Ottobre 2023

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    Alerion, informativa su azioni proprie

    (Teleborsa) – Alerion Clean Power ha informato di aver acquistato, dal 2 al 6 ottobre 2023, complessivamente 6.250 azioni proprie al prezzo medio di 25,1373 euro per azione, per un controvalore complessivo di 157.108,41 euro, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2023.Il numero complessivo delle azioni proprie detenute da Alerion al 6 ottobre, è pari a 443.521 rappresentative dello 0,81786% del capitale sociale.Intanto, sul listino milanese, Alerion Clean Power estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, attestandosi a 23,85 euro. LEGGI TUTTO

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    Sovraindebitamento, Ordine commercialisti Roma presenta Quaderno con piano consumatore

    (Teleborsa) – “Sul sovraindebitamento e su una delle sue procedure, il Piano del consumatore, è stato fatto un lavoro importante che vuole essere un contributo fattivo per tutti gli Ordini nazionali. Per questo intendiamo condividere il ‘Quaderno I’ realizzato dalla commissione Crisi da Sovraindebitamento dell’Ordine dei commercialisti di Roma”. A dirlo è Giovanni Battista Calì, presidente dell’Odcec di Roma, presentando il Quaderno I “La ristrutturazione dei debiti del consumatore nel Codice della Crisi d’impresa”.”Un lavoro – dice Calì – condiviso con tutti i colleghi di tre gruppi che si sono dedicati allo studio delle norme sul sovraindebitamento, raccogliendo una serie di documenti e pronunce sulle varie procedure che sono state modificate con il nuovo Codice della crisi in vigore dallo scorso anno. Un plauso va alla commissione, in particolare al presidente Andrea Giorgi e al vicepresidente Gabriele Felici, che hanno coordinato i tre gruppi di studio formati da una ventina di colleghi, realizzando un lavoro che sarà utile a tutti gli Ordini nazionali”.”Un lavoro importante, che riteniamo sia molto utile per i colleghi, e che ha visto la partecipazione dei vari referenti dell’area giudiziale. Forse è il primo lavoro di questo genere, così completo, che cercheremo di diffondere”, afferma Andrea Giorgi, presidente commissione Crisi da Sovraindebitamento dell’Odcec di Roma.Il Quaderno I contiene anche un focus particolare sul piano del consumatore e sulla ristrutturazione dei debiti del consumatore. “Si tratta di un approfondimento tecnico su questa procedura e sulle novità della normativa – aggiunge Giorgi – e che stanno creando già non poche problematiche, soprattutto sulle contrastanti pronunce arrivate in questo primo anno. Ci sono ancora questioni e spesso interpretazioni non univoche, per questo con il nostro lavoro cercheremo di dare un punto di riferimento ai colleghi attraverso una prima analisi. Su questa tematica – conclude Giorgi – sono coinvolti anche gli avvocati, ma si tratta di una materia per la quale l’Odcec si sta dimostrando più sensibile”. LEGGI TUTTO

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    Garofalo Health Care, buyback per oltre 210 mila euro

    (Teleborsa) – Garofalo Health Care, nell’ambito del programma di acquisto di azioni proprie, ha comunicato che dal 2 al 6 ottobre 2023, ha acquistato 47.476 azioni GHC, pari allo 0,05% del capitale sociale, al prezzo medio di 4,4727 euro per azione, per un controvalore complessivo pari a 212.345,87 euro.A seguito degli acquisti appena comunicati, al 9 ottobre la società attiva nel settore della sanità privata accreditata detiene 1.595.228 azioni ordinarie proprie, pari all’1,77% del capitale sociale.Nel frattempo, a Milano, Garofalo Health Care fa un passo indietro rispetto al prezzo di chiusura precedente attestandosi a 4,44 euro, con un calo dell’1,11%. LEGGI TUTTO

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    Rinnovabili, ok del Consiglio UE a nuova direttiva: obiettivo minimo a 42,5% entro il 2030

    (Teleborsa) – Il Consiglio UE ha adottato la nuova direttiva sulle energie rinnovabili per aumentare la quota di energia rinnovabile nel consumo complessivo di energia dell’UE al 42,5% entro il 2030 con un ulteriore supplemento indicativo del 2,5% per consentire di raggiungere l’obiettivo del 45%. Ogni Stato membro contribuirà a questo obiettivo comune. “Tutti gli Stati membri contribuiranno a raggiungere obiettivi settoriale più ambiziosi nei trasporti, nell’industria, negli edifici e nel teleriscaldamento e nel raffreddamento. Lo scopo dei sotto-obiettivi è quello di accelerare l’integrazione delle energie rinnovabili nei settori in cui l’incorporazione è stata più lenta”, si legge in unta nota del Consiglio UE.”Questo è un grande risultato nel quadro del pacchetto “Fit for 55″ che contribuirà a raggiungere l’obiettivo climatico dell’UE di ridurre le emissioni dell’UE di almeno il 55% entro il 2030. Si tratta di un passo avanti che contribuirà a raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE in modo equo, economico e competitivo”, ha dichiarato Teresa Ribera, ministro spagnolo ad interim per la transizione ecologica. La direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Gli Stati membri avranno 18 mesi dopo l’entrata in vigore per recepirla nella legislazione nazionale.In tema di trasporti gli Stati membri avranno la possibilità di scegliere tra un obiettivo vincolante di una riduzione del 14,5% dell’intensità dei gas a effetto serra nei trasporti dall’uso delle energie rinnovabili entro il 2030 e una quota vincolante di almeno il 29% delle energie rinnovabili nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030. Le nuove norme stabiliscono un sotto obiettivo combinato vincolante del 5,5% per i biocarburanti avanzati (generalmente derivati da materie prime non a base alimentare) e i combustibili rinnovabili di origine non biologica (per lo più idrogeno rinnovabile e combustibili sintetici a base di idrogeno) nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti. All’interno di questo obiettivo, esiste un requisito minimo dell’1% di combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO) nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti nel 2030.La direttiva prevede inoltre che l’industria dovrà aumentare l’uso di energia rinnovabile ogni anno dell’1,6%. Gli Stati membri hanno convenuto che il 42% dell’idrogeno utilizzato nell’industria dovrebbe provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO) entro il 2030 e il 60% entro il 2035. Le nuove regole fissano un obiettivo indicativo di almeno una quota di energia rinnovabile del 49% negli edifici nel 2030. Gli obiettivi rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento aumenteranno gradualmente, con un aumento vincolante dello 0,8% all’anno a livello nazionale fino al 2026 e dell’1,1% dal 2026 al 2030. L’aliquota media annuale minima applicabile a tutti gli Stati membri è integrata da ulteriori aumenti indicativi calcolati specificamente per ciascuno Stato membro. La direttiva rafforza anche i criteri di sostenibilità per l’uso della biomassa per l’energia, al fine di ridurre il rischio di produzione di bioenergia non sostenibile. Gli Stati membri garantiranno l’applicazione del principio a cascata, con particolare attenzione ai regimi di sostegno e tenendo debitamente conto delle specificità nazionali.La direttiva prevede infine procedure autorizzative accelerato per i progetti di energia rinnovabile. L’intenzione è quella di accelerare la diffusione delle energie rinnovabili nel contesto del piano REPowerEU dell’UE per diventare indipendente dai combustibili fossili russi, dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Gli Stati membri progetteranno aree di accelerazione delle energie rinnovabili in cui i progetti di energia rinnovabile saranno sottoposti a processi semplificati e rapidi di concessione dei permessi. Si presumerà anche che la diffusione dell’energia rinnovabile sia di “prevalente interesse pubblico”, il che limiterà i motivi delle obiezioni legali alle nuove installazioni. LEGGI TUTTO

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    Saccheria F.lli Franceschetti, Integrae SIM alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha alzato a 3,05 euro per azione (da 2,95 euro) il prezzo obiettivo su Saccheria F.lli Franceschetti, società quotata su Euronext Growth Milan e leader in Italia nel packaging industriale in tessuto di rafia di propilene, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 209%. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del primo semestre 2023.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione semestrale, gli analisti hanno rivisto le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimano ricavi FY23 pari a 19,50 milioni di euro e un EBITDA pari a 2,45 milioni di euro, corrispondente a una marginalità del 12,6%.Per gli anni successivi, si aspettano che il valore dei ricavi possa aumentare fino a 22 milioni di euro (CAGR 23-25: 6,2%) nel FY25, con EBITDA pari a 3,35 milioni di euro (corrispondente a una marginalità del 15,2%), in crescita rispetto a 2,39 milioni di euro del FY22 (corrispondente ad un EBITDA margin del 10,3%). LEGGI TUTTO

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    Torino, Iren-CDP sottoscrivono finanziamento Green da 100 milioni

    (Teleborsa) – Una nuova linea di finanziamento di tipo Green di importo pari a 100 milioni di euro, con una durata di 12 anni e volta a supportare il progetto di riqualificazione energetica di 800 immobili pubblici della Città di Torino. Con questo obiettivo Iren SpA e Cassa Depositi e Prestiti hanno sottoscritto un contratto per una nuova linea di finanziamento di tipo Green di importo pari a 100 milioni di euro, con una durata di 12 anni e volta a supportare il progetto di riqualificazione energetica di 800 immobili pubblici della Città di Torino. Il progetto, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile di CDP e con quelli del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima 2030, verrà realizzato da Iren Smart Solutions e prevede numerosi interventi di riqualificazione energetica degli edifici pubblici, oltre ad attività di manutenzione ordinaria, straordinaria e di messa a norma degli impianti e alla fornitura dei vettori energetici (energia elettrica, gas naturale, teleriscaldamento).L’obiettivo – si legge in una nota congiunta – è quello di ottenere un risparmio sul consumo energetico, al termine degli interventi previsti, superiore al 30%. La realizzazione del progetto è già iniziata lo scorso luglio, con l’avvio dei lavori sugli edifici pubblici maggiormente energivori e con investimenti per quasi 10 milioni di euro.Per CDP l’operazione è coerente con le priorità di intervento individuate dalle Linee Guida Strategiche relative alla transizione energetica previste dal Piano strategico 2022-2024, con un focus particolare sugli interventi per l’efficienza energetica nel settore dell’ingegneria civile.“La sottoscrizione di questa linea di credito con Cassa Depositi e Prestiti – ha affermato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren – evidenzia l’allineamento degli obiettivi di sostenibilità del Gruppo con quelli industriali e finanziari. Questi interventi sono una testimonianza del ruolo che le multiutility possono giocare sui territori nel complesso processo di transizione ecologica in corso: attraverso Iren Smart Solutions infatti affianchiamo i Comuni, le imprese e in generale le istituzioni locali a riqualificare i loro patrimoni migliorandone la sostenibilità e avviando percorsi di efficientamento e di infrastrutturazione dei territori. Quest’operazione rappresenta un’ottima opportunità per la Città di Torino per riqualificare il proprio patrimonio immobiliare”.“Il finanziamento siglato ci rende particolarmente orgogliosi – ha dichiarato Massimo Di Carlo, Vice Direttore Generale e Direttore Business di CDP – in quanto renderà possibile un intervento finalizzato all’efficientamento energetico su un gran numero di edifici pubblici della città di Torino. L’iniziativaconferma il ruolo primario di CDP a sostegno di questo settore e ribadisce il nostro impegno nel sostenere la realizzazione di progetti che abbiano un impatto positivo sull’ambiente e sul territorio italiano.Un lavoro costante confermato anche dai risultati evidenziati nel nostro ultimo Bilancio Integrato: nel 2022 oltre il 70% delle risorse impegnate dal Gruppo – 20 miliardi su 30,6 – è stato destinato infatti agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu”. “Una buona notizia – è il commento del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo -. Il finanziamento ottenuto da Iren supporta l’accordo sottoscritto con la Città grazie al quale 800 immobili di proprietà comunale entro la fine del 2029 verranno riqualificati energeticamente con l’obiettivo di renderli più efficienti dal punto di vista dei consumi e più sostenibili dal punto di vista ambientale. Prosegue così l’impegno di Torino, tra le 100 città europee impegnate a diminuire le emissioni entro il 2030, verso una città a impatto climatico zero”. LEGGI TUTTO

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    Convergenze, Integrae SIM alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha alzato a 3,65 euro per azione (da 3,50 euro) il prezzo obiettivo su Convergenze, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori telecomunicazioni ed energia, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 69%. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del primo semestre 2023.Alla luce dei risultati pubblicati nel bilancio intermedio, gli analisti hanno aggiustato leggermente le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, hanno rivisto al ribasso il valore della produzione FY23 pari a 22 milioni di euro, a causa degli allineamenti sui prezzi dell’energia, ed un EBITDA pari a 2,5 milioni di euro, corrispondente ad una marginalità del 11,4%.Per gli anni successivi, si aspettano che il valore della produzione possa aumentare fino a 24,8 milioni di euro nel FY25, con un EBITDA pari a 3,3 milioni di euro (corrispondente a una marginalità del 13,3%), in crescita rispetto agli 1,37 milioni di euro del FY22 (corrispondente ad un EBITDA Margin del 4,8%). LEGGI TUTTO

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    Reway Group, Integrae SIM taglia target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Integrae SIM ha abbassato a 6,00 euro per azione (da 6,25 euro) il prezzo obiettivo su Reway Group, quotato su Euronext Growth Milan e specializzato nella manutenzione e risanamento di infrastrutture stradali e autostradali, confermando il giudizio sul titolo a “Buy” visto l’upside potenziale del 60%. La revisione della raccomandazione è arrivata dopo che la società ha comunicato i risultati del primo semestre 2023.Alla luce dei risultati pubblicati nella relazione semestrale, gli analisti hanno confermato quasi integralmente le stime sia per l’anno in corso sia per i prossimi anni. In particolare, stimano un valore della produzione FY23 pari a 126,85 milioni di euro e un EBITDA pari a 23,50 milioni di euro, corrispondente ad una marginalità del 18,5%.Per gli anni successivi, si aspettano che il valore della produzione possa aumentare fino a 163,40 milioni di euro (CAGR 22-25: 13,9%) nel FY25, con EBITDA pari a 31,85 milioni di euro (corrispondente ad una marginalità del 19,5%), in crescita rispetto a 19,59 milioni di euro del FY22 (corrispondente ad un EBITDA margin del 17,7%). LEGGI TUTTO