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Affitti 2023: aumento record del 13,8% rispetto all’anno precedente

(Teleborsa) – Il costo dell’affitto ha registrato un’impennata record del 13,8% nell’anno in corso. Il canone mensile medio di una proprietà affittata è ora di 12,5 euro al metro quadro. È quanto rileva l’indice dei prezzi pubblicato dal portale immobiliare “idealista”. “Con meno immobili disponibili per l’affitto in molte aree – quest’anno la riduzione dello stock si attesterà intorno al 20% –, lo squilibrio tra domanda ed offerta ha reso gli affitti sempre più costosi, toccando i livelli più alti da quando l’indice è stato creato. Un aumento solo in parte mitigato dal calo del 3,5% registrato nell’ultimo trimestre – spiega Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di idealista –. È difficile immaginare che gli affitti aumenteranno ancora in maniera drastica come negli ultimi 12 mesi, ma continueranno a salire a causa del persistente basso livello dell’offerta e della forte domanda, soprattutto nei principali centri dove prevediamo un mercato degli affitti destinato a rimanere impegnativo per gli inquilini nel breve termine”.

Capoluoghi – La pressione crescente della domanda ha fatto lievitare i costi di affitto nella maggior parte dei capoluoghi italiani monitorati con incrementi a doppia cifra in ben 28 città. I mercati di punta per la locazione residenziale trainano come sempre il settore, come attestano gli incrementi di Bari (14,3%), Napoli (14,2%), Torino (12,5%), Milano (10,8%) e Palermo (10,2%). Rialzi rilevanti si sono registrati anche a Genova (7,8%), Bologna (6,8%), Roma(6,3%) e Venezia (5,7%). Tuttavia, è Modena (28,2%) a guidare la classifica degli aumenti degli ultimi 12 mesi, seguita da Pesaro (25,2%), Avellino (23%) e Vibo Valentia (20%). Al contrario, Campobasso (-18%) e Macerata (-10,5%) registrano le contrazioni più marcate. Milano si conferma, anche nel 2023, la città con i prezzi di affitto più elevati, raggiungendo i 22,9 euro al metro quadro e toccando il massimo storico dall’introduzione dell’indice di idealista nel 2012. Venezia (18,1 euro/m2) e Bologna (16,6 euro/m2) seguono nella classifica. Roma (14,8 euro/m2) e Napoli (13,7 euro/m2) occupano rispettivamente il quinto ed il sestogradino del ranking. Sul versante opposto, i capoluoghi più economici per l’affitto in Italia risultano essere Reggio Calabria (5,4 euro/m2), Vibo Valentia (5 euro/m2) e Caltanissetta (4,8euro/m2).

Regioni – Il trend estremamente positivo delle quotazioni immobiliari coinvolge praticamente tutte le regioni italiane, ad eccezione del Molise e del Trentino-Alto Adige, dove i prezzi delle locazioni sono diminuiti rispettivamente del 5,2% e del 2,9% nell’ultimo anno. I maggiori aumenti interessano Valle d’Aosta (23,8%), Lombardia (21,3%) e Toscana (20,9%). Anche la Sardegna (14%) registra una crescita superiore alla media del periodo. Grazie a un significativo aumento quest’anno, la Valle d’Aosta (19,1 euro/m²), diviene la regione dove il costo per l’affitto è più elevato, scalzando la Lombardia (21,3 euro/m²) dalla prima posizione. A seguire, con prezzi superiori alla media nazionale dei valori, troviamo Toscana (16,2 euro/m²), Trentino-Alto Adige (14 euro/m²) e l’Emilia-Romagna (13,3 euro/m2). Tutte le altre regioni si attestano su prezzi inferiori alla media nazionale di 12,5 euro mensili, dai 12,1del Lazio, a ridursi fino ai 6,1 euro di Molise, la regione più conveniente per la locazione di un immobile.

Province – Anche per quanto riguarda l’andamento provinciale prevale una tendenza nettamente rialzista in ben 92 delle 108 aree monitorate, con una forte volatilità dei valori, specialmente nei territori a forte propensione all’affitto breve a scopo turistico o lavorativo. Questo spiega le significative variazioni al rialzo di Sondrio (31,7%), Lucca (28,9%) e Firenze (27,7%), dove la scarsità dell’offerta amplifica le richieste dei proprietari. Incrementi a doppia cifra per altre 36 province, di cui 19 superano il trend nazionale. All’opposto, 16 province segnano decrementi, con indici di ribasso particolarmente rilevanti per Rieti (-15,9%) e Bolzano (-13,8%). Secondo il rapporto, Lucca (27 euro/m²) è la provincia con gli affitti più cari d’Italia, davanti a Belluno (26,3 euro/m²) e Rimini (23,2 euro/m²). Quattordici province presentano prezzi superiori alla media nazionale, con valori compresi tra i 21,6 euro al metro quadrato di Milano e i 12,7 euro di Trento. Al contrario, le zone provinciali più economiche per l’affitto sono Enna (4,9 euro/m²) e Caltanissetta (4,8 euro/m²), precedute da Alessandria con 5,3 euro al mese.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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