Ottobre 2023

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    Osservatorio Uiv-Vinitaly: “Vendemmia ottima ma ulteriore calo. Trattative ferme, export giù”

    (Teleborsa) – Vendemmia, prezzi di vino e uve, export. Rischio corto circuito per il vino italiano in questo 2023 che, secondo l’Osservatorio di Uiv-Vinitaly, si sta manifestando come il più complicato degli ultimi 20 anni. Cattive notizie arrivano dalla vendemmia in corso, le cui stime sul piano quantitativo si prospettano ancora più in ribasso rispetto a quanto già anticipato un mese fa (-12%) dall’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Uiv. In particolare al Nord – a partire da Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte – ma anche nel Mezzogiorno (Abruzzo e Sicilia), i volumi delle uve raccolte sono inferiori a quanto preventivato a causa di eventi grandinigeni e del caldo persistente, che ha asciugato le uve. Per contro, si prospetta un’annata di qualità eccellente per molte importanti denominazioni dello Stivale, a partire dai vini rossi.Nonostante la scarsità del prodotto disponibile per la nuova annata – rileva Uiv – il mercato del vino sfuso è fermo, con il numero di contrattazioni a -40% rispetto alla media tradizionale del periodo e prezzi che – non solo sui vini comuni, ma anche su quelli Dop-Igp, specie del Centro-Sud Italia – stanno registrando forti pressioni verso l’alto. Particolarmente fragile la posizione della parte industriale, che teme effetti speculativi a catena che potrebbero coinvolgere anche regioni e vini non particolarmente toccati da scarsità di prodotto. “A causa dell’incertezza dettata dalla complicata situazione vendemmiale – rileva il segretario generale di Uiv, Paolo Castelletti – in questo frangente di mercato abbiamo da un lato quotazioni di sfuso che tentano, con poco successo, un comprensibile rimbalzo dettato dalla scarsità di prodotto; dall’altro c’è un mercato della domanda, a partire dalla Gdo, che non è disposto ad assorbirne la dinamica e che, anzi, chiede in molti casi la riduzione dei prezzi. Un paradosso, per le imprese del vino, accentuato da un commercio con l’estero in forte ripiegamento”.E proprio dal commercio internazionale arrivano ulteriori segnali negativi. Secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha elaborato gli ultimi dati export di vino italiano verso l’area extra-Ue relativi ai primi 7 mesi dell’anno, il trend ha ormai raggiunto decrementi tendenziali ormai quasi in doppia cifra nei volumi (-9%) e in recessione anche nei valori (-6%). Pesante la situazione nel primo mercato al mondo, gli Stati Uniti, che negli ultimi 4 mesi è passato da -4% (volume) a -12%, con gli spumanti tricolori a -16% e i fermi imbottigliati a -10%. Complessivamente, a eccezione della Russia tutti i top 12 mercati terzi presi in esame segnano quantità in calo a partire, oltre che dagli Stati Uniti, da sbocchi chiave come Regno Unito (-3%), Svizzera (-10%), Canada (-20%), Giappone (-16%), Norvegia (-13%), ma anche da piazze emergenti come Cina (-27%) Sud Corea (-40%), Australia (-20%) e Brasile (-4%). Un quadro difficile, evidenzia l’Osservatorio, che però nell’ultimo quadrimestre potrebbe migliorare in Nord America, dove sono segnalati ordini in rialzo in Canada e, per la fascia medio alta, negli Stati Uniti.!Il vino – ha concluso Castelletti – è un bene voluttuario e come tale risente particolarmente della congiuntura. C’è la consapevolezza che dopo un biennio eccezionale questo sarà un anno di sacrifici per tutti, con riduzioni che si sperano essere solo congiunturali. L’invito è che tutti gli attori della filiera siano attenti e consapevoli della situazione, con la coscienza che ognuno dovrà privarsi di qualcosa per traguardare il periodo, evitando fenomeni speculativi. Contestualmente, sarà fondamentale concordare con le istituzioni un piano strategico per la promozione e il business del vino italiano nel mondo”. LEGGI TUTTO

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    NaDEF, Corte Conti: da attuazione PNRR effetti positivi immediati

    (Teleborsa) – “Il quadro macroeconomico delineato dalla NaDEF per il prossimo triennio, specifica la Corte, fornisce un profilo che, pur considerando le incertezze che ancora caratterizzano il panorama internazionale, appare per molti versi sufficientemente delineato ed equilibrato”. Lo ha detto il presidente della Corte dei conti Guido Carlino, in audizione alla Camera sulla Nadef.”Il quadro tendenziale descritto delinea spazi molto stretti sia per confermare e mantenere gli obiettivi di rientro, seppur graduale, del debito, sia per onorare gli impegni assunti con il PNRR”. “Esso – sottolinea la Corte – si fonda su una previsione di spesa nei principali comparti molto contenuta. Se appare, infatti, corretto l’implicito richiamo in tutte le aree dell’azione pubblica a un più attento utilizzo delle risorse, vanno considerati i rischi di ulteriore ricorso a maggiore indebitamento”. In particolare, prosegue la Corte dei Conti, “nel quadro delineato potrebbero emergere nuove occorrenze (contratti, eventuali necessità ulteriori sul fronte energetico, etc..), possibili aumenti di oneri (come, ad esempio, quote crescenti di garanzie escusse, in crescita già nel 2023), difficoltà di realizzazione di un programma di privatizzazione ambizioso e di dimensioni mai raggiunte nel recente passato. Tutti elementi che potrebbero incidere sul conseguimento degli obiettivi di riduzione del debito”.La Corte segnala anche che “è fondamentale che la che fase di discesa del rapporto debito/Pil, intrapresa nel 2021, prosegua con continuità”. “Nel prossimo triennio, una maggiore concentrazione degli sforzi amministrativi e finanziari su un’efficiente ed efficace attuazione delle riforme e degli investimenti previsti dal Pnrr, a chiusura del relativo iter di revisione in tempi auspicabilmente brevi, potrebbe generare effetti positivi immediati, contribuendo ad assicurare condizioni favorevoli di contesto economico e finanziario, nelle quali realizzare interventi di riduzione di imposte”. “Per le prospettive dei conti e le dinamiche della spesa, che saranno decisive per la sostenibilità del debito pubblico all’interno del nuovo framework di governance economica dell’UE, sarà fondamentale il controllo della spesa pensionistica la cui evoluzione di medio termine, come confermato nelle nuove elaborazioni presentate nella Nota, risentirà assai significativamente dell’invecchiamento della popolazione”, ha concluso Carlino. LEGGI TUTTO

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    Mirati Therapeutics in calo dopo mossa Bristol-Myers Squibb

    (Teleborsa) – Si muove in ribasso il titolo Mirati Therapeutics che esibisce una perdita secca del 4,61% sui valori precedenti dopo che Bristol-Myers Squibb ha annunciato di avere raggiunto l’accordo per il takeover dell’azienda californiana, per 58 dollari per azione in contanti, per un equity value di 4,8 miliardi di dollari. Comparando l’andamento del titolo con il Nasdaq 100, su base settimanale, si nota che Mirati Therapeutics mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +31,83%, rispetto a +0,95% dell’indice dei titoli tecnologici USA).L’esame di breve periodo di Mirati Therapeutics classifica un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 57,81 USD e primo supporto individuato a 56,83. Tecnicamente ci si attende un ulteriore spunto rialzista della curva verso nuovi top stimati in area 58,79. LEGGI TUTTO

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    NaDEF, Istat: indicatori suggeriscono debolezza economia in prossimi mesi

    (Teleborsa) – “Gli indicatori congiunturali più recenti suggeriscono per i prossimi mesi il permanere della fase di debolezza dell’economia italiana. Al netto dell’andamento dei fattori “esogeni” internazionali, elementi di freno alla crescita sono legati anche a condizioni di accesso al credito più rigide per famiglie e imprese e al lento recupero del potere d’acquisto delle famiglie”. Così il presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, nella sua audizione alla Camera sulla NaDEF (Nota di aggiornamento al DEF) ha spiegato che “lo stimolo agli investimenti fornito dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) dovrebbe manifestarsi più compiutamente a partire dal 2024; la realizzazione di investimenti pubblici e riforme previste dal Pnrr sarà oltremodo rilevante per il raggiungimento degli obiettivi di crescita previsti dal Governo”.Sebbene in calo generalizzato dalla fine dello scorso anno, il clima di incertezza rimane su livelli elevati”. L’incertezza, rileva Istat, “manifesta, nel mese di settembre, segnali di rialzo per le imprese manifatturiere e del commercio” mentre “segnali più favorevoli provengono dal settore delle costruzioni”. Per quanto riguarda le famiglie, prosegue Istat “l’indicatore di incertezza sull’andamento futuro della situazione economica familiare si è stabilizzato su livelli significativamente più bassi rispetto all’anno precedente”.Nel complesso, la Nadef proietta le finanze pubbliche lungo un percorso di convergenza e ritorno ai vincoli europei”, ha sottolineato ancora il Presidente. “Nel 2026 – ha aggiunto – l’indebitamento netto ritorna al di sotto del 3% del PIL, grazie soprattutto ai margini di manovra forniti da saldi primari in miglioramento e nonostante il peso crescente che la spesa per interessi mantiene nell’orizzonte di programmazione. Miglioramenti più rilevanti degli indicatori di finanza pubblica sono proiettati negli anni al di fuori dell’attuale periodo di programmazione coperto dalla Nadef”. LEGGI TUTTO

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    Spotify, titolo cede terreno declassato da Redburn Atlantic

    (Teleborsa) – Retrocede molto il titolo Spotify Technology che mostra un ribasso del 2,58%.A pesare sulle azioni contribuisce il declassamento deciso da Redburn Atlantic che ha abbassato il giudizio sul titolo della piattaforma di streaming musicale. La raccomandazione è passata dal precedente “buy” a “neutral”. Gli esperti dell’ufficio studi hanno motivato la nuova valutazione citando la diluizione del margine lordo dovuta alla decisione di Spotify di includere gli audiolibri nel pacchetto di abbonamento premium.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello dell’S&P-500. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione al principale fornitore di servizi musicali digitali rispetto all’indice di riferimento.Tecnicamente, Spotify Technology è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 157,6 USD, mentre il supporto più immediato si intravede a 154,2. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 161. LEGGI TUTTO

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    Veicoli industriali, Unrae: “Forte battuta d’arresto. Settembre a -13,2%

    (Teleborsa) – Dopo gli straordinari risultati dei mesi estivi, in larga parte frutto della situazione contingente determinata dall’introduzione del tachigrafo smart di seconda generazione, il mercato dei veicoli industriali accusa una pesante battuta d’arresto a settembre, registrando 1.611 unità immatricolate contro le 1.857 del 2022 (-13,2%). Chiudono il mese in negativo tutte le fasce di […] LEGGI TUTTO

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    Elica, rilevate azioni proprie per 110 mila euro

    (Teleborsa) – Elica, nell’ambito del programma di buyback, ha reso noto di aver acquistato, tra il 25 settembre e il 6 ottobre 2023, complessivamente 52.019 azioni proprie, al prezzo medio ponderato per il volume di 2,12 euro per azione, per un controvalore pari a 110.036 euro.Dall’inizio del programma e a seguito degli acquisti finora effettuati, la società attiva nel mercato delle cappe da cucina ha acquistato e detiene in portafoglio un totale di 930.260 azioni ordinarie, pari all’1,47% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari a 2.652.269 euro. LEGGI TUTTO

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    Italian Exhibition Group, comunicazioni sul buyback

    (Teleborsa) – Italian Exhibition Group, con riferimento al programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato di aver acquistato, tra il 26 settembre e il 6 ottobre 2023 inclusi, complessivamente 13.000 azioni ordinarie proprie per un controvalore pari a 36.229,94 euro.A seguito degli acquisti comunicati, al 6 ottobre la Società attiva nell’organizzazione di eventi fieristici e congressuali detiene 180.970 azioni proprie, pari allo 0,59% del capitale sociale avente diritto di voto. LEGGI TUTTO