Ottobre 2023

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    McCaul (BCE): vigilanza europea può migliorare nell’uso delle misure qualitative

    (Teleborsa) – “Il capitale è uno strumento efficace, ma le misure qualitative e le azioni correttive e di applicazione della normativa sono spesso più adatte a realizzare cambiamenti mirati ed efficaci nelle banche”. Lo ha affermato Elizabeth McCaul, membro del Consiglio di Vigilanza della BCE, durante un evento organizzato dalla Banca d’Italia per il decennale della nascita del meccanismo di vigilanza unico (SSM).”Rispetto agli Stati Uniti, penso che la vigilanza bancaria europea possa migliorare ulteriormente il modo in cui utilizza misure qualitative per renderle applicabili e giuridicamente vincolanti – ha detto – Dobbiamo essere sinceri riguardo agli standard di vigilanza in modo che le banche sappiano esattamente cosa correggere. Laddove le banche sono troppo lente nel porre rimedio alle proprie debolezze, applicheremo misure di vigilanza con obiettivi e tempistiche chiaramente definiti, concentrati sulle cause profonde, piuttosto che sui sintomi”.”Questi cambiamenti non aumenteranno né diminuiranno i requisiti patrimoniali – ha puntualizzato McCaul – Abbiamo semplicemente raggiunto il livello di maturità nella nostra vigilanza tale da riconoscere che il capitale da solo non può affrontare tutti i rischi. Per esercitare una vigilanza più efficace e di maggiore impatto, le autorità di vigilanza devono sfruttare appieno i propri strumenti, compresi i requisiti patrimoniali, per innescare cambiamenti che miglioreranno la capacità delle banche di detenere e gestire il rischio”. LEGGI TUTTO

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    ELTI, prima Assemblea Generale sotto la presidenza di Dario Scannapieco

    (Teleborsa) – I rappresentanti dell’Associazione europea degli investitori di lungo termine (ELTI) si sono riuniti a Praga per l’undicesima Assemblea generale dell’ELTI, ospitata dalla Banca Nazionale di Sviluppo (NRB) della Repubblica Ceca e presieduta per la prima volta dal presidente Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti. L’Assemblea generale dell’Associazione che riunisce le CDP europee ha rappresentato un momento fondamentale per discutere le prime iniziative volte ad attuare la nuova strategia, che mira a rafforzare la presenza di ELTI in Europa e a riaffermare l’importanza delle NPBI (National Promotional Banks and Istitutions) favorendo gli investimenti di lungo termine.L’evento, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei 31 membri dell’ELTI, è stata un’occasione di confronto e discussione sulle migliori pratiche di cooperazione tra le NPBI, individuando soluzioni e strumenti condivisi per affrontare le prossime sfide di rilevanza strategica per l’Unione Europea. Nel corso dell’incontro si è riflettuto anche su come promuovere l’inclusività dell’Associazione favorendone l’estensione a nuovi membri, con l’obiettivo di rendere ELTI sempre più espressione della voce di tutti i Paesi dell’Unione e più efficace strumento al servizio delle Istituzioni europee.Durante la due giorni è stata infine proposta una nuova iniziativa per l’Associazione: la creazione di un gruppo di discussione tra i capi economisti dei membri dell’ELTI con l’obiettivo di individuare le nuove sfide poste dall’attuale contesto macro-economico e geo-politico europeo ed elaborare soluzioni condivise da sottoporre all’attenzione delle istituzioni europee.”L’Associazione ELTI, che comprende 31 banche ed istituti nazionali di promozione e istituzioni europee, – ha dichiarato Scannapieco – si è riunita in occasione della sua 11esima Assemblea generale per riaffermare l’impegno comune per favorire la crescita finanziaria inclusiva dell’Europa. I membri di ELTI sono oggi sempre più attori chiave per la ripresa e la crescita dell’UE e dei Paesi partner, facilitando lo scambio di risorse tra il settore pubblico e quello privato, promuovendo le sinergie tra i membri per dare vita a progetti innovativi e sostenibili e collaborando con le istituzioni dell’UE nell’attuazione di diversi programmi europei”. LEGGI TUTTO

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    Perrazzelli (Bankitalia): vigilanza bancaria spesso richiede misure proattive

    (Teleborsa) – Il meccanismo di vigilanza unico (SSM), il sistema UE di vigilanza prudenziale sugli enti creditizi nella zona euro, presenta delle lacune per quanto riguarda l’intermediazione finanziaria non bancaria (IFNB), in particolare nelle forme più innovative, che spesso esulano dal perimetro normativo tradizionale. “Questa lacuna normativa può creare un punto cieco per le autorità di vigilanza, poiché gli enti finanziari non bancari potrebbero impegnarsi in attività che potrebbero comportare rischi sistemici senza un’adeguata supervisione”, ha detto Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale della Banca d’Italia.”È fondamentale trovare un equilibrio tra la regolamentazione delle entità non bancarie per mitigare i rischi e consentire loro di innovare e fornire servizi finanziari essenziali”, ha aggiunto durante un evento organizzato da via Nazionale per il decennale della nascita del SSM.Inoltre, “l’ascesa delle società FinTech aggiunge un ulteriore livello di complessità a questo panorama interconnesso. Le aziende FinTech spesso collaborano con le banche per offrire servizi finanziari innovativi. La loro rapida crescita ed evoluzione presenta sfide normative, poiché possono colmare il divario tra l’intermediazione bancaria tradizionale e quella finanziaria non bancaria, trasformando i rischi tradizionali in rischi nuovi o diversi, più difficili da comprendere”.Pertanto, “riconoscere e affrontare queste interconnessioni e i relativi rischi è fondamentale – ha aggiunto – Tuttavia, non possiamo aspettare che il quadro normativo risolva questo problema. Pur riconoscendo l’importanza di un processo legislativo approfondito per elaborare norme solide e durature, la vigilanza bancaria spesso richiede misure proattive per stare al passo con l’evoluzione delle dinamiche di mercato, come stiamo attualmente osservando”. LEGGI TUTTO

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    BofA non si aspetta “alcun annuncio” in prossima riunione BCE

    (Teleborsa) – “Non ci aspettiamo alcun annuncio di policy da parte della BCE” nella nella riunione del 26 ottobre 2023. Lo scrivono gli analisti di Bank of America in vista del prossimo meeting della Banca centrale europea, sottolineando che “decisioni sul PEPP sono improbabili prima di dicembre e sulle riserve obbligatorie non prima della primavera e della conclusione della revisione del quadro operativo”.Tuttavia, BofA presterà “molta attenzione alla discussione dei due principali rischi che la BCE si trova ora ad affrontare rispetto alla riunione di settembre”: rischi per i prezzi del petrolio alla luce degli sviluppi geopolitici in Medio Oriente; e l’impennata dei rendimenti reali in risposta al sell-off negli Stati Uniti. LEGGI TUTTO

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    Banche, Scope: gap rispetto a requisiti Basilea III si sta riducendo

    (Teleborsa) – Le banche europee hanno bisogno di ulteriori 600 milioni di euro di capitale Tier 1 (1,1 miliardi di euro di capitale totale) per soddisfare le riforme finali di Basilea III nel 2028, secondo l’ultimo esercizio di monitoraggio dell’EBA citato in un’analisi di Scope Ratings. L’aumento medio ponderato del requisito patrimoniale minimo Tier 1 è stato del 12,6% per tutte le banche, principalmente a causa dell’output floor e dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito.”Includendo gli aggiustamenti specifici dell’UE che non fanno parte del puro quadro di Basilea III, l’aumento del requisito patrimoniale minimo Tier 1 sarebbe ridotto di 3,6 punti percentuali al 9% – ha affermato Pauline Lambert, direttore esecutivo del team delle istituzioni finanziarie di Scope – Questi aggiustamenti includono i fattori di sostegno per le PMI e le infrastrutture, le disposizioni transitorie per l’output floor relativo alle società prive di rating e agli immobili residenziali, e il periodo di introduzione graduale per la calibrazione dell’output floor”.Ma se si considerano anche i requisiti di Pillar 2 e le riserve specifiche dell’UE (O-SII, rischio sistemico, anticiclico), l’aumento del requisito patrimoniale minimo Tier 1 è stimato al 9,9% per tutte le banche dell’UE e al 14,7% per i G-SII dell’UE. “Il deficit di capitale totale è di 1,08 miliardi di euro, molto simile al deficit nel puro scenario di Basilea III”, ha osservato Lambert. LEGGI TUTTO

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    Elica sale all’1,48% del capitale sociale con il buyback

    (Teleborsa) – Elica, nell’ambito del programma di buyback, ha reso noto di aver acquistato, tra il 9 e il 16 ottobre 2023, complessivamente 9.900 azioni proprie, al prezzo medio ponderato per il volume di 1,93 euro per azione, per un controvalore pari a 19.080 euro.Dall’inizio del programma e a seguito degli acquisti finora effettuati, la società attiva nel mercato delle cappe da cucina ha acquistato e detiene in portafoglio un totale di 940.160 azioni ordinarie, pari all’1,48% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari a 2.671.349 euro. LEGGI TUTTO

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    Ex Ilva, qualcosa si muove: nuovo tavolo entro il 7 novembre

    (Teleborsa) – Nuovo tavolo sull’ex Ilva entro il 7 novembre per il rilancio degli stabilimenti italiani; impegno del Governo a non chiudere alcun sito; coinvolgimento dei sindacati: è quanto emerso dall’incontro a Palazzo Chigi con i leader di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Michele De Palma e Rocco Palombella.Il leader della Fim, Roberto Benaglia, ha detto che “il Governo ci ha ascoltato e si è impegnato contro ogni ipotesi di chiusura degli stabilimenti o di amministrazione straordinaria. Vogliamo toccare con mano qual è lo stato della trattativa, il Governo ci ha assicurato che vuole dare un futuro all’azienda. Valorizziamo il confronto, però vogliamo risposte chiare e concrete”. Il numero uno della Fiom, Michele De Palma, ha spiegato che “oggi siamo in piazza non per un incontro politico o perché non sapevamo dove andare. In questo momento c’è una trattativa secretata con Arcelor Mittal. Il risultato raggiunto a Palazzo Chigi che ci saranno altri incontri. La vertenza non sarà messa nel cassetto dopo questa manifestazione. Anzi, diventa lo stato di agitazione permanente finché non raggiungeremo i risultati”. Il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, sottolinea che “il Governo considera Arcelor Mittal un imprenditore e non un interlocutore normale. Ma AM non ha prodotto alcun risultato in quattro anno né in termini occupazionali né produttivi e di risanamento ambientale. Questo era sufficiente per non andare avanti. Bisogna evitare di continuare a credere a questa impresa. Il Governo deve prendersi la governance, non c’è alternativa”. LEGGI TUTTO

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    IGD, Intesa conferma Hold in attesa di operazione su bond

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha confermato il target price (a 2,6 euro per azione) e la raccomandazione “Hold” sul titolo IGD SIIQ, uno dei principali player in Italia nel settore immobiliare retail e società quotata su Euronext STAR Milan, dopo l’annuncio dell’emissione di un nuovo prestito obbligazionario da 400 milioni di euro e un’offerta di scambio e riacquisto del prestito obbligazionario in scadenza il 28 novembre 2024.Gli analisti affermano di mantenere “un atteggiamento attendista” in attesa dell’esito dell’accordo annunciato (da pubblicare tra il 10 e il 14 novembre).”Consideriamo l’esito positivo dell’operazione un passo necessario per soddisfare le esigenze di finanziamento di IGD che ne restringerebbero il profilo di rischio a breve termine – si legge nella ricerca – Al contrario, un eventuale fallimento del processo di consent solicitation metterebbe sotto pressione la società a causa delle sue necessità di rifinanziamento, che richiederebbe un’operazione alternativa nel 2024 in un contesto di tassi di interesse più elevati”. LEGGI TUTTO