Ottobre 2023

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    MEF, in asta il 26 ottobre BOT semestrali per 3 miliardi

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    Banca Ifis, Fürstenberg Fassio: “Dal 2024, il Premio Bancor anche per i giornalisti”

    (Teleborsa) – “Il Premio Bancor arriva al suo secondo anno con un ulteriore consolidamento. Creato per contribuire a mantenere aperto il nostro Paese al dibattito economico internazionale e per promuovere il dialogo continuo fra opinioni ed esperienze diverse, Bancor si richiama a un esperimento fatto da due uomini di eccellenza: il Governatore Guido Carli e un grande giornalista, Eugenio Scalfari, che crearono – proprio sotto questa sigla – un’eterodossa esperienza di confronto fra poteri e opinioni diverse, sulle colonne del settimanale L’Espresso. Dall’anno prossimo, come ha ricordato l’amico Federico Carli – che ringrazio per il lavoro svolto insieme per dare sempre più contenuti a questo Premio – Bancor si amplia con un altro riconoscimento dedicato a figure di spicco del giornalismo internazionale che si sono distinte per il loro contributo al dibattito pubblico”. È quanto ha annunciato Ernesto Fürstenberg Fassio, Presidente di Banca Ifis, a margine dell’edizione 2023 del Premio Bancor che ha celebrato Larry Summers, già capo economista di Obama e segretario del Tesoro Usa con Clinton, oltre che rettore di Harvard. “Una giuria autorevole e prestigiosa di giornalisti – ha spiegato Fürstenberg Fassio – si affiancherà a quella attuale. A Federico Carli, nipote di Carli, si affiancherà Donata Scalfari, giornalista e figlia di Eugenio Scalfari nella tradizione che abbiamo scelto di una continuità familiare come testimonianza della continuità dei valori. Desidero ringraziare Banca d’Italia e Consob, nelle persone del Governatore Visco e del Presidente Savona, per la vicinanza mostrata a questo Premio, fin dalla prima edizione”. LEGGI TUTTO

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    Assofrantoi: niente più olio extra vergine di oliva a meno di 11 euro

    (Teleborsa) – “La non sufficiente produzione italiana, il crollo di quella spagnola e l’aumento dei costi di produzione, faranno si che l’olio di oliva extravergine 100% made in Italy non si possa trovare a scaffale a meno di 11,50-12 euro per una confezione da 0,75 litri”. A dirlo è Paolo Mariani, presidente di Assofrantoi-Confagricoltura ad Askanews. Questi prezzi, decisamente più alti della media degli anni passati, potrebbero però “indurre il consumatore a consumare di meno quindi potremmo avere una ulteriore contrazione dei consumi. “D’altra parte, già da alcuni anni si sta verificando una riduzione dei consumi di olio extravergine, visto che siamo passati da 15 litri a persona all’anno a 12 litri”, spiega Mariani, aggiungendo che il settore potrebbe andare incontro a maggiori giacenze.”I prezzi della molitura, per la campagna 2023-24, saranno di 1,20-2 euro a quintale e, insieme ai 4,5-5 euro di costi di produzione, a quelli per imbottigliamento, packaging, trasporti e agli utili della Gdo (che pesa per il 30%), contribuiranno ad arrivare a un prezzo a scaffale pari a circa 12 euro per un olio evo 100% italiano”. “Il settore olivicolo in Italia ha bisogno di un piano olivicolo nazionale, di progetti di filiera, di promozione e di contratti di rete”, dice Mariani, sottolineando che “gli agricoltori piccoli e medi in qualche modo devono essere messi insieme”. Secondo Assofrantoi servono “filiere organizzate che distribuiscano la redditività all’interno della filiera tra agricoltori, trasformatori e imbottigliatori. Serve poi molta promozione e anche la capacità di comunicare la storia dell’olio exravergine italiano”. Il tanto desiderato, citato e mai realizzato piano olivicolo è sempre il convitato di pietra “in Spagna hanno iniziato nel 1970 con i piani olivicoli e noi parliamo ancora oggi della necessità di realizzare un primo piano olivicolo”, conclude Mariani. La produzione di olio di oliva italiano è stimata per il 2023-24 a 290mila tonnellate, +20% sul 2022 e al di sotto delle medie storiche. Un quantitativo che non copre il fabbisogno italiano tra export e consumi interni, che ammonta a circa 600mila tonnellate annue. LEGGI TUTTO

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    ANIMA holding, operatività su azioni proprie

    (Teleborsa) – ANIMA Holding, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha reso noto di aver acquistato, dal 16 al 20 ottobre 2023, complessivamente 648.754 azioni ordinarie al prezzo medio di 3,9529 euro, per un controvalore pari a 2.564.473,90 euro.A seguito degli acquisti appena comunicati e considerate le azioni ordinarie già in portafoglio, ANIMA Holding detiene 11.785.788 azioni proprie pari a circa il 3,58% del capitale sociale.Sul listino milanese, intanto, il principale asset manager indipendente in Italia amplia il margine di guadagno rispetto ai valori della vigilia e si attesta a 3,898 euro. LEGGI TUTTO

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    Walgreens in rialzo promossa da JP Morgan

    (Teleborsa) – Rialzo per Walgreens Boots Alliance, che passa di mano in forte guadagno, sopravanzando i valori precedenti del 4,09%.A fare da assist alle azioni contribuisce la promozione giunta da JP Morgan. Gli analisti dell’ufficio studi hanno alzato il giudizio sul titolo del distributore farmaceutico a “overweight” da “neutral”.Da oggi, 23 ottobre, Tim Wentworth è il nuovo amministratore delegato del colosso statunitense attivo nella distribuzione di prodotti per la salute e il benessere, dopo l’uscita di Rosalind Brewer a inizio settembre. Wentworth entra anche a far parte del CdA dopo aver assunto l’incarico.L’analisi settimanale del titolo rispetto al Dow Jones mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa del distributore di prodotti farmaceutici, che fa peggio del mercato di riferimento.Lo scenario tecnico di Walgreens Boots Alliance mostra un ampliamento della trendline discendente al test del supporto 21,62 USD con area di resistenza individuata a quota 22,4. La figura ribassista suggerisce la probabilità di testare nuovi bottom identificabili in area 21,11. LEGGI TUTTO

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    Il Decreto Energia non va in Cdm, Unc: “Mercato tutelato sia prorogato senza se e senza ma”

    (Teleborsa) – “Attendiamo fiduciosi! Non è una settimana in più o in meno quello che ci preoccupa, ma che il mercato tutelato sia prorogato senza se e senza ma, sia per la luce che per il gas, fino al gennaio 2025. Nelle bozze circolate in questi giorni, infatti, c’era un diverso trattamento ma solo per i clienti vulnerabili, non il rinvio della tutela per tutti”. È quanto afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia che il decreto Energia non sarà discusso oggi al Cdm e il suo esame sarebbe rinviato alla prossima settimana.Secondo lo studio dell’associazione, da giugno 2021, ossia prima dei rialzi scattati a partire da luglio, a settembre 2023, la luce del mercato libero in Italia è rincarata del 109,6% contro il 21,3% del tutelato, più di 5 volte tanto, mentre considerando il primo dato utile del gas rilevato dall’Istat, dicembre 2021, il libero da allora è aumentato del 47,4% contro un calo dell’11,4% del tutelato, un divario di 58,8 punti percentuali. LEGGI TUTTO

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    Euro Zona, peggiora la fiducia dei consumatori a ottobre

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei a ottobre. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori ancora negativo, si porta a -17,9 punti rispetto ai -17,8 di settembre. Il dato è tuttavia migliore delle attese del mercato che erano per un peggioramento fino a -18,3 punti. LEGGI TUTTO

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    Inchiesta Altroconsumo su 12 siti per la spesa online: “Poca trasparenza”

    (Teleborsa) – La spesa online è un servizio sempre più diffuso e consolidato, ma non sempre consente ai consumatori di avere tutte le informazioni di legge sui prodotti alimentari che si va ad acquistare. Altroconsumo ha indagato le principali piattaforme di vendita online e ha riscontrato numerose violazioni della normativa europea che riguarda gli acquisti online. L’inchiesta di Altroconsumo ha preso in considerazione 12 piattaforme di vendita online (Carrefour, Conad, Coop, Esselunga, Eurospin, Amazon/Amazon Unes, Cortilia, Eataly, Everli, app e sito Deliveroo, app Getir e app e sito Glovo), suddivise tra supermercati, discount, siti di ecommerce e app di consegna a domicilio, e ha monitorato 418 prodotti alimentari appartenenti a sette diverse categorie. Oltre alla presenza delle informazioni di legge, come l’obbligo per il venditore di riportare sui siti le stesse informazioni presenti sulle etichette dei prodotti venduti nei supermercati e nei negozi, sono stati ricercati altri aspetti utili, come la presenza sul sito di foto delle confezioni o le indicazioni sulla durata del prodotto.Dall’indagine è emerso che i siti più rispettosi del regolamento sono quelli dei supermercati e quello del discount Eurospin. Anche la piattaforma Cortilia e l’app di food delivery Getir si sono dimostrate attente nel riportare online le informazioni obbligatorie per legge. Non altrettanto può dirsi, invece, per altri siti e app: nel caso di Amazon Unes, le informazioni sono disomogenee e disordinate, al punto da mettere in difficoltà il consumatore invece di orientarlo. Anche le app di food delivery, ovvero Glovo e Deliveroo, non riportano le informazioni minime richieste dalla normativa. Molte piattaforme riducono la loro comunicazione sugli alimenti alle foto delle confezioni dei prodotti, che però non sempre garantiscono le informazioni necessarie.Altroconsumo fa sapere di aver prontamente segnalato le numerose violazioni emerse al Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) affinché vengano presi i necessari provvedimenti. LEGGI TUTTO