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Covid, la Cina non segnala più i casi giornalieri di Covid. L'Oms chiede maggiori informazioni

(Teleborsa) – La Cina non segnala più i casi di Covid e i decessi da lunedì 9 gennaio. Nell’ultimo aggiornamento ha riferito circa 15.000 nuove infezioni e tre decessi registrati domenica 8 gennaio. Con una notifica ufficiale, i funzionari sanitari di Pechino avevano fatto sapere a dicembre che la Cina sarebbe passata ai rapporti mensili come parte del declassamento da “Malattia A” a “Malattia B” della gestione del virus, senza fornire però una data specifica per il cambiamento mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rinnovato la richiesta di ulteriori elementi per un quadro più preciso sulla situazione.

Le autorità sanitarie cinesi stanno invitando a non visitare i familiari anziani ancora non contagiati durante la lunga festività dell’imminente Capodanno lunare, dal 22 gennaio al 5 febbraio. Guo Jianwen, uno degli esperti del team di prevenzione della pandemia del governo centrale, secondo quanto riportato da alcuni media locali ha dichiarato che “si può dimostrare di tenere a loro non portando necessariamente il virus a casa loro”. Le autorità sanitarie hanno stimato per questa settimana il picco delle infezioni in diverse province e città, tra cui Pechino e Shanghai, rimarcando “seri timori” per lo stato delle aree rurali.

La Cina continua così a scontare anche i bassi livelli di vaccinazione tra gli anziani e le risorse sanitarie più limitate al di fuori delle città della prima fascia. Ufficialmente, poche decine di persone sono morte di Covid nell’ultimo mese, ma gli analisi hanno suggerito che la cifra reale sarebbe molto più alta, con previsioni di oltre un milione di morti entro la fine dell’anno. Appena ieri, Michael Ryan, capo delle emergenze dell’Oms, ha rimarcato la sua frustrazione per i dati insufficienti provenienti dalla Cina, ritenendo “sottostimato” il numero dei decessi.

Pechino conta i decessi correlati al virus solo se per insufficienza respiratoria, una decisione che ha sollevato le critiche dell’Oms. “Il compito chiave nelle pandemie dovrebbe essere il trattamento”, ha dichiarato Liang Wannian, capo del team di esperti governativi contro il virus. A dispetto delle “speculazioni di alcuni media e politici occidentali che hanno etichettato il recente cambiamento di politica come un’inversione di marcia – ha spiegato all’agenzia Xinhua –, l’ultima ottimizzazione è frutto della valutazione scientifica cinese dell’attuale pandemia, basata sulla pianificazione prudente, nonché su una risposta tempestiva”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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