugli extraprofitti delle banche “solleva dubbi di compatibilità con i precetti costituzionali”. Nel corso di un’audizione alle commissioni Ambiente e Industria del Senato sul decreto asset, ABI ha affermato che “la Corte costituzionale ha delineato precise direttrici per verificare la compatibilità di una imposta straordinaria con i principi sanciti nella Carta, in particolare quello di uguaglianza (art. 3) e quello di capacità contributiva (art. 53)” e “ha ribadito come una misura fiscale di carattere discriminatorio, per superare il vaglio di costituzionalità, debba rispondere a criteri di adeguata ragionevolezza”. Secondo le banche, invece, “l’art. 26 del decreto-legge non sembra tener conto di tali precettive condizioni”. L’ABI ha quindi ricordato anche che in occasione della sentenza sulla Robin Tax la Consulta ha giudicato “irragionevole e pertanto incostituzionale, l’addizionale IRES sul settore energetico, perché, tra le altre cose, difettava di un meccanismo che consentisse la tassazione separata del solo reddito supplettivo connesso alla posizione privilegiata delle imprese coinvolte”. Secondo l’associazione bancaria, quindi, “i medesimi profili di incostituzionalità possono ricorrere anche per l’art. 26 del DL 10 agosto 2023, che assume a base imponibile l’intero margine di interesse come individuato dalla relativa voce di bilancio, senza verifica concreta sulla sua correlazione con gli asseriti ‘extra’ profitti derivanti da ‘l’andamento dei tassi di interesse e del costo del credito”. L’ABI ha inoltre segnalato sulla base della giurisprudenza comuitaria “possibili profili di incompatibilità con la disciplina comunitaria sono relativi all’articolo 42 della Costituzione, per lesione del diritto di proprietà, stante il carattere espropriativo della misura sulla ricchezza dell’impresa”.L’associazione ha poi rilevato che la tassa introdotta “senza alcun confronto preventivo anche con l’ABI” ha prodotto “sui mercati un impatto solo parzialmente poi attenuato” ed “un vulnus alla fiducia riposta sul mercato finanziario italiano”. “La nuova norma produce effetti retroattivi, in quanto si riferisce a periodi conclusi (2021 e 2022) o in corso (2023)” ha aggiunto l’associazione bancaria secondo la quale “la retroattività incide sulla certezza del diritto, in contrasto con i principi e i criteri di certezza, irretroattività, programmabilità cui si ispira la delega fiscale”.Secondo ABI l’imposta dovrebbe inoltre essere deducibile a fini IRES e IRAP. “Se così non fosse, la norma produrrebbe un improprio aggravio impositivo a danno dei soggetti passivi”. Il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, nel corso dell’audizione ha proposto misure “migliorative” del decreto, sottolineando la necessità di “escludere dal computo dell’imposta gli effetti reddituali (margine di interesse) e patrimoniali dei titoli sovrani”. Analoghe riflessioni, ha aggiunto Sabatini, andrebbero fatte in termini di sterilizzazione di altre poste, “ad esempio le attività infragruppo”. LEGGI TUTTO

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    Voto in condotta, italiani promuovono la riforma Valditara

    (Teleborsa) – La gran parte degli italiani (76%) promuove la riforma del voto in condotta, annunciata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che prevede che la valutazione della condotta pesi nei crediti per l’esame di maturità e per far scattare il debito scolastico in educazione civica in caso di 6 in pagella.E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio condotto da Quorum/You Trend per Sky Tg24. In particolare, dai dati emerge che i più favorevoli hanno un’età compresa tra i 35 e i 54 anni, mentre i più contrari sono i giovani tra i 18 e i 34.Promossa anche la figura del “docente tutor”, introdotta da quest’anno con il compito di aiutare gli studenti nel processo di orientamento, che convince due italiani su tre, con una percentuale del 66%.Complessivamente, dunque, dal sondaggio emerge che sia la riforma del voto in condotta che l’introduzione dei docenti tutor piacciono in modo trasversale agli elettori di maggioranza e opposizione. LEGGI TUTTO

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    Acquisti a piene mani su Avio dopo i conti. Assist da analisti

    (Teleborsa) – Punta con decisione al rialzo la performance di Avio, con una variazione percentuale del 3,17%.A fare da assist alle azioni contribuiscono ancora una volta i risultati del semestre in crescita e il record del portafoglio ordini. A dare linfa al titolo è anche la valutazione positiva di Intermonte. Gli esperti dell’ufficio studi confermano il giiudizio “outperform” ed il target price a 11,70 euro rispetto ai 9,12 euro delle attuali quotazioni. Comparando l’andamento del titolo con il FTSE Italia Star, su base settimanale, si nota che l’azienda aerospaziale italiana mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +2,93%, rispetto a -4,03% dell’indice dei titoli del segmento STAR).Lo status tecnico di medio periodo di Avio rimane negativo. Nel breve periodo, invece, evidenziamo un miglioramento della forza rialzista, con la curva che incontra la prima area di resistenza a 9,23 Euro, mentre i supporti sono stimati a 8,907. Le implicazioni tecniche propendono a favore di un nuovo spunto rialzista con target stimato verosimilmente in area 9,55. LEGGI TUTTO

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    Carburanti, lieve aumento di benzina e diesel. Unc: Regioni sfondano i 2 euro

    (Teleborsa) – Continua la corsa delle quotazioni dei prodotti raffinati, in particolare del gasolio che raggiunge la benzina superando i mille dollari la tonnellata per la prima volta da fine novembre 2022. Lieve aumento anche per i prezzi dei carburanti alla pompa. Brent sempre sopra i 90 dollari al barile, e si avvicina sempre più la soglia che consentirebbe di far scattare l’accisa mobile: nella media dell’ultimo bimestre il Brent e’ a un passo dai 77 euro, a fronte di un prezzo di riferimento nel Def di 77,4 euro al barile. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Per Q8 registriamo un rialzo di due centesimi al litro su benzina e gasolio. Per Tamoil +1 cent/litro sulla verde e 2 cent sul diesel. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,974 euro/litro (invariato, compagnie 1,981, pompe bianche 1,956), diesel self service a 1,887 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,895, pompe bianche 1,868). Benzina servito a 2,108 euro/litro (invariato, compagnie 2,153, pompe bianche 2,017), diesel servito a 2,022 euro/litro (+1, compagnie 2,069, pompe bianche 1,928). Gpl servito a 0,708 euro/litro (invariato, compagnie 0,717, pompe bianche 0,696), metano servito a 1,394 euro/kg (invariato, compagnie 1,402, pompe bianche 1,387), Gnl 1,263 euro/kg (invariato, compagnie 1,263 euro/kg, pompe bianche 1,264 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 2,039 euro/litro (servito 2,290), gasolio self service 1,969 euro/litro (servito 2,224), Gpl 0,848 euro/litro, metano 1,521 euro/kg, Gnl 1,277 euro/kg.”Per la prima volta le Regioni superano la soglia dei 2 euro per la benzina in modalità self. Dopo la provincia autonoma di Bolzano, che aveva sfondato nei giorni scorsi quel limite, oggi è la volta delle prime regioni: Liguria e Basilicata, arrivano, rispettivamente, a 2,006 e 2,002 euro al litro. Altre 3 regioni non oltrepassano quella porta, ma si attestano esattamente a 2 euro: Calabria, Sardegna e Valle d’Aosta”. È l’analisi dell’Unione Nazionale Consumatori sui dati medi regionali del Mimit.Le regioni più virtuose sono invece il Veneto, al primo posto con 1.961, in seconda posizione le Marche con 1,964, al terzo Umbria e Lazio, ex aequo con 1,974 euro al litro.Per quanto riguarda il gasolio, ben 3 regioni, oltre alla provincia di Trento, sfondano oggi la soglia di 1,9 euro: Friuli Venezia Giulia, Molise e Toscana. La Lombardia passa da 1,887 di ieri a 1,900, non superando quel varco. Altre regioni sono oltre 1,9 euro al litro da giorni per un totale di 9 regioni, più le province di Bolzano e Trento. Guardando al prezzo assoluto di oggi, è sempre Bolzano ad essere la più cara (1,939 euro al litro), seguita da Liguria (1,932). Al terzo posto delle cattive, Calabria, Sardegna e Valle d’Aosta, tutte con una media di 1,924 euro al litro. Le Marche sono invece la Regione migliore, con 1,877 euro al litro, seguite da Veneto (1,879) e Lazio (1,887). LEGGI TUTTO

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    ADR: inaugurata a Fiumicino “Natural reaction” By Marcantonio

    (Teleborsa) – “Quante volte ogni giorno pensiamo che la nostra società stia prendendo una deriva troppo stressante, consumistica e compromettente? Quanto del nostro atteggiamento altera l’equilibrio naturale del mondo che ci circonda? E cosa rimane dentro di noi del mondo naturale a cui apparteniamo?”. È un messaggio potente quello che racconta “Natural Reaction” By Marcantonio, l’opera di arte contemporanea raffigurante un rinoceronte bianco in dimensioni reali, per una lunghezza di circa quattro metri con uno schermo da cinquanta pollici incastonato nel corno, che da oggi i passeggeri potranno ammirare nell’area di imbarco E del Leonardo da Vinci. La nuova opera installata nello scalo romano non lascia spazio ad interpretazioni: il rinoceronte bianco, animale in via di estinzione con appena due esemplari femminili ancora sul pianeta, manda l’ultimo grido disperato e lascia una scintilla di consapevolezza ai passeggeri in partenza dal principale aeroporto italiano. Un messaggio a cui fa eco Aeroporti di Roma che con questa opera, insieme con ACI (Airports Council International) e IATA (International Air Transport Association), si affianca nella lotta al traffico illegale di animali selvatici per promuovere la tutela della biodiversità che, secondo l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO), genera tra i 7 e i 23 miliardi di dollari ogni anno, una delle attività commerciali illecite tra le più lucrative al mondo.La cerimonia di presentazione di questa mattina presso il Leonardo da Vinci di Fiumicino ha visto la partecipazione del presidente di Aeroporti di Roma Vincenzo Nunziata, della vice president External Relations and Sustainability Veronica Pamio e di Simonetta Giordani, segretario generale dell’Associazione Civita. “Con l’installazione di quest’opera – ha commentato Nunziata durante il suo intervento di apertura – confermiamo il nostro impegno a costruire l’aeroporto del futuro, un luogo dove è possibile trovare spazi di approfondimento e riflessione anche su tematiche ambientali importanti e urgenti, quali la tutela dell’ambiente e della natura e la lotta ai cambiamenti climatici, temi cruciali per Aeroporti di Roma. La nostra intensa programmazione artistica e culturale si inserisce dunque nella strategia di sostenibilità di ADR e ci ha consentito in questi anni di trasformare l’Aeroporto Leonardo da Vinci in un luogo unico, sempre più coinvolgente e orientato alla bellezza, non soltanto per i viaggiatori, ma anche per la nostra comunità e il territorio in cui ci troviamo, contribuendo al raggiungimento di grandi traguardi testimoniati dai numerosi riconoscimenti internazionali che hanno portato lo scalo di Fiumicino in testa agli aeroporti europei come qualità di servizio”. “Ho immaginato un enorme rinoceronte bianco passare a tutta velocità all’interno di un ufficio, scaraventando in aria scrivanie e computer, un atto di ribellione da parte della natura che, risvegliata, diventa una forza incontrastabile che reagisce al nostro stile di vita, sempre più folle e stressante. È una scena drammatica ed al contempo ironica, un’immagine tragicomica che ci invita a riflettere sul nostro modo di vivere. Cosa faranno gli impiegati di quell’ufficio? Rimetteranno tutto a posto o ne approfitteranno per cambiare vita? Vedranno il rinoceronte bianco come un segno premonitore, come una opportunità da cogliere, o come l’ennesima reazione della natura alla quale non daremo importanza? Se capitasse a noi cosa faremmo? Il rinoceronte bianco si ribella alle nostre abitudini, è l’atto disperato, l’ultimo grido, di un animale in via di estinzione. Se questa visione ci incuriosisce o ci fa sorridere è perché forse dentro di noi c’è un piccolo rinoceronte che a volte vorrebbe ribaltare il tavolo e cambiare vita”, ha spiegato l’autore di Natural Reaction, Marcantonio.L’iniziativa, inoltre, è sostenuta da Cultura Italiae, l’associazione che ha come scopo principale la diffusione e la promozione di progetti, azioni concrete e buone pratiche volte a sostenere il mondo della cultura al fine di stimolare, attraverso di esso, la crescita e lo sviluppo etico, sociale ed economico dei singoli e delle comunità nel loro complesso, migliorando le relazioni tra i popoli. Cultura Italiae ha anche curato la scelta dell’opera per i criteri di sostenibilità e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali.Il caso ADR nel Sustainability Report di Associazione Civita – L’evento di questa mattina è stato anche l’occasione per presentare “il caso ADR” contenuto nel Sustainability Report di Associazione Civita, cioè i risultati delle attività culturali svolte nel corso del 2022 da Aeroporti di Roma e del loro impatto, in termini economici, sociali e ambientali. Le iniziative culturali promosse da ADR hanno generato effetti positivi su reddito e occupazione nel territorio, attraverso il coinvolgimento di circa quattordici fornitori movimentati per le progettualità analizzate, di cui il 100% locali (con sede a Roma e provincia). Attraverso la valutazione di Civita è stato anche possibile stimare l’impatto sulla creazione di conoscenza e il numero di giovani coinvolti nelle iniziative. Nello specifico, attraverso il coinvolgimento di famiglie, si è favorita la diffusione dell’abitudine a partecipare ad iniziative culturali, con migliaia di bambini che hanno avuto l’opportunità di prenderne parte. Per quanto riguarda il contributo della cultura nella promozione di coesione sociale, inclusione e partecipazione, si è stimato che più di 4 milioni di persone, provenienti da tutto il mondo sono state coinvolte in questi progetti, fruendo delle opere e delle iniziative intraprese. Elevata inoltre la partecipazione del genere femminile alle progettualità esaminate (48%). LEGGI TUTTO

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    Cembre, ricavi semestre in crescita del 12,7% e utile a 23,9 milioni

    (Teleborsa) – Cembre ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto di 23,9 milioni di euro, in aumento del 31,3% rispetto ai 18,2 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi delle vendite consolidati si attestano a 117,6 milioni di euro, in crescita del 12,7% rispetto ai 104,4 milioni di euro del primo semestre 2022. Il risultato operativo lordo consolidato (EBITDA) del primo semestre 2023, pari a 38,6 milioni di euro, è aumentato del 26,7% rispetto a quello del primo semestre 2022. Il risultato operativo consolidato (EBIT) pari a 32,4 milioni di euro, è cresciuto del 31,6%, rispetto ai 24,6 milioni di euro dei primi sei mesi dello scorso esercizio.La posizione finanziaria netta consolidata, passata da un saldo positivo di 14,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022 ad un valore negativo di 5,2 milioni di euro al 30 giugno 2023, sconta gli effetti del pagamento di dividendi per 23,5 milioni di euro da parte della Capogruppo e investimenti in immobilizzazioni per 7,8 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    ART, Zaccheo presenta relazione annuale in Parlamento

    (Teleborsa) – È necessario adottare al più presto i nuovi modelli tariffari autostradali oggi recepiti solo da 4 concessionari su 23. Lo ha detto il presidente dell’Autorità di regolazione dei Trasporti, Nicola Zaccheo, nel corso della relazione annuale al Parlamento. “Gli effetti concreti della regolazione nel settore sono tangibili – ha sottolienato – come risulta dal confronto tra i valori di remunerazione del capitale investito determinati con il nuovo metodo tariffario e quelli derivanti dall’applicazione del sistema previgente, da cui emerge chiaramente come tale remunerazione sia stata finalmente ricondotta a valori di mercato”. In particolare dalla relazione emerge che per il maggior concessionario d’Italia (Aspi) la remunerazione del capitale investito passerebbe dal 13,87% al 7,09%. “Permane il problema, già denunciato, delle tempistiche di recepimento della regolazione ART – ha aggiunto – il cui iter amministrativo, ad oggi, si è concluso sol tanto per quattro delle 23 concessioni per cui l’Autorità ha definito il sistema tariffario (Asti-Cuneo, SATAP A4 Torino – Milano, ASPI e Tangenziale Esterna)”Dalla relazione annuale emerge anche che negli aeroporti che hanno adottato i modelli di regolazione dell’ART per i diritti aeroportuali il valore medio del costo a volo unitario è stato più basso di circa il 30% ed il traffico è cresciuto di circa quattro volte. “Tra le principali innovazioni apportate con il nuovo atto di regolazione – ha sottolineato il presidente Nicola Zaccheo – preme citare l’introduzione di misure dedicate ad una maggiore promozione della trasparenza, con riguardo sia agli schemi di contabilità regolatoria sia alla documentazione informativa in consultazione. Gli obblighi di trasparenza sono stati, altresì, rafforzati con riferimento agli incentivi all’attività volati? va, al fine di evitarne un impiego potenzialmente discriminatorio e distorsivo della concorrenza”.Zaccheo ha anche auspicato un ripensamento di Governo e Parlamento” della norma del decreto asset con la quale “il comparto dell’autotrasporto merci è stato escluso dall’ambito di competenze dell’ART”. In particolare, secondo l’Autorithy, “non di può affermare che le funzioni di regolazione economica ART possano essere trasferite al Mit”. “Devo, con grande rammarico, registrare che le imprese eroganti atti? vità di autotrasporto merci sono state prima esonerate dalla corresponsione del contributo per il 2023 (con l’articolo 35 del d.l. n. 48/2023), nonostante esso sia stato precedentemente approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 gennaio 2023, e poi, come già ricordato, lo scorso agosto escluse dall’alveo di competenza dell’Autorità e, quindi, definitiva? mente esonerate dall’obbligo contributivo” ha detto Zaccheo. “A tal proposito – ha aggiunto – vorrei anzitutto rammentare che l’Autorità stessa ave? va già previsto un meccanismo di soglie di esenzione, per cui al versamento del contributo era tenuto solo circa il 2% delle imprese operanti nel settore. Devo, purtroppo, altresì sottolineare che l’esonero dall’obbligo contri? butivo per una sola categoria di operatori, avrà ripercussioni sulla capacità di programmazione delle attività dell’Autorità e, soprattutto, porrà in capo ad essa la impossibilità di valutare la progressiva riduzione della misura dell’aliquota per la totalità dei soggetti interessati, riduzione che, come dimostra quanto disposto per l’anno in corso, è stata ed è obiettivo di questa Consiliatura”.Quanto alle linee guida dell’Autorità sui taxi “sono uno strumento a disposizione delle amministrazioni che invito ad usare per contenere le criticità” e “a mio parere offrono anche un riferimento importante a supporto di aventuali azioni governative, non solo a carattere straordinario”, ha sottolineato ancora Zaccheo spiegando che le linee guida “già contengono le indicazioni ai comuni per emettere le licenze temporanee durante i picchi” e prevedono che l’ART “possa avere un ruolo importante nel monitoraggio del numero di licenze ottimale per ciascuna realtà”. “Considerando le problematiche emerse, negli ultimi mesi e in vari cen? tri urbani, relative alla inadeguatezza dell’offerta di questo specifico servizio pubblico – ha affermato Zaccheo – le “linee guida taxi” definite dall’Autorità costituiscono un efficace strumento a disposizione degli enti preposti, per prevenire e contenere eventuali criticità relative alla qualità del servizio offerto, alla maggiore flessibilità in ambito tariffario, all’inclusività sociale e all’uniformazione delle procedure per il rilascio di nuove autorizzazioni”. LEGGI TUTTO