Ottobre 2023

Monthly Archives

More stories

  • in

    BCE: vietare pratiche “no cash”, pagamento in contanti sia sempre garantito

    (Teleborsa) – La Banca centrale europea (BCE) sollecita i legislatori dell’UE ha introdurre un divieto esplicito dell’esclusione unilaterale del contante da parte delle imprese al momento del pagamento da parte dei consumatori, sostenendo che sia necessario salvaguardare lo status di corso legale delle banconote e monete in euro, in particolare alla luce del calo dell’accettazione del contante in tutta l’Eurozona.È quanto emerge da una risposta, firmata dalla presidente Christine Lagarde, alle richieste di parere sul tema arrivate negli scorsi mesi dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea, e riguardanti una proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul corso legale delle banconote e delle monete in euro.Nel documento viene fatto notare che, nonostante la digitalizzazione dell’economia dell’Unione e il crescente utilizzo di mezzi di pagamento elettronici, il contante continua a svolgere un ruolo importante nella società. “La possibilità di pagare in contanti resta particolarmente importante per alcuni gruppi della società che, per vari motivi legittimi, potrebbero preferire l’uso del contante piuttosto che altri mezzi di pagamento o non avere accesso ai servizi bancari e ai mezzi di pagamento elettronici – si legge – Questi gruppi includono cittadini disabili, immigrati, cittadini socialmente vulnerabili, anziani, minori e altri con accesso limitato o nullo ai servizi di pagamento digitale”.Inoltre, la BCE spiega che il contante è utile come strumento di pagamento perché è “ampiamente accettato, veloce e facilita il controllo sulla spesa del pagatore”. Inoltre, è attualmente l’unico strumento di pagamento che consente ai cittadini di regolare una transazione in moneta di banca centrale, che viene regolata anche istantaneamente, garantendo nel contempo la privacy.La BCE condivide quindi le preoccupazioni espresse nella proposta di regolamento riguardo alle “esclusioni unilaterali ex ante del contante” da parte di rivenditori o fornitori di servizi, in quanto il diffondersi di tali situazioni comprometterebbe “gravemente” il corso legale delle banconote e delle monete in euro. Secondo l’istituzione di Francoforte, “una nuova disposizione dovrebbe essere inclusa nella proposta di regolamento per indicare chiaramente che le esclusioni unilaterali ex ante del contante sono vietate”.La BCE suggerisce inoltre di modificare la definizione di esclusione unilaterale ex ante del contante nella proposta di regolamento per chiarire che include le pratiche “no cash” (ad esempio i cartelli “no cash” all’ingresso dei negozi o nei punti vendita) nonché le clausole contrattuali che non sono state negoziate individualmente (ad esempio contratti standard pre-formulati). LEGGI TUTTO

  • in

    LinkedIn taglia 668 dipendenti, secondo round in pochi mesi

    (Teleborsa) – LinkedIn, il social media di proprietà di Microsoft che si concentra sui contatti professionali, ha annunciato il taglio di oltre 660 persone tra i suoi team di ingegneria, prodotto, talento e finanza, pari a circa il 3% della forza lavoro globale. Si tratta del secondo round di licenziamenti in pochi mesi (un taglio di oltre 700 posti di lavoro era arrivato a maggio).”I cambiamenti dei talenti sono una parte difficile, ma necessaria e regolare della gestione della nostra attività – si legge in una nota – I cambiamenti che abbiamo condiviso oggi con il nostro team comporteranno una riduzione di circa 668 ruoli nei nostri team di ingegneria, prodotto, talento e finanza”.”Mentre adattiamo le nostre strutture organizzative e razionalizziamo il nostro processo decisionale, continuiamo a investire in priorità strategiche per il nostro futuro e ad assicurarci di continuare a fornire valore ai nostri membri e clienti – viene aggiunto – Ci impegniamo a fornire il nostro pieno supporto a tutti i dipendenti interessati durante questa transizione e a garantire che siano trattati con cura e rispetto”.(Foto: Alexander Shatov su Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Piazza Affari in rialzo trascinata dalle banche, soffre TIM

    (Teleborsa) – Le Borse europee concludono la prima seduta della settimana in leggero rialzo, in un quadro geopolitico e macroeconomico segnato dall’incertezza. La situazione in Medioriente preoccupa infatti gli operatori, che temono una escalation del conflitto che coinvolga altri paesi limitrofi, mentre dalle banche centrali arrivano messaggi concilianti, dopo l’impennata registrata dai rendimenti dei bond nelle ultime settimane. A Piazza Affari hanno spiccato i rialzi delle banche, in attesa dell’inizio della stagione delle trimestrali la prossima settimana, e il crollo di TIM, dopo che è arrivata l’offerta vincolante del fondo statunitense KKR per la rete di accesso fissa, mentre avrà bisogno di più tempo per il dossier Sparkle.L’Euro / Dollaro USA mostra un timido guadagno, con un progresso dello 0,35%. Sessione debole per l’oro, che scambia con un calo dello 0,59%. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 87,02 dollari per barile, in calo dello 0,76%.Ottimo il livello dello spread, che scende fino a +182 punti base, con un calo di 20 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 4,61%.Tra le principali Borse europee seduta senza slancio per Francoforte, che riflette un moderato aumento dello 0,34%, piccolo passo in avanti per Londra, che mostra un progresso dello 0,41%, e composta Parigi, che cresce di un modesto +0,27%.Il listino milanese mostra un timido guadagno in chiusura, con il FTSE MIB che ha messo a segno un +0,55%; sulla stessa linea, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 30.188 punti. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,02%); sulla stessa tendenza, consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,14%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Unicredit (+2,59%), BPER (+2,33%), ERG (+2,28%) e Pirelli (+2,23%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Telecom Italia, che ha archiviato la seduta a -6,23%. Piccola perdita per Saipem, che scambia con un -1,4%. Tentenna Tenaris, che cede lo 0,70%. Sostanzialmente debole Stellantis, che registra una flessione dello 0,69%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, WIIT (+3,88%), Pharmanutra (+2,19%), Caltagirone SpA (+1,82%) e Tinexta (+1,79%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Seco, che ha archiviato la seduta a -4,98%. Crolla Salcef Group, con una flessione del 4,42%. Vendite a piene mani su LU-VE Group, che soffre un decremento del 3,83%. Sotto pressione Danieli, con un forte ribasso del 2,52%. LEGGI TUTTO

  • in

    Alerion, buyback per oltre 210 mila euro

    (Teleborsa) – Alerion Clean Power ha informato di aver acquistato, dal 9 al 13 ottobre 2023, complessivamente 8.782 azioni proprie al prezzo medio di 24,8813 euro per azione, per un controvalore complessivo di 218.507,14 euro, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2023.Il numero complessivo delle azioni proprie detenute da Alerion al 13 ottobre, è pari a 452.303 rappresentative dello 0,83405% del capitale sociale.Intanto, a Milano, fa un passo indietro rispetto al prezzo di chiusura precedente Alerion Clean Power, attestandosi a 25 euro, con un calo dello 0,79%. LEGGI TUTTO

  • in

    Italian Exhibition Group, riepilogo su acquisto azioni proprie

    (Teleborsa) – Italian Exhibition Group, con riferimento al programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 9 e il 13 ottobre 2023 inclusi, complessivamente 6.530 azioni ordinarie proprie per un controvalore pari a 17.128,10 euro.A seguito degli acquisti comunicati, al 13 ottobre la Società attiva nell’organizzazione di eventi fieristici e congressuali detiene 187.500 azioni proprie, pari allo 0,61% del capitale sociale avente diritto di voto.Nel frattempo, sul listino milanese, Italian Exhibition Group estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, attestandosi a 2,79 euro. LEGGI TUTTO

  • in

    Fed, Harker: tassi alti impediscono accesso alla casa a nuovi acquirenti

    (Teleborsa) – “Sono pienamente consapevole del modo in cui le azioni intraprese dal FOMC negli ultimi 18 mesi nel tentativo di domare l’inflazione e riportarla al nostro obiettivo annuale del 2% hanno, a loro modo, contribuito all’attuale clima dei mutui”. Lo ha detto Patrick Harker, presidente della Federal Reserve Bank di Philadelphia, durante un evento della Mortgage Bankers Association in città.Harker ha detto che quando si tratta di alloggi, in base alle sue interazioni nel suo distretto, “il clima potrebbe essere cristallizzato in sette parole, che uno di questi contatti mi ha detto di recente: Non ci sono acquirenti di prima casa”.Il funzionario della Fed ha spiegato che “l’aumento dei tassi di interesse non solo ha aumentato i costi di finanziamento per coloro che desiderano acquistare una casa, ma ha anche contribuito alla contrazione delle scorte. È del tutto comprensibile che gli attuali proprietari di case non metteranno le loro case sul mercato e non si allontaneranno dai loro attuali mutui a basso tasso”.Sul fronte della politica monetaria, ha ripetuto quanto già sostenuto di recente: “In assenza di una netta svolta in ciò che vedo nei dati e sento dai contatti e dal pubblico, credo che siamo al punto in cui si possono mantenere i tassi dove sono”.”La disinflazione è in corso, i mercati del lavoro stanno raggiungendo un migliore equilibrio e l’attività economica continua a mostrare resilienza”, ha spiegato, aggiungendo che “vedo una disinflazione costante in corso, e mi aspetto che continui, con un’inflazione che scenderà al di sotto del 3% nel 2024 e si stabilizzerà successivamente al nostro obiettivo del 2%”.(Foto: @ Shutterstock) LEGGI TUTTO

  • in

    Brennero, Italia ricorre a Corte di Strasburgo contro blocchi Austria

    (Teleborsa) – lI Consiglio dei Ministri “ha adottato la richiesta del Mit di avviare la procedura prevista dall’art.259 del Trattato Ue contro i divieti austriaci al Brennero. È la prima volta che l’Italia ricorre direttamente alla Corte di Giustizia contro un altro Stato per violazione del diritto Ue.Si tratta – ha detto il vicepremier e ministro Matteo Salvini – di una scelta difficile ma obbligata a fronte della posizione attendista della Commissione ed all’impossibilità di raggiungere una soluzione negoziata. Toccherà ora alla Corte chiarire se i divieti austriaci al traffico pesante siano legittimi o se debba prevalere il principio della libera circolazione”.”Consiglio dei Ministri: ottima la formalizzazione della procedura contro i divieti dell’Austria al Brennero”. Così il presidente di Fai Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggé in una nota. “Nel nome della libera circolazione delle persone e delle merci, principio sancito dall’Unione Europea, si è finalmente deciso di ricorrere alla Corte di Giustizia Ue per salvaguardare quel principio e denunciare la decisione unilaterale dell’Austria di limitare il transito dei mezzi pesanti al valico – spiega Uggé -. E questo, dopo che la CE per anni ha puntato solo sul dialogo con l’Austria”. “Il dialogo non è possibile quando non si rispettano le regole – prosegue Uggé – La Fai-Conftrasporto è stata la prima associazione di imprese in Italia che nel 2016 ha portato all’attenzione delle Istituzioni Europee i danni economici, conseguenti ai divieti, calcolati in milioni di euro al giorno per tutto il sistema Italia”.”Dopo 7 anni e numerosi Ministri dei Trasporti, finalmente l’Italia difende, grazie al ministro Salvini che ha tenuto fede alla parola data, non tanto le imprese italiane, ma l’economia europea, perché oggi è al Brennero che si ostacola la circolazione, ma domani potrebbero altri fronti a fare da sé – conclude Uggé -. I valori europei si difendono in questo modo, altrimenti si parla solo di obiettivi astratti e senza basi” LEGGI TUTTO

  • in

    Redelfi, Integrae SIM alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha incrementato a 7,50 euro per azione (da 5,00 euro) il prezzo obiettivo su Redelfi, management company con focus sulla transizione energetica e quotata su Euronext Growth Milan, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale dell’87%. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del primo semestre 2023.Alla luce dei risultati pubblicati nella semestrale e in seguito all’accelerazione della BU Green, gli analisti hanno modificato le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimano un valore della produzione FY23 pari a 8,75 milioni di euro e un EBITDA pari a 3,50 milioni di euro, corrispondente ad una marginalità del 40%.Per gli anni successivi, si aspettano che il valore della produzione possa aumentare fino a 43,85 milioni di euro (CAGR FY22- FY26: 76,5%) nel FY26, con EBITDA pari a 23,55 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 53,7%), in crescita rispetto a 1,68 milioni di euro del FY22 (corrispondente ad un EBITDA Margin del 37,3%).(Foto: Carrie Allen www.carrieallen.com on Unsplash) LEGGI TUTTO