Ottobre 2023

Monthly Archives

More stories

  • in

    Erg, al via lunedì il riacquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – Erg ha conferito a Mediobanca mandato per l’acquisto di azioni ordinarie dell’azienda a partire dal 16 ottobre e non oltre il 12 aprile 2024, in linea con quanto previsto dalla delibera sul buyback dell’assemblea.L’acquisto delle azioni Erg avverrà in Borsa sino ad un numero massimo di 3.758.000 azioni, ovvero complessivamente pari al 2,5% del capitale con un esborso massimo di 100 milioni di euro.Erg risulta già titolare di 782.080 azioni proprie pari al 0,52% del capitale. LEGGI TUTTO

  • in

    Mediobanca, anche Glass Lewis raccomanda di votare lista CdA

    (Teleborsa) – Anche il proxy advisor Glass Lewis, dopo Iss, consiglia ai soci di Mediobanca di votare la lista del CdA in vista dell’assemblea del 28 ottobre, che dovrà rinnovare il board. “In genere raccomandiamo agli azionisti di sostenere la lista che sembra tutelare meglio gli interessi di tutti gli azionisti, compresi gli investitori di minoranza” – si legge nel report – . L’attuale composizione del CdA “è adeguatamente indipendente e fornisce una rappresentanza equilibrata delle competenze chiave per un’azienda di questo settore”. Inoltre, “notiamo che l’80% dei candidati presentati dal consiglio uscente e’ indipendente e la lista include il presidente e l’amministratore delegato proposti. Pur riconoscendo l’esperienza e il background di tutti i candidati presentati – prosegue il report -, riteniamo che gli azionisti possano ragionevolmente sostenere la lista presentata dal consiglio di amministrazione”. LEGGI TUTTO

  • in

    Leo: lunedì decreto attuativo con Irpef e mini-Ires

    (Teleborsa) – “Lunedì in Consiglio dei ministri portiamo il decreto sulla global minimum tax, con provvedimenti sulla fiscalità internazionale riguardanti la residenza di persone e imprese. Poi un altro decreto sull’Irpef, che toccherà l’accorpamento delle prime 2 aliquote, e sulla mini-Ires, mantenendo il regime esistente, con agevolazioni in caso di investimenti qualificati e assunzioni”. Lo ha detto il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, a un convegno alla Luiss a Roma sul fisco, organizzato dal Sole 24 Ore, parlando di due decreti legislativi attuativi della delega fiscale in arrivo insieme alla manovra lunedì. La legge delega sulla riforma fiscale prevede due opzioni per l’Ires: “La prima è ridurre le imposte sul reddito delle società, se il vantaggio fiscale è indirizzato sull’occupazione, in particolare di donne, giovani e soggetti che escono dal reddito di cittadinanza, o su investimenti qualificati. La seconda prevede di mantenere il sistema esistente, con un meccanismo agevolativo per gliinvestimenti e l’occupazione (il cosiddetto ‘superammortamento’, n.d.r.). La scelta del governo è di lavorare sulla seconda ipotesi, finché non sarà approvato alla Camera il disegno di legge sugli incentivi, presentato dal ministro Urso”, continua Leo.”Prima della fine dell’anno, conto di portare un provvedimento in ogni Consiglio dei ministri. Dopo quelli di lunedì su fiscalità internazionale, Irpef e Ires, porterò lo statuto, poi gli adempimenti, poi ancora il concordato preventivo e la ‘cooperative compliance'”.Per il viceministro, la norma sulla global minimum tax che andrà lunedì in Cdm “definirà meglio la residenza per le persone fisiche e le società, per semplificare il rientro del reddito delle società estere in Italia. Vogliamo che il nostro paese diventi attrattivo per gli imprenditori stranieri”.”Quello sulle tax expenditures è un lavoro lungo e laborioso, non penso si possa fare nell’immediato”, conclude il viceministro intervenuto a un convegno sul fisco. LEGGI TUTTO

  • in

    Dollar General brinda al nuovo amministratore delegato

    (Teleborsa) – Protagonista Dollar General, che mostra un’ottima performance, con un rialzo del 9,31%.La catena statunitense di discount, ha annunciato che Todd Vasos, attuale membro del consiglio ed ex amministratore delegato, è stato nominato amministratore delegato. Vasos, che in precedenza ha ricoperto il ruolo di CEO da giugno 2015 a novembre 2022, ha accettato di tornare alla guida della società per il prossimo futuro. Vasos succede a Jeff Owen, la cui separazione dalla società e le cui dimissioni dal consiglio sono ora efficaci.L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista del distributore di prodotti di consumo di massa più pronunciata rispetto all’andamento dell’S&P-500. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.Quadro tecnico in evidente deterioramento con supporti a controllo stimati in area 109,3 USD. Al rialzo, invece, un livello polarizzante maggiori flussi in uscita è visto a quota 112,8. Il peggioramento di Dollar General è evidenziato dall’incrocio al ribasso della media mobile a 5 giorni con la media mobile a 34 giorni. A brevissimo sono concrete le possibilità di nuove discese per target a 107,3. LEGGI TUTTO

  • in

    Bankitalia, taglia le stime sul PIL. Crescita dello 0,7% nel 2023 e solo dello 0,8% nel 2024

    (Teleborsa) – “Nel secondo trimestre la crescita è rimasta solida negli Stati Uniti, mentre il PIL ha frenato marcatamente in Cina, anche per effetto della crisi immobiliare. In estate l’attività economica globale ha decelerato: l’espansione nei servizi si è attenuata ed è proseguita la flessione del ciclo manifatturiero. Secondo le previsioni pubblicate in ottobre dall’FMI, il prodotto mondiale rallenterà nel biennio 2023-24. Le tensioni geopolitiche, accentuate dai recenti attacchi terroristici in Israele, pesano sull’evoluzione del quadro congiunturale globale. La debolezza dell’interscambio di merci grava sulle prospettive del commercio internazionale. Sono tornate a salire le quotazioni energetiche”. Lo afferma la Banca d’Italia nel suo ultimo bollettino economico.”Secondo nostre stime il ristagno del PIL nell’area dell’euro, in atto dallo scorcio del 2022, è proseguito anche nei mesi estivi”, ricorda la Banca d’Italia, spiegando che “in settembre l’inflazione al consumo e quella di fondo sono scese al 4,3 e al 4,5 per cento, rispettivamente. Nelle proiezioni degli esperti della BCE la dinamica dei prezzi al consumo diminuirà marcatamente nel 2024 (al 3,2 per cento) e nel 2025 (al 2,1). Questo sentiero discendente è sostenuto dalla riduzione dell’inflazione delle voci più persistenti del paniere di beni e servizi”.”Secondo nostre valutazioni, dopo la diminuzione del secondo trimestre è proseguita la fase di debolezza dell’attività economica in Italia, estesa sia alla manifattura sia ai servizi. Gli indicatori confermano la fiacchezza della domanda interna, che riflette l’inasprimento delle condizioni di accesso al credito, l’erosione dei redditi delle famiglie dovuta all’inflazione e la perdita di vigore del mercato del lavoro. Le esportazioni risentono sia della scarsa vivacità della domanda mondiale, sia dell’attività economica nell’area dell’euro”, spiega Bankitalia nel suo ultimo bollettino a proposito della crescita debole nei mesi estivi nel nostro Paese.”Nel bimestre luglio-agosto il mercato del lavoro ha mostrato segnali di rallentamento: l’occupazione e il tasso di partecipazione sono rimasti sostanzialmente stabili. Si è rafforzata la dinamica delle retribuzioni nel settore privato non agricolo, ma le pressioni al rialzo provenienti dai rinnovi contrattuali appaiono nel complesso contenute. I margini di profitto sono diminuiti in tutti i settori”.”Dopo il calo degli ultimi mesi, in settembre l’inflazione al consumo è leggermente cresciuta, risentendo dell’aumento delle quotazioni dei carburanti. L’inflazione di fondo è rimasta pressoché invariata, su un livello nettamente inferiore al massimo raggiunto in febbraio. Le famiglie e le imprese si attendono un allentamento delle pressioni inflazionistiche”.A proposito della domanda di finanziamenti “è frenata sia dall’aumento del costo dei prestiti sia dalle minori esigenze di liquidità per investimenti. Le indagini presso le banche evidenziano inoltre che il maggiore rischio percepito dagli intermediari e la minore disponibilità a tollerarlo continuano a contribuire a un irrigidimento delle politiche di concessione dei finanziamenti, indebolendone la dinamica. Gli intermediari si aspettano un ulteriore inasprimento dei criteri per la concessione del credito alle imprese. I nuovi crediti deteriorati si mantengono su livelli contenuti””Secondo i nuovi obiettivi di finanza pubblica – aggiornati dal Governo alla fine di settembre – nel 2023 l’indebitamento netto e il debito in rapporto al PIL continuerebbero a diminuire e si collocherebbero rispettivamente al 5,3 e al 140,2 per cento”, ricorda Bankitalia, aggiungendo che “è programmata per il 2024 un’espansione del disavanzo rispetto al quadro a legislazione vigente di circa 0,7 punti percentuali del prodotto. L’indebitamento netto scenderebbe gradualmente nei prossimi anni, fino al 2,9 per cento del PIL nel 2026. L’incidenza del debito sul prodotto nel prossimo triennio segnerebbe una riduzione solo marginale, con rischi tendenzialmente al rialzo”.”Nello scenario di base del nostro quadro previsivo il PIL aumenterebbe dello 0,7 per cento quest’anno, dello 0,8 nel 2024 e dell’1,0 nel 2025. La crescita risentirebbe dell’inasprimento delle condizioni di finanziamento e della debolezza degli scambi internazionali; beneficerebbe invece degli effetti delle misure del PNRR e del graduale recupero del potere d’acquisto delle famiglie. L’inflazione si ridurrebbe al 2,4 per cento nel 2024 (dal 6,1 del 2023) e all’1,9 nel 2025. Il calo riflette il netto rallentamento dei prezzi all’importazione, determinato soprattutto dalla flessione in termini tendenziali dei corsi delle materie prime energetiche. L’inflazione di fondo scenderebbe al 2,3 per cento nel 2024 (dal 4,6 del 2023) e all’1,9 nel 2025, in linea con il progressivo svanire degli effetti dei passati rincari energetici e con il rallentamento della domanda interna”, conclude Bankitalia. LEGGI TUTTO

  • in

    Gruppo FS: 500 stazioni non utilizzate potranno diventare presidi di telemedicina

    (Teleborsa) – “Con la nostra rete ferroviaria possiamo portare la fibra ottica di nuova generazione anche nelle aree rurali migliorando il lavoro degli agricoltori”.Dal palco del Villaggio Coldiretti a Roma, Luigi Ferraris, AD di FS Italiane, ha sottolineato quanto la capillarità della rete ferroviaria di circa 17mila chilometri possa essere fondamentale per raggiungere aree che spesso non hanno una connettività adeguata e che quindi non riescono ad essere competitive per il settore agricolo. Un obiettivo che secondo l’AD del Gruppo FS può dare ulteriore impulso allo sviluppo di attività come l’irrigazione programmata, quindi con meno sprechi di acqua, e in generale a una migliore gestione di tutte le fasi di produzione degli agricoltori italiani.Come riportato dalla testata Fs News, Luigi Ferraris ha anche annunciato l’utilizzo delle stazioni ferroviarie per migliorare l’attrattività dei luoghi turistici a medie e piccole dimensioni e la vivibilità di territori che sempre di più si stanno spopolando. Infatti, alle 2.200 stazioni attive per il trasporto ferroviario se ne aggiungono 500 non più utilizzate, i cui spazi potranno diventare presidi di telemedicina con un utilizzo certamente più evoluto. L’utilizzo delle stazioni sarà fondamentale anche per il turismo con la possibilità di organizzare itinerari enogastronomici in collaborazione con Coldiretti.Fra i temi trattati anche la congestione delle strade e la maggiore competitività che le imprese agricole potranno avere con un sistema infrastrutturale e di logistica integrata adeguato alle sfide attuali. “Nel trasporto merci siamo fermi da anni a una quota del 10% rispetto al totale della mobilità. Nel prossimo decennio l’obiettivo è raddoppiare la quota per arrivare al 20%”. Questo comporterà, secondo Ferraris, un significativo accorciamento delle distanze per la rete di Coldiretti con la possibilità di far arrivare prodotti freschi coltivati in Italia nelle principali città europee.Inoltre, guardando al futuro, l’AD ha anche sottolineato la carenza di autisti con “un milione e mezzo di patentati in pensione nei prossimi cinque anni che inevitabilmente non saranno sostituiti visto che oggi ci sono solo 125mila nuovi patentati ogni anno”. LEGGI TUTTO

  • in

    Bollette, Pichetto: mercato libero per i non vulnerabili nel 2024

    (Teleborsa) – Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha dichiarato che “nel corso del 2024 certamente i non vulnerabili dovranno passare al mercato libero, ancorché controllato per un triennio. Mentre per i vulnerabili credo che si possa andare oltre”. A margine dell’incontro: “La transizione ambientale” organizzato a Bologna da Confcooperative, il ministro ha spiegato che il governo sta “esaminando come intervenire sul mercato tutelato ed entro il mese il governo assumerà una decisione” “La valutazione in corso – ha spiegato – è sulla distinzione fra la parte dei non vulnerabili, circa 5 milioni di utenze, e i vulnerabili che sono circa 4,5 milioni di utenze. L’intenzione in questo momento è di dividere i due settori cominciando, a seguito di una campagna che deve essere molto forte, anche ad aprire al mercato libero ancorché con un sistema almeno triennale di prezzi controllati per la parte dei non vulnerabile”. Naturalmente, ha precisato il ministro “c’e’ una serie di percorsi di ordine tecnico rilevante anche per tutti coloro che hanno il Rid bancario e quindi va definito un accordo con il sistema bancario per creare l’automatismo”. Infatti “dobbiamo evitare di essere molto precisi nella teoria e poi trovarsi che viene tolta la luce perché la banca ha ricevuto la bolletta con un’altra intestazione. Mentre per i vulnerabili il discorso sarà un po’ più lungo”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

  • in

    PwC Travel Outlook: turismo globale in ripresa dopo la pandemia

    (Teleborsa) – Nel 2022 l’Europa (36,7%) e gli Stati Uniti (19,9%) registrano la maggiore concentrazione di attività turistiche. La Francia è la meta più visitata dell’anno con 79,4 milioni di arrivi, seguono Spagna (71,6 milioni), USA (50,87 milioni), Turchia (50,45 milioni) e Italia (49,8 milioni). Le agenzie di viaggio dominano le prenotazioni a livello globale (44%). Per i tour operator si prevede la crescita maggiore di mercato con un CAGR del +15,15% fino al 2027. Gli investimenti da parte di private equity e venture capitalist nelle startup turistiche cubano 8,23 miliardi di euro a livello globale nel 2022. Viaggi sostenibili e digitalizzati, neverending tourism e viaggi off-peak sono le tendenze principali. Queste le evidenze presentate dal Team Innovation di PwC Italia durante l’evento celebrativo per i 10 anni dell’Associazione Startup Turismo, organizzato in occasione del TTG Travel Experience di Rimini per fornire una panoramica sui principali trend di innovazione nel settore del turismo. Al centro dell’intervento di PwC, le prospettive future, le tendenze emergenti, le aspettative dei viaggiatori e una panoramica sugli sviluppi degli investimenti nell’innovazione per le realtà del settore.Dopo le performance positive e l’aumento di ricavi registrati nel 2022, il settore turistico continuerà a crescere in modo stabile, raggiungendo un valore di 2,5 trilioni di euro nel 2023 e un tasso annuo medio di crescita stimato del 2,5% dal 2023 al 2028. A livello geografico, la concentrazione commerciale nel turismo è maggiore in Europa (36,7%) e negli Stati Uniti (19,9%), seguono Nord-Asia (11,2%), Sud-Est Asiatico (10,3%), Africa (9,8%), Sud-America (4,7%), India e Asia (3,7%), Oceania (3,7%).Europa e Nord America, che sono tra le regioni con una concentrazione commerciale più alta, registrano più arrivi turistici. Nello specifico, la Francia registra 79,4 milioni di arrivi, seguono Spagna (71,6 milioni), USA (50,87 milioni), Turchia (50,45 milioni) e Italia (49,8 milioni). l’Europa è dunque la meta più visitata dell’anno. Per quanto riguarda la provenienza dei viaggiatori, dalle analisi PwC emerge che i turisti che spendono di più uscendo dai propri confini provengono da USA (109,1 miliardi di euro), Cina (109 miliardi di euro) e Germania (84,9 miliardi di euro); seguono Regno Unito (66,4 miliardi di euro), Francia (45,3 miliardi di euro), Spagna (28 miliardi di euro) e Italia (24,9 miliardi di euro).Secondo la ricerca PwC, i turisti continuano ad affidarsi alle agenzie di viaggio, che rappresentano il 44% del totale del mercato globale nel 2022. A livello di ricavi, le agenzie di viaggio cubano 127,98 miliardi di euro, seguite da altri servizi di organizzazione e prenotazione (103,16 miliardi di euro), tour operator (46,78 miliardi di euro) e uffici congressi e turismo (13,97 miliardi di euro). In questo contesto, PwC stima che il mercato dei tour operator avrà la crescita maggiore dal 2022 al 2027, con un CAGR previsto del +15,15%.Le motivazioni che spingono i turisti a viaggiare nel 2022 sono prevalentemente legate all’esplorazione di culture diverse, la conoscenza della storia e della cultura locale, il desiderio di staccare la spina, l’esplorazione di destinazioni nascoste, l’amore per la natura e la cucina locale. I turisti italiani sono tra coloro che viaggiano principalmente spinti da una curiosità culturale, non solo connessa ad attrazioni storiche, ma anche in termini di esperienza e contatto diretto con la cultura locale.Parallelamente emergono tendenze di viaggio che abbracciano i concetti di viaggi sostenibili, digitalizzati, neverending tourism e viaggi off-peak e che contribuiscono a ridefinire l’esperienza di viaggio con un focus crescente sulla sostenibilità, la digitalizzazione e la flessibilità, intesa come capacità di coniugare business e leisure.Roberta Anelli, Senior Manager Innovation di PwC Italia, commenta “L’analisi dei profili e degli interessi dei viaggiatori a livello global che abbiamo condotto dimostra il crescente utilizzo dei canali digitali durante l’experience end-to-end del viaggio: dalla ricerca, prenotazione fino alla gestione del viaggio stesso. Si tratta di un’opportunità che può interessare sia le aziende che si rivolgono ad un target digital-native, come Millennials e GenZ, sia le aziende che si rivolgono ad un target generazionale molto differente (es. Baby Boomers) che utilizza social network e siti web per cercare e prenotare i propri viaggi”.Il mercato degli intermediari di viaggio è in ripresa anche in Italia, dopo il periodo pandemico. La crescita è fortemente accompagnata dalla digitalizzazione nel settore: PwC stima che i siti di e-commerce dell’ospitalità siano cresciuti del 13% nel 2022 (vs. 2019), passando da 14,6 miliardi di euro di ricavi a 16,4 miliardi di euro.La potenzialità della digitalizzazione del viaggio emerge anche dall’analisi delle conversazioni online dei viaggiatori italiani che si affidano ai tour operator, condotta da PwC grazie alla soluzione di Intelligenza Artificiale KPI6. In particolare, l’ascolto delle conversazioni sui social media evidenzia bisogni che potrebbero essere soddisfatti grazie all’implementazione di soluzioni digitali e innovative, come marketplace digitali per esperienze outdoor, piattaforme digitali a supporto della prenotazione e chatbot.Gli investimenti verso le startup nel turismo sono in ripresa dopo il periodo pandemico, con una quota di 8,23 miliardi di euro investiti a livello globale nel 20221. Nel dettaglio, dagli studi PwC emergono cinque categorie di investitori principali:Venture Capitalist e Private Equity orientate al VC con una raccolta 72 milioni di dollari in 2.090 round tra il 2015-2021;Aziende non legate al settore, con una raccolta di 12,5 milioni di dollari in 264 round, tra il 2015- 2021);Aziende di settore, con una raccolta di 7,8 milioni di dollari in 389 round, tra il 2015-2021);Banche e settore pubblico, con una raccolta di 6,4 milioni di dollari in 125 round, tra il 2015-2021;Angel investor e privati (3,6 milioni di dollari in 138 round, tra il 2015-2021).I Venture Capitalist (VC) e le società di Private Equity (PE) dal 2022 costituiscono il 46% dei finanziamenti per le startup nel settore dei viaggi, attirando tra i 10 e gli 11 milioni di dollari.Gli investimenti si concentrano sulle startup che forniscono funzionalità di ricerca e distribuzione, soprattutto nel settore dell’ospitalità, che hanno raccolto quasi 5,5 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2021, rappresentano il 30% dei finanziamenti totali nel periodo di analisi.Roberta Anelli, Senior Manager Innovation di PwC Italia, conclude “Volgendo lo sguardo al periodo pre-pandemia, il 2015 e il 2019 sono stati anni record, con picchi di investimenti legati ad acquisizioni significative che hanno consolidato il mercato e spinto la crescita del settore dei viaggi. Gli investitori sembrano favorire leader consolidati rispetto a disruptor potenziali, confermando l’importanza delle relazioni azienda-startup per la crescita strategica”. LEGGI TUTTO