7 Novembre 2023

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    Fisco, il 62,5% delle entrate Irpef garantite da chi dichiara più di 35mila euro

    (Teleborsa) – Una ricerca di Itinerari Previdenziali ha rilevato che i contribuenti con redditi superiori a 35mila euro sono il 13,94% del totale e versano il 62,52% delle imposte dei redditi sulle persone fisiche mentre quelli che dichiarano meno di 15mila euro sono il 42,59% del totale, compresi i negativi, e pagano solo l’1,73% dell’Irpef complessiva. La ricerca ha quindi sottolineato come gran parte delle imposte sul reddito pesino sul ceto medio e come l’andamento dei consumi non coincida con quanto dichiarato al fisco.Il totale dei redditi prodotti nel 2021 e dichiarati nel 2022 ai fini Irpef è ammontato a 894,162 miliardi, per un gettito generato di oltre 175 miliardi (157 per l’Irpef ordinaria; 12,83 per l’addizionale regionale e 5,35 per l’addizionale comunale), in crescita rispetto ai 164,36 miliardi dell’anno precedente.Cresce il numero dei dichiaranti (41.497.318) e i contribuenti/versanti, vale a dire coloro che versano almeno 1 euro di Irpef, che salgono a quota 31.365.535, valore più alto registrato dal 2008. Ci sono oltre 8,8 milioni di persone (il 21,29% dei dichiaranti) che denunciano tra 0 e 7.500 euro pagando in media 26 euro di Irpef l’anno mentre sono 7,8 milioni i soggetti che dichiarano tra 7.500 e 15.000 euro (il 18,84% del totale).”Non è accettabile – ha commentato Stefano Cuzzilla, Presidente Cida, confederazione dei dirigenti di azienda – che poco più del 13% della popolazione sfaccia carico della quasi metà degli italiani che non dichiara redditi e trova benefici in un groviglio di agevolazioni e sostegni, spesso concessi senza verificarne l’effettivo bisogno. Un 13% che guadagna da 35mila euro lordi in su, e che per questo non può beneficiare del taglio al cuneo fiscale perché è considerato troppo ricco e non può difendersi dall’inflazione nemmeno quando arriva alla pensione, sempre perché è considerato troppo ricco”.Nell’analisi del centro studi guidato Itinerari Previdenziali si segnala il gap tra entrate contributive e uscite per prestazioni pensionistiche che è molto più ampio al Sud rispetto al Nord. Nel 2021, a livello nazionale, il tasso di copertura dei contributi rispetto alle prestazioni risulta pari all’80,45%, in miglioramento rispetto alla rilevazione precedente (76,43%). La Lombardia ha un rapporto tra contributi e prestazioni del 99,66% e il Trentino del 103,01% mentre la copertura in Calabria è del 49,98% e in Sicilia del 61,27%. Su oltre 48 miliardi di squilibrio complessivo quasi 10,8 sono dovuti a Campania e Sicilia. In forte squilibrio al Nord sono il Piemonte con una copertura del 72,92% e la Liguria con il 64,83%. LEGGI TUTTO

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    Mondo TV, CdA approva POC da 7,5 milioni di euro con CLG Capital

    (Teleborsa) – Il CdA di Mondo TV, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione e distribuzione di serie televisive e film d’animazione, ha quindi approvato l’accordo di investimento con CLG Capital che prevede l’impegno di CLG medesima a sottoscrivere in 6 tranches ed a seguito di specifica richiesta di sottoscrizione formulata da Mondo TV, un massimo di 60 obbligazioni convertibili in azioni di valore nominale unitario di 125 mila euro (per un totale complessivo di 7,5 milioni di euro).Il contratto prevede inoltre che, contestualmente all’emissione della tranche delle obbligazioni, siano assegnati gratuitamente a CLG 2.250.000 warrant che conferiranno ciascuno il diritto di sottoscrivere nel periodo di tre anni dalla loro emissione un’azione ordinaria Mondo TV S.p.A., quindi fino ad un numero massimo di 2.250.000 azioni ordinarie Mondo TV, al prezzo di 1 euro (Warrant 2023-2026).”Destinare adeguate risorse al rafforzamento della struttura finanziaria della società alla luce degli investimenti in corso nonché sviluppare, direttamente o tramite controllate, eventuali nuove collaborazioni di produzione con primari partner europei – si legge in una nota – ha reso opportuno dotare la società delle risorse finanziare necessarie per poter cogliere l’opportunità di sviluppare questi nuovi progetti che pur essendo in parte finanziati, richiedono comunque un investimento iniziale e quindi un impegno finanziario immediato a fronte di un recupero postergato nel tempo al momento della consegna degli episodi”.Il CdA ritiene che l’emissione delle Obbligazioni Convertibili sia lo strumento più idoneo e con maggiori certezze di incasso delle risorse utili per migliorare e rafforzare la struttura patrimoniale e finanziaria della società; per questo motivo ha selezionato il gruppo CLG, “investitore il cui management ha comprovata esperienza e professionalità a livello internazionale nonché di rilevante solidità patrimoniale”, viene sottolineato.(Foto: © Fred Mantel / 123RF) LEGGI TUTTO

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    UniCredit colloca Green Bond da 750 milioni di euro

    (Teleborsa) – UniCredit ha emesso con successo un Senior Preferred Green Bond da 750 milioni di euro con scadenza 6 anni e 3 mesi e possibilità di rimborso anticipato (call) dopo 5 anni e 3 mesi, rivolto a investitori istituzionali. L’emissione avviene in seguito a un processo di book building che ha raccolto domanda per oltre 2 miliardi di euro da parte di più di 150 investitori a livello globale. Grazie a ciò, il livello inizialmente comunicato al mercato di circa 180pb sopra il tasso mid-swap è stato rivisto e fissato a 150pb. Conseguentemente la cedola annuale è stata determinata pari al 4,60%, con prezzo di emissione/re-offer di 99,887%. L’allocazione finale ha visto la prevalenza di fondi 68%, banche e private bank 25%, assicurazioni 6%. Complessivamente, il 79% delle obbligazioni è stato collocato presso investitori con un focus ESG/SRI/Green. La domanda è pervenuta principalmente da: Francia 29%, Italia 29%, UK 12%, Germania/Austria 10%, Spagna/Portogallo 10%, Svizzera 6% e Benelux 3%.Il ricavato è destinato a finanziare specifici progetti in materia di energie rinnovabili, trasporti puliti ed edifici verdi. L’emissione completa il Funding Plan 2023 riservato agli investitori istituzionali e conferma ancora una volta la capacità di UniCredit di accedere al mercato in diversi formati, si legge in una nota.UniCredit ha ricoperto il ruolo di Sole Book Runner e Lead Manager affiancata da Barclays, BNP Paribas, BofA, Intesa Sanpaolo, ING, Santander e UBS in qualità di Joint Lead Managers. La quotazione avverrà presso la Borsa di Lussemburgo. LEGGI TUTTO

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    ELSA Solutions, ripristinata l’immissione di ordini al meglio

    (Teleborsa) – Borsa Italiana ha comunicato che sulle azioni ordinarie di ELSA Solutions, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel settore del motion control e delle batterie special purpose, sarà ripristinata l’immissione di ordini senza limite di prezzo a partire dalla seduta del 9 novembre 2023.(Foto: © Simona Flamigni | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Philogen, PFN di 68,6 milioni di euro al 30 settembre

    (Teleborsa) – Philogen, azienda biotecnologica italo-svizzera quotata su Euronext Milan, ha chiuso il terzo trimestre 2023 con una posizione finanziaria netta positiva di 68.622 migliaia di euro rispetto ad una posizione finanziaria netta, sempre positiva, di 79.069 migliaia di euro al 30 giugno 2023, mostrando un decremento percentuale del 13,2.”Il Gruppo ha raggiunto significativi risultati in questi primi 9 mesi del 2023 che confermano la solidità scientifica del Gruppo, la valenza degli studi clinici condotti e l’eccellenza del core business, incentivando l’azienda a pianificare le attività industriali finalizzate alla commercializzazione dei farmaci e ad intraprendere una trasformazione da società di ricerca e sviluppo a product company”, ha commentato l’AD Dario Neri.”Come posizione di cassa, il gruppo continua con una gestione mirata ed efficiente, chiudendo il terzo trimestre 2023 con una posizione finanziaria netta positiva e pari a 68.622 migliaia di euro, in linea con quella di inizio anno”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Enel, De Angelis: EBITDA 4° trimestre di almeno 5 miliardi, proseguono dismissioni

    (Teleborsa) – “L’aumento dell’EBITDA nei primi nove mesi del 2023 è stato trainato da una solida ripresa e da risultati positivi in tutti i business, mentre il FFO in aumento di oltre 9 volte su base annua è stato raggiunto grazie alla performance aziendale e alla forte generazione di cassa. La stessa forte performance sottostante ci ha portato all’aggiornamento delle guidance, mentre viene confermata l’ambizione di riduzione della leva finanziaria, con Indebitamento Finanziario Netto/EBITDA pro-forma a 2,4x-2,5x”. Lo ha affermato Stefano De Angelis, CFO di Enel, nella call con gli analisti cha ha seguito la pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2023.”In generale, i risultati sono una chiara dimostrazione del focus che stiamo mettendo sul miglioramento della performance, sull’esecuzione e sul rispettare le promesse – ha spiegato – La nostra solida cash generation è una base per generare valore verso gli azionisti e tutti gli stakeholder in generale. Inoltre, il processo di disposals sta proseguendo in linea con le aspettative”.Il CFO ha anche fornito un aggiornamento del piano di M&A, con le operazioni di cessione chiuse e annunciate per un valore di circa 6,5 miliardi di euro sul debito netto (2,8 miliardi da deal chiusi in Argentina, Romania, Autralia e Cile, e 3,7 da deal annunciati in Perù, Grecia e USA). L’indebitamento netto pro-forma è invece indicato a 57 miliardi di euro, considerando i 2,1 miliardi della Romania e gli 0,5 miliardi del Cile.In merito all’ultima parte dell’anno, ha detto che “l’EBITDA del quarto trimestre sarà di almeno 5 miliardi di euro” e che non è comparabile con quello dello stesso periodo del 2022 a causa di alcuni one-off. Inoltre, il settore sta ancora attraversando un “periodo caratterizzato da grande volatilità”.De Angelis ha poi spiegato che il capex dell’intero anno sarà di circa 13 miliardi di euro e che è stato raggiunta una “new normality” in termini di cost of capital, con il costo che “si è stabilizzato” (assumendo gli stessi livelli di debito e la stessa componente di fisse/variabile).Enel non ha fornito un aggiornamento del target di indebitamento finanziario netto di fine anno, perché “ci sono i disposal, alcuni dei quali abbiamo già chiuso ma su cui non abbiamo certezza che saranno incassati entro fine anno, mentre su altri deal stiamo ancora negoziando – ha detto il CFO – Abbiamo quindi scelto di condividere i dati più aggiornati ad oggi, mentre una visione più aggiornata sarà condivisa all’aggiornamento del piano in programma per il prossimo 22 novembre”. LEGGI TUTTO

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    Poco mossa la Borsa americana, occhi a conti e discorsi Fed

    (Teleborsa) – Seduta mossa per Wall Street, che viene da una settimana di importanti guadagni sull’aspettativa che i tassi di interesse hanno raggiunto il picco. Gli investitori sono vigili rispetto a ulteriori indicazioni dai dati macroeconomici, oltre che da nuove dichiarazioni di esponenti delle banche centrali per comprendere i possibili tempi di un’inversione delle politiche monetarie restrittive. Il presidente della Federal Reserve di Chicago, Austan Goolsbee, ha dichiarato che un atterraggio morbido è ancora sul tavolo mentre la Fed cerca di combattere l’inflazione senza danneggiare in modo significativo l’economia.Poche indicazioni dai dati macroeconomici. Nel mese di settembre 2023, la bilancia commerciale USA ha mostrato un disavanzo di 61,5 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di agosto e superiore alle attese degli analisti.Tra le storie di giornata, UBS ha riportato una perdita di 785 milioni di dollari (più ampia del previsto) nel terzo trimestre, con la banca svizzera che è stato colpita dai costi legati all’integrazione di Credit Suisse; WeWork ha dichiarato bancarotta (ai sensi del Chapter 11) in un tribunale del New Jersey, poiché il fornitore di spazi di coworking è alle prese con una flessione post-pandemia nell’occupazione degli uffici e con contratti di locazione costosi.Tra le trimestrali pubblicate prima dell’apertura del mercato, Uber prevede un EBITDA rettificato in crescita nel quarto trimestre. Sono arrivate alcune indicazioni anche da colossi del private equity: sia Carlyle che KKR hanno registrato utili distribuibili (che rappresentano la liquidità utilizzata per pagare i dividendi agli azionisti) in calo nel terzo trimestre, con AUM in crescita su base annua.Guardando ai principali indici, il Dow Jones si ferma a 34.126 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza l’S&P-500 (New York), che si posiziona a 4.373 punti, in prossimità dei livelli precedenti. In denaro il Nasdaq 100 (+0,82%); sulla stessa linea, leggermente positivo l’S&P 100 (+0,38%).Informatica (+1,00%), beni di consumo secondari (+0,81%) e telecomunicazioni (+0,56%) in buona luce sul listino S&P 500. Nel listino, le peggiori performance sono quelle dei settori energia (-2,63%), materiali (-1,92%) e beni industriali (-0,44%).In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Salesforce (+2,13%), Intel (+1,87%), Microsoft (+1,46%) e Nike (+1,38%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Chevron, che ottiene -2,50%. Preda dei venditori Dow, con un decremento dell’1,79%.iccola perdita per Boeing, che scambia con un -1,34%. Tentenna Caterpillar, che cede l’1,29%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Datadog (+31,09%), Globalfoundries (+7,01%), Zscaler (+4,35%) e Atlassian (+3,38%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Constellation Energy, che ottiene -4,64%. Si concentrano le vendite su Baker Hughes Company, che soffre un calo del 2,80%. Vendite su Fortinet, che registra un ribasso del 2,50%. Seduta negativa per JD.com, che mostra una perdita dell’1,66%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Mercoledì 08/11/202316:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (atteso 0%; preced. -0,1%)Giovedì 09/11/202314:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 215K unità; preced. 217K unità)Venerdì 10/11/202316:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 65 punti; preced. 63,8 punti). LEGGI TUTTO

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    MEF, il 10 novembre in asta BTP per massimi 9 miliardi di euro

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha annunciato l’emissione fino a 9 miliardi di euro di titoli di Stato a medio lungo termine. I titoli vanno in asta venerdì 10 novembre 2023. La data di regolamento è mercoledì 15 novembre.In particolare, saranno offerti: tra 2,5 e 3 miliardi di BTP 3 Anni con scadenza 15/09/2026 e cedola annuale al 3,85%; tra 1,5 e 2 miliardi di BTP 7 Anni con scadenza 15/11/2030 e cedola annuale al 4,00%; tra 1 e 1,5 miliardi di BTP 15 Anni con scadenza 01/03/2038 e cedola annuale al 3,25%; tra 1 e 1,5 miliardi di BTP 15 Anni con scadenza 01/03/2030 e cedola annuale al 3,50%; tra 750 milioni e 1 miliardo di BTP 30 Anni con scadenza 01/10/2053 e cedola annuale al 4,50%. LEGGI TUTTO