Settembre 2023

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    K.EY – The Energy Transition Expo, IEG: “Verso una seconda edizione da record”

    (Teleborsa) – La seconda edizione di K.EY – The Energy Transition Expo parte segnando nuovi record. A pochi mesi di distanza dalla chiusura della prima edizione autonoma e a circa sei dall’inaugurazione della seconda, in programma dal 28 febbraio al 1 marzo 2024 nei padiglioni del quartiere fieristico di Rimini, la manifestazione di IEG (Italian Exhibition Group) di riferimento in Sud Europa, Africa e bacino del Mediterraneo sulla transizione energetica ha già registrato prenotazioni per oltre l’80% degli spazi espositivi, con la presenza di aziende di rilevanza internazionale. Crescono le adesioni dei brand provenienti dall’estero, a testimoniare l’ambizione di K.EY di ampliare il numero di Paesi presenti e coinvolgere tutti quelli che dimostrano una potenziale e forte domanda di tecnologie e soluzioni innovative per la transizione energetica, con l’obiettivo di rafforzare la vocazione internazionale dell’evento, grazie anche alla sinergia con numerose Associazioni estere e a un’offerta convegnistica sempre più vasta e completa, definita dal Comitato Tecnico Scientifico di K.EY presieduto dal prof. Gianni Silvestrini. Per la prossima edizione – fa sapere IEG in una nota – si prevede l’aumento della superficie espositiva, ad occupare interamente l’ala est del quartiere fieristico di Rimini articolata in 14 padiglioni, con circa il 30% in più di brand espositori (di cui oltre il 15% in più dall’estero) e il 25% in più di buyer internazionali provenienti da Germania, Spagna, Francia, Olanda, Belgio, Regno Unito, Est Europa, Area balcanica, Turchia, Africa, Medio Oriente, America Latina e Asia centrale. La manifestazione manterrà i riflettori puntati sui temi dell’efficienza energetica a 360 gradi e sulle trasformazioni che stanno interessando il mercato dell’energia, senza dimenticare i nuovi e numerosi vantaggi che la transizione energetica offre ai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo: un’occasione per conoscere e presentare le principali innovazioni tecnologiche e le nuove opportunità finanziarie, ma anche per riflettere sulle politiche energetiche e climatiche in Europa e nel nostro Paese. K.EY 2024 conferma il format di successo sperimentato a marzo 2023, consolidando il proprio ruolo di network di riferimento per tutte le community coinvolte nella transizione energetica, capace di connettere fra loro i key player del settore e favorire una costante interlocuzione con le Istituzioni. Alle sei aree espositive tematiche della manifestazione (Solar, Wind, Hydrogen, Energy Efficiency, e-mobility e Sustainable City) se ne aggiungerà una settima, Key Storage Expo, interamente riservata all’energy storage statico residenziale e industriale utility scale, che sta vivendo un momento di forte sviluppo in tutta Europa. Confermata la presenza del Sustainable Building District, realizzato in collaborazione con il main partner Green Building Council Italia, e dell’area dedicata all’innovazione, ulteriormente rafforzata grazie alla collaborazione con ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori): non solo percorsi specifici dedicati a Start-up e PMI innovative italiane e internazionali e agli stessi espositori presenti in fiera per mostrare le loro tecnologie e soluzioni più innovative, ma anche convegni, pitch e occasioni di discussione, all’interno di uno spazio riservato dove incontrarsi, fare networking, condividere idee e sviluppare nuovi progetti e business sostenibili. L’iniziativa è organizzata da Italian Exhibition Group, promossa in collaborazione con ICE – Italian Trade Agency, ART-ER, società consortile dell’Emilia-Romagna, FONDAZIONE MAI, espressione del Sistema Confindustria, e ha come Main Partner ANGI. In concomitanza con K.EY 2024, tornerà anche DPE Distributed Power Europe, la manifestazione europea organizzata da Italian Exhibition Group in collaborazione con l’Associazione Generazione Distribuita – Motori, Componenti, Gruppi Elettrogeni federata ANIMA Confindustria, dedicata all’intero ecosistema della generazione, distribuzione, sicurezza ed automazione elettrica, che espone le soluzioni e tecnologie dell’industria dei sistemi e componenti per la generazione e distribuzione di elettricità. LEGGI TUTTO

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    Sistemi di accumulo, ANIE: “Mercato rallenta dopo 9 trimestri di costante crescita”

    (Teleborsa) – Al 30 giugno 2023 risultano installati 386.039 sistemi di accumulo (SdA), per una potenza complessiva di 3.045 MW e una capacità massima di 4.893 MWh. Analizzando i dati del 2022 e del 2023 si è passati da una media nel 2022 di 13.000 unità/mese ad una media nel 2023 di 26.000 unità/mese (+100%). La tecnologia più diffusa continua ad essere quella a base di Litio (99% del totale). La quasi totalità (91%) dei SdA è di taglia inferiore ai 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità compresa tra 5 e 10 kWh (33%) e di quelli con capacità compresa tra 10 kWh e 15 kWh (37%). La principale configurazione utilizzata per i SdA è quella “lato produzione in corrente continua”, che ricopre l’89% del totale, mentre quella “lato produzione in corrente alternata” e quella “lato post produzione” ricoprono rispettivamente il 4% ed il 7%. Il 99,9% dei SdA risulta abbinato ad un impianto fotovoltaico, di cui il 99,5% di taglia residenziale. La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (75.719 SdA per una potenza di 583 MW e una capacità di 930 MWh), seguita dal Veneto (53.654 SdA per 414 MW e 722 MWh) e dall’Emilia-Romagna (38.690 SdA per 307 MW e 470 MWh). Questi i dati relativi a giugno 2023 che emergono dall’aggiornamento del report “Osservatorio sistemi di accumulo” con il quale ANIE Federazione aderente a Confindustria presenta il trend delle installazioni di energy storage in Italia registrati dal sistema Gaudì di Terna.Nel primo e nel secondo trimestre le installazioni si attestano a 154.945 unità per una potenza di 1.468 MW e una capacità di 2.058 MWh. Analizzando la tipologia di configurazione si conferma lo spostamento delle nuove installazioni verso quelle “lato produzione in corrente continua” rispetto ai periodi precedenti. Nei primi due trimestri del 2023 questa configurazione ricopre il 94% delle installazioni, mentre le configurazioni “lato produzione in corrente alternata” e “lato post produzione” ricoprono rispettivamente il 3% e il 3%. Tutte le Regioni hanno consolidato un segno positivo rispetto al periodo gennaio-giugno del 2022 relativamente al numero di installazioni, alla potenza e alla capacità installate. Analizzando il trend congiunturale, il secondo trimestre 2023 registra il primo rallentamento dopo 9 trimestri consecutivi. Il dato è ancor più rilevante in quanto rispetto al primo trimestre 2023, trimestre del picco assoluto, si registra una flessione del -19% del numero di installazioni, del -15% della potenza e del -20% della capacità.Sebbene la variazione tendenziale del primo semestre 2023 segni un +100% rispetto al numero di installazioni 2022, quella congiunturale tra il primo ed il secondo semestre 2023 mostra un mercato in rallentamento del -19%. Se l’accelerazione nel primo semestre del 2023 rispetto a quello del 2022 è imputabile alle tempistiche normative per l’accesso alle misure del superbonus, in particolare le tempistiche relative alle abitazioni unifamiliari, il rallentamento registrato nel secondo trimestre 2023 rispetto al primo è causato dal blocco della cessione del credito che non solo ha messo in crisi gli interventi con aliquota detraibile del 110%, ma anche quelli con aliquota del 50%.Il trend del segmento distribuito (prevalentemente residenziale) dei prossimi trimestri del 2023 è previsto ulteriormente al ribasso. Mentre il segmento utility scale potrebbe far registrare qualche passo in avanti per effetto delle aste di capacity market e di fast reserve. Infatti, si rileva nel secondo trimestre 2023 l’entrata in esercizio di sistemi di accumulo centralizzati di cui uno di potenza 28,8 MW e capacità di 28,8 MWh (Umbria) ed uno di potenza 14,7 MW e capacità di 8,8 MWh (Sardegna) e di un sistema di accumulo abbinato ad una centrale a ciclo combinato di potenza 7 MW e capacità 7 MWh (Lazio).Il nuovo PNIEC è in fase di aggiornamento per recepire i target europei al 2030 relativi al FitFor55, su cui nell’agosto 2022 Terna e Snam hanno elaborato uno scenario che prevede il fabbisogno di 71 GWh di accumuli centralizzati e 16 GWh di accumuli distribuiti per gestire un sistema elettrico a forte trazione fonti rinnovabili intermittenti (prevalentemente fotovoltaico ed eolico).Dall’analisi dei dati degli ultimi 24 mesi del segmento degli accumuli distribuiti emerge che è entrata in esercizio una capacità media annuale pari a 1.750 MWh. Considerando che lo scenario Terna-Snam prevede 16 GWh al 2030, è fondamentale mantenere questo ritmo nei prossimi sette anni, in quanto esso ci consentirebbe di traguardare l’obiettivo al 2030.Per quanto concerne il segmento degli impianti centralizzati, ARERA ha pubblicato lo scorso 6 giugno la delibera 247/2023/R/eel che disciplina i criteri e le condizioni per il funzionamento del sistema di approvvigionamento a termine di capacità di stoccaggio elettrico, ai sensi dell’articolo 18 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 210 e TERNA ha posto in consultazione il documento inerente lo “Studio sulle tecnologie di riferimento per lo stoccaggio di energia elettrica”. LEGGI TUTTO

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    Tesla, arriva promozione Morgan Stanley su prospettive supercomputer Dojo

    (Teleborsa) – Morgan Stanley ha promosso il titolo Tesla a “Overweight” da “Equal Weight”, inserendola anche nella lista delle “Top pick” ed indicando un prezzo obiettivo di 400 dollari per azione. lSecondo la banca d’affari statunitense, la società di Elon Musk può emergere grazie al suo supercomputer Dojo, che gli analisti ritengono possa “aggiungere sino a 500 miliardi di dollari al valore aziendale di Tesla pari al 76%” ed “aprire nuovi mercati”.Dojo è un supercomputer, pensato per migliorare il suo sistema guida autonoma (Full Self-Driving, FSD) e per addestrare i modelli di intelligenza artificiale. I veicoli Tesla sono dotati di numerosi sensori e devono prendere decisioni critiche in tempo reale ed in condizioni di guida imprevedibili, ma per far questo occorre affrontare le sfide relative alla raccolta dei dati, alla potenza di elaborazione, alla velocità, all’efficienza e alla scalabilità, tutte sfide per cui Dojo è stato progettato.Tesla ha avviato la produzione di Dojo a luglio e prevede di spendere più di 1 miliardo di dollari entro l’anno prossimo. LEGGI TUTTO

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    Borse europee si confermano positive nonostante ribasso stime UE

    (Teleborsa) – Giornata positiva per i listini azionari europei e per Piazza Affari, che confermano un andamento positivo, anche se meno brillante dell’esordio. A impensierire i mercati del vecchio Continente hanno concorso le previsioni peggiorative sul PIL della Commissione europea. Cautela anche in vista dell’apertura di Wall Street e dei dati sull’inflazione USA in uscita mercoledì. Focus sulla BCE che si riunirà giovedì. Leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,073. L’Oro mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,36%. Seduta sulla parità per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si attesta a 87,17 dollari per barile.Invariato lo spread, che si posiziona a +174 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 4,38%.Tra i listini europei seduta senza slancio per Francoforte, che riflette un moderato aumento dello 0,35%, poco mosso Londra, che mostra un +0,03%, e piccolo passo in avanti per Parigi, che mostra un progresso dello 0,38%.A Piazza Affari, il FTSE MIB continua la giornata con un aumento dello 0,75%, a 28.446 punti; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 30.417 punti.Senza direzione il FTSE Italia Mid Cap (+0,03%); con analoga direzione, pressoché invariato il FTSE Italia Star (-0,09%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, buoni spunti su Saipem, che mostra un ampio vantaggio del 3,56%.Ben impostata Intesa Sanpaolo, che mostra un incremento del 2,78%.Tonica Pirelli che evidenzia un bel vantaggio del 2,53%.In luce Banco BPM, con un ampio progresso del 2,27%.Le più forti vendite, invece, si manifestano su Recordati, che prosegue le contrattazioni a -1,78%.Pensosa Amplifon, con un calo frazionale dell’1,00%.Tentenna Ferrari, con un modesto ribasso dell’1,00%.Giornata fiacca per ERG, che segna un calo dello 0,71%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Danieli (+2,88%), MFE A (+2,59%), MFE B (+2,59%) e Maire Tecnimont (+2,41%).Le peggiori performance, invece, si registrano su LU-VE Group, che segna un-2,87%.Sotto pressione Alerion Clean Power, con un forte ribasso del 2,29%.Soffre Industrie De Nora, che evidenzia una perdita del 2,02%.Preda dei venditori BFF Bank, con un decremento dell’1,81%. LEGGI TUTTO

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    European markets positive

    (Teleborsa) – Europe’s major markets are trading in positive territory. Piazza Affari is also bullish.EUR / USD creeps higher, showing a +0.21% rise. Gold is slightly up at 1,926.3 dollars per ounce. Light Sweet Crude Oil continues to trade sideways, registering a -0.36% change.The Spread trades slightly higher, adding 2 basis points to reach +175 BPs, with the Italy BTP 10-year yield at +4.38%.Among the European indices, Frankfurt performs modestly, showing a moderate +0.36% rise, London is stuck at the previous session’s levels, and resilient Paris registers a small increase of 0.39%.The Milanese stock exchange looks bullish, with the FTSE MIB advancing to 28,459 points; similarly, the FTSE Italia All-Share delivers positive performance, trading +0.73% up over the previous close.The FTSE Italia Mid Cap is practically unchanged (+0.01%); on the same line, the FTSE Italia Star holds the line (-0.07%).Saipem (+3.50%), Intesa Sanpaolo (+2.84%), Pirelli & C (+2.51%) and Banco Bpm (+2.29%) among the top performers in Milan.Recordati has the worst performance, with a -1.82% down.Amplifon is definitely weaker with a -1.07% decrease.Ferrari slips just under the flatline with a -0.93% decrease.ERG contracts moderately by -0.71%.Danieli & C (+2.88%), MFE B (+2.59%), MFE A (+2.59%) and Maire Tecnimont (+2.41%) are among Italy’s top mid-cap stocks.LU-VE Group has the worst performance, with a -2.87% down.Alerion Clean Power suffers losses of 2.29%.Investors hurry to sell as Industrie De Nora declines -1.91%.BFF Bank plunges -1.86% on intense selling. LEGGI TUTTO

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    Banca d’Italia: a luglio in ferma la crescita dei tassi sui nuovi mutui

    (Teleborsa) – Dopo molti mesi di aumenti si arresta a luglio in Italia l’aumento dei tassi di interesse sui nuovi mutui, che sono saliti a massimi pluriennali sulla scia degli aumenti operati dalla Banca Centrale Europea. Invece i tassi sul credito al consumo continuano a salire e sfondano la soglia del 10 per cento, mentre parallelamente la dinamica del credito erogato all’economia reale da parte delle banche continua ad indebolirsi. A luglio, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia, i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, o Taeg) si sono attenuati al 4,58 per cento, dal 4,65 per cento di giugno. Il tasso analogo (Taeg) sulle nuove erogazioni di credito al consumo è balzato al 10,48 per cento, dal 9,03 nel mese precedente. Secondo l’ultima statistica “Banche e moneta: serie nazionali”, dell’istituzione di Via nazionale, i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,09 per cento, quasi analoghi al 5,04 nel mese precedente, quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,50 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 4,85 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,76 per cento (0,72 nel mese precedente). A luglio intanto, riporta ancora la Banca d’Italia, i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali sono diminuiti del 2,3 per cento sui dodici mesi, accentuando la dinamica di riduzione rispetto al meno 1,7 per cento del mese precedente). I prestiti alle famiglie sono diminuiti dello 0,3 per cento sui dodici mesi (erano cresciuti dello 0,2 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 4 per cento (-3,2 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono diminuiti del 6,5 per cento sui dodici mesi (-4,3% in giugno); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 17,5 per cento (16,1 in giugno).”Bene. Si interrompe, almeno per ora, la corsa al rialzo dei tassi si interesse, destinata però a riprendere se la BCE deciderà nuovi aumenti dei tassi di riferimento”, ha commentato in una nota Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Gli effetti della politica monetaria restrittiva della BCE, comunque, sono oramai dispiegati, come dimostra la caduta dei prestiti al settore privato, -2,3% nei dodici mesi. Scendono sia i prestiti alle famiglie, -0,3%, sia quelli alle società non finanziarie, -4%”. “Un effetto negativo sulla crescita – ha aggiunto Dona – come dimostra l’ultimo dato Istat sul PIL. Se la spesa per abitazioni non fosse scesa nel secondo trimestre del 3,4% sul trimestre precedente ma fosse rimasta allo stesso livello, il PIL sarebbe sceso su base congiunturale solo dello 0,2% e non dello 0,4% come invece si è verificato”. LEGGI TUTTO

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    “Nuove Tradizioni”, Fini presenta le novità del 2023

    (Teleborsa) – Gruppo Fini – brand di pasta fresca con oltre 110 anni di storia che vanta nel suo pastificio in provincia di Modena una produzione di oltre 4 milioni di chilogrammi annui – annuncia le novità del 2023. “Il nostro obiettivo – spiega Luigi Famulari, Chief Marketing Officer del Gruppo Fini – è di portare nella vita di tutti i giorni il gusto dell’autenticità, che per noi vuol dire fare le cose fedeli all’originale, ricercando ciò che è più genuino e naturale possibile, per offrire il gusto vero e riconoscibile dei migliori ingredienti, secondo l’autentico saper fare emiliano che ci contraddistingue”.Al centro il lancio della nuova linea di pasta fresca ripiena “Nuove Tradizioni” pensata – sottolinea l’azienda in una nota – “per stimolare la curiosità del consumatore a tavola con sette ricette che prendono ispirazione dal patrimonio gastronomico regionale italiano”. LEGGI TUTTO

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    Odcec Taranto, Vizzarro: “Subito svolta su vicenda ex Ilva”

    (Teleborsa) – “Mi auguro che la vertenza ex Ilva volga al termine prima possibile poiché l’incertezza produce altra incertezza paralizzando le attività industriali ed economiche ad essa legate. In quest’ottica guardiamo con interesse a tutti gli sviluppi legati al PNNR affinché tali strumenti possano incidere in maniera sostanziale e di supporto ad un territorio che fino ad oggi ha sofferto troppo. Ma il raggiungimento di obiettivi legati allo sviluppo del benessere passa attraverso la coesione tra le forze sociali. È questa la direzione da seguire. Sempre e solo nell’interesse della collettività”. È quanto ha dichiarato Francesco Vizzarro, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Taranto annunciando l’iniziativa “La Cassa incontra gli iscritti. Situazioni, prospettive e welfare” che si terrà a Taranto giovedì 14 settembre a partire dalle ore 9,00 presso il Salina Hotel (via Mediterraneo, 1).”Siamo contenti di ospitare quest’evento – ha aggiunto Vizzarro – promosso insieme alla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili che con il presidente Pagliuca ha profuso enormi sforzi negli ultimi anni per la categoria attraverso interventi mirati che hanno consentito ai loro iscritti di ottenere benefici che si sono tradotti in interventi di welfare. E in un periodo non certo facile come quello che il territorio sta vivendo, tutto ciò rappresenta segnali assolutamente positivi”.Sugli strumenti per rilanciare l’economia al Sud si è soffermato Luigi Pagliuca, numero uno della Cnpr. “Come professionisti siamo pronti a dare il nostro contributo per favorire l’attuazione in concreto sui territori delle misure adottate dal governo per il rilancio dell’economia. La scelta di una Zes unica per il Mezzogiorno – ha detto Pagliuca – è sicuramente una proposta interessante che potrebbe dare una accelerazione determinante all’economia di queste regioni, a partire proprio dalla Puglia, puntando su regimi fiscali agevolati e riduzione della burocrazia. Auspico che su questi punti l’Esecutivo ascolti i suggerimenti dei commercialisti che, in virtù del loro rapporto privilegiato con le imprese, conoscono perfettamente dove hanno fallito le precedenti politiche relative al sistema Zes e come correggere ciò che non ha funzionato”.Sulla stessa lunghezza d’onda Guido Rosignoli, vicepresidente dell’ente pensionistico dei ragionieri e degli esperti contabili. “Con la Zes unica – ha detto Rosignoli – le nuove imprese e quelle già esistenti, che avviano un’attività economica o investimenti, possono usufruire di procedure semplificate e regimi procedimentali speciali e il nostro compito è quello di assisterle nel miglior modo possibile, con competenza e innovatività, affinché il maggior numero di aziende possibili possa cogliere questa occasione”. Per Fedele Santomauro, consigliere d’amministrazione della Cnpr, “bisogna puntare sui professionisti per superare le tante barriere che si frappongono tra le misure previste dal PNRR e la possibilità di trasformare in progetti concreti queste risorse. Siamo a disposizione per offrire supporto non solo ai nostri clienti ma soprattutto agli enti pubblici che si trovano in difficoltà in fase di progettazione, gestione delle risorse e rendicontazione. Passaggi fondamentali per avere l’ok dall’Europa”.Nicola Chiarelli, delegato della Cnpr di Taranto, ha sottolineato come “questi momenti di confronto siano indispensabili per la crescita dell’intera categoria offrendo numerosi spunti perché i commercialisti riescano a rispondere alle nuove esigenze dei mercati che puntano sempre più su innovazione e professionalità. Gli strumenti normativi senza attuatori capaci rischiano di rimanere incagliati nelle maglie della burocrazia”. LEGGI TUTTO