Ottobre 2023

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    Gas, EIA: scorte in aumento poco sotto attese

    (Teleborsa) – Aumentano gli stoccaggi settimanali di gas negli USA. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi di gas nella settimana terminata il 20 ottobre 2023 sono risultati in crescita di 74 BCF (billion cubic feet).Il dato si rivela leggermente inferiore al consensus (+80 BCF). La settimana prima si era registrato un incremento di 97 BCF.Le scorte totali si sono dunque portate a 3.700 miliardi di piedi cubici, risultando in aumento del 9,2% rispetto a un anno fa (quando erano pari a 3.387) e in crescita del 5,2% rispetto alla media degli ultimi cinque anni di 3.517 BCF. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare USA, compromessi di vendita in recupero a settembre

    (Teleborsa) – Recuperano le compravendite di abitazioni negli Stati Uniti, secondo i numeri che emergono dai compromessi per l’acquisto, un indicatore dell’andamento prospettico del mercato immobiliare e dei mutui.Nel mese di settembre 2023, l’indice pending home sales (vendite case in corso), pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), ha registrato un incremento dell’1,1% su base mensile, portandosi a quota 72,6 punti dai 71,8 di agosto. Il mese precedente si era registrato un calo del 7,1%.Il dato si confronta con il -1,8% atteso dagli analisti. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte ingrosso settembre invariate e scorte retail a +0,9%

    (Teleborsa) – Sono rimaste invariate le scorte all’ingrosso negli Stati Uniti. Nel mese di settembre 2023, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, non si è registrata alcuna variazione delle scorte, che si confermano a 900,8 miliardi di dollari. Il dato segue il -0,1% di agosto e si confronta con un -0,1% atteso. Le scorte retail hanno registrato invece un incremento pari a +0,9% attestandosi a 793,8 miliardi di dollari. Ad agosto si era registrato un aumento dell’1,1%. LEGGI TUTTO

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    USA, ordini beni durevoli settembre +4,7%: meglio delle attese

    (Teleborsa) – Eploit degli ordinativi di beni durevoli americani nel mese di settembre. Secondo il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (Bureau of the Census), gli ordini hanno evidenziato un incremento mensile del 4,7% dopo il -0,1% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +0,2%). Le stime di consensus indicavano una crescita del’1,7%.Il dato “core”, ossia al netto degli ordinativi del settore trasporti, risulta in aumento dello 0,5% come il mese precedente e si confroènta con il +0,2% stimato dagli analisti. Se si esclude il settore della difesa, gli ordinativi sono balzati del 5,8%, dopo il -0,7% precedente. LEGGI TUTTO

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    USA, richieste sussidi disoccupazione poco sopra attese

    (Teleborsa) – Risultano marginalmente superiori alle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA. Nella settimana al 14 ottobre 2023, i “claims” sono risultati pari a 210.000 unità, rispetto alle 200.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 209 mila). Il dato è poco sopra il consensus che stimava un livello di 208 mila unità. La media delle ultime quattro settimane – in base ai dati del Dipartimento del Lavoro americano – si è assestata a 207.500 unità, in aumento di 1.250 unità rispetto al dato della settimana precedente. La media a quattro settimane viene ritenuta un indicatore più accurato dello stato di salute del mercato del lavoro, in quanto appiana le forti oscillazioni osservate settimanalmente. Infine, nella settimana al 7 ottobre, le richieste continuative di sussidio si sono attestate a 1.790.000, in aumento di 63.000 mila unità rispetto alle 1.727.000 unità della settimana precedente (dato rivisto da un preliminare di 1.734.000). Le stime degli analisti erano per un aumento fino a 1.740.000 unità. LEGGI TUTTO

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    Stati Uniti, PIL 3° trimestre sorprende in positivo +4,9%

    (Teleborsa) – Aumenta più del previsto l’economia statunitense nel 3° trimestre dell’anno. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Economic Analysis, che pubblica oggi i dati preliminari, il PIL americano è salito del 4,9% su base trimestrale, contro una crescita del 4,3% attesa dagli analisti e rispetto al +2,1% del trimestre precedente. Si è registrata una accelerazione dei consumi, che segnano un +4% dal +0,8% del trimestre precedente, assieme ad una crescita più forte degli investimenti (a +8,4% da +5,2%) e delle esportazioni. Il PCE price index, una misura dell’inflazione, si attesta al 2,9% (dal 2,5%), mentre l’indice PCE core registra un +2,4% rispetto al +3,7% precedente. LEGGI TUTTO

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    Wall Street apre cauta nonostante exploit PIL

    (Teleborsa) – Esordio incolore per Wall Street, che avvia gli scambi sulla parità, dopo che il dato del PIL del 3° trimrstre è risutato in crescita del 4,9% più forte del 4,3% atteso dal mercato. Cautela in attesa delle trimestrali di alcune big tech USA. A New York, il Dow Jones si attesta a 33.034 punti, mentre l’S&P-500 ha un andamento depresso e scambia sotto i livelli della vigilia a 4.165 punti. Variazioni negative per il Nasdaq 100 (-1,02%); sulla stessa linea, in ribasso l’S&P 100 (-0,96%).Utilities (+1,33%) e materiali (+0,94%) in buona luce sul listino S&P 500. Tra i più negativi della lista dell’S&P 500, troviamo i comparti telecomunicazioni (-3,04%), beni di consumo secondari (-1,22%) e energia (-1,15%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, IBM (+4,13%), Merck (+2,14%), Honeywell International (+1,81%) e Travelers Company (+1,08%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Nike, che segna un -1,49%.Sottotono Chevron che mostra una limatura dell’1,15%.Deludente Visa, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.Fiacca Cisco Systems, che mostra un piccolo decremento dello 0,76%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, KLA-Tencor (+4,18%), NXP Semiconductors (+3,66%), Keurig Dr Pepper (+3,44%) e O’Reilly Automotive (+3,20%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Align Technology, che prosegue le contrattazioni a -22,56%.In perdita Comcast Corporation, che scende del 6,25%.Pesante Meta Platforms, che segna una discesa di ben -5,1 punti percentuali.Seduta negativa per Charter Communications, che scende del 4,66%. LEGGI TUTTO

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    BCE, Lagarde avverte: “Pausa tassi non indica che non li alzeremo più”

    (Teleborsa) – L’economia dell’Area Euro resterà debole almeno sino a tutto il 2024, mentre l’inflazione è attesta rimanere alta troppo a lungo, sebbene di recente abbia mostrato segnali di decelerazione. Per questo il Consiglio direttivo della BCE, pur annunciando una pausa nel percorso di aumento dei tassi di interesse, ha confermato una impostazione della politica monetaria restrittiva e confermato che resta determinato a riportare l’inflazione in linea con target del 2% nel medio termine. Lo ha confermato oggi la Presidente dell’Eurotower Christine Lagarde, nella conferenza stampa tenuta da Atene.Lagarde ha confermato che la BCE si attende che l’economia “resti debole per il resto del 2024”, ma è previsto un “rafforzamento nei prossimi anni”, grazie “al calo dell’inflazione ed al recupero del potere d’acquisto delle famiglie”. I rischi sulla crescita – ha spiegato la Presidente – restano “orientati al ribasso”. “L’economia dell’Area Euro resta debole, i recenti dati del settore manifatturiero mostrano che la produzione continua a scendere, mentre pesano la domanda modesta e le condizioni di finanziamento. La debolezza dell’attività industriale sta condizionando gli altri settori ed il settore dei servizi si sta ulteriormente indebolendo”I passati rialzi dei tassi continuano a trasmettersi, determinando la direzione della politica monetaria e la “trasmissione appropriata” in tutti i Paesi dell’Area Euro, ha detto Lagarde, aggiungendo che le decisioni future resteranno legate ai dati macroeconomici in arrivo. Il fatto che la BCE abbia deciso di “mantenere fermi i tassi di interesse” – ha chiarito Lagarde – non indica che non li alzeremo più”. La Presidente ha anche escluso che si sia discusso di modifiche ai piani di reinvestimento del programma PEPP, che viene confermato almeno sino alla fine del 2024, e di ritocchi alla remunerazione delle riserve obbligatorie delle banche. “Nessuno di questi due temi è stato discusso”, ha precisato.Nessuna risposta alla domanda se e quando si potrà parlare di futuri tagli dei tassi, che Lagarde definisce una ipotesi “totalmente prematura”. LEGGI TUTTO