10 Novembre 2023

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    Pioggia di acquisti a Wall Street nonostante Powell

    (Teleborsa) – Wall Street taglia il traguardo di metà seduta con gli indici positivi, con gli investitori che temono che la Fed possa varare una ulteriore stretta monetaria per contenere l’inflazione. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha sottolineato di non essere sicuro che la posizione della banca centrale americana sia sufficiente per riportare l’inflazione al target del 2%. Sulla scia delle sue dichiarazioni i listini azionari americani ieri hanno interrotto la serie positiva più lunga degli ultimi due anni con la cautela che ha prevalso sul sentiment degli operatori.Tra gli indici statunitensi, il Dow Jones avanza a 34.160 punti; sulla stessa linea, performance positiva per l’S&P-500, che continua la giornata in aumento dell’1,08% rispetto alla chiusura della seduta precedente. Su di giri il Nasdaq 100 (+1,74%); sulla stessa linea, sale l’S&P 100 (+1,19%).In luce sul listino nordamericano S&P500 i comparti informatica (+2,09%), telecomunicazioni (+1,23%) e beni di consumo secondari (+1,01%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Intel (+2,46%), Microsoft (+1,89%), Dow (+1,75%) e Apple (+1,53%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Walt Disney, che prosegue le contrattazioni a -3,34%.Tentenna Merck, con un modesto ribasso dell’1,46%.Giornata fiacca per Nike, che segna un calo dell’1,12%.Piccola perdita per Johnson & Johnson, che scambia con un -1,05%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Advanced Micro Devices (+4,56%), KLA-Tencor (+4,26%), Lam Research (+3,98%) e Applied Materials (+3,90%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Trade Desk, che prosegue le contrattazioni a -17,94%.Tonfo di Illumina, che mostra una caduta del 13,45%.Soffre Lucid, che evidenzia una perdita del 2,66%.Preda dei venditori Astrazeneca, con un decremento del 2,31%. LEGGI TUTTO

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    Alluvione Toscana, ARERA approva provvedimento per sospensione pagamento bollette

    (Teleborsa) – ARERA ha approvato un primo provvedimento di urgenza che sospende il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas (compresi il GPL e altri gas distribuiti per mezzo di reti canalizzate) a tutela delle utenze e forniture site nel territorio delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato colpite dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal giorno 2 novembre 2023. In analogia e continuità con i provvedimenti già approvati per gli eventi verificatisi lo scorso maggio, la delibera 519/2023/R/com verrà applicata alle utenze e forniture site nei territori dei Comuni colpiti, che verranno puntualmente individuati dalle autorità competenti.Tra le bollette sospese rientrano tutte quelle emesse o da emettere con scadenza a partire dal 2 novembre 2023, comprese le eventuali fatture relative ai corrispettivi previsti dai venditori o dai gestori del Servizio Idrico Integrato per allacciamento, attivazione, disattivazione, voltura o subentro. Inoltre, per garantire la fruizione dei servizi essenziali nelle aree colpite, non si applicherà la disciplina delle sospensioni per morosità, anche nel caso di morosità verificatesi precedentemente alla medesima data del 2 novembre 2023. LEGGI TUTTO

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    Banche etiche, più solide e redditizie delle “to big to fail”: generano il 5 per cento del PIL dell’Ue

    (Teleborsa) – Generando, attraverso le loro attività e investimenti, il 5 per cento del PIL dell’Unione, le 22 banche etiche europee sono più redditizie dei principali colossi bancari europei, più solide, e più coerenti con le scelte strategiche dichiarate e realmente perseguite. È quanto emerge dal sesto Rapporto “La finanza etica in Europa” che le ha messe a confronto con 60 istituti convenzionali “significativi” – vale a dire con attivi superiore ai 30 miliardi e vigilati direttamente dalla Banca Centrale Europea; ovvero quelle che vengono anche considerate come le “to big to fail” – sotto il profilo della redditività, dell’adeguatezza patrimoniale e della performance finanziaria considerando i dieci anni dal 2011 al 2021. Presentato a Milano, il Rapporto è il risultato del lavoro di ricerca internazionale frutto della collaborazione tra Fondazione Finanza Etica, Fundación Finanzas Éticas e Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative (FEBEA). Dallo studio emerge che le banche etiche europee registrano una redditività del capitale proprio (ROE) del 5,23%, contro il 2,21% delle banche convenzionali. Un vantaggio che si rileva anche per la redditività degli attivi (ROA), che ha premiato le banche etiche con una media dello 0,46% contro lo 0,25% delle banche convenzionali. Il dato dà sostanza a una distintività positiva di carattere strutturale delle banche etiche, considerato che si è affermato lungo un decennio di rilevazioni, includendo anche l’anno 2020, quando sia le banche etiche sia gli istituti tradizionali subivano i colpi della crisi pandemica. Le differenze si registrano anche su altre voci di gestione, mostrando non solo vocazioni e impostazioni contrapposte, ma anche dimostrando che l’alternativa “etica” nel perseguimento del profitto dell’impresa bancaria è possibile, virtuosa e solida e coerente, a cominciare dalla centralità dell’esercizio stesso dell’attività creditizia. Il credito rimane infatti di gran lunga la principale attività per le banche etiche: nel 2021 è pari al 65,4% del totale degli attivi, contro il 50,8% registrato dalle banche tradizionali; una differenza pressoché costante in quasi tutti gli anni del decennio. Questo indica che le banche etiche sono più propense all’attività bancaria “classica”, cioè alla raccolta di risparmi e concessione di crediti. Invece le banche “significative” associano all’attività “classica”, che ha un’importanza relativamente minore, attività finanziarie come investimenti in titoli, vendita di prodotti finanziari, servizi finanziari, partecipazioni in imprese. I depositi dei clienti risultano poi la fonte di maggior liquidità nelle banche etiche (81,1% delle passività totali), mentre le banche convenzionali si affidano a varie fonti di liquidità, con un conseguente rapporto depositi/patrimonio netto inferiore. Quanto alla solidità patrimoniale, le banche etiche hanno mantenuto costante nel tempo una forte capitalizzazione – con un rapporto tra patrimonio netto e passività totali pari in media all’8,2%, mentre le banche convenzionali hanno migliorato la loro posizione patrimoniale, ma partendo da una posizione più debole, crescendo dal 4,3% nel 2012 al 6,20% nel 2021.Sul fronte della liquidità, il rapporto prestiti/depositi (LDR) si è mantenuto stabile e inferiore, da 77% a 81,5% di media, nelle banche etiche rispetto a quelle convenzionali, dove invece è stato incrementato negli anni, da 86% a 102,5%, mostrando per questi istituti, potenzialmente, un rischio di liquidità più elevato. “Mentre i colossi del sistema bancario convenzionale pronunciano impegni di sostenibilità che spesso vengono poi smentiti e non scalfiscono un modello di business complessivamente orientato al massimo profitto a ogni costo, le banche etiche europee si distinguono invece per la coerenza tra azioni svolte e principi sostenuti – ha detto Teresa Masciopinto, presidente di Fondazione Finanza Etica –. La ricerca sottolinea l’importanza di allontanare dal settore finanziario le ombre di greenwashing e socialwashing e offre uno spaccato di conoscenza sulla finanza etica in Europa: un movimento che lancia una sfida di trasformazione valoriale alla finanza globale. Tanto più oggi, a pochi mesi dal prossimo voto per il rinnovo dell’Europarlamento”. “La visione della finanza etica – sottolinea Anna Fasano, presidente di Banca Etica – sta rivoluzionando il settore bancario e finanziario in Europa. Il dialogo con le istituzioni di Bruxelles e Francoforte e con gli attori della società civile insieme alla collaborazione con i network internazionali della finanza etica, Febea e Gabv, sono gli strumenti per amplificare la nostra capacità influenzare tali processi. Vogliamo condividere valori e buone pratiche per ridurre l’arbitrarietà di ciò che l’Europa definisce ‘investimento sostenibile’, per disincentivare il greenwashing e, grazie all’attesa tassonomia sociale, per arricchire le prescrizioni di sostenibilità ambientale con le dimensioni economica e sociale. La finanza può tornare ad essere strumento al servizio dell’economia, delle persone e del pianeta in un sistema in cui i risparmiatori sono resi consapevoli dell’impatto potenziale, positivo o negativo, che può avere il denaro gestito dai diversi operatori”. LEGGI TUTTO

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    PNRR, Ue approva aiuti per agrovoltaico in Italia

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato oggi gli aiuti di Stato per 1,7 miliardi di euro previsti da un regime italiano di sostegno agli impianti agrovoltaici, incluso nel Pnrr e parzialmente finanziato dal Fondo Rrf (il dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza dopo la crisi del Covid).La misura rientra nella strategia italiana per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la quota di energie rinnovabili nel mix energetico, in linea con gli obiettivi strategici dell’Ue relativi al Green Deal. Il regime di sostegno, che durerà fino al 31 dicembre 2024, riguarda la costruzione e la gestione in Italia di nuovi impianti agrovoltaici per una capacità totale di 1,04 GW e una produzione di energia elettrica di almeno 1.300 GWh/anno. I sistemi agrovoltaici consentono l’utilizzo simultaneo dei terreni sia per la produzione di energia fotovoltaica, attraverso l’installazione di pannelli solari, che per lo svolgimento di attività agricole. Nell’ambito del regime, l’aiuto sarà concesso ai produttori agricoli, cumulativamente, sotto forma di: 1) sovvenzioni agli investimenti, con un bilancio totale di 1,1 miliardi di euro, che coprono fino al 40% dei costi di investimento ammissibili; 2) tariffe elettriche incentivanti, con un bilancio stimato di 560 milioni di euro, da pagare durante la fase operativa dei progetti, per un periodo di 20 anni. Le tariffe incentivanti saranno determinate mediante una procedura di gara competitiva secondo il principio “pay-as-bid” (pagamento in base al prezzo di offerta) e assumeranno la forma di “contratti per differenza” bidirezionali. Il sostegno coprirà la differenza tra le tariffe incentivanti e i prezzi di mercato dell’energia. In caso di prezzi elevati dell’energia sul mercato interviene un meccanismo di recupero che consente il rimborso della differenza di prezzo rispetto alle tariffe d’incentivazione.I progetti agrovoltaici da sovvenzionare saranno selezionati mediante procedure di gara competitive, trasparenti e non discriminatorie, in cui i beneficiari saranno scelti in base alla tariffa di incentivazione più bassa offerta per la realizzazione di ogni singolo progetto. Per accedere al regime di sostegno, i beneficiari dovranno diventare operativi prima del 30 giugno 2026. LEGGI TUTTO

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    Illumina lancia profit warning, titolo va giù

    (Teleborsa) – Ribasso per Illumina, che tratta in perdita del 13,97% sui valori precedenti.Il gruppo biotecnologico ha rivisto al ribasso le stime per l’esercizio in corso: l’utile per azione adjusted è ora atteso tra 0,60 e 0,70 dollari contro i 0,75-0,90 dollari della precedente guidance. Le attese degli analisti erano di 80 centesimi per azione. L’analisi settimanale del titolo rispetto al Nasdaq 100 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa dell’azienda specializzata nello sviluppo di sistemi integrati dedicati all’analisi della variazione genetica, che fa peggio del mercato di riferimento.Analizzando lo scenario di Illumina si evidenzia un ampliamento della fase ribassista al test del supporto 89,05 USD. Prima resistenza a 94,99. Le attese sono per un prolungamento della linea negativa verso nuovi minimi a 86,05. LEGGI TUTTO

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    BCE, Lagarde: livello tassi ci porterà a obiettivo inflazione al 2%

    (Teleborsa) – La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha dichiarato che, date le nostre previsioni attuali sui tassi di interesse, “siamo a un livello a cui riteniamo che, se mantenuto abbastanza lungo, ci porterà all’obiettivo del 2% di inflazione nel medio termine”. In una intervista in trasmessa in diretta con il Financial Times, Lagarde ha insistito sul fatto che “abbastanza a lungo significa abbastanza a lungo” e più nello specifico “nei prossimi due trimestri non vedremo cambiamenti” sulla linea dei tassi e più a lungo termine “dipenderà dai criteri che indichiamo”.Nell’area euro “l’inflazione è calata in maniera massiccia” nell’ultimo anno: “a ottobre un anno fa era al 10,6%, adesso e’ al 2,9%: è un cambiamento pesante”, ha poi sottolineato, spiegando che molto di questo calo ha a che fare anche con il calo dei prezzi dell’energia. “Dobbiamo davvero monitorare cosa fanno i prezzi dell’energia più avanti. Se restasse relativamente piatta perderemmo l’effetto di base quindi non dobbiamo assumere che questo 2,9% come qualcosa che va preso per scontato a lungo, potrebbero esserci recrudescenze”, ha avvertito.Lagarde ha poi affermato che la Banca centrale europea non sta vendendo attivamente titoli di Stato e non ha preso decisioni in tal senso, mentre si limita a non rinnovare quelli che giungono a scadenza nel suo portafoglio. Per quanto riguarda il piano di acquisti varato durante la crisi Covid (Pepp) “per il momento continuiamo a reinvestire” i titoli che giungono a maturazione. La discussione sulla riduzione delle consistente del Pepp “si farà in futuro”, ha aggiunto.La presidente della BCE ha poi affermato di non sentirsi a suo agio con il fatto che i governi dell’Unione Europea non sono ancora riusciti a concordare un nuovo quadro di regole sulla gestione dei conti pubblici, con la riforma del Patto di stabilità e di crescita, mentre “un quadro di governance europea di bilancio è di importanza cruciale, visto che non abbiamo una unione di bilancio ma una unione monetaria”. “Anche per la nostra politica monetaria – ha spiegato – dobbiamo capire con quali parametri i ministri delle Finanze decideranno i loro bilanci e gestiranno le loro posizioni per ridurre i loro deficit quando necessario”. Lagarde ha comunque espresso apprezzamento per il lavoro compiuto all’ultimo Ecofin e per l’impegno che due paesi chiave, Francia e Germania, stanno portando avanti su questo negoziato.Infine ha commentato la decisione della Commissione Ue di affidare a Mario Draghi il compito di redigere uno studio sul futuro della competitività nell’Unione Europea. “Penso che sia ottimo che qualcuno con il calibro intellettuale di Mario Draghi si stia focalizzando su queste questioni e lo aiuteremo in ogni modo possibile, se chiederà aiuto ai nostri economisti”. Penso che questo compito “richieda di andare veramente in profondità nelle analisi settoriali, granulari, per identificare quelle aree in cui l’Europa è rimasta indietro – ha aggiunto –. La questione ci riguarda perché coinvolge la produttività e ha un impatto su inflazione e salari, fattori a cui siamo attenti”. LEGGI TUTTO

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    Groupon crolla a Wall Street, pesa terzo trimestre e aumento capitale

    (Teleborsa) – Sotto pressione il titolo Groupon, che esibisce una variazione percentuale negativa del 36,41%.La piattaforma di buoni sconto ha annunciato una nuova emissione di azioni del valore di 80 milioni di dollari, ammettendo allo stesso tempo che il suo business continua ad affrontare condizioni sfidanti. La società di Chicago ha inoltre alzato il velo sui conti del terzo trimestre che mostra una perdita pari a 41,4 milioni, (1,31 dollari) per azione ridotta rispetto ai 56,2 milioni (1,86 dollari per azione) registrato nello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono invece calati da 144,4 a 126,5 milioni di dollari, contro i 129,7 milioni del consensus.Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all’indice Nasdaq 100, evidenzia un rallentamento del trend di Groupon rispetto all’indice dei titoli tecnologici USA, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.Per il medio periodo, le implicazioni tecniche assunte da Groupon restano ancora lette in chiave positiva. Gli indicatori di breve periodo evidenziano una frenata della fase di spinta in contrasto con l’andamento dei prezzi per cui, a questo punto, non dovrebbero stupire dei decisi rallentamenti della fase rivalutativa in avvicinamento a 9,54 USD. Il supporto più immediato è stimato a 8,054. Le attese sono per una fase di assestamento tesa a smaltire gli eccessi di medio periodo e garantire un adeguato ricambio delle correnti operative con target a 7,497, da raggiungere in tempi ragionevolmente brevi. LEGGI TUTTO

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    USA, Università Michigan: fiducia consumatori attesa in calo a novembre, peggio di attese

    (Teleborsa) – Attesa in peggioramento la fiducia dei consumatori americani a novembre.Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in flessione a 60,4 punti rispetto ai 63,8 punti del mese di ottobre ed inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un livello in calo fino a 63,7 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 65,7 punti dai 70,6 punti precedenti (le attese erano per 69,5 punti), mentre l’indice sulle attese è calato a 56,9 punti dai 59,3 precedenti (il consensus era a 58,5 punti). LEGGI TUTTO